Diario fondazione Camponotus truncatus
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Diario fondazione Camponotus truncatus
Ok, è arrivato il momento di aprire questo diario. Lo scopo è condividere e discutere le caratteristiche che si devono ricreare in cattività per permettere la NEOFONDAZIONE (cioè di regine sciamate e non trovate in galle o simili) di queste regine "capricciose". Iniziamo dal principio.
A luglio mi sono imbattuto nella prima regina tra le foglie di un fico immerso nella vegetazione di un boschetto. Allego la sua foto.
In seguito, recandomi nello stesso posto, sono riuscito a raccogliere altre 5 regine. Ho tentato varie tecniche, alcune consigliate nel topic sulla fondazione di questa specie, altre più originali. La prima regina è stata messa in provetta con camera di circa un centimetro e mezzo fatta con pezzetto di corteccia adagiata su cotone e chiusa con cerchietto di sughero con forellino. Credevo potesse essere una buona idea visto che nelle mie intenzioni il cotone sotto la camera, essendo a contatto col cotone umido, avrebbe dovuto umidificare a dovere la camera. Il risultato è stato invece disastroso. La corteccia ha iniziato ad ammuffirsi in pochissimo tempo e la prima regina (proprio quella della foto) è andata in pochi giorni nel posto dove si trova anche una regina di cui seguivo il diario: il Lasius fuliginosus di Luca
(R.I.P.). Successivamente ho messo le altre 4 regine ritrovate (tutte sullo stesso fico, per cui ho partorito l'idea che tale albero sia particolarmente prediletto dalle regine di questa specie) in provetta con camere interamente di sughero con forellino d'ingresso come suggerito in altri topic. Il risultato è stato particolare: le regine, trovato l'ingresso, si sono stanziate in maniera abbastanza tranquilla e rilassata per un paio di giorni nella camera. Successivamente hanno iniziato sempre più frequentemente ad uscire e mordere il cotone del tappo. Era ovvio che le chances di deposizione fossero basse.
L'ultima regina ritrovata (sempre sul fico) ha aperto uno spiraglio di speranza. Scorta su un ramo, mentre cercavo di prenderla, si dirige con convinzione e sicurezza (come se già conoscesse la direzione) verso l'estremità di un rametto. Si infila nella sua cavità e scompare. Come prima cosa strappo il rametto, lo metto in un contenitore e poi mi rendo conto che il fico è pieno di tali rametti. In passato li avevo già notati come dimora di coloniette incipienti di Crematogaster scutellaris. A casa ho l'idea di allestire la provetta in modo che ci entri il rametto toccando col fondo il cotone umido. L'idea era che la polpa ancora verde del ramo conducesse per capillarità l'umidità fino alla camera della regina. Ho quindi sagomato il rametto con coltello per adattarlo al diametro della provetta e preparato il tutto. Allego foto del rametto contenente la regina.
Successivamente ho analizzato dimensioni e caratteristiche del canaletto (che saranno discusse dopo). La provetta è stata messa al buio in un cassetto e i segnali positivi hanno iniziato a manifestarsi. Soprattutto il fatto che la regina nella prima settimana non è MAI MAI uscita dal foro (segno positivo per una fondazione claustrale come si deve e indice di tranquillità della regina). C'era la possibilità che questa particolare regina avesse già deposto nel rametto prima della cattura. Questo non si scoprirà mai, ma l'idea del rametto cavo ha incominciato a configurare nella mia mente una possibilità di buona riuscita della fondazione.
Nel frattempo ho subito la perdita di 2 regine di quelle in camere di sughero. Era il momento di agire per salvare le altre 2 (che apparentemente godevano ancora di ottima salute). Ho prelevato altri 2 rametti e allestito provette analoghe alla prima. Inserite le regine, dopo qualche minuto di scorrazzamento disperato, hanno trovato l'ingresso e ci sono entrate con circospezione. Dopo qualche ora... le due regine completamente scomparse e di loro non ho avuto più notizie per giorni. L'unico segnale della loro presenza era un minimo capolino di antenne quando le osservavo alla luce, seguito da uno scatto terrorizzato di nuovo dentro. Per varie settimane... niente. Poi verso il 10 agosto OTTIME notizie. La prima regina ha portato fuori dal rametto alcune pupe bianchissime. Ora c'era la certezza della deposizione. Non so il motivo di questo trasferimento di pupe ed ho solo ipotizzato che la covata, sviluppando, abbia esaurito lo spazio. Da allora la regina ha iniziato ad uscire regolarmente dal nascondiglio, ma mantenendo sempre molta tranquillità. Il 14 agosto sono partito per i mari del nord. 12 giorni di splendida vacanza, ma rivelatisi funesti. Al ritorno scopro l'altissima temperatura raggiunta nella stanza a causa dell'ondata eccezionale di caldo e alla mancanza di ventilazione. Perse varie colonie in fondazione e abbondantemente lagnatomene a qualche moderatore. La regina con le larvette allo scoperto e anche una di quelle dentro (uscita probabilmente a morire)... solo cadaveri e muffa
. L'ultima provetta (con una regina ritrovata normalmente e poi inserita in rametto) non mi dava segni, ma già avevo notato che in questa la regina aveva tappato il forellino con cartone masticato rossiccio. Credo che questa caratteristica, essendo l'unica variabile diversa, per qualche motivo la abbia salvata. Ma la scoperta della sua salvezza si è presentata un paio di giorni fa con la scoperta di 2 rachitissime operaiette
. ALIMENTAZIONE: rivelatosi graditissimo il miele (io lo metto sul cotone del tappo perchè sono stufo delle morti per invischiamento e il metodo mi sembra perfetto anche per velocizzare operazioni di stappo e ritappamento con nuovo tappo e miele ed evitare tentativi di fuga). Messe alcune piccole falene... rifiutate. Messo un ragnetto... terrorizzate. Messa zanzara... gradita e trasportata all'interno del canaletto (sarà il nutrimento proteico della regina d'ora in poi). Allego le foto migliori che sono riuscito a fare.
Su richiesta di alcuni utenti ho sezionato ed analizzato il rametto della prima regina morta. Considerate che è un claustro scelto dalla regina stessa. DIMENSIONI: foro 2 mm, camera che si allarga e rimane costante a 4,5 mm, lunghezza 11mm. Allego foto della sezione.
Causa alcuni timori tra cui la muffa che per l'umidità si forma sulla corteccia del rametto (come vedete in foto) e terrore che il rametto rotolando di lato uccida le operaiette, ho già allestito micro arena con tappo di sughero sezionato, scavato con unica microcamera e vetrino sopra per l'accrescimento. Già espressi i motivi di questo mio desiderio di precoce trasferimento in arena con formicaietto di accrescimento. Appena asciugata bene la colla procederò e vi terrò informati
.
Le operaie passano il 95% del tempo nel rametto. In realtà le vedo solo per suggere il miele del tappo. La regina vista solo di sfuggita mentre si affaccia con capo e mesosoma, mentre il gastro resta dentro. Segue di solito una fulminea ritirata impregnata di terrore (si dimostra una specie con regina mediamente più pavida delle altre).
OSSERVAZIONI FINALI: il metodo sembra funzionare! Lo riproverò l'anno prossimo. Ovviamente si presenta un inconveniente abbastanza grave: l'impossibilità di seguire la fondazione (ma calcolo che più o meno i tempi di maturazione della covata siano di un mese e mezzo). Tuttavia presenta il vantaggio rispetto ad alcuni altri metodi, in cui sarebbe possibile osservare, che ho potuto appurare personalmente che FUNZIONA!!!
. Tenendo presente anche il risultato positivo di quercia utilizzando un tubicino in plastica, viene da pensare che più che il materiale ligneo, siano le dimensioni ristrettissime della camera a fare la differenza
.
Scusatemi per la prolissità e lo stile tipo "favoletta"
, ma volevo creare un po' di thrilling. Cercherò di aggiornarvi il più possibile... A presto 
A luglio mi sono imbattuto nella prima regina tra le foglie di un fico immerso nella vegetazione di un boschetto. Allego la sua foto.
Spoiler: mostra
In seguito, recandomi nello stesso posto, sono riuscito a raccogliere altre 5 regine. Ho tentato varie tecniche, alcune consigliate nel topic sulla fondazione di questa specie, altre più originali. La prima regina è stata messa in provetta con camera di circa un centimetro e mezzo fatta con pezzetto di corteccia adagiata su cotone e chiusa con cerchietto di sughero con forellino. Credevo potesse essere una buona idea visto che nelle mie intenzioni il cotone sotto la camera, essendo a contatto col cotone umido, avrebbe dovuto umidificare a dovere la camera. Il risultato è stato invece disastroso. La corteccia ha iniziato ad ammuffirsi in pochissimo tempo e la prima regina (proprio quella della foto) è andata in pochi giorni nel posto dove si trova anche una regina di cui seguivo il diario: il Lasius fuliginosus di Luca

L'ultima regina ritrovata (sempre sul fico) ha aperto uno spiraglio di speranza. Scorta su un ramo, mentre cercavo di prenderla, si dirige con convinzione e sicurezza (come se già conoscesse la direzione) verso l'estremità di un rametto. Si infila nella sua cavità e scompare. Come prima cosa strappo il rametto, lo metto in un contenitore e poi mi rendo conto che il fico è pieno di tali rametti. In passato li avevo già notati come dimora di coloniette incipienti di Crematogaster scutellaris. A casa ho l'idea di allestire la provetta in modo che ci entri il rametto toccando col fondo il cotone umido. L'idea era che la polpa ancora verde del ramo conducesse per capillarità l'umidità fino alla camera della regina. Ho quindi sagomato il rametto con coltello per adattarlo al diametro della provetta e preparato il tutto. Allego foto del rametto contenente la regina.
Spoiler: mostra
Successivamente ho analizzato dimensioni e caratteristiche del canaletto (che saranno discusse dopo). La provetta è stata messa al buio in un cassetto e i segnali positivi hanno iniziato a manifestarsi. Soprattutto il fatto che la regina nella prima settimana non è MAI MAI uscita dal foro (segno positivo per una fondazione claustrale come si deve e indice di tranquillità della regina). C'era la possibilità che questa particolare regina avesse già deposto nel rametto prima della cattura. Questo non si scoprirà mai, ma l'idea del rametto cavo ha incominciato a configurare nella mia mente una possibilità di buona riuscita della fondazione.
Nel frattempo ho subito la perdita di 2 regine di quelle in camere di sughero. Era il momento di agire per salvare le altre 2 (che apparentemente godevano ancora di ottima salute). Ho prelevato altri 2 rametti e allestito provette analoghe alla prima. Inserite le regine, dopo qualche minuto di scorrazzamento disperato, hanno trovato l'ingresso e ci sono entrate con circospezione. Dopo qualche ora... le due regine completamente scomparse e di loro non ho avuto più notizie per giorni. L'unico segnale della loro presenza era un minimo capolino di antenne quando le osservavo alla luce, seguito da uno scatto terrorizzato di nuovo dentro. Per varie settimane... niente. Poi verso il 10 agosto OTTIME notizie. La prima regina ha portato fuori dal rametto alcune pupe bianchissime. Ora c'era la certezza della deposizione. Non so il motivo di questo trasferimento di pupe ed ho solo ipotizzato che la covata, sviluppando, abbia esaurito lo spazio. Da allora la regina ha iniziato ad uscire regolarmente dal nascondiglio, ma mantenendo sempre molta tranquillità. Il 14 agosto sono partito per i mari del nord. 12 giorni di splendida vacanza, ma rivelatisi funesti. Al ritorno scopro l'altissima temperatura raggiunta nella stanza a causa dell'ondata eccezionale di caldo e alla mancanza di ventilazione. Perse varie colonie in fondazione e abbondantemente lagnatomene a qualche moderatore. La regina con le larvette allo scoperto e anche una di quelle dentro (uscita probabilmente a morire)... solo cadaveri e muffa


Spoiler: mostra
Spoiler: mostra
Su richiesta di alcuni utenti ho sezionato ed analizzato il rametto della prima regina morta. Considerate che è un claustro scelto dalla regina stessa. DIMENSIONI: foro 2 mm, camera che si allarga e rimane costante a 4,5 mm, lunghezza 11mm. Allego foto della sezione.
Spoiler: mostra
Causa alcuni timori tra cui la muffa che per l'umidità si forma sulla corteccia del rametto (come vedete in foto) e terrore che il rametto rotolando di lato uccida le operaiette, ho già allestito micro arena con tappo di sughero sezionato, scavato con unica microcamera e vetrino sopra per l'accrescimento. Già espressi i motivi di questo mio desiderio di precoce trasferimento in arena con formicaietto di accrescimento. Appena asciugata bene la colla procederò e vi terrò informati

Le operaie passano il 95% del tempo nel rametto. In realtà le vedo solo per suggere il miele del tappo. La regina vista solo di sfuggita mentre si affaccia con capo e mesosoma, mentre il gastro resta dentro. Segue di solito una fulminea ritirata impregnata di terrore (si dimostra una specie con regina mediamente più pavida delle altre).
OSSERVAZIONI FINALI: il metodo sembra funzionare! Lo riproverò l'anno prossimo. Ovviamente si presenta un inconveniente abbastanza grave: l'impossibilità di seguire la fondazione (ma calcolo che più o meno i tempi di maturazione della covata siano di un mese e mezzo). Tuttavia presenta il vantaggio rispetto ad alcuni altri metodi, in cui sarebbe possibile osservare, che ho potuto appurare personalmente che FUNZIONA!!!


Scusatemi per la prolissità e lo stile tipo "favoletta"


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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Ottimo lavoro di studio ed osservazione.
Anche io immagino che le dimensioni del canale siano più importanti del materiale stesso...anche se il legno è sempre il legno.
Ho già in mente un paio di idee per il prossimo anno. Ma dovrò allestire provette per questa specie già durante l'inverno, così da arrivare preparato alle prossime sciamature.
Quest'anno, purtroppo, ho trovato solo una regina di questa specie...che è morta mentre ero via al mare.
Continua a tenere aggiornato questo diario.

Anche io immagino che le dimensioni del canale siano più importanti del materiale stesso...anche se il legno è sempre il legno.

Ho già in mente un paio di idee per il prossimo anno. Ma dovrò allestire provette per questa specie già durante l'inverno, così da arrivare preparato alle prossime sciamature.

Quest'anno, purtroppo, ho trovato solo una regina di questa specie...che è morta mentre ero via al mare.

Continua a tenere aggiornato questo diario.

Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Modena
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
questa regina è stata trovata un una galla ma aveva già deposto, la fondazione non è avvenuta in questo nido,
ora la colonia è composta da 20 operaie ed una major che passa quasi tutto il suo tempo a controllare l'ingresso.
credo sia utile osservare come hanno modificato le dimensioni dell'ingresso del foro riducendolo a circa 3mm
ho provato a dare un colpettino per vedere le reazioni: la major è fuggita nella prima stanza cominciando a tirare colpi di mandibola alla cieca minacciando espaventando anche le proprie sorelle che poi però la calmano con la troffallassi
ora la colonia è composta da 20 operaie ed una major che passa quasi tutto il suo tempo a controllare l'ingresso.
credo sia utile osservare come hanno modificato le dimensioni dell'ingresso del foro riducendolo a circa 3mm
ho provato a dare un colpettino per vedere le reazioni: la major è fuggita nella prima stanza cominciando a tirare colpi di mandibola alla cieca minacciando espaventando anche le proprie sorelle che poi però la calmano con la troffallassi
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quercia - Messaggi: 3606
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Video breve ma MOLTO interessante. Grazie!
Praticamente con i trucioletti di sughero hanno ridimensionato l'ingresso per adattarlo al capo da Colobopsis delle major. Dimostrazione che non sono ciarlatanerie quelle che si leggono sui libri
. A me hanno fatto una cosa analoga i Camponotus lateralis che ho in accrescimento in un formicaietto di sughero in arena similissimo al tuo. Solo che non hanno fatto un lavoro concentrico come i truncatus, ma hanno sistemato alcune lamelle di sughero come fossero dei pilastri in modo da lasciare un paio di spiragli tra questi tra i quali riescono a mala pena ad infilarsi. Altra cosa che mi viene in mente grazie a questo video è che per la fondazione in provetta, indipendentemente dal materiale e dalle dimensioni del foro d'entrata, si potrebbe fornire alla regina del materiale (come appunto segatura di sughero) in modo che sia lei a stabilire la grandezza del foro che più le aggrada e la fa sentire sicura
PS: quanto è bella questa specie di formiche!!!



PS: quanto è bella questa specie di formiche!!!

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
io credo che basti un piccolo tubo con una piccola stanza in fondo
anche nel nido del video precedente la regina si è sentita subito a proprio agio, dopo averlo esplorato ed essersi resa conto che non vi erano altre vie d'uscita, passava quasi tutto il suo tempo all'imboccatura del tubicino a fare la guardia controllando solo saltuariamente le larve
più stretto è il foro più si sentono sicure
le ho spesso osservare muoversi "a marcia indietro", senza girarsi, sicuramente sono abituate a questa manovra.
secondo me un foro largo pochi decimi di mm più della regina sarebbe perfetto
anche nel nido del video precedente la regina si è sentita subito a proprio agio, dopo averlo esplorato ed essersi resa conto che non vi erano altre vie d'uscita, passava quasi tutto il suo tempo all'imboccatura del tubicino a fare la guardia controllando solo saltuariamente le larve
più stretto è il foro più si sentono sicure
le ho spesso osservare muoversi "a marcia indietro", senza girarsi, sicuramente sono abituate a questa manovra.
secondo me un foro largo pochi decimi di mm più della regina sarebbe perfetto
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quercia - Messaggi: 3606
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Io ci ho provato tante volte ma ci sono riuscito solo due ! Entrambe le volte l'ho ottenuto mettendo in provetta un pezzetto di legno scavato a barchetta , Lucab e feyd l'hanno visto ad entomodena se hanno una foto loro perchè io non ne ho più di queste regine .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
- Iscritto il: 11 ott '11
- Località: Seveso (MB)
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Ottimo lavoro!
Stavo pensando che magai potresti utilizzare i due pezzi sezionati del ramo originale per allestirli come camere di fondazione: un vetrino coprioggetti fissato con due punte di colla a caldo o con del silicone (applicato ai bordi con uno stuzzicadenti) potrebbe essere l'ideale..
Se si lavora adesso, per il prossimo anno non ci sarebbe più nessuna paura per intossicazioni varie
Stavo pensando che magai potresti utilizzare i due pezzi sezionati del ramo originale per allestirli come camere di fondazione: un vetrino coprioggetti fissato con due punte di colla a caldo o con del silicone (applicato ai bordi con uno stuzzicadenti) potrebbe essere l'ideale..
Se si lavora adesso, per il prossimo anno non ci sarebbe più nessuna paura per intossicazioni varie
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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
baroque85 ha scritto:Ottimo lavoro!
Stavo pensando che magai potresti utilizzare i due pezzi sezionati del ramo originale per allestirli come camere di fondazione: un vetrino coprioggetti fissato con due punte di colla a caldo o con del silicone (applicato ai bordi con uno stuzzicadenti) potrebbe essere l'ideale..
Se si lavora adesso, per il prossimo anno non ci sarebbe più nessuna paura per intossicazioni varie
Baroque, mi spiace, non è possibile fare questa cosa per un motivo molto semplice. Dopo averlo sezionato ho notato che esponendo la polpa del ramo questo si secca e si rattrappisce tutto. In pratica è diventato uno stecchetto sottile un terzo di come era prima

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
winny88 ha scritto:baroque85 ha scritto:Ottimo lavoro!
Stavo pensando che magai potresti utilizzare i due pezzi sezionati del ramo originale per allestirli come camere di fondazione: un vetrino coprioggetti fissato con due punte di colla a caldo o con del silicone (applicato ai bordi con uno stuzzicadenti) potrebbe essere l'ideale..
Se si lavora adesso, per il prossimo anno non ci sarebbe più nessuna paura per intossicazioni varie
Baroque, mi spiace, non è possibile fare questa cosa per un motivo molto semplice. Dopo averlo sezionato ho notato che esponendo la polpa del ramo questo si secca e si rattrappisce tutto. In pratica è diventato uno stecchetto sottile un terzo di come era prima
Però, ora che conosciamo le dimensioni per la camera di fondazione, possiamo provare anche con legni diversi, magari anche stagionati...
Se riuscirò a trovare una Camponatus truncatus, ci proverò

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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Sì, sì, certo, si può provare con legni più stagionati, ma in tal caso dovresti scavare tu il canale. Il fico genera quelle cavità proprio perchè i rami sono lignei fuori e teneri dentro e una volta recisi la polpa all'estremità secca e lascia il canaletto. Inoltre credo che il rametto con cuore ancora un po' verde sia migliore perchè conduce per capillarità l'umidità nella stanza, idratando la covata e fornendo acqua alla regina senza il bisogno che esca dal claustro. Comunque si può tentare benissimo con altri tipi di legno. In bocca al lupo 

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Mi sono trovato bene con il legno stagionato di pino , la camera si può ovviamente scavarla a mano tanto lo sforzo è minimo la regina non deve quasi potersi girare.
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
- Iscritto il: 11 ott '11
- Località: Seveso (MB)
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Oppure utilizzare il legno di sambuco.
Questo legno è noto per avere un midollo molto tenero all'interno.
si potrebbe prelevare un rametto, farlo seccare, tagliarlo a metà e poi scavare una parte del midollo presente.
La restante rimarrà a chiudere la camera, e potrà essere utilizzata, anche da secca, come mezzo per trasmettere umidità alla regina e alla covata.
Vedrò di fare delle prove anche senza regina.
Questo legno è noto per avere un midollo molto tenero all'interno.
si potrebbe prelevare un rametto, farlo seccare, tagliarlo a metà e poi scavare una parte del midollo presente.
La restante rimarrà a chiudere la camera, e potrà essere utilizzata, anche da secca, come mezzo per trasmettere umidità alla regina e alla covata.
Vedrò di fare delle prove anche senza regina.
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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Io penso che si potrebbe tranquillamente provare prima con altre specie, tipo le Crematogaster scutellaris che sciameranno tra poco. Sì sì, mi avete convinto, faccio anche io delle prove
. Già mi vedo la preparazione: mezzo rametto con cuore tenero di fico o sambuco scavato, con vetrino sopra e, se mi concedete, schermato con plastica rossa (in modo da osservare la fondazione ma mantenere il buio), il tutto infilato in provetta con la parte di dietro del rametto a contatto col cotone umido e ovviamente il vetrino verso l'alto. Non vendiamo già la pelle dell'orso, ma ho l'impressione che forse riusciremo ad aumentare notevolmente le percentuali di fondazione di questa specie 


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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
IL lattice del fico potrebbe dare problemi alla regina secondo te?
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
- Iscritto il: 11 ott '11
- Località: Seveso (MB)
Re: Diario fondazione Camponotus truncatus
Credo di no perchè ho notato spessissimo i rametti di fico colonizzati da alcune arboricole. Le regine di Camponotus truncatus ho visto che hanno una predilezione per il fico. Poi, osservando la foto della sezione del rametto, vedrai che la superficie della camera è seccata e quindi suppongo isolata dalle colature di lattice. In più il lattice si trova solo nei rami verdi e non in quelli già parzialmente lignificati 

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winny88 - Messaggi: 9044
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- Località: Napoli Vesuvio
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