preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.fusca
48 messaggi
• Pagina 2 di 4 • 1, 2, 3, 4
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
GianniBert ha scritto:Dici che ce la fanno ad arrivare ai bozzoli con un numero di avversari simile?
Tieniti pronto a isolare i collegamenti...
Non mi preoccupa molto in realtà, essendo naturalmente portate alla razzia sono sicuro che sapranno gestirsi. Alla peggio mi aspetto che perdano qualche razziatrice. Moltissime volte mi son dovuto ricredere quando ho dato troppo peso al valore numerico degli animali rispetto alla loro predisposizione naturale. Per esempio mi viene in mente questo incredibile filmato:
possono 30 calabroni massacrare 30000 api?
http://www.youtube.com/watch?v=JDSf3Kshq1M
Mi preoccupa invece l'effetto "bomba-atomica" che potrebbe rendere inospitale il nido-bersaglio con morie di massa, e poi non ho nidi di ricambio.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Anch'io Poma sono convinta che le F. sanguinea arriveranno alla covata senza problemi. Il feromone stordente è efficace come il gas lacrimogeno e disperderà le folle
Video pazzesco... purtroppo non sono riuscita ad andare oltre al minuto 1:18, la vespa che spiezza l'ape in due con commento di sottofondo "it's not even a battle. It's simply a massacre" mi hanno fatto fermare il video
Io e Luca abbiamo avuto a che fare con Vespa crabro l'estate scorsa all'Oasi. La vicinanza del nido di calabroni con l'arnia didattica (oltre che con scolaresche di giovani umani) era abbastanza preoccupante... nottetempo, sfruttando l'oscurità e l'effetto sorpresa, abbiamo rimosso il nido (- anche se il nido era minuscolo, siamo lo stesso due eroi -
) e l'abbiamo portato lontano, molto lontano...
Circa un mese dopo un appassionato di insetti mi ha portato in "dono" un favo di Vespa crabro, senza adulti ma pieno di larve enormi, bianchissime, mobilissime e super-affamate. Il loro modo di chiedere cibo è molto caratteristico: spuntano con la testa fuori dalla loro cella e poi si ritirano, su e giù. Invece la larva sazia resta ferma. Gli adulti nutrono solo le larve che si muovono più rapidamente, quindi le larve affamate sono costantemente in gara fra di loro su chi sa chiedere il cibo nella maniera più convincente, quasi come i nidiacei dei pennuti. Possono sembrare anche carine, in una loro strana maniera.
Questo favo (30cmx20cm) brulicante di larve affamate (almeno 50!) che spuntavano e poi sparivano era davvero impressionante, credetemi. Ma la cosa che mi ha più colpito erano le 5-10 pupe, due delle quali stavano per sfarfallare davanti ai miei occhi. Per quanto sapessi bene che un insetto appena sfarfallato di solito è abbastanza innocuo, avevo comunque una istintiva voglia di porre fra me e quel favo la maggior distanza possibile
Vespa crabro non è una specie particolarmente minacciata (minacciata da chi poi?) quindi ho gentilmente rifiutato il "regalo" e gli ho consigliato di sbarazzarsene mettendo il favo in fondo al congelatore e dimenticandoselo lì per un anno o due

Video pazzesco... purtroppo non sono riuscita ad andare oltre al minuto 1:18, la vespa che spiezza l'ape in due con commento di sottofondo "it's not even a battle. It's simply a massacre" mi hanno fatto fermare il video

Io e Luca abbiamo avuto a che fare con Vespa crabro l'estate scorsa all'Oasi. La vicinanza del nido di calabroni con l'arnia didattica (oltre che con scolaresche di giovani umani) era abbastanza preoccupante... nottetempo, sfruttando l'oscurità e l'effetto sorpresa, abbiamo rimosso il nido (- anche se il nido era minuscolo, siamo lo stesso due eroi -

Circa un mese dopo un appassionato di insetti mi ha portato in "dono" un favo di Vespa crabro, senza adulti ma pieno di larve enormi, bianchissime, mobilissime e super-affamate. Il loro modo di chiedere cibo è molto caratteristico: spuntano con la testa fuori dalla loro cella e poi si ritirano, su e giù. Invece la larva sazia resta ferma. Gli adulti nutrono solo le larve che si muovono più rapidamente, quindi le larve affamate sono costantemente in gara fra di loro su chi sa chiedere il cibo nella maniera più convincente, quasi come i nidiacei dei pennuti. Possono sembrare anche carine, in una loro strana maniera.
Questo favo (30cmx20cm) brulicante di larve affamate (almeno 50!) che spuntavano e poi sparivano era davvero impressionante, credetemi. Ma la cosa che mi ha più colpito erano le 5-10 pupe, due delle quali stavano per sfarfallare davanti ai miei occhi. Per quanto sapessi bene che un insetto appena sfarfallato di solito è abbastanza innocuo, avevo comunque una istintiva voglia di porre fra me e quel favo la maggior distanza possibile

Vespa crabro non è una specie particolarmente minacciata (minacciata da chi poi?) quindi ho gentilmente rifiutato il "regalo" e gli ho consigliato di sbarazzarsene mettendo il favo in fondo al congelatore e dimenticandoselo lì per un anno o due

-
dada - Messaggi: 2575
- Iscritto il: 24 feb '11
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
anche per me è stato un video forte(duro), tantopiù che tifavo pe le povere api. Il video è stato fatto in stile salvate il soldato Rayan. Davvero fatto bene, molto realistico... con la musica e il commento poi è praticamente impossibile non provare empatia per le povere api.
se ti può consolare le api giapponesi possono "cuocere" i "bastardi" e averla vinta o quantomeno salvarsi.

se ti può consolare le api giapponesi possono "cuocere" i "bastardi" e averla vinta o quantomeno salvarsi.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Quelle del video sono "vespe mandarine” originarie del Giappone (spero che non ce ne siano a Fukushima e non ne esca una variante mutante!).
Questi animaletti sono lunghi 5 cm, apertura alare 7, e da quel che so statisticamente ammazzano fra le 20 e 40 persone all'anno.
Si nutrono di api e di tutto quello che riescono a uccidere (puntura dolorosissima) e quindi sono davvero fetenti.
Questi animaletti sono lunghi 5 cm, apertura alare 7, e da quel che so statisticamente ammazzano fra le 20 e 40 persone all'anno.
Si nutrono di api e di tutto quello che riescono a uccidere (puntura dolorosissima) e quindi sono davvero fetenti.
Spoiler: mostra
-
GianniBert - Messaggi: 4502
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f



- AntsWar
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 27 apr '11
- Località: Mazara del Vallo
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
ragazzi, domani pomeriggio dovrebbe essere il grande giorno
... stò pensando di creare un collegamento lungo da percorrere in modo da rendere la cosa più naturale, almeno per la distanza, e vedere se a razzia conclusa le razziatrici si "ritireranno" o continueranno a molestare la colonia bersaglio.

"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Se riesci, crea anche una sorta di "terra di nessuno”, un'arena di disimpegno fra una colonia e l'altra, avere questo spazio potrebbe agevolare sia l'attacco che il disimpegno...
Spoiler: mostra
-
GianniBert - Messaggi: 4502
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
PomAnt ha scritto:Quasi quasi sono tentato di collegarlo al nido di F.fusca da 3000 operaie e 2000larve-bozzoli. Soprattutto perchè tutti i giorni ha almeno una dozzina di neo-sfarfallate e potrei facilmente riprenderne il rapimento.
Inoltre studiare un raid 90 VS 3000 sarebbe interessantissimo, anche se la cosa mi spaventa per le troppe incognite.
In particolare mi impensieriscono le valanghe di acido formico che potrebbero volare in un nido ed un'area di foraggiamento a dir poco compatti...
caspita...90 contro 3000!!!! Praticamente la guerra delle Termopili!
-
Messor barbarus - Messaggi: 185
- Iscritto il: 26 apr '11
- Località: Como
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Si simile alle Termopili, con la differenza che questa volta sarebbero i "300" ad aggredire (e infine a mettere in fuga) l'esercito nemico, per poi passare a razziare l'accampamento.
Tuttavia penso proprio che, almeno per cominciare, opterò per la colonia minore, quella che ora conta molto approssimativamente 150 operaie e 150 larve.
GB, i tuoi suggerimenti derivano da un tuo ragionamento o una qualche esperienza? Proporresti quindi di collegare una terza area di foraggiamento tra le due delle colonie? Io pensavo di collegarle con un tubo trasparente lungo.
Tuttavia penso proprio che, almeno per cominciare, opterò per la colonia minore, quella che ora conta molto approssimativamente 150 operaie e 150 larve.
GB, i tuoi suggerimenti derivano da un tuo ragionamento o una qualche esperienza? Proporresti quindi di collegare una terza area di foraggiamento tra le due delle colonie? Io pensavo di collegarle con un tubo trasparente lungo.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
L'operazione "ratto delle sabine" è cominciata, ovviamente con la situazione meteo opposta a quella riscontrata in natura.
Infatti le razzie avvengono ingiornate calde e secche, uno dei motivi credo sia che l'umidità tende ad "inertizzare" leggermente i "lacrimogeni" chimici degli agressori.
Ad ogni modo tenterò di tenere un diario in tempo quasi reale...
Ho sempolicemente collegato le due arene con un lungo tubo, due mollette alle estremità per mantenerle nelle arene e un giro gi olio di vasellina subito dopo per evitare arrampicate-fuga.
Non so quanto ci vorrà per il primo contatto, per questo ho anticipato alla mattina l'inizio dell'esperimento.
Devo dire che fin da subito ci sono stati due atteggiamenti diversi.
Le F.sanguinea si sono lanciate all'attacco dell'"oggetto non identificato" tentando di morderlo in tutti i punti, mentre le F.fusca, molto più pacifiche (e direi curiose) hanno cominciato ad esplorarlo e dopo meno di un minuto già un paio di operaie, vestiti i panni delle speleologhe (
), hanno cominciato a percorrerlo avanti e indietro ritrovandosi ogni tanto per scambiarsi qualche parere.
Dopo meno di 10 minuti le esploratrici sono gia 6, mentre le F.sanguinea, dopo l'aggressione iniziale, non hanno preso alcuna iniziativa rilevante.
A questo punto penso non manchi molto al primo contatto.

Infatti le razzie avvengono ingiornate calde e secche, uno dei motivi credo sia che l'umidità tende ad "inertizzare" leggermente i "lacrimogeni" chimici degli agressori.
Ad ogni modo tenterò di tenere un diario in tempo quasi reale...
Ho sempolicemente collegato le due arene con un lungo tubo, due mollette alle estremità per mantenerle nelle arene e un giro gi olio di vasellina subito dopo per evitare arrampicate-fuga.
Non so quanto ci vorrà per il primo contatto, per questo ho anticipato alla mattina l'inizio dell'esperimento.
Devo dire che fin da subito ci sono stati due atteggiamenti diversi.
Le F.sanguinea si sono lanciate all'attacco dell'"oggetto non identificato" tentando di morderlo in tutti i punti, mentre le F.fusca, molto più pacifiche (e direi curiose) hanno cominciato ad esplorarlo e dopo meno di un minuto già un paio di operaie, vestiti i panni delle speleologhe (


Dopo meno di 10 minuti le esploratrici sono gia 6, mentre le F.sanguinea, dopo l'aggressione iniziale, non hanno preso alcuna iniziativa rilevante.
A questo punto penso non manchi molto al primo contatto.

"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Dopo 15min ecco il primo contatto, purtroppo la pendenza del tubo e la sua scivolosità hanno sfalsato la risposta delle due operaie, in quanto l'esploratrice di F.fusca è caracollata sulla F.sanguina nel tentativo di una ritirata tattica. Così è stato anche per la seconda e la terza. Ne è nata una colluttazione che ha richiamato altre F.sanguina e causato l'allarme generale. La situazione si è rapidamente invertita, pur senza ulteriori perdite e dopo mezzora le F.fusca si erano ritirate nel loro nido e le F.sanguinea aveveno preso possesso del tubo.
Credo che l'attacco sarebbe stato imminente, senonchè ho duvuto sospendere per dedicarmi alla mia prole e per il pranzo. Ho tappato il tubo dalla parte del nido bersaglio. Riprenderò nel pomeriggio quando il piccolo sarà a nanna.
Credo che l'attacco sarebbe stato imminente, senonchè ho duvuto sospendere per dedicarmi alla mia prole e per il pranzo. Ho tappato il tubo dalla parte del nido bersaglio. Riprenderò nel pomeriggio quando il piccolo sarà a nanna.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Ho riattivato il collegamento, nel frattempo le due colonie sembrano ora essere molto più guardinghe nell'affrontare il tubo.
Dopo 10min tento di riattivare le F.sanguinea con "un'iniezione" di alcune Lasius ma dopo la reazione iniziale tutto torna come prima.
Dopo tutto questo gran pasticcio mi decido ad aspettare qualche decina di minuti.
Dopo 10min tento di riattivare le F.sanguinea con "un'iniezione" di alcune Lasius ma dopo la reazione iniziale tutto torna come prima.
Dopo tutto questo gran pasticcio mi decido ad aspettare qualche decina di minuti.

"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Ragazzi che flop.
Speravo in una razzia da manuale ma ho dovuto separare le due colonie perchè si stava trasformando in una guerra all'ultimo morso.
Tra i molti grossolani errori credo che il peggiore sia stato quello del lungo tubo scivoloso. Le razziatrici potevano passare una alla volta e quando arrivavano all'arena della colonia bersaglio venivano attaccate dalle coraggiose F.fusca anche se la loro combattività era nettamente inferiore. Qualche agressore è riuscito a penetrare nella colonia ma è stato subito affrontato da dozzine di difensori.
Il bilancio finale delle vittime è di circa 6 per le F.sanguinea(praticamente solo quelle che erano riuscite a penetrare nel nido bersaglio) e circa 18 per le F.fusca.
Cosa ho capito da questo test malriuscito?
La superiorità in combattimento delle F.sanguinea è stato confermato, probabilmente sono leggermente più corazzate, e proporzionalmente hanno più acido formico e mandibole con un'apertura maggiore; le pur coraggiose F.fusca una volta attaccato il nemico sembravano quasi svenire e perdere ogni iniziativa, subendo perciò ogni genere di rappresaglia dalla razziatrice attaccata (probabilmente per via dell'aggressione chimica di quest'ultima).
Devo dare la possibilità alle razziatrici di attaccare a ranghi serrati (no tubo piccolo e lungo), per quanto i loro "gas lacrimogeni" siano efficaci, non hanno un'effetto decisivo quando si contrappongono in 1-2 a una dozzina di F.fusca e non riescono a scatenare il panico. Non credo contino molto i numeri effettivi delle due colonie, quanto la concentrazione che riescie a raggiungere il "cuneo" delle attaccanti. Ora che ci penso anche nella precedente razzia vi era stata una leggera resistenza prima del si-salvi-chi-può, credo che questa volta non si sia superata questa soglia.
Riproverò il prossimo fine settimana, sperando in meno morti e più saccheggio.

Speravo in una razzia da manuale ma ho dovuto separare le due colonie perchè si stava trasformando in una guerra all'ultimo morso.
Tra i molti grossolani errori credo che il peggiore sia stato quello del lungo tubo scivoloso. Le razziatrici potevano passare una alla volta e quando arrivavano all'arena della colonia bersaglio venivano attaccate dalle coraggiose F.fusca anche se la loro combattività era nettamente inferiore. Qualche agressore è riuscito a penetrare nella colonia ma è stato subito affrontato da dozzine di difensori.
Il bilancio finale delle vittime è di circa 6 per le F.sanguinea(praticamente solo quelle che erano riuscite a penetrare nel nido bersaglio) e circa 18 per le F.fusca.
Cosa ho capito da questo test malriuscito?
La superiorità in combattimento delle F.sanguinea è stato confermato, probabilmente sono leggermente più corazzate, e proporzionalmente hanno più acido formico e mandibole con un'apertura maggiore; le pur coraggiose F.fusca una volta attaccato il nemico sembravano quasi svenire e perdere ogni iniziativa, subendo perciò ogni genere di rappresaglia dalla razziatrice attaccata (probabilmente per via dell'aggressione chimica di quest'ultima).
Devo dare la possibilità alle razziatrici di attaccare a ranghi serrati (no tubo piccolo e lungo), per quanto i loro "gas lacrimogeni" siano efficaci, non hanno un'effetto decisivo quando si contrappongono in 1-2 a una dozzina di F.fusca e non riescono a scatenare il panico. Non credo contino molto i numeri effettivi delle due colonie, quanto la concentrazione che riescie a raggiungere il "cuneo" delle attaccanti. Ora che ci penso anche nella precedente razzia vi era stata una leggera resistenza prima del si-salvi-chi-può, credo che questa volta non si sia superata questa soglia.

"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
-
PomAnt - Messaggi: 2787
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Molto interessante come diario...mi servirà quando dovrò fare lo stesso con la mia colonia di Polyergus rufescens. 

Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
-
Luca.B - Messaggi: 5905
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Modena
Re: preparando "il ratto delle Sabine"... F.sanguinea vs F.f
Arrivo tardi, scusate, ma nel WE sono stato impegnato altrove.
L'esperienza è interessante, e riflette i timori che avevo nel realizzare queste scorrerie in maniera artificiale.
No PomAnt, non ho esperienze dirette precedenti per consigliarti l'arena come terra di nessuno, è solo dettata dal pensare che un disimpegno possa essere utile per non far trovare le formiche di uno o dell'altro nido improvvisamente gettati in territorio nemico senza possibilità di deciderlo come gruppo.
WIlson e Holldobler descrivono le guerre artificiali tra le tessitrici come "sempre vincenti” per le colonie che difendevano il territorio che ritenevano casa propria, quindi un collegamento diretto metterebbe una delle due colonie in condizioni di inferiorità psicologica, trovandolo già marcato dal nemico.
L'ideale a questo punto è l'uso di un collegamento fra i due nidi che permetta l'incursione di più operaie contemporaneamente e non il passaggio di 1-2 operaie al massimo.
Le guerre nella realtà si svolgono su piani ed entrate diverse, invece così abbiamo una galleria unica difendibile con una barricata di guerriere da qualsiasi colonia che si organizzi per tempo, invece l'incursione deve essere concertata, rapida e con un numero di operaie sufficienti a penetrare nel nido, e non una guerriera per volta. In questo caso ben poche formiche hanno grandi possibilità di tenere sotto controllo più aggressori in territorio ostile.
L'ideale sarebbe usare come collegamento un tubo un pò più ampio, come quelli da annaffiare, almeno a diametro 2 cm, di circa 50 cm, non di più, per permettere il flusso concentrato di più sanguinea. Ma a questo sarai già arrivato da solo, visti i risultati.
Il problema immagino, è che non potrai collegarli direttamente attraverso le normali vie di collegamento, che saranno più piccole! Potresti risolvere creando spessori di cotone pressato per sigillare i collegamenti fra i tubi.
Io ho trovato presso le ferramenta, ma anche al Castorama, diversi diametri di tubo trasparente per alimenti, o per giardinaggio, quindi la possibilità c'è.
Vero anche che la distanza, non paragonabile a un prato naturale, crea una selezione negativa all'attacco delle schiaviste. Potresti eliminare una delle due arene, così che il contatto sia più diretto su uno dei territori ostili (suggerisco di dare alle sanguinea accesso diretto al nido delle altre.
Altra soluzione (ma solo suggerimenti, poi devi vedere tu al lato pratico le difficoltà che incontri) sarebbe di scollegare entrambi i nidi e fornire accesso diretto a un'arena neutrale ampia, ma con contato quasi diretto fra i nidi e questa area: in questo modo avresti ampio spazio per le operazioni, raccordi brevi da controllare e un contatto più diretto fra le due colonie, che non disperderebbero le forze nell'operazione.
L'esperienza è interessante, e riflette i timori che avevo nel realizzare queste scorrerie in maniera artificiale.
No PomAnt, non ho esperienze dirette precedenti per consigliarti l'arena come terra di nessuno, è solo dettata dal pensare che un disimpegno possa essere utile per non far trovare le formiche di uno o dell'altro nido improvvisamente gettati in territorio nemico senza possibilità di deciderlo come gruppo.
WIlson e Holldobler descrivono le guerre artificiali tra le tessitrici come "sempre vincenti” per le colonie che difendevano il territorio che ritenevano casa propria, quindi un collegamento diretto metterebbe una delle due colonie in condizioni di inferiorità psicologica, trovandolo già marcato dal nemico.
L'ideale a questo punto è l'uso di un collegamento fra i due nidi che permetta l'incursione di più operaie contemporaneamente e non il passaggio di 1-2 operaie al massimo.
Le guerre nella realtà si svolgono su piani ed entrate diverse, invece così abbiamo una galleria unica difendibile con una barricata di guerriere da qualsiasi colonia che si organizzi per tempo, invece l'incursione deve essere concertata, rapida e con un numero di operaie sufficienti a penetrare nel nido, e non una guerriera per volta. In questo caso ben poche formiche hanno grandi possibilità di tenere sotto controllo più aggressori in territorio ostile.
L'ideale sarebbe usare come collegamento un tubo un pò più ampio, come quelli da annaffiare, almeno a diametro 2 cm, di circa 50 cm, non di più, per permettere il flusso concentrato di più sanguinea. Ma a questo sarai già arrivato da solo, visti i risultati.
Il problema immagino, è che non potrai collegarli direttamente attraverso le normali vie di collegamento, che saranno più piccole! Potresti risolvere creando spessori di cotone pressato per sigillare i collegamenti fra i tubi.
Io ho trovato presso le ferramenta, ma anche al Castorama, diversi diametri di tubo trasparente per alimenti, o per giardinaggio, quindi la possibilità c'è.
Vero anche che la distanza, non paragonabile a un prato naturale, crea una selezione negativa all'attacco delle schiaviste. Potresti eliminare una delle due arene, così che il contatto sia più diretto su uno dei territori ostili (suggerisco di dare alle sanguinea accesso diretto al nido delle altre.
Altra soluzione (ma solo suggerimenti, poi devi vedere tu al lato pratico le difficoltà che incontri) sarebbe di scollegare entrambi i nidi e fornire accesso diretto a un'arena neutrale ampia, ma con contato quasi diretto fra i nidi e questa area: in questo modo avresti ampio spazio per le operazioni, raccordi brevi da controllare e un contatto più diretto fra le due colonie, che non disperderebbero le forze nell'operazione.
Spoiler: mostra
-
GianniBert - Messaggi: 4502
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
48 messaggi
• Pagina 2 di 4 • 1, 2, 3, 4
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Bing [Bot] e 18 ospiti