Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda PomAnt » 22/02/2021, 19:50

Sempre bello leggere i tuoi aggiornamenti Gianni!
Posso solo confermare il comportamento della "guarnigione sacrificabile" ed aggiungere che spesso le operaie più vecchie/malconce si "offrono volontarie" a questo scopo.
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Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda Ruth » 26/02/2021, 15:28

Potrebbe essere stato bagnato, il blocco, e essere stato forzato dalla formazione di ghiaccio? ma avrebbe dovuto essere ben ben bagnato e ben bene al freddo, forse non è quanto è accaduto.

Vorrei chiederti se puoi spiegarmi una cosa Gianni:
>> ho preso tutti i nidi e li ho portati in casa, con l'intenzione di operare una pulizia approfondita
in che cosa consiste la "pulizia approfondita" che intendevi fare?

Grazie :)
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Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda GianniBert » 26/02/2021, 16:05

No, non ha fatto così freddo da ghiacciare lì dentro... ma non possiamo escludere che sbalzi di temperatura e umidità possano arrecare danni a un materiale magari già compromesso da un urto modesto.

Per pulizia approfondita intendo quando si ripuliscono per bene le arene, lavando vetri, spazzolando il substrato e aspirando lo sporco e i cadaveri rimasti, cosa che si fa meglio quando le formiche sono ancora relegate dentro il nido. Farlo in piena attività della colonia è ovviamente più complicato!
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Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda GianniBert » 01/02/2024, 20:16

Scusate, ma colpa mia, non ho più aggiornato il finale di questa storia. Pandemie, lavoro, altre colonie, poco tempo per scrivere...
La storia è finita ma non è finita.
Se vi domandate cosa è successo dopo gli ultimi post è legittimo.
La cronaca (ormai di anni fa):

Nella quasi impossibilità di rimediare al danno, e di fronte all'esplosione demografica di questa colonia, che con i miei mezzi casalinghi non riuscivo più a contenere, ho dovuto fare la scelta di affidarla, o meglio, di restituirla ad Angelo Cardillo, che da tempo progettava un nuovo tipo di nido per questa specie.
Lui l'ha quindi traslocata in qualche modo in una arena vasta da cui è riuscito a farle trasferire nel suo nido-teca quasi completamente trasparente.
Mi è spiaciuto abbandonare la colonia, ma ormai le evasioni superavano quel che casa mia poteva sopportare (leggi anche: Ornella mi buttava fuori di casa e si teneva le formiche!) e ormai era diventato un vero problema di spazio disponibile.
Angelo ha la possibilità di dedicare più tempo e spazio a questa che in fin dei conti è una colonia che ha fatto partire lui.

L'altra cosa che mi dispiace, è che i ragazzi che facevano i filmati per “Ambiente e Natura” non abbiano pubblicato tutto il materiale ripreso su questa colonia; così anche io non sono in possesso di nessun filmato fatto ad arte da loro!
Un vero peccato.
Vorrei provare a ricontattarli e vedere se possono farmelo avere in qualche modo, ma ormai dispero. Sarebbe l'ultima eredità che mi resta di queste formiche. Se mai accadrà ve lo farò sapere.

A quanto ne so, la colonia è tutt'ora in possesso di Angelo e cresce in sapienza, numero, e guai per l'allevatore! :lol:
Aggiungo che se mai dovessi riprovare a tenere questa specie, la soluzione ideale ormai passerebbe per il nido inserito in teca chiusa (sui 4 lati) in modo che non si verifichino più evasioni come quelle che ho subito. Consiglio che caldeggio anche per tutti quelli che vogliono cimentarsi con Lasius fuliginosus!
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Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda feyd » 02/02/2024, 14:18

Beh gianni mi dispiace ma anche no visto che sta ancora bene, ma si contatta i ragazzi e trova i filmati é tuo diritto.

Io ormai tutti i formicai li faccio interni in teca chiusa per colonie avviate. Salva spazio, problemi e migliora la trasportabilità
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Re: Lasius fuliginosus: la costruzione di una colonia

Messaggioda PomAnt » 02/03/2024, 23:45

grazie Gianni per il finale! :win:
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