Quando e come trasferire in un formicaio
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Quando e come trasferire in un formicaio
Il trasferimento da provetta a formicaio è un passo decisamente molto (troppo) atteso, anche se comprensibile, da tutti i neoallevatori mentre viene sempre più rimandato da chi ha tante colonie
E' un passaggio da non sottovalutare perché se fatto nel modo e nel momento sbagliato può portare a gravi conseguenze per la colonia.
Ovviamente a seconda della specie cambiano le necessità e le tempistiche, una prima distinzione va fatta in base al nido: le formiche terricole vanno sistemate in formicai in gesso o gasbeton mentre le arboricole nel legno o in alcuni casi nel sughero.
Per le specie terricole è importante considerare che il formicaio a lastre affiancate riempito di terra è solitamente una PESSIMA scelta per la gestione delle formiche e VIENE SCONSIGLIATO! I moderatori stessi non utilizzano questo tipo di nido per le numerose difficoltà di gestione (che troverete elencate in tantissime discussioni all'interno del forum usando la funzione "cerca").
In caso qualche moderatore volesse aggiungere informazioni o esperienze al riguardo è invitato ad aggiungerle.
Per la costruzione dei vari tipi di nido vi rimando alla barra in alto: "Costruire un formicaio", vi troverete tutte le informazioni necessarie per la realizzazione.
Per il trasferimento, la/e provetta/e con la colonia può essere alloggiata nell'arena collegata al nido, lasciando a loro la decisione su quando effettuare lo spostamento in tutta tranquillità; oppure può essere più facilmente indotto scaldando il nido stesso.
Escludendo ora la distinzione tra terricole e arboricole, è il caso di parlare di tempistiche:
- le specie di maggiori dimensioni (come le grandi Camponotus, ma anche Messor capitatus e Formica spp.) possono essere messe in un piccolo nido già raggiunto il centinaio di operaie, a condizione che il nido sia davvero di esigue dimensioni. Spesso un 10x10 cm è sufficiente per accogliere una popolazione di queste dimensioni, va inoltre considerato il margine di crescita nel breve-medio periodo; se la colonia in poco tempo aumenterà discretamente i suoi numeri, anche la gestione di spazi maggiori sarà meno difficoltosa.
Un caso particolare può essere rappresentato da C. vagus, che raggiunte le 50-60 operaie può essere messa in un piccolo formicaio, infatti l'indole particolarmente ardita di queste formiche le porta a non farsi troppi problemi (ma non devono essere messe comunque in troppo spazio!!) ed anche la prolificità aiuta a recuperare velocemente.
Specie più timide come C. nylanderi invece, è preferibile tenerle più a lungo in provetta poiché essendo meno coraggiose usciranno poco a foraggiare rallentandone la crescita, il mantenimento in provetta offre quindi una gestione migliore finché il numero di operaie non aumenterà.
- specie più piccole come Lasius spp., Myrmica spp., Messor minor, alcune piccole Camponotus spp., Solenopsis fugax, Tetramorium spp., P. pallidula ecc vanno tenute maggiormente in provetta.
Sarebbe buona cosa, una volta riempita la prima provetta di operaie, aggiungerne una seconda in arena che ospiti un nuova parte delle nasciture. A questo punto, quando i numeri saranno abbastanza consistenti da ovviare alle ridotte dimensioni di queste formiche, si può effettuare il trasferimento nel nido (sempre molto piccolo ed adeguato alle previsioni di crescita fino all'inverno).
Il cambio di nido verso uno di maggiori dimensioni è preferibile farlo al risveglio dalla diapausa, collegando i due nidi e scaldando il nuovo in modo che le formiche vi si trasferiscano per iniziare a riprendere le attività. In questo modo la colonia avrà anche tutta la stagione estiva per occupare lo spazio presente. Se l'operazione viene fatta a fine estate, il troppo spazio a disposizione per una colonia che presto dovrà fermarsi per l'ibernazione può causare problemi.
Queste sono le norme basilari per gestire una piccola colonia in crescita, ovviamente le colonie non sono uguali l'un l'altra anche se della medesima specie quindi può esserci variabilità in base al carattere delle formiche che si sta tenendo, ma in linea di massima ci sono degli schemi che sarebbe meglio seguire.
Oltre alle informazioni presenti in questa scheda, ci potrebbero essere cose che mi sono vagamente sfuggite quindi invito tutti i neofiti e chi deve compiere questa azione per le prime volte, a leggere i diari degli utenti più esperti e di colonie che hanno più anni di vita per apprendere ciò che altri hanno già fatto!
Esempio: nella sezione Lasius, c'è la storia della mia colonia di Lasius emarginatus, sono contenuti anche gli errori che feci in trasferimenti errati ai tempi e cosa ne è conseguito, lascio il link per chi fosse interessato alla storia di questa colonia: viewtopic.php?f=12&t=11789
E' un passaggio da non sottovalutare perché se fatto nel modo e nel momento sbagliato può portare a gravi conseguenze per la colonia.
Ovviamente a seconda della specie cambiano le necessità e le tempistiche, una prima distinzione va fatta in base al nido: le formiche terricole vanno sistemate in formicai in gesso o gasbeton mentre le arboricole nel legno o in alcuni casi nel sughero.
Per le specie terricole è importante considerare che il formicaio a lastre affiancate riempito di terra è solitamente una PESSIMA scelta per la gestione delle formiche e VIENE SCONSIGLIATO! I moderatori stessi non utilizzano questo tipo di nido per le numerose difficoltà di gestione (che troverete elencate in tantissime discussioni all'interno del forum usando la funzione "cerca").
In caso qualche moderatore volesse aggiungere informazioni o esperienze al riguardo è invitato ad aggiungerle.
Per la costruzione dei vari tipi di nido vi rimando alla barra in alto: "Costruire un formicaio", vi troverete tutte le informazioni necessarie per la realizzazione.
Per il trasferimento, la/e provetta/e con la colonia può essere alloggiata nell'arena collegata al nido, lasciando a loro la decisione su quando effettuare lo spostamento in tutta tranquillità; oppure può essere più facilmente indotto scaldando il nido stesso.
Escludendo ora la distinzione tra terricole e arboricole, è il caso di parlare di tempistiche:
- le specie di maggiori dimensioni (come le grandi Camponotus, ma anche Messor capitatus e Formica spp.) possono essere messe in un piccolo nido già raggiunto il centinaio di operaie, a condizione che il nido sia davvero di esigue dimensioni. Spesso un 10x10 cm è sufficiente per accogliere una popolazione di queste dimensioni, va inoltre considerato il margine di crescita nel breve-medio periodo; se la colonia in poco tempo aumenterà discretamente i suoi numeri, anche la gestione di spazi maggiori sarà meno difficoltosa.
Un caso particolare può essere rappresentato da C. vagus, che raggiunte le 50-60 operaie può essere messa in un piccolo formicaio, infatti l'indole particolarmente ardita di queste formiche le porta a non farsi troppi problemi (ma non devono essere messe comunque in troppo spazio!!) ed anche la prolificità aiuta a recuperare velocemente.
Specie più timide come C. nylanderi invece, è preferibile tenerle più a lungo in provetta poiché essendo meno coraggiose usciranno poco a foraggiare rallentandone la crescita, il mantenimento in provetta offre quindi una gestione migliore finché il numero di operaie non aumenterà.
- specie più piccole come Lasius spp., Myrmica spp., Messor minor, alcune piccole Camponotus spp., Solenopsis fugax, Tetramorium spp., P. pallidula ecc vanno tenute maggiormente in provetta.
Sarebbe buona cosa, una volta riempita la prima provetta di operaie, aggiungerne una seconda in arena che ospiti un nuova parte delle nasciture. A questo punto, quando i numeri saranno abbastanza consistenti da ovviare alle ridotte dimensioni di queste formiche, si può effettuare il trasferimento nel nido (sempre molto piccolo ed adeguato alle previsioni di crescita fino all'inverno).
Il cambio di nido verso uno di maggiori dimensioni è preferibile farlo al risveglio dalla diapausa, collegando i due nidi e scaldando il nuovo in modo che le formiche vi si trasferiscano per iniziare a riprendere le attività. In questo modo la colonia avrà anche tutta la stagione estiva per occupare lo spazio presente. Se l'operazione viene fatta a fine estate, il troppo spazio a disposizione per una colonia che presto dovrà fermarsi per l'ibernazione può causare problemi.
Queste sono le norme basilari per gestire una piccola colonia in crescita, ovviamente le colonie non sono uguali l'un l'altra anche se della medesima specie quindi può esserci variabilità in base al carattere delle formiche che si sta tenendo, ma in linea di massima ci sono degli schemi che sarebbe meglio seguire.
Oltre alle informazioni presenti in questa scheda, ci potrebbero essere cose che mi sono vagamente sfuggite quindi invito tutti i neofiti e chi deve compiere questa azione per le prime volte, a leggere i diari degli utenti più esperti e di colonie che hanno più anni di vita per apprendere ciò che altri hanno già fatto!
Esempio: nella sezione Lasius, c'è la storia della mia colonia di Lasius emarginatus, sono contenuti anche gli errori che feci in trasferimenti errati ai tempi e cosa ne è conseguito, lascio il link per chi fosse interessato alla storia di questa colonia: viewtopic.php?f=12&t=11789
Spoiler: mostra
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yurj - Messaggi: 2077
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