La Formica rufa
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Re: La Formica rufa
Aeon ha scritto:Diciamo che mi piacerebbe abitare in una regione in cui sono comuni, perché nel Lazio sono piuttosto rare...
Nel Lazio non dovrebbe proprio esserci Formica rufa. Se si dovesse trovare per caso qualche focolaio isolato sarebbe da attribuire all'opera dell'uomo che la ha introdotta artificialmente, come hai fatto notare. Comunque è un'evenienza non molto probabile.
C'è invece, ed è anche abbastanza comune sull'Appennino in Lazio, la Formica pratensis, specie che si può facilmente confondere con F. rufa. E' probabile che se le hai osservate di persona fossero proprio F. pratensis.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: La Formica rufa
Direi di no, non ho mai visto nulla di simile nella mia regione.
Gli acervi di Formica rufa che ho osservato erano in Toscana (probabile importazione artificiale) e nelle Alpi orientali, principalmente Trentino Alto Adige e Veneto.
Le ho sempre viste in boschi formati per la maggior parte da Picea abies, molto comuni sulle Alpi. Si trova anche nell'Appennino toscano, quindi la F. rufa può stare bene anche lì. Nel Lazio non ci sono abeti rossi, quindi dubito si possa introdurre...
Gli acervi di Formica rufa che ho osservato erano in Toscana (probabile importazione artificiale) e nelle Alpi orientali, principalmente Trentino Alto Adige e Veneto.
Le ho sempre viste in boschi formati per la maggior parte da Picea abies, molto comuni sulle Alpi. Si trova anche nell'Appennino toscano, quindi la F. rufa può stare bene anche lì. Nel Lazio non ci sono abeti rossi, quindi dubito si possa introdurre...
Specie in allevamento: Pheidole pallidula, Camponotus lateralis,
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Aeon - Messaggi: 46
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Re: La Formica rufa
Guarda che la Formica rufa la hanno introdotta con successo in boschi esclusivamente di pini. Lo scopo era proprio contrastare la processionaria del pino per difendere queste pinete. Non è in simbiosi indispensabile solo con l'abete rosso e non è l'assenza di questo che ne avrebbe impedito l'introduzione in Lazio. Sarebbe stato un controsenso.
Ripeto di valutare sempre che quelle che vedi sull'Appennino potrebbero essere in realtà Formica pratensis. Sono praticamente quasi identiche a Formica rufa.
Ripeto di valutare sempre che quelle che vedi sull'Appennino potrebbero essere in realtà Formica pratensis. Sono praticamente quasi identiche a Formica rufa.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: La Formica rufa
Ah, le vanno bene anche altre conifere? Allora sarebbe da introdurre anche da noi, visto che la Thaumetopoea pityocampa è un bel problema!
Credo ce dovrò cercare in biblioteca materiale specifico sulla rufa, così da documentarmi meglio. Comunque sono quasi certo che quella che ho visto in Toscana fosse F. rufa.
P.S. ho una certa collezione di foto di acervi, magari prossimamente ne posterò qualcuna...
Credo ce dovrò cercare in biblioteca materiale specifico sulla rufa, così da documentarmi meglio. Comunque sono quasi certo che quella che ho visto in Toscana fosse F. rufa.
P.S. ho una certa collezione di foto di acervi, magari prossimamente ne posterò qualcuna...
Specie in allevamento: Pheidole pallidula, Camponotus lateralis,
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Aeon - Messaggi: 46
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Re: La Formica rufa
Se è un acervo alto è certamente di F. rufa, perché quelli di F. pratensis sono "spianati". E' un facile modo per distinguerle grazie alla nidificazione. Se te li ricordi alti a monticello puoi essere abbastanza sicuro che fossero effettivamente rufa. Altrimenti si punta su pratensis.
Diciamo che si adatta. Considera sempre che dove è stata portata l'hanno introdotta con enormi acervi interi già formati. Ne hanno "incassati" di interi sulle Alpi, trasportati interi e adagiati nel luogo di destinazione. Questo è un grosso vantaggio. Potrebbe darsi che se avessero dovuto iniziare una colonizzazione ex novo non ne sarebbero state capaci. Comunque in nord Europa la Formica rufa è piuttosto comune, anche a quote non elevate o addirittura a livello del mare (prendi per esempio la Scandinavia). Ed è diffusa in boschi di vari tipi di aghifoglie. Quindi la non stretta simbiosi con un solo albero è ovvia.
Ah, le vanno bene anche altre conifere? Allora sarebbe da introdurre anche da noi, visto che la Thaumetopoea pityocampa è un bel problema!
Diciamo che si adatta. Considera sempre che dove è stata portata l'hanno introdotta con enormi acervi interi già formati. Ne hanno "incassati" di interi sulle Alpi, trasportati interi e adagiati nel luogo di destinazione. Questo è un grosso vantaggio. Potrebbe darsi che se avessero dovuto iniziare una colonizzazione ex novo non ne sarebbero state capaci. Comunque in nord Europa la Formica rufa è piuttosto comune, anche a quote non elevate o addirittura a livello del mare (prendi per esempio la Scandinavia). Ed è diffusa in boschi di vari tipi di aghifoglie. Quindi la non stretta simbiosi con un solo albero è ovvia.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: La Formica rufa
Grazie, l'altezza della colonia è effettivamente un buon modo per distinguere le due specie a occhio.
In nord Europa arrivano al livello del mare proprio perché la zonazione altitudinale è uguale a quella latitudinale, in pratica le montagne sono isole di climi di alta latitudine.
In nord Europa arrivano al livello del mare proprio perché la zonazione altitudinale è uguale a quella latitudinale, in pratica le montagne sono isole di climi di alta latitudine.
Specie in allevamento: Pheidole pallidula, Camponotus lateralis,
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Aeon - Messaggi: 46
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