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Scheda: Camponotus ligniperda

PostDateIconGiovedì 03 Marzo 2011 19:07 | Scritto da Giovanni Bertazzoli | PDF | Stampa | E-mail

Nome: Camponotus ligniperda;

Tassonomia: Tribù: Camponotini; Genere: Camponotus; Sottogenere: Camponotus

Regina: 16-18 mm, nero lucido con sfumatura rossastra che si estende sul primo anello dell’addome

Maschio: 8-12 mm, nero, sottile

Ginia: monoginica o, raramente, in colonie molto grandi, poliginica;

Areale di distribuzione: comune e ampiamente diffusa in tutta Italia, soprattutto fra i 500 e 1500 mt di quota

Operaie: maggiori e minori, 6-14 mm; nero lucido, rosso cupo sul torace con sfumatura che si estende sul primo tergite dell’addome (il primo "anello”), cosa che permette di distinguerla da C. herculeanus.

Quando la colonia cresce, nascono operaie maggiori che possono essere considerati “soldati” adibiti alla difesa, riconoscibili dalla taglia e dalle proporzioni massicce del capo. Una particolare osservazione: sembra che le operaie, che cacciano solitarie, prediligano rimanere in agguato sotto rami, foglie o cortecce, in attesa che passi una preda, contrariamente ad altre specie che più comunemente bottinano girovagando.

Alimentazione naturale: sostanze zuccherine, nettare, insetti (vivi e morti).

Alimentazione artificiale: miele diluito per gli adulti, insetti (vivi e morti) preferibilmente dal corpo molle (farfalle, bruchi, camole, mosche, grilli). Per le loro dimensioni, le larve hanno bisogno di molte proteine.

Umidità: 30-50 %

Temperatura: 18-28 ° C

Ibernazione: Necessaria, da ottobre alla fine di marzo a 5-8 °C.

Queste formiche tipiche delle zone di montagna seguono una diapausa invernale che le rallenta da settembre ad aprile, periodo in cui generalmente restano inattive e non allevano la covata; sono quindi molto lente nello sviluppo iniziale della colonia.

Nidificazione: preferibilmente sotto la corteccia, nel legno morto, ma anche sotto le pietre e nel terreno

Nidi artificiali: preferibilmente progettare nidi in sughero o legno non trattato, prevedendo protezioni, in quanto, alla lunga, possono bucare le pareti

Difficoltà: semplice ma con tempi lunghi di crescita. Nonostante sia una formica bellissima, è sconsigliabile a un principiante, o a chi desidera vedere la propria colonia crescere in modo apprezzabile. Soffre molto le vibrazioni in fondazione, e si stressa facilmente.

Indole: morso potente, può tagliare in due le formiche delle altre specie europee; abbondante acido formico

Periodo di sciamatura: serate calde e afose, spesso dopo un temporale, dall'inizio alla fine di giugno, in collina o zone di montagna

Fondazione della colonia: Claustrale solitario.

Da uovo a larva: circa 10-16 giorni

Da larva a pupa: circa 10-14 giorni

Pupa - adulto: circa 10-24 giorni).

L’attività delle operaie è come abbiamo detto, da aprile a settembre, cosa che la rende adatta ad allevatori pazienti, per quanto, per la sua bellezza, sia una delle preferite anche dai principianti. Nonostante siano necessari anni per avere colonie adulte, occorre tenere presente lo spazio necessario per gestire formiche di queste dimensioni sia per l'arena che per il nido effettivo.

Una regina di C. ligniperda con la sua prima covata

altUna sciamatura di ligniperda: si possono vedere le tre caste (un maschio in basso al centro).



Ultimo aggiornamento (Lunedì 28 Settembre 2020 19:24)

 

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