Presentazione di 3 formicai

Presentazione di 3 formicai

Messaggioda radica » 10/02/2018, 19:36

Salve a tutti in questo post vorrei presentarvi 3 formicai in allevamento e includere una loro breve storia, spero vi possa essere utile e interessante per voi tutti:
partiamo con delle Crematogaster scultellaris, la colonia mi è stata donata dal caro amico Atramandes in occasione di Entomodena di Settembre 2017, la colonia contava già circa 200 formiche, erono in una provetta con annessa una piccola arena asettica.
Io ho provveduto subito al trasferimento in un formicaio di gasbeton di piccole dimensioni per accrescimento, sono state messe in ibernazione dal primo di Novembre 2017 sino al 15 Gennaio 2018 a una temperatura costante di circa 7 gradi.
Dopo il loro graduale risveglio il primo di Febbraio sono state trasferite in un formicaio verticale di gasbeton, con annessa un' arena posizionata sopra al formicaio stesso, quello che vedrete nelle foto allegate è la situazione attuale, la colonia conta circa 400 operaie e una covata ben visibile, di ottime dimensioni.
Ecco le foto:
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visione frontale del formicaio.
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Visione diretta dell' attuale covata.
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Visione dell' arena sovrastante il formicaio in gasbeton.
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Particolare dell' interno arena con provetta per idratazione.
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Il formicaio misura circa 23x18hx10 di profondità, ha 9 stanze ed è stato lavorato tutto da me, spero vi piaccia.
La colonia è in ottima salute e molto prolifica, direi una delle migliori in assoluto in forte competizione come crescita con le Messor barbarus che vi mostrerò nelle foto successive.
Ringrazio molto Atramandes per la sua gentilezza per avermi regalato questa bellissima colonia.

Passiamo ora al secondo formicaio di Messor barbarus: queste formiche non sono autoctone, ma fanno parte di un omaggio insieme a Camponotus barbaricus, queste come tutte di questa specie molto più lente nella crescita, ma molto belle da vedere, eleganti con zampe lunghe e un bellissimo colore.
Ma ritorniamo alle foto:
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Visione frontale del formicaio, anche queste formiche hanno fatto la stessa ibernazione e sono state trasferite qui il primo di Febbraio 2018, anche questo è un formicaio in gasbeton di circa 24x18hx10 di profondità, in verticale e con arena in alto.
Da notare che nella parte posteriore vi è un formicaio identico, per ora non collegato ma con possibilità di collegamento tramite arena o tubo laterale, quando la colonia ne avrà la necessità.
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Visione dell' arena sovrastante tutte e due i formicai anteriore dove già vive la colonia e posteriore.
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Foto della covata.
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Passiamo al terzo formicaio, questo è inserito in una scatola in legno è in posizione orrizzontale e ha annessa all' interno della scatola l' arena direttamente collegata, anche qui troviamo delle Messor barbarus che hanno la stessa storia delle precedenti.
La scatola non è mai a contatto con il formicaio in quanto lo stesso è completamente fasciato in tutti i suoi lati da plexiglass, compreso il fondo, i tubi che si notano sono un esperimento ben riuscito per idratare le formiche all' interno del nido con la possibilità di essere riempito senza sfilarlo dal nido stesso tramite il tappo ermetico in alto.
Passiamo alle immagini:
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Foto della scatola con formicaio e arena.
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Foto dell' interno formicaio.
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Immagine della covata che si trova in tutte e due le posizioni dell' ingresso dei tubi con acqua, è qui che si sviluppa la maggior parte della covata.
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Particolare dell' arena contenuta dentro la scatola in legno.
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Ingressi di collegamento dall' arena al formicaio.
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Immagine della scatola in legno con ben visibili i tubi per l' idratazione e una mia pirografia per abbellire la scatola.
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Bene spero che vi siano piaciute e per concludere posso dire che avendo avuto a disposizione oltre 100 colonie di formiche, posso sicuramente affermare che nonostante siano state curate nello stesso modo sia come cibo, temperatura, ambiente di vita, ho notato una grande differenza di crescita tra di loro, questo evidenzia il fatto che non tutte le regine pur della stessa specie hanno lo stesso risultato e sviluppo, ma questo dipende solo da loro, quindi suggerisco di partire con più coloniette anche della stessa specie, in quanto molte di loro alla fine non riusciranno a portare avanti bene lo sviluppo della colonia.
Saluti a tutti e resto a disposizione per domande e chiarimenti di qualsiasi genere e vi ricordo che se avete bisogno di formicai di qualsiasi misura dovete solo contattarmi ciao Valter
Ultima modifica di yurj il 14/02/2018, 11:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Presentazione di 3 formicai

Messaggioda Vrs » 13/02/2018, 1:37

radica ha scritto: i tubi che si notano sono un esperimento ben riuscito per idratare le formiche all' interno del nido con la possibilità di essere riempito senza sfilarlo dal nido stesso tramite il tappo ermetico in alto.


Ciao, molto belli i formicai, complimenti :clap:
Avrei bisogno di un consiglio sui tubi per idratare le formiche!, che materiale hai utilizzato come "tappo" dal lato dove le formiche si abbeverano?
Anche io stavo pensando una soluzione analoga, solo che usando il cotone come si fa con le provette mi sono trovato ad avere 2 problemi, se questo era poco pressato tendeva a gocciolare, favorito anche dal effetto capillare del gasbeton, svuotando il tubo in breve tempo, al contrario se pressato di più una volta abbassato il livello dell'acqua, e quindi diminuita la pressione, non si idratava più.
Un tappo ermetico mi aveva ridotto il problema ma mai risolto del tutto.
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Re: Presentazione di 3 formicai

Messaggioda radica » 16/02/2018, 10:41

Ciao io non ho mai avuto questi problemi, l' importante è sigillare ermeticamente la parte superiore del tubo, se no aspira aria e gocciola per caduta, nella parte a contatto con le formiche ci ho messo del normale cotone, che, se la parte superiore è ben sigillata non serve che sia eccessivamente pressato, ci pensano le formiche a strizzarlo in modo che rimanga umido.
Funziona come le provette, anche queste hanno la parte posteriore ermetica, ovviamente, ma quando le formiche strizzano il cotone se ci fai caso entrano delle minuscole bollicine di aria che vanno a compensare l' acqua da loro assorbita, l' importante sarebbe che la parte finale all' ingresso nel formicaio del tubo, sia leggermente inclinato verso l' alto questo evita la formazione di bolle d' aria nell' ultimo tratto vicino alla curvatura che non permette il passaggio dell' acqua verso il cotone asciugandolo, se invece lo tieni inclinato verso l' alto l' aria essendo più leggera sale verso il tappo mantenendo il cotone sempre a contatto con l' acqua, questo è importante, vedrai che il tuo problema è questo, ciao caro sempre a disposizione Valter
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Re: Presentazione di 3 formicai

Messaggioda Vrs » 19/02/2018, 18:46

Grazie dei consigli, appena inizieranno ad alzarsi le temperature e farò uscire le mie M.barbarus dall ibernazione farò ulteriori esperimenti.
Non hai mai avuto problemi neppure nel rabboccarle?
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Re: Presentazione di 3 formicai

Messaggioda Indios » 20/02/2018, 11:50

Ciao, che umidificazione hai usato nel secondo formicaio? Hai lavorato la lastra in modo da avere due colonnine in cui inserirci quei contenitori con l'acqua? Mi sembra di vedere delle specie di T più umide però..

Comunque mi piace come soluzione, funziona? Stavo studiando qualcosa di simile per non usare le classiche vaschette.

Ps. complimenti per la pirografia, spettacolare.
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Re: Presentazione di 3 formicai

Messaggioda Atramandes » 25/02/2018, 16:40

Ciao Valter,

davvero bellissimi i formicai, quello nella scatola adornata dalla pirografia poi e' qualcosa di spettacolare! Complimenti davvero, e' sempre un piacere vedere i tuoi lavori.

PS: Vedo con piacere che le Crematogaster scutellaris continuano a moltiplicarsi senza tregua, meglio se prepari un bel nido in massello, con il legno piu' duro che trovi... perche' presto ti foreranno il gasbeton senza pieta' :lol:

A presto!
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