Diario di un piccolo formicaio in gesso
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Diario di un piccolo formicaio in gesso
Ciao forum,
ho deciso di raccontare sotto forma di diario la lavorazione al mio primo formicaio, che sara' in gesso.
Oggi sono andato ad acquistare un po' di materiale.
Non ho ancora bene le idee chiare su come realizzare il tutto.
L'idea e' quella di ottenere un monoblocco formicaio + arena, facile da trasportare da un luogo all'altro senza fare danni.
Inoltre, per esigenze di quieto vivere, dovro' sigillare l'arena con un coperchio bucherellato.
Ad ogni modo ho acquistato:
Gesso kg 1 - 1.70 euro
Cornice con vetro 13x18, da cui recuperero' il vetro - 1.00 euro
Tubicino di gomma trasparente cm 133 - 1.00 euro
Il resto del materiale per il formicaio dovrei poterlo realizzare con materiale riciclato o con cose gia' in casa.
Domani mi mettero' a disegnare qualche progettino.
Tuttavia avrei una domanda: che altezza minima deve avere una arena sigillata ermeticamete con un coperchio di plastica bucherellato?
E sul fondo dell'arena vorrei mettere del materiale per riprodurre il suolo, quindi sabbia, ghiaia, aghi di pino.
C'e' qualche controindicazione?
ho deciso di raccontare sotto forma di diario la lavorazione al mio primo formicaio, che sara' in gesso.
Oggi sono andato ad acquistare un po' di materiale.
Non ho ancora bene le idee chiare su come realizzare il tutto.
L'idea e' quella di ottenere un monoblocco formicaio + arena, facile da trasportare da un luogo all'altro senza fare danni.
Inoltre, per esigenze di quieto vivere, dovro' sigillare l'arena con un coperchio bucherellato.
Ad ogni modo ho acquistato:
Gesso kg 1 - 1.70 euro
Cornice con vetro 13x18, da cui recuperero' il vetro - 1.00 euro
Tubicino di gomma trasparente cm 133 - 1.00 euro
Il resto del materiale per il formicaio dovrei poterlo realizzare con materiale riciclato o con cose gia' in casa.
Domani mi mettero' a disegnare qualche progettino.
Tuttavia avrei una domanda: che altezza minima deve avere una arena sigillata ermeticamete con un coperchio di plastica bucherellato?
E sul fondo dell'arena vorrei mettere del materiale per riprodurre il suolo, quindi sabbia, ghiaia, aghi di pino.
C'e' qualche controindicazione?
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Se l'arena è sigillata, come farai ad aprirla? Probabilmente dai fori sul coperchio le operaie potrebbero fuggire. Piuttosto è molto usata la tecnica di tagliare una sorta di quadrato rettangolo all'interno del coperchio stesso mantenendo però un paio di centimetri dal bordo esterno. In questo modo, se l'antifuga verrà posizionato sotto al bordino interno del coperchio, esso risulterà completamente invalicabile dalle operaie e tu avrai un completo accesso all'arena 
Per il materiale, naturalmente più ne metti, più la colonia si interesserà a trasvervi se esso risulterà favorevole alla loro crescita. Io ( nella mia limitata esperienza) preferirei la ghiaia al posto della sabbia o della terra. Essendo pietroline, è più difficile per loro celarsi e allontanarsi dalla mia visuale. La sabbia e/o la terra, possono essere facilmente impastabili creando una concreta barriera che si oppone a una corretta visione della colonia.

Per il materiale, naturalmente più ne metti, più la colonia si interesserà a trasvervi se esso risulterà favorevole alla loro crescita. Io ( nella mia limitata esperienza) preferirei la ghiaia al posto della sabbia o della terra. Essendo pietroline, è più difficile per loro celarsi e allontanarsi dalla mia visuale. La sabbia e/o la terra, possono essere facilmente impastabili creando una concreta barriera che si oppone a una corretta visione della colonia.
IMPORTANTE!
Colonie allevate:
Lasius flavus;Lasius emarginatus;Messor capitatus; Formica sp.
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Lasius flavus:
Diario e Foto della colonia
Lasius emarginatus:
Foto della colonia
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luca321 - Messaggi: 2895
- Iscritto il: 21 set '11
- Località: Bologna
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
luca321 ha scritto:Se l'arena è sigillata, come farai ad aprirla?
Coperchio rimuovibile. Usero' una di quelle vaschette di plastica per alimenti, o qualcosa del genere.
E comunque intendo applicare la parte alta di una bottiglietta di plastica, con tappo svitabile.
Svito il tappo, inserisco il cibo, richiudo il tappo.
Probabilmente dai fori sul coperchio le operaie potrebbero fuggire.
Anche da forellini fatti con uno spillo, dall'esterno verso l'interno?
Piuttosto è molto usata la tecnica di tagliare una sorta di quadrato rettangolo all'interno del coperchio stesso mantenendo però un paio di centimetri dal bordo esterno. In questo modo, se l'antifuga verrà posizionato sotto al bordino interno del coperchio, esso risulterà completamente invalicabile dalle operaie e tu avrai un completo accesso all'arena![]()
Non e' una condizione sufficiente.
Potrei fare come dici tu, ricoprendo pero' il buco con una reticella o una garza o un pezzo di zanzariera.
Se voglio tenere delle formiche in casa, le condizioni sono queste.
Per il materiale, naturalmente più ne metti, più la colonia si interesserà a trasvervi se esso risulterà favorevole alla loro crescita. Io ( nella mia limitata esperienza) preferirei la ghiaia al posto della sabbia o della terra. Essendo pietroline, è più difficile per loro celarsi e allontanarsi dalla mia visuale. La sabbia e/o la terra, possono essere facilmente impastabili creando una concreta barriera che si oppone a una corretta visione della colonia.
Terra non ne avrei messa. L'idea e' di usare ghiaia, magari fine, un po' piu' grossa della sabbia, visto quello che mi dici.
Tutto sommato, fornire loro del materiale per agire anche sull'arena mi pare divertente, ma ci sara' tempo.
E devo procurarmi delle provette di plastica o contenitori equivalenti, perche' e' tempo di andare a caccia di regine.
Dov'e' che si possono rimediare?
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
L'apertura dell'arena deve essere abbastanza grande per permetterti di pulirla, se un insetto non viene mangato o su qualche cibo viene la muffa o operaie morte o scarti della colonia vanno eliminati per sicurezza.
Non so se dal tappo di una bottiglia riusciresti con facilità. E se lasci il coperchio per toglierlo quando pulisci rischi che le formiche scappino durante la pulizia, i movimenti che farai togliendo il coperchio creeranno panico nella colonia. Meglio, secondo me mette l'antifuga normale e poggiare sopra una rete come sicurezza per chi vive con te, ma che sia facile da togliere senza far troppe vibrazioni.
Non so se dal tappo di una bottiglia riusciresti con facilità. E se lasci il coperchio per toglierlo quando pulisci rischi che le formiche scappino durante la pulizia, i movimenti che farai togliendo il coperchio creeranno panico nella colonia. Meglio, secondo me mette l'antifuga normale e poggiare sopra una rete come sicurezza per chi vive con te, ma che sia facile da togliere senza far troppe vibrazioni.
In fondazione:
Solenopsis sp.
Piccole colonie:
Camponotus cruentatus
Lasius (Lasius)
Camponotus sp. ( probabile C. barbaricus)
Solenopsis sp.
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Camponotus cruentatus
Lasius (Lasius)
Camponotus sp. ( probabile C. barbaricus)
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Bremen - Messaggi: 2448
- Iscritto il: 20 mar '12
- Località: Bilbao, Spagna
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Bremen ha scritto:Meglio, secondo me mette l'antifuga normale e poggiare sopra una rete come sicurezza per chi vive con te, ma che sia facile da togliere senza far troppe vibrazioni.
Quindi suggerisci di praticare un bel foro largo sopra il coperchio, e coprirlo con una reticella, e mettere l'antifuga lungo le pareti dell'arena e sulla parte inferiore del coperchio.
Terro' presente, anche perche' devo ancora decidere se tenere il formicaio in gesso all'interno dell'arena, in modo da rendere il tutto facilmente trasportabile, o se tenerlo all'esterno, ma in tal caso devo studiare il modo di ancorarlo stabilmente, perche' ho sempre l'esigenza di avere un monoblocco.
Potrei tenerlo all'esterno, appoggiato verticalmente all'arena, e mettere il tutto in un vassoio piu' largo, tipo un sottovaso rettangolare, ma devo tenere le dimensioni compatte. Tanto si tratta di un formicaio iniziale e quindi sarebbe gia' un successo enorme arrivare ad un centinaio di formiche.
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Pasta per modellare, a base di farina e sale.
Per realizzare il labirinto occorre della pasta modellabile, e siccome non ne ho (rimpiango tutta quella bella cera rossa del Babybel che ho buttato in questi anni), ho pensato di produrre qualcosa con la roba che c'e' in casa.
Ho adattato una semplice ricetta di pasta di sale e ho cominciato a produrne una pallina per vedere come viene.
Ho fatto in questo modo.
Ingredienti: acqua, sale, farina 00
In un piccolo bicchierino ho sciolto del sale nell'acqua, mescolando fino a saturare la soluzione.
A quel punto ho preso un cucchiaio di farina, l'ho messa in una piccola vaschetta, e ho aggiunto con un cucchiaino da caffe', poche gocce d'acqua salata e ho cominciato a lavorare il tutto, aggiungendo via via altre gocce d'acqua fino a raggiungere la consistenza desiderata.
L'impasto non deve sembrare bagnato.
Se lo fosse, vuol dire che l'acqua e' troppa e basta aggiungere un po' di farina.
Il risultato e' una specie di pasta modellabile, non certo finemente come creta o argilla, ma piu' che sufficente per fare delle palline per sagomare le stanze del formicaio e delle stringhe piu' sottili per fare i canali di comunicazione tra le stanze.
A gesso indurito, e' facilmente asportabile, ed eventuali residui sono commestibili e ci penseranno le formiche a fare pulizia.
E con questo ho un altro elemento per la costruzione del formicaio.
Per realizzare il labirinto occorre della pasta modellabile, e siccome non ne ho (rimpiango tutta quella bella cera rossa del Babybel che ho buttato in questi anni), ho pensato di produrre qualcosa con la roba che c'e' in casa.
Ho adattato una semplice ricetta di pasta di sale e ho cominciato a produrne una pallina per vedere come viene.
Ho fatto in questo modo.
Ingredienti: acqua, sale, farina 00
In un piccolo bicchierino ho sciolto del sale nell'acqua, mescolando fino a saturare la soluzione.
A quel punto ho preso un cucchiaio di farina, l'ho messa in una piccola vaschetta, e ho aggiunto con un cucchiaino da caffe', poche gocce d'acqua salata e ho cominciato a lavorare il tutto, aggiungendo via via altre gocce d'acqua fino a raggiungere la consistenza desiderata.
L'impasto non deve sembrare bagnato.
Se lo fosse, vuol dire che l'acqua e' troppa e basta aggiungere un po' di farina.
Il risultato e' una specie di pasta modellabile, non certo finemente come creta o argilla, ma piu' che sufficente per fare delle palline per sagomare le stanze del formicaio e delle stringhe piu' sottili per fare i canali di comunicazione tra le stanze.
A gesso indurito, e' facilmente asportabile, ed eventuali residui sono commestibili e ci penseranno le formiche a fare pulizia.
E con questo ho un altro elemento per la costruzione del formicaio.
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Nel weekend ho provato a fare il formicaio!
Dopo aver preparato il fondo di vetro e le sagome del labirinto con la pasta di sale, mi accingo a preparare il gesso per la colata.
E qui e' successo il disastro!
Invece di preparare il gesso come da istruzioni rovesciando tutto il chilo nella quantita' d'acqua specificata, mi sono messo a preparare un impasto ad occhio come faccio per le torte, aggiungendo gesso all'acqua e mescolando fino ad ottenere la consistenza voluta.
Solo che questa operazione e' durata piu' del previsto e il gesso ha cominciato a far presa ancora dentro il secchiello.
Inutili i tentativi di aggiungere acqua.
Ho dovuto buttare tutto.
Fortunatamente lo stampo e' rimasto intonso.
Il prossimo fine settimana ci riprovo, preparando il gesso con maggior attenzione, e piu' velocita'.
Bisogna versare il gesso nell'acqua, mescolare e versare subito nello stampo, senza aspettare, perche' tende ad indurire maledettamente in fretta e senza alcuna possibilita' di recupero.
Dopo aver preparato il fondo di vetro e le sagome del labirinto con la pasta di sale, mi accingo a preparare il gesso per la colata.
E qui e' successo il disastro!
Invece di preparare il gesso come da istruzioni rovesciando tutto il chilo nella quantita' d'acqua specificata, mi sono messo a preparare un impasto ad occhio come faccio per le torte, aggiungendo gesso all'acqua e mescolando fino ad ottenere la consistenza voluta.
Solo che questa operazione e' durata piu' del previsto e il gesso ha cominciato a far presa ancora dentro il secchiello.
Inutili i tentativi di aggiungere acqua.
Ho dovuto buttare tutto.
Fortunatamente lo stampo e' rimasto intonso.
Il prossimo fine settimana ci riprovo, preparando il gesso con maggior attenzione, e piu' velocita'.
Bisogna versare il gesso nell'acqua, mescolare e versare subito nello stampo, senza aspettare, perche' tende ad indurire maledettamente in fretta e senza alcuna possibilita' di recupero.
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Sì, il gesso indurisce con una reazione irreversibile di polimerizzazione. Non si può "allungare" o addensare a cose fatte. Se lo fai abbastanza liquido, rimarrà lavorabile più a lungo; se lo fai denso, indurirà quasi immediatamente (e sarà anche più duro e meno scavabile una volta secco).
Lasius emarginatus - Regina + 300 operaie
Aphaenogaster sp. - 200 operaie
Plagiolepis sp. - Regina + 50 operaie
Messor minor - 150 operaie
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Quaxo76 - Messaggi: 1168
- Iscritto il: 9 mar '12
- Località: Faleria (VT)
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Me ne sono accorto.
In effetti era passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho maneggiato del gesso e non mi ricordavo questo effetto collaterale.
Bisogna passarci per imparare bene le cose!
In effetti era passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho maneggiato del gesso e non mi ricordavo questo effetto collaterale.
Bisogna passarci per imparare bene le cose!
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Ok, ce l'ho fatta.
Sono riuscito a creare il mio primo formicaio in gesso.
Questa volta ho preparato il gesso con piu' rapidita, e l'ho versato nello stampo che era ancora semiliquido.
E dopo un po' si e' indurito.
Per non sporcare il vetro, l'ho avvolto in carta trasparente, col risultato che le piccole pieghe che si sono formate hanno lasciato dei piccoli solchi nel gesso.
Ma non mi pare che abbiano compromesso nulla.
Ora lascio che si asciughi il tutto e poi passero' a colorare la superficie e costruire un telaio di legno per stabilizzarlo e fissarlo all'arena.
Sono riuscito a creare il mio primo formicaio in gesso.
Questa volta ho preparato il gesso con piu' rapidita, e l'ho versato nello stampo che era ancora semiliquido.
E dopo un po' si e' indurito.
Per non sporcare il vetro, l'ho avvolto in carta trasparente, col risultato che le piccole pieghe che si sono formate hanno lasciato dei piccoli solchi nel gesso.
Ma non mi pare che abbiano compromesso nulla.
Ora lascio che si asciughi il tutto e poi passero' a colorare la superficie e costruire un telaio di legno per stabilizzarlo e fissarlo all'arena.
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rmontaruli - Messaggi: 840
- Iscritto il: 5 giu '12
- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
Salve a tutti, mi chiamo Luigi e spero di far parte di questo mondo. (In un altra sezione mi presenterò)
Volevo chiedere, ma secondo voi l' ideale non sarebbe un doppio coperchio?Ovviamente un coperchio avrà le migliori caratteristiche per fare manutenzione, mentre il secondo invece una bella zanzariera per tenere isolato il formicaio.
Mi vengono in mente due esempi:
1)un coperchio al posto dell' altro, cioè avere due coperchi in modo tale che quando bisogna fare manutenzione si cambia coperchio e via. La cosa è fattivile sopratutto se considerate che nella spiegazione di creazione di un nido in gesso nel contenitore della pasta avete consigliato di acquistare due contenitori di cui uno da rovinare.
2) Un coperchio innestato, cioè a matriosca. Ci vuole un pò più d' impegno nel costruirlo ma permetterebbe si stressare il meno possibile le formiche. In questo senso il materiale scelto potrebbe fare la differenza.
Volevo chiedere, ma secondo voi l' ideale non sarebbe un doppio coperchio?Ovviamente un coperchio avrà le migliori caratteristiche per fare manutenzione, mentre il secondo invece una bella zanzariera per tenere isolato il formicaio.
Mi vengono in mente due esempi:
1)un coperchio al posto dell' altro, cioè avere due coperchi in modo tale che quando bisogna fare manutenzione si cambia coperchio e via. La cosa è fattivile sopratutto se considerate che nella spiegazione di creazione di un nido in gesso nel contenitore della pasta avete consigliato di acquistare due contenitori di cui uno da rovinare.
2) Un coperchio innestato, cioè a matriosca. Ci vuole un pò più d' impegno nel costruirlo ma permetterebbe si stressare il meno possibile le formiche. In questo senso il materiale scelto potrebbe fare la differenza.
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gig - Messaggi: 188
- Iscritto il: 5 lug '12
- Località: Calabria
Re: Diario di un piccolo formicaio in gesso
gig ha scritto:2) Un coperchio innestato, cioè a matriosca. Ci vuole un pò più d' impegno nel costruirlo ma permetterebbe si stressare il meno possibile le formiche. In questo senso il materiale scelto potrebbe fare la differenza.
Ho provato con successo questa modalità e mi sono trovato benissimo. Ho comunque usato l' antifuga ai bordi alti del formicaio ed ho usato un tappo solo con zanzariera.
Le formiche non si avvicinano nemmeno al tappo ma se dovessero farlo ho la tranquillità del tappo come antifuga così più che altro è una gabbia, ma è meglio così perchè posso permettermi il lusso di mettere il formicaio in bella mostra in casa senza preoccupazioni particolari. Lo consiglio
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gig - Messaggi: 188
- Iscritto il: 5 lug '12
- Località: Calabria
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