Storia triste
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Storia triste
Premessa: ho 2 regine, la prima ancora da identificare e che a distanza di qualche giorno non ha perso le ali, questo mi preoccupa molto sulla sua fecondità. La seconda è una regina di Camponotus lateralis "salvata" da un formicaio distrutto che stava per diventare brace del BBQ, ed è di quest'ultima che vi voglio raccontare.
La Regina della Casa Maledetta
Mentre si rompeva la legna per il fuoco a un certo punto esplose il formicaio su tutto il lastricato del cortile, major stordite si guardavano attorno, operaie più piccole che prendevano la prima larva che gli capitava davanti e correvano all'impazzata nel disperato tentativo di trovare un riparo, formiche morte ovunque per l'energia trasmessa dal legno sotto i colpi d'ascia, una scena, che se non fossero formiche potrebbe rievocare immagini dei bombardamenti in Medio Oriente. Tutto d'un tratto risalta all'occhio una formica diversa dalle altre! Non solo per l'aspetto regale, ma soprattutto perché in mezzo a quel caos, era l'unica che viaggiava decisa in linea retta come se sapesse esattamente dove andare. Non ci pensai due volte! Con una mobilità da pachiderma faccio uno scatto felino inverosimile, come gli ippopotami quando attaccano piccole imbarcazioni mi sono fiondata sulla regina, presa lei, qualche operaia e qualche uovo rimasto attaccato al legno, cominciai a pensare come costruirgli una casa, senza sapere che una banale ingenuità mi avrebbe trasformata in Saw.
Sicura di me dopo più d'un mese di letture e video sull'allevamento delle formiche, decisi di fare un formicaio in stile galle, dove al posto delle galle avrei usato un pezzo di canna di bambù che uso come bastoni nell'orto e al posto dei rametti avrei usato spago di canapa. Aperto il bambù sul lato e incollato alla parete il lavoro era fatto. Le formiche apprezzarono molto quella nicchia di bambù, le operaie andavano a bere nella fiala, mangiavano miele, insettini e frutta e già dal secondo giorno la regina comincio a fare tantissime uova, tutto sembrava perfetto. Dopo un paio di giorni le operaie cominciavano a non reggersi più in piedi erano tutte in agonia, si contorcevano! Fino alla morte totale di tutto ciò che avevo salvato, come quando si usa l'insetticida ma con una morte lenta di ore. Non capii cosa stava succedendo fino al dubbio atroce, presi la lente d'ingrandomento e vidi il bambù rosicchiato e mi sembrò tutto chiaro. Quei bambù comprati anni fa probabilmente erano stati trattati, avevo avvelenato le mie formiche con l'arsenico e ciò che restava è una regina sola, caduta in disgrazzia, il cui futuro non è dato ancora sapere.
Non prendete tutto alla lettera, mi sono presa un po' di licenza poetica nel raccontarvi la mia brutta esperienza.
La Regina della Casa Maledetta
Mentre si rompeva la legna per il fuoco a un certo punto esplose il formicaio su tutto il lastricato del cortile, major stordite si guardavano attorno, operaie più piccole che prendevano la prima larva che gli capitava davanti e correvano all'impazzata nel disperato tentativo di trovare un riparo, formiche morte ovunque per l'energia trasmessa dal legno sotto i colpi d'ascia, una scena, che se non fossero formiche potrebbe rievocare immagini dei bombardamenti in Medio Oriente. Tutto d'un tratto risalta all'occhio una formica diversa dalle altre! Non solo per l'aspetto regale, ma soprattutto perché in mezzo a quel caos, era l'unica che viaggiava decisa in linea retta come se sapesse esattamente dove andare. Non ci pensai due volte! Con una mobilità da pachiderma faccio uno scatto felino inverosimile, come gli ippopotami quando attaccano piccole imbarcazioni mi sono fiondata sulla regina, presa lei, qualche operaia e qualche uovo rimasto attaccato al legno, cominciai a pensare come costruirgli una casa, senza sapere che una banale ingenuità mi avrebbe trasformata in Saw.
Sicura di me dopo più d'un mese di letture e video sull'allevamento delle formiche, decisi di fare un formicaio in stile galle, dove al posto delle galle avrei usato un pezzo di canna di bambù che uso come bastoni nell'orto e al posto dei rametti avrei usato spago di canapa. Aperto il bambù sul lato e incollato alla parete il lavoro era fatto. Le formiche apprezzarono molto quella nicchia di bambù, le operaie andavano a bere nella fiala, mangiavano miele, insettini e frutta e già dal secondo giorno la regina comincio a fare tantissime uova, tutto sembrava perfetto. Dopo un paio di giorni le operaie cominciavano a non reggersi più in piedi erano tutte in agonia, si contorcevano! Fino alla morte totale di tutto ciò che avevo salvato, come quando si usa l'insetticida ma con una morte lenta di ore. Non capii cosa stava succedendo fino al dubbio atroce, presi la lente d'ingrandomento e vidi il bambù rosicchiato e mi sembrò tutto chiaro. Quei bambù comprati anni fa probabilmente erano stati trattati, avevo avvelenato le mie formiche con l'arsenico e ciò che restava è una regina sola, caduta in disgrazzia, il cui futuro non è dato ancora sapere.
Non prendete tutto alla lettera, mi sono presa un po' di licenza poetica nel raccontarvi la mia brutta esperienza.
In cerca di: Colobopsis truncata, Camponotus ligniperda (Latreille, 1802)
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Jasmine R. - Messaggi: 39
- Iscritto il: 7 lug '21
- Località: Assisi
Re: Storia triste
Wow, il modo in cui l'hai scritto sembra che sia parte di un libro! Comunque e' uno dei primi avvertimenti che si danno: mai usare materiali trattati
Spoiler: mostra
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Ale-X - Messaggi: 310
- Iscritto il: 25 apr '20
- Località: Torino
Re: Storia triste
Purtroppo non lo sapevo che le canne erano trattate, li ho da cosi tanto tempo che non ci ho neanche pensato che essendo canne comprate lo potevano essere. Il post l'ho scritto sotto forma di racconto per renderlo più interessante e divertente da leggere, per scrivere queste poche righe ci ho messo più di un'ora. avrei potuto semplicemente dire la cavolata che avevo fatto e cavarmela in due minuti, ma devo ammettere che mi sono divertita a scriverlo in questo modo. Non ho la costanza per scrivere un libro vero, sono più di sei mesi che devo finire di scrivere una cosa che chiunque scriverebbe in qualche settimana senza troppo impegno. 

In cerca di: Colobopsis truncata, Camponotus ligniperda (Latreille, 1802)
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Jasmine R. - Messaggi: 39
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