Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 15/09/2017, 10:33

Questo comportamento si potrebbe verificare anche su altre specie, e forse non ci si fa caso.
Le poche operaie che tu hai notato all'esterno nella tua colonia naturale, potrebbero essere in realtà numerose, ma diffuse su tutto il loro territorio di caccia, solo che dovresti appostarti all'alba e contare quante ne escono e quante rientrano alla fine!
Abbiamo poche testimonianze per capire poi se questo avviene anche con Lasius, Formica, Myrmica ecc...
Per ora sappiamo che Camponotus vagus in cattività lo fa... ed è già un dato interessante da registrare.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda Shuz » 15/09/2017, 13:01

Probabilmente lo fanno anche in natura. Ora che mi hai fatto notare questa cosa la collego a un comportamento strano che ho osservato in giardino con le mie due colonie di Camponotus vagus.

A parte il raggio d'azione che è mostruoso. Si allontano anche 30-40 metri dal nido. E questo lo dico per certo perché certi esemplari li ho seguiti nel ritorno al nido personalmente.
Ma ho notato che nel periodo settembre-novembre, sia l'anno scorso e inizio a vederlo ora, un comportamento come quello che descrivi tu.
Operaie che rimangono ferme o quasi a qualche metro dal nido tutta la notte. Intendo a notte fonda quando le temperature si abbassano e dovrebbero essere dentro. Stanne ferme a volte in gruppetti e non ho idea di cosa aspettino. A volte le ho viste predare ma sono parecchio statiche.
Le ho viste sia alle 2 di notte come alle 5 di mattina, ma su queste non posso giurare che siano le stesse. Ma ritrovo parecchi cadaveri in autunno o inizio inverno nelle zone limitrofe ai formicai, il che non è una prova definitiva ma supporta la tua teoria.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 03/12/2017, 19:16

Ieri sera ho finalmente staccato e ripulito l'arena, facendo una conta delle operaie confinate all'esterno dalle barricate nel nido: ho contato 128 formiche attive, e almeno una cinquantina morte.
Queste formiche erano comunque destinate a svernare all'esterno, esposte agli elementi, e credo siano sopravvissute solo grazie alla protezione della cattività, in natura non credo sarebbero durate così a lungo...
L'arena è pronta ad essere riallacciata, cosa che farò presto, ma con la certezza che per mesi ancora la popolazione non vi accederà.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 23/05/2018, 19:13

Molto tempo è passato dalle ultime notizie sulla colonia...
Qualcuno ha avuto modo di seguire gli ultimi sviluppo a Milano o all'Entomodena, da allora la colonia si è ulteriormente potenziata, senza smettere di cercare la fuga!

Nei primi giorni di maggio ho dovuto fronteggiare un nuovo tentativo di evasione da ben due diverse falle nel nido (cosa che mi ha fatto capire che presto dovrò correre nuovamente ai ripari), evasioni bloccate rifacendo i tappi e i rinforzi di chiusura, ma le formiche stanno sempre scavando!

Nel frattempo la regina ha raggiunto dimensioni che non avevo mai riscontrato prima e la deposizione continua imperterrita, segno evidente di salute ma anche un segnale per me che devo trovare nuove soluzioni di spazio per ospitarla.

Questa è dunque la situazione attuale, a fine maggio 2018:

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Stanze su stanze di covata abbondante a tutti gli stadi, sia su una facciata che sull'altra..


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Evidente estroflessione del gastro di sua maestà: se prima deponeva già in modo abbondante, cosa farà adesso???


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2018-05-05 12.11.41.jpg
La foto è brutta, scusate, la cambio appena posso, ma queste due gallerie vi faranno capire che 2 cm di legno d'abete non bastano ad arginare il desiderio di scavo di queste formiche...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda Robertino » 18/06/2018, 11:43

Quindi adesso non sai se essere felice o piangere a dirotto vero?
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 18/06/2018, 14:49

Solo nell'ultimo mese le BESTIE sono evase tre volte.
Hanno superato nell'ordine: cola a caldo, nastro isolante a 6 strati da idraulico, retina in ferro sigillata con colla e sopra strato di nastro telato, barriera a "L” di plastica saldata con colla a caldo (fra una saldatura e l'altra) e solo il fatto che le avessi messe in quarantena dentro una scatola Ikea dotata di anti fuga x 4 cm ha impedito che girovagassero per casa.
Una di queste evasioni l'hanno compiuta mentre erano "a lezione” in una scuola...
So che la scelta giusta è piangere a dirotto.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda Robertino » 18/06/2018, 15:43

A questo punto quando anche la mia colonia sarà adulta saprò di dover fare il formicaio del legno più duro che posso reperire, circondato da tutti i lati in vetro 5 cm con le pareti delle arene cosparse completamente di antifuga
il tutto ricoperto di cemento armato tranne le parti che necessitano accessibilità e visibilità. Questo per avere un minimo di sicurezza.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 03/10/2018, 20:51

A distanza di tempo, scrivo solo per aggiornare la situazione della colonia, che da una decina di giorni ha iniziato a rallentare ogni attività.

Mentre l'arena era sempre gremita di operaie esploratrici fameliche (l'ha visto chi ha potuto a Entomodena), negli ultimi giorni anche le esterne si nutrono meno, sia di zuccheri che di proteine; per ora comunque non sono stati ancora bloccati gli accessi al formicaio, e c'è normale attività dentro-fuori, ma sto già registrando raggruppamenti di formiche immobili nelle camere.
Questo nonostante le temperature (anche esterne) non siano ancora scese a livello di guardia, anzi, al sole di giorno fa ancora discretamente caldo!
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 01/02/2019, 20:37

Sto facendo i preparativi per la prossima stagione, dopo aver visitato la colonia che si è ammassata in tanti nuclei nel nido ed è immobile.
A breve inizierò a portare il nido in posti meno freddi e a preparare il collegamento col nuovo nido, ormai pronto.
Scavato come il precedente da Mirz (lode e gloria a lui), sfrutta una tavola doppia 40x60 di circa 36 mm di spessore effettivo.

Purtroppo il legno scelto si è rivelato molto "morbido”, forse un tipo di abete giovane, così, per non rinunciare al lavoro già fatto, ho scelto di rivestire l'esterno e tutte le stanze perimetrali interne di uno strato di resina ipossidica, che spero si dimostrerà abbastanza coriacea per le ospiti.

Per chi non lo sapesse la resina ipossidica può essere usata anche per rivestire contenitori destinati agli alimenti, quindi non è una sostanza tossica per le formiche. Il risultato è quello di rivestire le pareti di una barriera vetrosa. Il legno dovrebbe traspirare ugualmente dalle facce rivestite in plexiglas (la tenuta non è mai completamente stagna) e dalla parte superiore che non è stata verniciata completamente.

Qui sotto il risultato.
Posto queste foto anche per ricordarmi come era il nido all'origine... :-D di solito dopo pochi mesi è trasformato in una pattumiera colabrodo... alla faccia della famigerata pulizia delle formiche... :lol:

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Formicaio vagus'19A.jpg

Formicaio vagus'19B.jpg


Per evitare il rischio della dilatazione del plexiglas, che precedentemente aveva permesso alle formiche di imbottire gli spazi con la segatura e creare un cuneo che bloccava il vetro in posizione convessa, ho usato stavolta un plexiglas di spessore maggiore (4 mm). Spero solo sia un accorgimento sufficiente...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 15/02/2019, 19:32

Finalmente ieri ho concluso il trasferimento della colonia, non senza qualche patema d'animo...
Avevo collegato i nidi da una settimana, e il grosso si era trasferito già dopo tre giorni di riscaldamento, a 15 giorni dal risalire delle temperature.
Visto che avevano trasferito anche la covata, salvo uno sparuto mucchietto di giovani larve, ho pensato bene di accelerare i tempi con le recalcitranti, così ho aperto una per volta le vetrate e recuperato quante più operaie potevo. L'operazione è stata laboriosa, ma non più del solito.

Tutto appariva tranquillo.
La regina dov'era? Spero col grosso delle truppe, come logica... ma dobbiamo ricordare l'indole particolarmente bastarda di queste bestiole, che mi hanno sempre riservato sorprese...

Dopo aver concluso l'operazione di pulizia di circa 150 operaie giovani, ho considerato il lavoro finito. Grande agitazione in arena, per le nuove arrivate, ma niente di più.
Il giorno dopo (il nido è stato lasciato aperto in un contenitore con antifuga) ho pensato bene di raccogliere le ultime fuoriuscite dalle eventuali gallerie nascoste che la colonia si era scavata nello scorso anno: una cinquantina non di più!
Bene!
Adesso vorrei recuperare il vecchio nido, lavarlo, e usarlo come esempio didattico per far vedere a tutti che tipo di gallerie scavano queste formiche per evadere e quali sono i punti preferiti.
Per farlo, la cosa migliore è staccare la struttura verticale dal piedistallo e... PANICO TOTALE!!! :shocked:

Nell'intersezione fra le due tavole di legno erano ancora annidate circa 200-300 formiche! E fra loro, apparentemente indisturbata, la regina! :-o
Non vi dico con che frenesia mi sono messo a raccogliere sua maestà (ma sua di chi?) e tutte le operaie che potevo e che fuggivano da tutte le parti... per fortuna che avevo ancora a portata di mano il contenitore detentivo!!!

Vi dico la verità, non avevo mai ricevuto morsi così poderosi da queste formiche! Una è riuscita là, dove non avrei mai immaginato possibile: ha tagliato la pelle spessa del polpastrello del pollice e l'ha riempita di acido formico... un bel bruciore! Ne ho manovrate parecchie di queste formiche, ma è la prima volta che una ci riesce.
Alcuni dei cosiddetti soldati di questa colonia sono davvero enormi e feroci...

Va bene, facciamola finita: la regina è salva, ho recuperato anche un centinaio di larve che stavano proprio alla base del palazzo verticale; dopo alcune ore di stress e agitazione (potevo sentire distintamente il rumore delle zampette di centinaia di grosse formiche che correvano sulla ghiaia dell'arena, anche a due metri di distanza) l'allarme è rientrato e il giorno dopo in arena c'erano solo una ventina di operaie...
L'operazione è conclusa davvero stavolta.
La colonia è domiciliata nel nuovo nido e la visibilità è ottima.
Hanno già sporcato di pezzi di insetti le gallerie alla base del nido (si sono pappate in 24 ore 12 blatte e 25 camole fra larve e pupe)... ma il risultato è questo:

Nuovo nido popolato.jpg
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda Atramandes » 20/03/2019, 14:45

Ciao Gianni,

innanzitutto volevo complimentarmi per il risultato finale, nonostante ancora una volta le leggendarie C. vagus ti abbiano dato del filo da torcere :lol:

Sembra incredibile ma credo proprio che con questa specie non si debba mai abbassare la guardia, io mi sto già preparando psicologiamente, quest'anno infatti ho 4 belle coloniette pronte a partire in tromba ai primi caldi.

Spero di vedere di nuovo questa magnifica colonia ad Entomodena, a presto ;)
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda ParroccheTTo » 06/06/2019, 18:33

Ciao Gianni, sto cercando nel topic ma non riesco a trovare l'informazione che mi serve: che tipologia di antifuga utilizzi per questa colonia di C. vagus? Io ne ho una da più di 2 anni (regina di Aprile 2017) e ultimamente le fughe sono aumentate... Utilizzo un antifuga oleoso (minerale) commerciale.
Hai già trovato la formula perfetta per questa specie?

:-D
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 06/06/2019, 19:08

Per tutte le mie colonie, uso sempre un comune olio lubrificante (in questo momento uno Svitol per ingranaggi e macchine da cucire) ben mescolato con grasso di vaselina (quella bianca, tecnica, ma credo qualsiasi vaselina vada bene).
Non Olio di vaselina, badate bene, perché è troppo liquido e colerebbe sulle pareti facendo danni!

Li mescolo generalmente 50/50%, ma è meglio aumentare la quantità di olio rispetto alla vaselina, perché è quello che blocca le formiche, quindi basta che non sia in quantità eccessiva da colare, e va bene.
Uno strato di almeno 2 cm sul bordo "a tetto” e magari anche un paio di cm anche sulle pareti verticali subito sotto per ora ha sempre bloccato le fughe.
Lo ripasso a volte anche a distanza di mesi senza problemi.
E' più un fatto di sporco che di efficacia: l'olio sembra non "scadere” mai, ma se si riempie di polvere o di detriti, le formiche possono usarli per superarlo, quindi meglio che sia sempre ben pulito e questo dipende anche dalla manutenzione e dal tipo di substrato che usate nelle vostre arene.

Attenzione: NON E' UNA BARRIERA ASSOLUTAMENTE INSUPERABILE!
Funziona solo perché le formiche rifuggono l'odore dell'olio, ma se non si fermassero ad annusare il percorso, o lanciate perché terrorizzate (*) da qualcosa POTREBBERO anche superarlo. Non lo fanno mai però in condizioni normali.
Il bordo a tetto è consigliato perché su tale superficie non riescono (o fanno più fatica) a far aderire scorie o sassolini che permetterebbero loro di passare oltre.

(*) Comunque io in più di dieci anni che lo uso ho visto passare queste barriere solo due o tre volte, e sempre in casi estremi, tipo quando sperimentavo razzie con Polyergus su nidi di F. cunicularia, o con le F. sanguinea: in quei casi le serviformica in arena si lanciavano oltre l'olio per sfuggire all'incursione!

Le uniche formiche che mi hanno superato due volte questa barriera se non la "rinfrescavo” periodicamente, sono state le L. fuliginosus, e solo quest'anno che la colonia è esplosa.
Per loro ripasso l'olio molto ben diluito almeno una volta al mese! Così funziona.
Forse dipende anche dall'insistenza e dal peso effettivo delle formiche che si arrampicano.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 04/09/2019, 14:57

Di ritorno dalle vacanze ho dovuto affrontare una nuova fuga delle formiche, le quali però sono rimaste confinate dentro un contenitore protetto da antifuga. Le piccole bastarde (ah, già! Non tanto piccole!) avevano scalzato un tappo di cotone e colonizzato il contenitore esterno...

Per rimetterle nella loro arena e farle rientrare nei ranghi, ho dimenticato di mettere i guanti e...

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2019-08-30 11.37.50.jpg


Questi sono i risultati che si sono manifestati sui miei polpastrelli alcuni giorni dopo, per aver maneggiato "troppe operaie” senza precauzioni... la pelle si è staccata tutta in un colpo, manifestando poche ore prima un effetto "bolla” quasi come una vescica, indolore, ma con una sensazione di ipersensibilità per la pelle nuova sotto.

Per fortuna che mi ero lavato ripetutamente le mani... :shocked:
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda PomAnt » 07/09/2019, 13:41

anche le mie hanno fatto una piccola fuga proprio ieri...possibile che sentano l'approssimarsi dell inverno e siano più stimolate a scavare per interrarsi? :unsure:
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
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