Il singolare caso di un parassita sociale utile
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Il singolare caso di un parassita sociale utile
Il video: Guerra chimica fra le formiche
Le formiche Megalomyrmex parassitano le colonie di una specie di formiche coltivatrici di funghi, S. amabilis, servendosi delle loro produzioni e divorando anche parte della prole dell'ospite. Grazie alla sua potenza bellica, dovuta alla secrezione di un veleno potente, la presenza stabile di questo ingombrante intruso garantisce però S. amabilis dalle devastanti scorrerie di altre specie di formiche predatrici
A volte anche i parassiti sociali possono essere utili, parola di formica. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Copenaghen ha infatti scoperto che tra una specie di formiche parassite e la sua specie ospite si sviluppa anche una sorprendente forma di mutualismo.
Normalmente, fra le formiche si osserva la presenza di parassiti sociali in una percentuale di formicai compresa fra 1,5 e 14 per cento, ma c'è un'eccezione: fra le formiche Sericomyrmex amabilis, specializzate nella coltivazione di funghi, questo tasso sale all'80 per cento, sempre a opera di formiche del genere Megalomyrmex symmetochus. Appena fecondata, la regina di M. symmetochus parassita si introduce furtivamente nella colonia di S. amabilis, installandosi nel loro “orto” di funghi.
La presenza di Megalomyrmex rallenta fortemente la crescita della colonia, dato che questa formica parassita non si nutre solo dei funghi, ma divora anche parte delle larve di S. amabilis. Non solo, la formica parassita ostacola anche la creazione di nuove colonie delle formiche parassitate: gli esemplari di Megalomyrmex provvedono infatti ad amputare le ali alle formiche di S. amabilis che sarebbero state destinate a prendere il volo per diventare nuove regine.

Un esemplare di Megalomyrmex symmetochus aggredisce una formica predatrice della specie Gnamptogenys hartmani. (Cortesia Anders Illum)n esemplare di Megalomyrmex symmetochus aggredisce una formica predatrice della specie Gnamptogenys hartmani. (Cortesia Anders Illum)
Questa situazione, che può trascinarsi anche per una decina di anni, sembrerebbe ben poco sopportabile da parte delle S. amabilis, se non fosse che – come illustrano i ricercatori in un articolo pubblicato sui “Proceeddings of the National Academy of Sciences” - anche queste formiche traggono un vantaggio dalla presenza del loro ingombrante ospite. Gli esemplari di M. symmetochus agiscono infatti come una casta militare e proteggono con grande efficienza la colonia ospite dalle scorrerie di altre specie predatrici, come la temibile Gnamptogenys hartmani, che si impossessa dei nidi delle formiche S. amabilis facendo fuggire tutte le operaie e spogliandoli fino alla completa devastazione.
L'efficienza bellica di M. symmetochus è dovuta alla secrezione di una sostanza che, come è risultato dalle analisi condotte presso il Virginia Military Institute a Lexington, negli Stati Uniti, è un veleno molto più potente di quello prodotto dalle formiche che le ospitano. Non solo. Attraverso una serie di esperimenti i ricercatori hanno dimostrato che le formiche esploratrici delle specie predatrici evitano i formicai di S. amabilis in cui rilevano la presenza di M. symmetochus, per dirigere gli attacchi verso quelli che ne sono privi. Un effetto protettivo che si manifesta anche quando gli esemplari di Megalomyrmex nel formicaio sono assai pochi.
Fonte articolo: lescienze.it
Le formiche Megalomyrmex parassitano le colonie di una specie di formiche coltivatrici di funghi, S. amabilis, servendosi delle loro produzioni e divorando anche parte della prole dell'ospite. Grazie alla sua potenza bellica, dovuta alla secrezione di un veleno potente, la presenza stabile di questo ingombrante intruso garantisce però S. amabilis dalle devastanti scorrerie di altre specie di formiche predatrici
A volte anche i parassiti sociali possono essere utili, parola di formica. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Copenaghen ha infatti scoperto che tra una specie di formiche parassite e la sua specie ospite si sviluppa anche una sorprendente forma di mutualismo.
Normalmente, fra le formiche si osserva la presenza di parassiti sociali in una percentuale di formicai compresa fra 1,5 e 14 per cento, ma c'è un'eccezione: fra le formiche Sericomyrmex amabilis, specializzate nella coltivazione di funghi, questo tasso sale all'80 per cento, sempre a opera di formiche del genere Megalomyrmex symmetochus. Appena fecondata, la regina di M. symmetochus parassita si introduce furtivamente nella colonia di S. amabilis, installandosi nel loro “orto” di funghi.
La presenza di Megalomyrmex rallenta fortemente la crescita della colonia, dato che questa formica parassita non si nutre solo dei funghi, ma divora anche parte delle larve di S. amabilis. Non solo, la formica parassita ostacola anche la creazione di nuove colonie delle formiche parassitate: gli esemplari di Megalomyrmex provvedono infatti ad amputare le ali alle formiche di S. amabilis che sarebbero state destinate a prendere il volo per diventare nuove regine.

Un esemplare di Megalomyrmex symmetochus aggredisce una formica predatrice della specie Gnamptogenys hartmani. (Cortesia Anders Illum)n esemplare di Megalomyrmex symmetochus aggredisce una formica predatrice della specie Gnamptogenys hartmani. (Cortesia Anders Illum)
Questa situazione, che può trascinarsi anche per una decina di anni, sembrerebbe ben poco sopportabile da parte delle S. amabilis, se non fosse che – come illustrano i ricercatori in un articolo pubblicato sui “Proceeddings of the National Academy of Sciences” - anche queste formiche traggono un vantaggio dalla presenza del loro ingombrante ospite. Gli esemplari di M. symmetochus agiscono infatti come una casta militare e proteggono con grande efficienza la colonia ospite dalle scorrerie di altre specie predatrici, come la temibile Gnamptogenys hartmani, che si impossessa dei nidi delle formiche S. amabilis facendo fuggire tutte le operaie e spogliandoli fino alla completa devastazione.
L'efficienza bellica di M. symmetochus è dovuta alla secrezione di una sostanza che, come è risultato dalle analisi condotte presso il Virginia Military Institute a Lexington, negli Stati Uniti, è un veleno molto più potente di quello prodotto dalle formiche che le ospitano. Non solo. Attraverso una serie di esperimenti i ricercatori hanno dimostrato che le formiche esploratrici delle specie predatrici evitano i formicai di S. amabilis in cui rilevano la presenza di M. symmetochus, per dirigere gli attacchi verso quelli che ne sono privi. Un effetto protettivo che si manifesta anche quando gli esemplari di Megalomyrmex nel formicaio sono assai pochi.
Fonte articolo: lescienze.it
IMPORTANTE!
Colonie allevate:
Lasius flavus;Lasius emarginatus;Messor capitatus; Formica sp.
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Lasius flavus:
Diario e Foto della colonia
Lasius emarginatus:
Foto della colonia
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luca321 - Messaggi: 2895
- Iscritto il: 21 set '11
- Località: Bologna
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
Molto, molto interessante.. mi chiedo la ragione dell'amputazione delle ali delle regine comunque. 

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enrico - Messaggi: 1631
- Iscritto il: 22 giu '11
- Località: Palermo
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
Alla faccia del parassita "ingombrante"! Effettivamente hai ragione chissà davvero che equilibrio si instaura e quali vantaggi indiretti crea perché sembra faccia proprio di tutto per limitare la diffusione del suo ospite, messa così..
Comunque non c'è bisogno di pensare a formiche tropicali per restare smarriti di fronte a parassiti sociali... dalle mie parti è infestato in una maniera incredibile di nidi di L. fuliginosus che come sappiamo è iperparassita (quindi chissà quanto sarà infestato di Chtonolasius spp.) e non vedo mai altri Lasius che si facciano vedere a parte L. emarginatus; pare non si vogliano far trovare (o magari sono io
)!
Misteri delle formiche!
Comunque non c'è bisogno di pensare a formiche tropicali per restare smarriti di fronte a parassiti sociali... dalle mie parti è infestato in una maniera incredibile di nidi di L. fuliginosus che come sappiamo è iperparassita (quindi chissà quanto sarà infestato di Chtonolasius spp.) e non vedo mai altri Lasius che si facciano vedere a parte L. emarginatus; pare non si vogliano far trovare (o magari sono io


Misteri delle formiche!
Demografia delle colonie - Temnothorax nylanderi (uova di operaie) - T. affinis - Tetramorium caespitum - Lasius emarginatus - L. platythorax - L. paralienus - Camponotus lateralis - Pheidole pallidula - Allevare Formicaleoni! 
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus

Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
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entoK - Messaggi: 2109
- Iscritto il: 26 set '11
- Località: Val Parma - Emilia
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
Ma se la maggior parte delle colonie ha questo parassita sociale che le "castra" e non le fa sciamare, e le colonie libere vengono ammazzate da Gnamptogenys hartmani, come mai S. amabilis non si è estinta????
Spoiler: mostra
- Robybar
- Messaggi: 1781
- Iscritto il: 16 set '11
- Località: Catanzaro lido
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
non si estinguono perchè la natura crea in se degli equilibri molto complessi ma sostenibili mentre gli umani...no scusate non è qui che si sparla degli umani XD
e come tu stesso hai detto, parassitano la maggiorparte delle colonie, non tutte
e come tu stesso hai detto, parassitano la maggiorparte delle colonie, non tutte
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quercia - Messaggi: 3606
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
L'equilibrio che si sviluppa tra formiche parassite e formiche parassitate mi ricorda il gioco Falco-Colomba:
Due individui combattono per conquistare una risorsa definita e nel combattimento rischiano di essere feriti. Se V e' il guadagno dato dalla conquista della risorsa e C e' il costo di essere feriti, e fissati due valori in modo che C>V (situazione normale in natura) e' possibile calcolare con precisione la percentuale di falchi e colombe in una data popolazione, che risulta essere V/C.
Se il costo di essere feriti è molto basso rispetto al guadagno potenziale, ad esempio C=4 e V=3, si avrà una popolazione composta in maggioranza da falchi.
Se il costo di essere feriti è alto rispetto al guadagno potenziale, ad esempio C=12 e V=3, si avrà una popolazione composta principalmente da colombe.
La cosa interessante è che questo equilibrio non dipende dalle condizioni iniziali. Qualsiasi sia la composizione iniziale della popolazione, il sistema tende ad un equilibrio definito solo dalle caratteristiche dei singoli individui.
Ovviamente nella realtà le regole di interazione tra individui sono infinitamente più complesse, ma questa semplificazione permette di capire perché si raggiunge e si mantiene un equilibrio.
Supponiamo che, in una popolazione di una data specie, ci siano solo due tipi di strategie di combattimento , “colomba” e “falco”. (I nomi si riferiscono all’utilizzo umano convenzionale e non hanno connessione con le abitudini degli uccelli in questione: le colombe sono in realtà uccelli piuttosto aggressivi.) Qualunque individuo della nostra popolazione ipotetica è classificato come falco o come colomba. I falchi combattono sempre senza risparmiarsi e con più violenza possibile, ritirandosi solo quando sono seriamente feriti. Le colombe lanciano soltanto minacce, senza mai far male a nessuno. Se un falco si scontra con una colomba, la colomba scappa via subito, per cui non resta ferita. Se un falco si scontra con un falco continuano finché uno dei due non è seriamente ferito o morto. Se una colomba incontra un’altra colomba, nessuno si fa male; i due continuano a insultarsi l’un l’altro per molto tempo finché uno dei due si stanca o decide di non perdere altro tempo, e quindi si ritira. Per ora, assumiamo che un individuo non abbia alcun modo di capire, in anticipo, se un dato rivale è falco o colomba. Lo scopre solo combattendoci, e non ha memoria dei combattimenti passati con particolari individui per guidarlo.
Due individui combattono per conquistare una risorsa definita e nel combattimento rischiano di essere feriti. Se V e' il guadagno dato dalla conquista della risorsa e C e' il costo di essere feriti, e fissati due valori in modo che C>V (situazione normale in natura) e' possibile calcolare con precisione la percentuale di falchi e colombe in una data popolazione, che risulta essere V/C.
Se il costo di essere feriti è molto basso rispetto al guadagno potenziale, ad esempio C=4 e V=3, si avrà una popolazione composta in maggioranza da falchi.
Se il costo di essere feriti è alto rispetto al guadagno potenziale, ad esempio C=12 e V=3, si avrà una popolazione composta principalmente da colombe.
La cosa interessante è che questo equilibrio non dipende dalle condizioni iniziali. Qualsiasi sia la composizione iniziale della popolazione, il sistema tende ad un equilibrio definito solo dalle caratteristiche dei singoli individui.
Ovviamente nella realtà le regole di interazione tra individui sono infinitamente più complesse, ma questa semplificazione permette di capire perché si raggiunge e si mantiene un equilibrio.
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asiletto - Messaggi: 1268
- Iscritto il: 16 gen '13
- Località: Bologna
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
Ale ti prego i sistemi hemiltoniami no, ma proprio no, non li sopporto piu
E poi per essere utilizzabili vanno corretti e sistemati e rivisti, e resi almeno al second'ordine, mandando a carte 48 la risolvibilita analitica del sistema
Prede predatori, falchi colombe, sono solo integrali e derivate che siincastrano, e non li sopporto piu
Per rispondere al topic, non credo che i parassiti uccidano o dealino tutte le regine, e ne basta una piccola percentuale per far riprodurre la specie


E poi per essere utilizzabili vanno corretti e sistemati e rivisti, e resi almeno al second'ordine, mandando a carte 48 la risolvibilita analitica del sistema



Prede predatori, falchi colombe, sono solo integrali e derivate che siincastrano, e non li sopporto piu


Per rispondere al topic, non credo che i parassiti uccidano o dealino tutte le regine, e ne basta una piccola percentuale per far riprodurre la specie

sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile
la prossima primavera vi filmo falchi Vs colombi:
falchi grillai che cacciano i colombi dai loro nidi e i colombi che sfacciatamente continuano a provocarli, senza però ottenere niente
tanto poi i falchi tornano al sud ed i colombi possono svernare tranquilli tornando nelle loro case, fino alla primavera successiva quando ricomincia il tutto
falchi grillai che cacciano i colombi dai loro nidi e i colombi che sfacciatamente continuano a provocarli, senza però ottenere niente

tanto poi i falchi tornano al sud ed i colombi possono svernare tranquilli tornando nelle loro case, fino alla primavera successiva quando ricomincia il tutto
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quercia - Messaggi: 3606
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Il singolare caso di un parassita sociale utile

Lasciamelo dire: ADORO la teoria dei giochi!


Comunque sì quella descritta qui deve essere una strategia con un qualche risvolto vantaggioso nel "gioco", altrimenti non sarebbe stato un comportamento selezionato nel parassita, ma chissà qual è la chiave e come sarà intricato sto mistero..

È un discorso simile a quella storia (non mi ricordo più

Ci sono branche della matematica ben più noiose e senza questi magnifici risvolti pratici..feyd ha scritto:Prede predatori, falchi colombe, sono solo integrali e derivate che siincastrano, e non li sopporto piu![]()
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entoK - Messaggi: 2109
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