Gesso

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Messaggioda LormiCa » 22/12/2012, 0:25

Spero sia la sezione giusta (dopo aver letto "Postate nelle sezioni giuste" mi ha preso un attacco di panico).

Alcune brevi informazioni (in previsione di un potenziale nido per Messor B., ma utili per tutti, spero) sui diversi tipi di gesso, la loro durezza e resistenza ambiente umido.

Fonte: siti di restauro, fai-da-te e hobby.

Durezza: misurata in "durezza di Brinell" (una delle possibili misure)

- Gesso di Meudon (o Bianco di Spagna o Bianco di Champagne o Biancone): carbonato di calcio impiegato nell’affresco, tempera e olio e per rinnovare le imbiancature degli intonaci e nell'imprimitura. Non mi sembra adeguato.

- Gesso scagliola: usato come intonaco o per lisciature, molto permeabile (assorbe e restituisce bene l'umidità), sembra il più utilizzato per i formicai ma solo per la sua facile reperibilità e il basso costo. Forse non è il più indicato in termini di durezza e resistenza all'acqua.

- Gesso di Bologna (o Gesso da doratori): idem (ma non ne sono sicuro)

- Gesso alabastrino: durezza Brinell 80-90 N/mm² (non molto duro)

- Gesso dentistico: è dotato di eccellente durezza (durezza Brinell 200-230 N/mm²) ed altissima resistenza alla compressione, specificatamente studiato per la riproduzione di calchi per colata, per la realizzazione di modelli di particolare durezza (a me sembra l'ideale anche per le Messor ....). Spesso si trovano i "gessi dentistici" in ambienti legati al restauro, mentre gli odontotecnici distinguono i gessi in:
* tipo 1: gesso per impronte (morbidissimo), inadatto
* tipo 2: gesso per modelli
* tipo 3: gesso duro per modelli
* tipo 4: gesso extra duro per monconi ad elevata durezza e bassa espansione
* tipo 5: gesso extra duro ad elevata durezza e alta espansione
(2 colori: bianco e giallo)
Sicuramente più cari del gesso usato in edilizia.

- Gesso sintetico Diplast: durezza Brinell maggiore di 300 N/mm²

- esistono altri gessi sintetici.

etc.....

Questo è quello che ho trovato (in parte) in rete.

Inoltre mi sono procurato un calco da un amico dentista fatto con gesso "dentistico" normale, penso il n. 2 (non l'extra duro) e ho cercato di verificarne sia la durezza che la resistenza in acqua lasciandolo a mollo per oltre 1 settimana.
Risultato: sembra molto resistente (non si riesce a scalfire con l'unghia del pollice e risulta difficile pure con un cacciavite).

Se pensate che l'argomento sia interessante, posso approfondire e postare altre informazioni (chiunque voglia aggiungere qualcosa può farlo o direttamente o mandandomi un PM).
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Re: Gesso

Messaggioda winny88 » 22/12/2012, 9:53

Le considerazioni sulla durezza del gesso sono utili è importanti perchè in effetti dobbiamo sempre fronteggiare la possibilità che se il materiale diventa troppo friabile le formiche iniziano a scavarlo con facilità. Però devi anche considerare che con qualunque tipo usi puoi controllarne un certo spettro di durezza a seconda dell'acqua che aggiungi per mescolarlo.

Il gesso in polvere, aggiungendo acqua, aumenta ovviamente di volume. Poi quando asciuga si ritira, ma LEGGERMENTE. Quindi il volume finale del blocco solido, a parità di polvere utilizzata, dipende dalla quantità d'acqua messa. Se se ne è usata molta il volume aumenta ed essendo la massa la stessa abbiamo semplicemente diminuito la densità del blocco rispetto ad un uso minore di acqua. Densità minore significa che il blocco è meno duro e più facile da scavare.

Questo significa che può andare benissimo il gesso scagliola (appunto economico e con buona resa di umidificazione), basta miscelarlo con una relativa bassa quantità di acqua e lo otterremo comunque sufficientemente duro. Ricordiamoci poi che durante l'utilizzo un nido in gesso diventa tanto più facilmente scavabile quanto più è umido.

Detto questo... Per i Messor ti consiglio assolutamente di usare il gasbeton! Rende ancora meglio per l'umidificazione, puoi controllarla meglio (visto che il genere predilige comunque ambienti non troppo umidi e bisogna limitarsi a fornire una zona circoscritta del nido ben umida), è facile da lavorare, MOLTO più leggero e (dato che in un nido di Messor possono trovarsi molti resti organici) tende molto molto meno del gesso ad ammuffire.

PS: quando si scrivono i nomi scientifici è preferibile non puntare il nome del gruppo specie perchè crea ambiguità.
Messor B. (tra l'altro la "B" dovrebbe essere minuscola) per esempio non fa capire se si tratti di Messor barbarus, Messor bouvieri o altro. Casomai si potrebbe puntare il genere e scrivere per esteso il gruppo specie, ma anche questo in alcuni casi può creare confusione ;)
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