Operaia formicaio nel legno

Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 10/06/2019, 1:30

Salve a tutti, vorrei chiedervi una mano ad identificare la formica che vedete nelle foto allegate. Abitava in un ramo secco di un pruno nelle Marche (tra la provincia di Fermo e quella di Ascoli) a circa 300 metri di quota. Le foto dovrebbero essere di un'operaia ma correggetemi se sbaglio. L'indole mi sembra abbastanza tranquilla. I quadretti del foglio su cui si trova sono da 5 mm, quindi lei dovrebbe essere tra i 6 e gli 8 mm. Chi più chi meno hanno tutte l'addome abbastanza allungato. Credo di aver visto anche delle major.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 10/06/2019, 1:50

Se dovessi scommettere guardando le schede qui sul sito direi Camponotus lateralis, ma il colore è molto meno acceso di quello sulle foto in scheda.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda pax » 10/06/2019, 3:21

Spoiler: mostra
Allevate o in allevamento
Crematogaster scutellaris
Temnothorax unifasciatus http://formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=18&t=12043
Myrmica hellenica colonia con 2 regine
Solenopsis fugax
Lasius emarginatus
Pheidole pallidula
Temnothorax unifasciatus
Messor wasmanni
Cryptopone ochracea
Lasius paralienus
Camponotus nylanderi
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 10/06/2019, 12:11

Le dimensioni sembrano leggermente maggiori di quelle riportate nella scheda della Colobopsis truncata. Quella in foto, che già supera i 5 mm, è una minor.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda MikyMaf » 10/06/2019, 12:31

È Colobopsis truncata senza ombra di dubbio. In Italia con quella testa "troncata" c'è solo lei.
Le misure delle formiche possono variare (anche solo la diversa fisiogastria dell'addome può far apparire la formica più grande di quanto non sia in realtà), per un paio di mm nella maggioranza dei casi non cambia la specie.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 10/06/2019, 12:49

Sì, infatti ero tornato qui per scrivere che ho guardato meglio e forse mi sbagliavo anche sul fatto che fosse una minor mentre è una major. Ok, stabilita la specie ora la parte moralmente problematica: so che è sbagliato prelevare formicai già sviluppati dall'ambiente naturale, ma ho dovuto tagliare il ramo. Voi vi opponete categoricamente all'idea di tenere il ramo in allevamento? Nel caso c'è un modo per capire se è presenta una regina o se è solo una dependance?
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda Sara75 » 10/06/2019, 22:41

Non consigliamo di prelevare in natura nidi già sviluppati, per vari motivi, soprattutto legati alla difficoltà di adattamento alla cattività delle regine e delle operaie nate libere, del danno ecologico che si può commettere estirpando una colonia che ha sempre un impatto notevole nella catena alimentare del luogo di provenienza... E soprattutto perché è molto difficile recuperare la regina (sana e salva).
In questo caso, puoi controllare se è presente, anche se con questa specie ci vuole buon occhio per distinguerla dalle maior... e tentare di allevare la colonia. Il problema è che le Colobopsis truncata Fano spesso nidi satelliti, con sole operaie e covata, ma senza la regina...
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 10/06/2019, 23:27

Sì, avevo letto dei nidi satellite, per questo chiedevo consigli su come verificare se è presente la regina. Quello che mi fa ben sperare è che non ho visto nei dintorni altri rami con i fori delle gallerie. Comunque sì, in questo caso il danno ormai è fatto e purtroppo non ho potuto evitare di farlo. Credo che proverò a tenere il ramo così come è in balcone, lasciandole libere di vagare come vogliono. Dovrò tenerle a Roma anziché nelle Marche. Se dovessero decidere di scappare è un problema o sono endemiche anche lì?
Intanto grazie a tutti per consigli e informazioni.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 11/06/2019, 17:00

È possibile che quella in foto sia lei stessa la regina? Ho notato che ha un comportamento diverso dalle altre: mentre le altre portano pupe di qua e di là lei se ne sta ferma da una parte.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda Sara75 » 13/06/2019, 11:10

jumpy88 ha scritto:Sì, avevo letto dei nidi satellite, per questo chiedevo consigli su come verificare se è presente la regina. Quello che mi fa ben sperare è che non ho visto nei dintorni altri rami con i fori delle gallerie. Comunque sì, in questo caso il danno ormai è fatto e purtroppo non ho potuto evitare di farlo. Credo che proverò a tenere il ramo così come è in balcone, lasciandole libere di vagare come vogliono. Dovrò tenerle a Roma anziché nelle Marche. Se dovessero decidere di scappare è un problema o sono endemiche anche lì?
Intanto grazie a tutti per consigli e informazioni.


È una specie piuttosto diffusa in penisola, il rischio di rilasciare colonie mature lontano dal luogo di provenienza è più che altro legato al possibile inquinamento genetico per la specie.
Potresti sistemare il legno in un'arena e fornire una provetta di acqua e nutrimento. Se riesci a costruire un piccolo formicaio di sughero per trasferirle avrai la possibilità di osservare se è presente la regina, in quel caso l'allevamento risulta facile, essendo una specie molto tranquilla e poco incline alla fuga.
Il rischio di liberare il ramo in natura è per la colonia, il luogo di sistemazione potrebbe essere non idoneo e in ambiente nuovo e ricco di competitori potrebbe perire in breve tempo.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda Sara75 » 13/06/2019, 11:11

jumpy88 ha scritto:È possibile che quella in foto sia lei stessa la regina? Ho notato che ha un comportamento diverso dalle altre: mentre le altre portano pupe di qua e di là lei se ne sta ferma da una parte.

In foto è una operaia maggiore, le regine hanno torace molto più sviluppato, cicatrici alari e capo più stretto e meno imponente.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 13/06/2019, 16:18

Sarà un'operaia in sciopero allora, continua a starsene ferma in disparte :-D
resta fuori dal formicaio anche la notte quando tutte le altre rientrano.
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Re: Operaia formicaio nel legno

Messaggioda jumpy88 » 13/06/2019, 19:03

Sara75 ha scritto:È una specie piuttosto diffusa in penisola, il rischio di rilasciare colonie mature lontano dal luogo di provenienza è più che altro legato al possibile inquinamento genetico per la specie.
Potresti sistemare il legno in un'arena e fornire una provetta di acqua e nutrimento. Se riesci a costruire un piccolo formicaio di sughero per trasferirle avrai la possibilità di osservare se è presente la regina, in quel caso l'allevamento risulta facile, essendo una specie molto tranquilla e poco incline alla fuga.
Il rischio di liberare il ramo in natura è per la colonia, il luogo di sistemazione potrebbe essere non idoneo e in ambiente nuovo e ricco di competitori potrebbe perire in breve tempo.


Ciao Sara,
no, ma infatti non avevo intenzione di liberarlo in natura propriamente detta, né vicino né lontano dal luogo di origine. In questo momento sono con il loro ramo in uno scatolone sul tavolo del mio balcone al terzo piano. Sembrano a loro agio: di giorno escono, esplorano tavolo e oggetti presenti sopra (in particolare sembrano apprezzare un mazzo di fiori secchi che immagino sia infestato dagli acari, non vedo per che altro motivo questa specie potrebbe apprezzare i fiori secchi) e ci hanno rimediato anche una provetta d'acqua e una goccia di miele ogni tanto.
Un'ultima domanda, perché siamo ampiamente off topic rispetto all'identificazione, e poi nel caso creo un topic specifico per continuare a parlarne: vorrei costruire il formicaio in modo da poterle vedere all'opera (stavo pensando anche di realizzarlo in legno morbido che possano scavare da sole), ma come le potrei convincere a fare il trasferimento? Ora hanno il loro ramo già tutto bello scavato, perché dovrebbero decidere di spostarsi in un altro formicaio costruito da me?
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