Storia di una colonia di Messor capitatus
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Che nido spettacolare!
Sigh...non ce la farò mai io...i miei formicai hanno uno stile minimalista/naïf che...lasciamo stare!!
Sigh...non ce la farò mai io...i miei formicai hanno uno stile minimalista/naïf che...lasciamo stare!!
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
- Iscritto il: 12 ott '13
- Località: Genova
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Ma davvero Sara, non è così difficile realizzare un nido bello e funzionale.
Certo un po' di mestiere ed esperienza non guastano!
Basta seguire poche regole precise, e soprattutto giocare secondo le proprie capacità ed esigenze. Tutti sanno scavare il gasbeton, scavarlo bene può essere una marcia in più.
Sono sicuro che ci sono fra noi utenti che sanno benissimo fare cose esteticamente molto migliori, e nella vita del forum ne ho visti. Penso solo agli esperti di modellismo, che sanno trovare materiali e ricreare ambienti meravigliosi! La pecca è che a volte, spinti dallo spirito di creatività, hanno costruito bellissimi nidi e non avevano neanche le colonie da metterci dentro.
La colonia in questione è cresciuta con i miei primi esperimenti di costruzione, rozzi e pieni di difetti, ma procede negli anni migliorando come il vino buono... Spero di avere occasione di costruirne per lei ancora molti, di questi nidi!!!!
Certo un po' di mestiere ed esperienza non guastano!
Basta seguire poche regole precise, e soprattutto giocare secondo le proprie capacità ed esigenze. Tutti sanno scavare il gasbeton, scavarlo bene può essere una marcia in più.
Sono sicuro che ci sono fra noi utenti che sanno benissimo fare cose esteticamente molto migliori, e nella vita del forum ne ho visti. Penso solo agli esperti di modellismo, che sanno trovare materiali e ricreare ambienti meravigliosi! La pecca è che a volte, spinti dallo spirito di creatività, hanno costruito bellissimi nidi e non avevano neanche le colonie da metterci dentro.
La colonia in questione è cresciuta con i miei primi esperimenti di costruzione, rozzi e pieni di difetti, ma procede negli anni migliorando come il vino buono... Spero di avere occasione di costruirne per lei ancora molti, di questi nidi!!!!
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Io ho una ottima manualità ma nessun senso estetico....ad ogni modo l'importante è quello che c'è dentro il nido e se le ospiti ci stanno bene. La mia colonia ha superato le mille, spero di poter presto rivaleggiare con Gianni in quanto ad "effetto visivo"
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quercia - Messaggi: 3605
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Davvero complimenti, ci si appassiona a questo mondo anche solo semplicemente leggendo la tua esperienza
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cerry92 - Messaggi: 87
- Iscritto il: 17 lug '14
- Località: Schio (Vicenza)
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
La primavera è alle porte.
Dopo un inverno tutto sommato mite, finalmente ho deciso di riattivare la colonia con il trasferimento nel nuovo nido doppio.
Circa 15 giorni fa ho collegato in garage il nuovo nido riscaldandolo, sperando in un rapido trasferimento.
Invece la colonia, ancora immobilizzata dal freddo (non troppo, ma sufficiente) stentava a compiere il balzo.
E' stato necessario trasferire entrambi i nidi in casa, in modo che le operaie cominciassero a girare in quantità, per far sì che il nuovo nido venisse notato.
Nel giro di una settimana il grosso con la covata e la regina si sono trasferiti nei nuovi padiglioni.
Qui ci sono stati un po' di problemi.
Il nido così meravigliosamente progettato, ha segnalato subito una pecca: essendo alcune gallerie di collegamento ai piani bassi direttamente sotto l'uscita in arena, le operaie hanno iniziato a trascinare all'interno sassolini che sono andati man mano a ostruire le prime gallerie di accesso.
L'intenzione delle formiche era evidentemente di restringere l'uscita, peccato che l'inclinazione e la larghezza del tubo siano tali, che i sassi piccoli non si bloccavano e finivano inevitabilmente per precipitare.
Dopo una rabbia e delusione iniziali, ho visto che nei giorni successivi le operaie hanno da sole dis-ostruito le gallerie e trascinato fuori o lontano in altre stanze i sassi incriminati.
Come al solito restava un certo numero di formiche non intenzionate a trasferirsi, che sarebbero rimaste nel nido vecchio ancora per settimane, così ho optato per la linea dura e come al solito ho staccato i collegamenti e messo nella vasca da bagno il nido per aprirlo.
Per quanto sembrassero le superstiti un numero esiguo rispetto a quelle già traslocate, ho impiegato circa due ore a raccogliere quelle che ancora uscivano dalle gallerie.
Questa volta ho cercato di salvarne più possibile, così le perdite sono state minime. Forse un centinaio di unità.
La quantità recuperata è stata di almeno 2000 formiche, cosa che mi fa stimare la popolazione totale superiore alle 10.000. La covata presente (quasi tutte larve appena schiuse) è di almeno 200 larvette.
Niente pupe e non ancora uova.
La colonia ha iniziato subito ad alimentarsi e ad accumulare semi. Ha gradito dissetarsi con acqua e miele miscelati su cotone (ridotto in briciole in alcuni giorni) dentro un tappo e camole.
Qui il video del rovesciamento in arena di uno dei tre o quattro "carichi” di formiche che sono stati necessari per spostare tutte le superstiti. Contatele voi.
Il vecchio nido: sono evidenti le tracce di scavo che hanno reso necessario il trasloco fin da ora, prima che la colonia si riattivasse completamente. Già dall'autunno scorso si sono verificate fuoriuscite dal nido nella parte bassa, quando non c'era acqua nella bacinella umidificatrice.
Ora staremo a vedere se il nuovo nido potrà reggere la futura espansione demografica, e per quanto tempo...
Ben arrivata, primavera!
Dopo un inverno tutto sommato mite, finalmente ho deciso di riattivare la colonia con il trasferimento nel nuovo nido doppio.
Circa 15 giorni fa ho collegato in garage il nuovo nido riscaldandolo, sperando in un rapido trasferimento.
Invece la colonia, ancora immobilizzata dal freddo (non troppo, ma sufficiente) stentava a compiere il balzo.
E' stato necessario trasferire entrambi i nidi in casa, in modo che le operaie cominciassero a girare in quantità, per far sì che il nuovo nido venisse notato.
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Nel giro di una settimana il grosso con la covata e la regina si sono trasferiti nei nuovi padiglioni.
Qui ci sono stati un po' di problemi.
Il nido così meravigliosamente progettato, ha segnalato subito una pecca: essendo alcune gallerie di collegamento ai piani bassi direttamente sotto l'uscita in arena, le operaie hanno iniziato a trascinare all'interno sassolini che sono andati man mano a ostruire le prime gallerie di accesso.
L'intenzione delle formiche era evidentemente di restringere l'uscita, peccato che l'inclinazione e la larghezza del tubo siano tali, che i sassi piccoli non si bloccavano e finivano inevitabilmente per precipitare.
Dopo una rabbia e delusione iniziali, ho visto che nei giorni successivi le operaie hanno da sole dis-ostruito le gallerie e trascinato fuori o lontano in altre stanze i sassi incriminati.
Come al solito restava un certo numero di formiche non intenzionate a trasferirsi, che sarebbero rimaste nel nido vecchio ancora per settimane, così ho optato per la linea dura e come al solito ho staccato i collegamenti e messo nella vasca da bagno il nido per aprirlo.
Per quanto sembrassero le superstiti un numero esiguo rispetto a quelle già traslocate, ho impiegato circa due ore a raccogliere quelle che ancora uscivano dalle gallerie.
Questa volta ho cercato di salvarne più possibile, così le perdite sono state minime. Forse un centinaio di unità.
La quantità recuperata è stata di almeno 2000 formiche, cosa che mi fa stimare la popolazione totale superiore alle 10.000. La covata presente (quasi tutte larve appena schiuse) è di almeno 200 larvette.
Niente pupe e non ancora uova.
La colonia ha iniziato subito ad alimentarsi e ad accumulare semi. Ha gradito dissetarsi con acqua e miele miscelati su cotone (ridotto in briciole in alcuni giorni) dentro un tappo e camole.
Qui il video del rovesciamento in arena di uno dei tre o quattro "carichi” di formiche che sono stati necessari per spostare tutte le superstiti. Contatele voi.
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Il vecchio nido: sono evidenti le tracce di scavo che hanno reso necessario il trasloco fin da ora, prima che la colonia si riattivasse completamente. Già dall'autunno scorso si sono verificate fuoriuscite dal nido nella parte bassa, quando non c'era acqua nella bacinella umidificatrice.
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Ora staremo a vedere se il nuovo nido potrà reggere la futura espansione demografica, e per quanto tempo...
Ben arrivata, primavera!
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Sta diventando proprio grande questa colonia la regina malconcia trovata nel marciapiede ne ha fatta di strada
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Julius62 - Messaggi: 604
- Iscritto il: 5 ott '11
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Tengo la colonia riscaldata di giorno. La covata si sta sviluppando rapidamente, con moltissime larve e le prime pupe. Le operaie sono molto attive e particolarmente desiderose di cibi proteici.
Il nuovo nido risponde bene alle esigenze, ci sono molte stanze piene di semi e il consumo della colonia sta accelerando, con molti rifiuti espulsi (è sempre un buon modo per vedere quanto stanno effettivamente consumando in semi, io pulisco l'arena periodicamente anche per rendermene conto con una certa precisione).
Il nuovo nido risponde bene alle esigenze, ci sono molte stanze piene di semi e il consumo della colonia sta accelerando, con molti rifiuti espulsi (è sempre un buon modo per vedere quanto stanno effettivamente consumando in semi, io pulisco l'arena periodicamente anche per rendermene conto con una certa precisione).
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Da più di un mese ormai la colonia è ben riscaldata.
La prossima settimana inizio con le scuole e le formiche devono essere in forma!
Poi c'è Entomodena, non sia mai...
Siccome il nido ha due facce, tengo una delle due a contatto col termosifone; ultimamente non mi capitava di spostare il nido per non stressate la colonia, poi l'altro giorno l'ho fatto, giusto per vedere le condizioni della covata, e quante provviste ci fossero accumulate sul lato B, ed ecco la sorpresa.
Cosa ne pensate?
Avrete modo di vedere la colonia dal vivo sabato 18, ma questa è un'anticipazione.
Le larve molto grandi sono parecchie, forse un centinaio.
Possiamo presumere si tratti del calore primaverile continuo e anticipato, o il maggiore spazio offerto alla popolazione, possiamo pensare si tratti di un cambio di alimentazione delle larve (ma non ho apportato sostanziali cambiamenti di dieta).
Presto vedremo la metamorfosi di queste larve, e allora sapremo, ma non sapremo con certezza cosa ha fatto scattare il cambiamento.
La prossima settimana inizio con le scuole e le formiche devono essere in forma!
Poi c'è Entomodena, non sia mai...
Siccome il nido ha due facce, tengo una delle due a contatto col termosifone; ultimamente non mi capitava di spostare il nido per non stressate la colonia, poi l'altro giorno l'ho fatto, giusto per vedere le condizioni della covata, e quante provviste ci fossero accumulate sul lato B, ed ecco la sorpresa.
Cosa ne pensate?
Avrete modo di vedere la colonia dal vivo sabato 18, ma questa è un'anticipazione.
Le larve molto grandi sono parecchie, forse un centinaio.
Possiamo presumere si tratti del calore primaverile continuo e anticipato, o il maggiore spazio offerto alla popolazione, possiamo pensare si tratti di un cambio di alimentazione delle larve (ma non ho apportato sostanziali cambiamenti di dieta).
Presto vedremo la metamorfosi di queste larve, e allora sapremo, ma non sapremo con certezza cosa ha fatto scattare il cambiamento.
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
credo proprio siano alati
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Era ora no?
Ci spero.
Questo è il decimo anno di vita della regina, l'ho raccolta proprio a settembre del 2005...
Ci spero.
Questo è il decimo anno di vita della regina, l'ho raccolta proprio a settembre del 2005...
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Sembrano proprio larve di sessuati!
Si prospetta un'annata interessante!
Si prospetta un'annata interessante!
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
- Iscritto il: 12 ott '13
- Località: Genova
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Cavolo 10 anni per riprodursi e non che gli anni passati mancasse di forza lavoro!
Considerato che è facile ipotizzare siano larve che hanno passato l'inverno in stasi, bisognerebbe segnare l'anno prima per seguirne le vicende all'interno del nido. Certo mancherebbe da seguire tutto il discorso biochimico che un appassionato sicuramente, ma forse nemmeno un biologo attuale ha i mezzi per conoscere.
PS: ma davvero sarebbe la prima produzione di alati? Pensavo di ricordare un anno in cui ti avevano sciamato maschi..
Considerato che è facile ipotizzare siano larve che hanno passato l'inverno in stasi, bisognerebbe segnare l'anno prima per seguirne le vicende all'interno del nido. Certo mancherebbe da seguire tutto il discorso biochimico che un appassionato sicuramente, ma forse nemmeno un biologo attuale ha i mezzi per conoscere.
PS: ma davvero sarebbe la prima produzione di alati? Pensavo di ricordare un anno in cui ti avevano sciamato maschi..
Demografia delle colonie - Temnothorax nylanderi (uova di operaie) - T. affinis - Tetramorium caespitum - Lasius emarginatus - L. platythorax - L. paralienus - Camponotus lateralis - Pheidole pallidula - Allevare Formicaleoni!
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
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entoK - Messaggi: 2109
- Iscritto il: 26 set '11
- Località: Val Parma - Emilia
Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Ricordi bene, o quasi... Un paio di anni fa nacquero un paio di regine alate, del tutto inaspettate e inutili.
Io sospetto come in Myrmica la necessità di un inverno di ibernazione in cui i feromoni regali siano inattivi.
Se ci pensate bene tre possono essere le cause per cui si attivano nuove regine:
1) La regina madre cala spontaneamente i suoi feromoni inibitori e dalle larve nascono le nuove eredi
2) Si gela e lei li cala per incapacità fisica
3) La colonia è così grande che i feromoni non arrivano a coprirne l'intera superficie; larve periferiche si attivano a regine.
Vi è una quarta possibilità, che è la vecchiaia della regina, ma preferisco non pensarci.
Comunque tutte queste congetture non hanno ancora riscontri. Per adesso abbiamo solo grosse larve ciccione da cui non sappiamo cosa nascerà, anche se è evidente che siano tutte di taglia massima, e non variabile come avviene quando nascono soldati che sono spesso di calibri diversi.
Vi rammento che tutta l'estate scorsa la colonia ha prodotto in maggioranza una covata di operaie decisamente sotto la media, cioè molto piccole e numerose.
Questi dati, se il risultato è quello che speriamo, ci dicono alcune cose ben precise, che possono essere considerate utili a capire come si attiva la nascita degli alati in questa specie, anche se non saranno da considerarsi regole assolute.
Io sospetto come in Myrmica la necessità di un inverno di ibernazione in cui i feromoni regali siano inattivi.
Se ci pensate bene tre possono essere le cause per cui si attivano nuove regine:
1) La regina madre cala spontaneamente i suoi feromoni inibitori e dalle larve nascono le nuove eredi
2) Si gela e lei li cala per incapacità fisica
3) La colonia è così grande che i feromoni non arrivano a coprirne l'intera superficie; larve periferiche si attivano a regine.
Vi è una quarta possibilità, che è la vecchiaia della regina, ma preferisco non pensarci.
Comunque tutte queste congetture non hanno ancora riscontri. Per adesso abbiamo solo grosse larve ciccione da cui non sappiamo cosa nascerà, anche se è evidente che siano tutte di taglia massima, e non variabile come avviene quando nascono soldati che sono spesso di calibri diversi.
Vi rammento che tutta l'estate scorsa la colonia ha prodotto in maggioranza una covata di operaie decisamente sotto la media, cioè molto piccole e numerose.
Questi dati, se il risultato è quello che speriamo, ci dicono alcune cose ben precise, che possono essere considerate utili a capire come si attiva la nascita degli alati in questa specie, anche se non saranno da considerarsi regole assolute.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Prime pupe in metamorfosi avanzata...
La risposta è SI'!!!!!!!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus
Complimenti Gianni
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ludomali - Messaggi: 493
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