BioBlocco

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Messaggioda Devid » 11/08/2014, 15:50

Ciao ragazzi, è da un pò di tempo che pensavo di creare un "bioblocco", cioè un'arena (come per le formiche) dove al suo interno ci sono due o più specie che si autosostengono. Un esempio è la Biosfera, dove ci sono dei gamberetti e un tipo di alga, l'alga genera ossigeno e cibo per i gamberetti e a loro non si deve dare niente. Come posso riprodurre una cosa del genere in una fauna box? Magari con onischi, qualche pianta e le formiche...
O dei collemboli, o afidi, o comunque creare un'ecosistema(va bene anche se all'inizio o quando le formiche saranno troppe dare manualmente da mangiare.)
Sarei disposto a ristrutturare un mio acquario per farlo :)
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Re: BioBlocco

Messaggioda Dorylus » 11/08/2014, 17:00

Non penso sia una cosa del tutto fattibile , già quella in vendita per le Caridine non mi sembra altro che un succedaneo del nido in gel per le formiche , vero che si formano alghe e i gamberetti se ne nutrono ma in un piccolo acquario l'ecosistema è fragilissimo , figurarsi che è difficile mantere questi gamberetti in grosse vasche sena filtro con valori stabili .

Con le formiche potrebbe essere fattibile ma bisogna nutrirle di tanto in tanto , si potrebbe realizzare qualcosa con formiche piccole come Themnothorax in un habitat con altri animali come onischi e collemboli he forse fornirebbero cibo animale ma bisognerebbe pensare anche al cibo per le operaie , si potrebbe inserire qualche pianta e cercare di mantenerci degli afidi ma Themnothorax non si occupa di loro quindi probabilmente se li mangerebbe .

In ogni caso bisogna tenere in considerazione che le formiche sparirebbero nella terra e ti dovresti accontentare di osservarle bottinare.

Io osservo qualcosa di simile nel terrario delle mie Phyllobates terribilis Dove tra torba , muschi e piantine varie si sono sistemate ormai da un'anno due coloniette di Themnothorax sfuggite dalle provette , ovviamente non vedo la colonia ma loro sono perennemente in giro per il terrario , noto spesso che bottinano sui fiori o sulla frutta che metto per le Thricorina tomentosa e recuperano molto cibo , addirittura quest'anno una colonia ha prodotto alati , tutti finiti in pasto alle ranette :)
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Re: BioBlocco

Messaggioda Alex Alex » 11/08/2014, 18:27

è interessantissimo! anche io stavo pensando che sarebbe interessante far convivere due specie in un micro ambiente controllato. Magari si può fare con formiche parassite come le Solenopsis fugax messe assieme ad una specie che possano parassitare. Ipotizzavo addirittura di scavare nel gesso un doppio formicaio parallelo di cui le camere grandi servono per la specie parassitata e i corridoi piu stretti e paralleli per le Solenopsis. Secondo voi è fattibile?
Una delle cose che mi ha fatto appassionare alla mirmecofilia è il film "Alien" :_:
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Re: BioBlocco

Messaggioda Bremen » 11/08/2014, 18:32

Ci sono degli utenti che ci hanno provato o ci stanno provando ma per ora non ho letto di nessun risultato positivo.
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Re: BioBlocco

Messaggioda Robybar » 11/08/2014, 19:23

Premetto che trovo ridicole e innaturali queste specie di giochi come Antquarium o la Biosphere, specialmente il primo ma anche la palla con i gamberi la trovo odiosa. Semplicemente perché non si può giocare al piccolo dio, non si può paragonare la enorme e complicatissima biosfera terrestre ad un faunabox o ad una palla di vetro.... è ridicolo.
Infatti i gamberi nella sfera dopo un po' muoiono per l'accumularsi di sostanze di scarto (non metabolizzabili dalle piante) e per l'esaurimento dell' ossigeno.

Per le formiche vale la stessa identica cosa, prima o poi bisogna introdurre cibo o apportare una qualche manutenzione se non si vuole vedere una colonia morta.



Detto questo, ricordo di un esperimento che vari anni fa, quando ero più giovane e imbecille, volevo progettare per vedere se si poteva effettivamente creare un mini-ecosistema autosufficiente, in pratica immaginavo che in un acquario si potesse mettere della terra, regine di Plagiolepis, piantine di fragola o altre piccole piante da frutto e poi delle drosophile.
Chiudendo ermeticamente il tutto, si sarebbe in teoria potuto osservare come le regine di Plagiolepis avrebbero fondato e creato colonie che si nutrono delle drosophile e delle fragoline, le drosophile si sarebbero riprodotte sulle fragole in putrefazione ed il tutto andava a concimare le piante che davano altri frutti e ossigeno. L'umidità emessa da tutto questo processo si sarebbe condensata sul tetto della vasca ricadendo poi come pioggia.
In teoria potrebbe durare anni, molti anni (anche se non credo per sempre)

Rimane sempre il problema della poca visibilità delle colonie, della muffa, dell'accumulo di scorie, del vetro che si rovina e della moltiplicazione esponenziale (oppure estinzione) delle formiche. Così ho lasciato perdere.
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Re: BioBlocco

Messaggioda Devid » 13/08/2014, 14:47

Robybar ha scritto:Premetto che trovo ridicole e innaturali queste specie di giochi come Antquarium o la Biosphere, specialmente il primo ma anche la palla con i gamberi la trovo odiosa. Semplicemente perché non si può giocare al piccolo dio, non si può paragonare la enorme e complicatissima biosfera terrestre ad un faunabox o ad una palla di vetro.... è ridicolo.
Infatti i gamberi nella sfera dopo un po' muoiono per l'accumularsi di sostanze di scarto (non metabolizzabili dalle piante) e per l'esaurimento dell' ossigeno.

Per le formiche vale la stessa identica cosa, prima o poi bisogna introdurre cibo o apportare una qualche manutenzione se non si vuole vedere una colonia morta.



Detto questo, ricordo di un esperimento che vari anni fa, quando ero più giovane e imbecille, volevo progettare per vedere se si poteva effettivamente creare un mini-ecosistema autosufficiente, in pratica immaginavo che in un acquario si potesse mettere della terra, regine di Plagiolepis, piantine di fragola o altre piccole piante da frutto e poi delle drosophile.
Chiudendo ermeticamente il tutto, si sarebbe in teoria potuto osservare come le regine di Plagiolepis avrebbero fondato e creato colonie che si nutrono delle drosophile e delle fragoline, le drosophile si sarebbero riprodotte sulle fragole in putrefazione ed il tutto andava a concimare le piante che davano altri frutti e ossigeno. L'umidità emessa da tutto questo processo si sarebbe condensata sul tetto della vasca ricadendo poi come pioggia.
In teoria potrebbe durare anni, molti anni (anche se non credo per sempre)

Rimane sempre il problema della poca visibilità delle colonie, della muffa, dell'accumulo di scorie, del vetro che si rovina e della moltiplicazione esponenziale (oppure estinzione) delle formiche. Così ho lasciato perdere.




Ho letto solo adesso il messaggio, e devo dire che abbiamo pensato una cosa molto simile.(Pensa che senza aver letto il messaggio anche io sono ricorso alle fragole, piccole e fruttuose... :wacko: )
Inanzitutto non si può paragonare Antquarium a un'ecosistema in quanto è soltanto una prigione.
Per i gamberetti invece le sostanze di scarto sì, sono un problema, ma ragiona: se ci sono piante, come farebbe a mancare l'ossigeno? Se i gamberetti diventano troppi si, rischiano di morire, ma è perfettamente naturale: i gamberetti muoiono(e possibilmente ne sopravvive qualcuno, magari quello geneticamente più resistente), morengo 1) generano concime per le alghette 2)finiscono di consumare ossigeno in quantità industriali, permettendo di riossigenare bene la biosfera. E' una cosa che avviene anche in natura.(Ovviamente è un'esempio, avviene con tutti gli esseri viventi, e presto avverrà anche a noi, quando finiremo lo spazio vivibile.)

Ritornando al discorso...
Ho pensato:
Un'acquario a chiusura ermetica(ma si deve aprire in caso di emergenza), piantine di fragole, una colonia di formiche(possibilmente non molto prolifica) e degli onischi. Già così ho formato una catena alimentare, ossigeno, e la specie dominante.
Adesso vi immaginerete che la colonia deve stare nella terra... E invece no! la colonia stà nel formicaio. Perchè? Perchè la colonia ha accesso soltanto a un sottile strato di terra ornamentale(e per far vivere gli onischi). Infatti l'acquario è riempito per 10 cm di terra, suddivisi in 2 strati dal cotone:

8-9 cm di terra, si piantano le piccole piantine di fragole e poi si mette del cotone compatto per tutta la superficie della terra, dove ci sono le piantine il cotone le "aggira", anzi le strozza, in modo da non far passare le formiche. Quando le piantine crescono allargano di qualche millimetro il cotone. Una volta ricoperto tutto di cotone basta ricoprire con un sottilissimo strato di ghiaia-terra-sabbia e qualche sassolino per rendere tutto più naturale, magari anche con una pietra in modo da fornire una casa e un rifugio agli onischi. Il formicaio è attaccato al vetro. Naturalmente c'è una pozza d'acqua e il funzionamento è come hai detto tu.
Non è giocare a fare Dio, è cercare di riprodurre scientificamente un mini ecosistema. Ovviamente ci saranno errori, e da quelli imparerò e modificherò ogni volta il BioBox per correggere l'errore.


Se ci riesco farò alcuni schemi(della catena ecologica in gererale) e immagini ricreate del BioBox pronto.
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Re: BioBlocco

Messaggioda Formandrea » 13/08/2014, 18:02

Sembra una cosa interessante.
Proponi i tuoi schemi, sono già entusiasta dalla tua descrizione e penso possa funzionare.
(per quando Madre natura c'è lo conceda)
Aforismi:

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“Io penso che tutti dovrebbero studiare le formiche. Esse hanno una sorprendente filosofia in quattro punti. Non arrenderti mai, guarda avanti, sii positivo e fai tutto quello che puoi.”

"Le formiche sono così simili agli esseri umani da creare imbarazzo. Esse coltivano funghi, allevano afidi come mandrie, lanciano eserciti in guerra, usano spray chimici per spaventare e confondere i nemici, catturano schiavi, sfruttano il lavoro minorile, scambiano incessantemente informazioni. Esse fanno tutto meno che guardare la televisione.”
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Re: BioBlocco

Messaggioda Bremen » 13/08/2014, 18:46

Non è così semplice, gli scarti in quelle piccole bocce con gamberi sono più di quelli che le piante consumano, e altre sostanze che le piante non prendono comunque rimangono e portano alla morte di tutti gli esseri viventi...se no perché negli acquari normali si fa il cambio di acqua? In natura c'è la pioggia che porta nuova acqua pulita, fiumi che scorrono, sorgenti ecc. Le pozze sono ecosistemi delicati e che durano poco tempo. Non sono facili da riprodurre in cattività senza un controllo costante
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Re: BioBlocco

Messaggioda Robybar » 13/08/2014, 19:04

Devid dai per scontato che le formiche non scaveranno la colonia nella terra! E sbagli!
Anzi, è praticamente sicuro con specie terricole, io avevo in mente qualcosa di più naturale come varie regine lasciate fondare nella terra, in questo modo si possono vedere le varie colonie combattere e perché no, anche produrre alati e sciamare(in modo da generare altri formicai quando i precedenti muoiono). Oppure di usare formiche arboricole ma che creano colonie contenute.... tipo Camponotus lateralis, però forse sono troppo grosse (di certo non si sazierebbero andando avanti a drosophile).


Fermo restando che si tratta di pura teoria, nella pratica potrebbe essere uno sfacelo totale per i motivi più diversi. Per esempio, una proliferazione di acari o un virus o una muffa pericolosa potrebbe uccidere tutte le formiche che in un ambiente così piccolo e sigillato morirebbero in pochissimo tempo. Bisognerebbe quindi sterilizzare la terra e controllare accuratamente tutte le regine, piante, ornamenti e insetti vari che si introducono (pulendoli o scartandoli se necessario).
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Re: BioBlocco

Messaggioda Devid » 13/08/2014, 20:56

Robybar ha scritto:Devid dai per scontato che le formiche non scaveranno la colonia nella terra! E sbagli!
Anzi, è praticamente sicuro con specie terricole, io avevo in mente qualcosa di più naturale come varie regine lasciate fondare nella terra, in questo modo si possono vedere le varie colonie combattere e perché no, anche produrre alati e sciamare(in modo da generare altri formicai quando i precedenti muoiono). Oppure di usare formiche arboricole ma che creano colonie contenute.... tipo Camponotus lateralis, però forse sono troppo grosse (di certo non si sazierebbero andando avanti a drosophile).


Fermo restando che si tratta di pura teoria, nella pratica potrebbe essere uno sfacelo totale per i motivi più diversi. Per esempio, una proliferazione di acari o un virus o una muffa pericolosa potrebbe uccidere tutte le formiche che in un ambiente così piccolo e sigillato morirebbero in pochissimo tempo. Bisognerebbe quindi sterilizzare la terra e controllare accuratamente tutte le regine, piante, ornamenti e insetti vari che si introducono (pulendoli o scartandoli se necessario).


Allora non mi sono fatto capire bene, rileggi il messaggio e se proprio non capisci farò uno schema.
In 4 anni ho capito che se le formiche vedono e toccano terra si trasferiscono...

Ovviamente è pura teoria, infatti dovrò testare chissà quante volte prima che faccia un mini ecosistema capace di mantenersi vivo il più possibile...
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Re: BioBlocco

Messaggioda Devid » 13/08/2014, 21:09

Ecco uno schemino fatto in 2 secondi:
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Re: BioBlocco

Messaggioda Robybar » 13/08/2014, 22:51

Ti sei spiegato benissimo io ho capito alla perfezione, ma lo sai che il cotone dopo un po' si decompone? :roll:
Tempo poche settimane e non lo trovi più :lol:
Inoltre il cotone non starà mai sopra la terra in modo aderente, negli angoli della teca ci sarà sempre quel poco di spazio fra vetro e cotone che farà passare le formiche :cop: basta anche un millimetro che le formiche poi allargano a piacimento. O sennò lo creano loro lo spazio per passare :lolz:
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Re: BioBlocco

Messaggioda Devid » 13/08/2014, 23:18

mmmh, il silicone sarebbe una buona soluzione per gli angoli :unsure:
Per quanto riguarda la decomposizione.. E' una cosa ovvia ma non ci aevevo mai pensato! Mi tocca sostituire il materiale..
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Re: BioBlocco

Messaggioda Robybar » 13/08/2014, 23:27

Altro problema del formicaio artificiale: come regoli l'umidità? Non puoi lasciarlo marcire con tutta l'umidità che si formerà, che darà molti problemi alle formiche (troppa umidità, muffe, acari, batteri) che nella terra non si verificano tanto facilmente. Non puoi neanche aprire la teca ogni tot. Di giorni per fornire il giusto grado di umidità... e poi come farai quando la colonia si espanderà?

Meglio lasciare che la colonia si sviluppi nella terra. Magari coprendo la porzione di vetro a contatto con la terra, si introdurranno le formiche a scavare vicino al vetro e ciò potrebbe essere più utile per monitorare le colonie (neanche troppo).
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Re: BioBlocco

Messaggioda FabioGreg » 14/08/2014, 14:39

I sistemi naturali non sono mai ne' lineari ne' stabili quindi penso che sia pressoche' impossibile ricreare un sistema chiuso che si autosostiene, avra' bisogno di continui ritocchi esogeni. Dovresti impegnarti il doppio che tenere solo le formiche ed uno sbaglio ti potrebbe compromettere l intero progetto. Anche se troversti un equilibro non sarebbe di sicuro stabile perche naturalmente ogni specie segue dei cicli simili a quello di isteresi ed e' impossibile sincroniccarne due diversi. Pensa che anche la terra non e' un sistema chiuso e non possiede un equilibrio stabile (def: un piccolo spostamento dal punto di equilibrio lo riporta verso esso) ne e' la conferma la continua estinzione o fluttuazione sul numero di specie

Fonte: miei studi di Ingegneria per il Territorio e l' Ambiente
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