Sull'evoluzione della vista nelle formiche legionarie

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Sull'evoluzione della vista nelle formiche legionarie

Messaggioda enrico » 13/03/2016, 18:11

Segnalo un altro articoletto interessante che mi è capitato sotto gli occhi Link, questa volta il tema è costituito dai cambiamenti nelle capacità sensoriali delle formiche legionarie; la maggior parte di queste formiche vivono infatti sotto terra, essendosi specializzate in uno stile di vita ipogeo circa 80 milioni di anni fa, la linea filetica del genere Eciton (Centro e Sud America) però da circa 18 milioni di anni è ritornato in superfice (...personalmente non ho idea di quanto solide siano le basi di queste datazioni..).

Se la specializzazione sotto terra comporta la vita in un ambiente più semplice dal punto di vista sensoriale e ha favorito la quasi totale scomparsa delle capacità visive, il ritorno alla superfice sta comportando una affascinante pressione evolutiva che tende a selezionare nuovamente verso un recupero di queste capacità.
Non so voi, ma personalmente sono piuttosto curioso di sapere quali fattori esattamente possano esercitare queste pressioni evolutive, trattandosi di formiche che sembrerebbero apparentemente non aver bisogno alcuno di una (scarsa) capacità di vista per le loro faccende abituali.

Naturalmente lo sviluppo di un determinato tipo di abilità sensoriali è legato non solo allo sviluppo dei recettori specifici ma lo è altrettanto a quello dei centri nervosi più o meno direttamente associati come evidenzia questa bella immagine.

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Re: Sull'evoluzione della vista nelle formiche legionarie

Messaggioda entoK » 19/03/2016, 20:20

Be' per dirne una già solo per l'orientamento al suolo già solo la percezione dell'astro solare può essere un fattore di pressione ed è il più semplice che mi viene in mente.
Infatti gli alati, che non a caso hanno a prescindere dalle operaie in genere una buona vista (sbaglio o per lo meno i maschi di quei due generi hanno comunque occhi sviluppati?), in genere come molti volatori notturni si orientano con la fonte di luce più intensa.
:unsure:
Poi mi verrebbe da dire che in superficie poter vedere un eventuale predatore prima che arrivi a mangiarsi l'operaia può essere un'altra forte pressione e così via... sotto terra è tutto molto più semplice, forse, ma di sicuro le regole cambiano in superficie.

Interessante in ogni caso!
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Re: Sull'evoluzione della vista nelle formiche legionarie

Messaggioda enrico » 20/03/2016, 20:00

Eh sì però quello che pensavo era che la poca vista che hanno al momento difficilmente possa permettergli di avvistare un predatore, ma solo magari cambi di luce più drastici.. inoltre quanto all'orientamento rispetto all'astro solare, credi sia possibile nel contesto delle foreste pluviali sudamericane? :unsure: Sbaglio o quello è l'habitat per eccellenza per Eciton?
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