Il bruco imenottero
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Il bruco imenottero
Oggi sulle rose del mio terrazzo ho trovato 3 bei bruchi, e, diciamocielo, la voglia di vedere la mitica metamorfosi da verme strisciante a leggiadra farfalla è qualcosa che non manca mai a ogni appassionato del microcosmo
, così li ho raccolti.
Confrontando con le immagini su internet ho visto che però non si trattava di larve di lepidottero, bensì di una piccola vespa della famiglia Andrenidae, quindi di un imenottero!
Dopo aver letto sui libri di Wilson come si riproducono gli imenotteri sociali ed eusociali, per me, entomofilo alle prime armi, è stata una bella sorpresa scoprire che una larva erbivora con tutte le sembianze di un normale bruco potesse trasformarsi in una vespetta!
Qualche scatto degli esemplari (scrauso come al solito) e della loro residenza:
Non vedo l'ora di vedere gli adulti!

Confrontando con le immagini su internet ho visto che però non si trattava di larve di lepidottero, bensì di una piccola vespa della famiglia Andrenidae, quindi di un imenottero!
Dopo aver letto sui libri di Wilson come si riproducono gli imenotteri sociali ed eusociali, per me, entomofilo alle prime armi, è stata una bella sorpresa scoprire che una larva erbivora con tutte le sembianze di un normale bruco potesse trasformarsi in una vespetta!
Qualche scatto degli esemplari (scrauso come al solito) e della loro residenza:
Spoiler: mostra
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Filobass - Messaggi: 520
- Iscritto il: 10 mar '11
- Località: Milano
Re: Il bruco imenottero
Complimenti e.. vediamo che ne esce! :D
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enrico - Messaggi: 1631
- Iscritto il: 22 giu '11
- Località: Palermo
Re: Il bruco imenottero
Davvero, sarà interessante osservare e seguire tutto il processo!
Una domanda: il rametto di rosa è inserito in un barattolino tipo yogurt (mi sembra). Ma cos'hai messo dentro? non sembrerebbe acqua, sembra piuttosto un liquido biancastro. Forse è un effetto ottico...
Una domanda: il rametto di rosa è inserito in un barattolino tipo yogurt (mi sembra). Ma cos'hai messo dentro? non sembrerebbe acqua, sembra piuttosto un liquido biancastro. Forse è un effetto ottico...
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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Il bruco imenottero
baroque85 ha scritto:Ma cos'hai messo dentro?
Quello è cotone a mollo in un semplice barattolino di vetro dalla forma allungata, è un metodo utile per non far annegare i piccoli fasmidi così mi venuto naturale addottarlo con queste larve, anche se non credo che queste si possano staccare dalle foglie se non a forza

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Filobass - Messaggi: 520
- Iscritto il: 10 mar '11
- Località: Milano
Re: Il bruco imenottero
Filobass ha scritto:Oggi sulle rose del mio terrazzo ho trovato 3 bei bruchi, e, diciamocielo, la voglia di vedere la mitica metamorfosi da verme strisciante a leggiadra farfalla è qualcosa che non manca mai a ogni appassionato del microcosmo, così li ho raccolti.
Confrontando con le immagini su internet ho visto che però non si trattava di larve di lepidottero, bensì di una piccola vespa della famiglia Andrenidae, quindi di un imenottero!
Dopo aver letto sui libri di Wilson come si riproducono gli imenotteri sociali ed eusociali, per me, entomofilo alle prime armi, è stata una bella sorpresa scoprire che una larva erbivora con tutte le sembianze di un normale bruco potesse trasformarsi in una vespetta!
Qualche scatto degli esemplari (scrauso come al solito) e della loro residenza:Spoiler: mostra
Non vedo l'ora di vedere gli adulti!
Andiamo con ordine!
Gli imenotteri eusociali della famiglia dei vespidae (Vespula, Polistes, Vespa, Dolichovespula e tutti gli altri generi tropicali) non lasciano le larve sulle piante ma le accudiscono all'interno del loro nido con più stanze chiamate cellette che gli adulti sorvegliano in gruppo.
Quindi non c'entrano niente.
Probabilmente la larva della foto è un'Arge rosae, una piccola vespina con l'addome giallo che si riproduce proprio sulle rose.
Spoiler: mostra
- Robybar
- Messaggi: 1781
- Iscritto il: 16 set '11
- Località: Catanzaro lido
Re: Il bruco imenottero
Che coincidenza, anche io una settimana fa li ho trovati sulle rose e anche io ne ho presi un po e ho strutturato un barattolo molto simile al tuo :D
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MattiaMen - Messaggi: 1211
- Iscritto il: 17 set '11
- Località: Arezzo/Firenze
Re: Il bruco imenottero
Robybar ha scritto:Gli imenotteri eusociali della famiglia dei vespidae (Vespula, Polistes, Vespa, Dolichovespula e tutti gli altri generi tropicali) non lasciano le larve sulle piante ma le accudiscono all'interno del loro nido con più stanze chiamate cellette che gli adulti sorvegliano in gruppo.
Sisi, è evidente che queste non sono vespe eusociali, io dicevo solo che ero totalmente ignorante sulla loro riproduzione.
Comunque le larve si sono impupate trai sassolini, i bozzoli immagino schiudano in primavera.
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Filobass - Messaggi: 520
- Iscritto il: 10 mar '11
- Località: Milano
Re: Il bruco imenottero
Come procede qui?
mi intrufolo anche io perhè come voi ho trovato un bruchetto pochi minuti fa, era sotto a delle legne del caminetto, l'ho "scoperchiato" perchè mi ero recato a fare rifornimento di legname :D e non potevo lasciarlo sotto alla pioggia, così l'ho preso e per ora l'ho messo in una scatolina di plastica trasparente, ho letto che bisogna vedere quante zampe ci sono per capire se è un lepidottero o un imenottero, ora non riesco a vederle perchè è tutto raggomitolato su se stesso, posso solo vedere che è ricoperto di peli :D vi posto una foto, magari qualcuno riesce a darmi una mano con la identificazione.


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Michaelteddy - Messaggi: 1114
- Iscritto il: 5 dic '11
- Località: Treviso
Re: Il bruco imenottero
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... xSjLlO3dCA
Dovrebbe essere un lepidottero appartenente alla famiglia delle Arctiidae. Dire il genere o la specie non è facile anche perchè nella tua foto è raggomitolato.
Le larve degli insetti, esattamente come gli insetti maturi, hanno sempre e solo 6 zampe, da cui si formeranno poi quelle definitive. Le altre escrescenze addominali che noti nelle larve sono pseudozampe e infatti sono esclusivamente delle escrescenze carnose non articolate come le zampe vere e nello sviluppo si atrofizzano. Comunque il numero di queste escrescenze nel caso dei bruchi è utile come dici per risalire alla sua tassonomia. Nel link che ti ho messo c'è una discussione su naturamediterraneo.com che potrà esserti utile. In un post c'è anche il link con la chiave di riconoscimento basata appunto sul numero delle pseudozampe
Dovrebbe essere un lepidottero appartenente alla famiglia delle Arctiidae. Dire il genere o la specie non è facile anche perchè nella tua foto è raggomitolato.
Le larve degli insetti, esattamente come gli insetti maturi, hanno sempre e solo 6 zampe, da cui si formeranno poi quelle definitive. Le altre escrescenze addominali che noti nelle larve sono pseudozampe e infatti sono esclusivamente delle escrescenze carnose non articolate come le zampe vere e nello sviluppo si atrofizzano. Comunque il numero di queste escrescenze nel caso dei bruchi è utile come dici per risalire alla sua tassonomia. Nel link che ti ho messo c'è una discussione su naturamediterraneo.com che potrà esserti utile. In un post c'è anche il link con la chiave di riconoscimento basata appunto sul numero delle pseudozampe

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Il bruco imenottero
Grazie! qualcuno potrebbe fornirmi qualche dritta per tenerlo fino a che non diventa sfarfalla? in questo campo so meno di zero
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Michaelteddy - Messaggi: 1114
- Iscritto il: 5 dic '11
- Località: Treviso
Re: Il bruco imenottero
Ovviamente dovresti allestire un contenitore. Per le prime fasi, quelle in cui devi permettere al bruco di prendere il pieno regime metabolico (operazione dipendente dalla temperatura che dovresti tenere almeno a 22-23 gradi), basta una sola piantina che puoi tenere vitale anche coltivandola normalmente o lasciandola con le radici a mollo. Devi ovviamente circoscrivere lo spazio del bruco per impedire che sfugga o che cada nell'acqua. Quando noti che l'alimentazione è diventata notevole non basterà più la piantina e dovrai metterlo in una teca offrendogli periodicamente vegetazione nuova e ripulendo gli escrementi man mano. Mettere una provetta d'acqua potrebbe essere superfluo, ma male non fà
. Ovviamente la teca deve essere chiusa, magari con rete.
Se l'identificazione è corretta dovrebbe trattarsi di un bruco polifago, quindi non ha una o poche piante esclusive da cui trarre nutrimento. Dovrebbero andare bene tutte le foglie tenere di erbe di campo, preferibilmente quelle che danno un'infiorescenza.
Il tutto mantenendo sempre le temperature adeguate. Per le fasi successive a quelle larvali, devi solo fornire dei punti di aggrappo sui quali il bruco salirà e inizierà a intessere la seta (tipo dei rametti ben fissati) poi non devi fare altro che attendere ed osservare. Lascia appunto la retina o un giorno il tuo lepidottero sfarfallerà senza che tu ti sia levato lo sfizio di vedere almeno di cosa si trattasse

Se l'identificazione è corretta dovrebbe trattarsi di un bruco polifago, quindi non ha una o poche piante esclusive da cui trarre nutrimento. Dovrebbero andare bene tutte le foglie tenere di erbe di campo, preferibilmente quelle che danno un'infiorescenza.
Il tutto mantenendo sempre le temperature adeguate. Per le fasi successive a quelle larvali, devi solo fornire dei punti di aggrappo sui quali il bruco salirà e inizierà a intessere la seta (tipo dei rametti ben fissati) poi non devi fare altro che attendere ed osservare. Lascia appunto la retina o un giorno il tuo lepidottero sfarfallerà senza che tu ti sia levato lo sfizio di vedere almeno di cosa si trattasse

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Il bruco imenottero
winny88 ha scritto:Ovviamente dovresti allestire un contenitore. Per le prime fasi, quelle in cui devi permettere al bruco di prendere il pieno regime metabolico (operazione dipendente dalla temperatura che dovresti tenere almeno a 22-23 gradi), basta una sola piantina che puoi tenere vitale anche coltivandola normalmente o lasciandola con le radici a mollo. Devi ovviamente circoscrivere lo spazio del bruco per impedire che sfugga o che cada nell'acqua. Quando noti che l'alimentazione è diventata notevole non basterà più la piantina e dovrai metterlo in una teca offrendogli periodicamente vegetazione nuova e ripulendo gli escrementi man mano. Mettere una provetta d'acqua potrebbe essere superfluo, ma male non fà. Ovviamente la teca deve essere chiusa, magari con rete.
Se l'identificazione è corretta dovrebbe trattarsi di un bruco polifago, quindi non ha una o poche piante esclusive da cui trarre nutrimento. Dovrebbero andare bene tutte le foglie tenere di erbe di campo, preferibilmente quelle che danno un'infiorescenza.
Il tutto mantenendo sempre le temperature adeguate. Per le fasi successive a quelle larvali, devi solo fornire dei punti di aggrappo sui quali il bruco salirà e inizierà a intessere la seta (tipo dei rametti ben fissati) poi non devi fare altro che attendere ed osservare. Lascia appunto la retina o un giorno il tuo lepidottero sfarfallerà senza che tu ti sia levato lo sfizio di vedere almeno di cosa si trattasse
Ottimo grazie dei consigli
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Michaelteddy - Messaggi: 1114
- Iscritto il: 5 dic '11
- Località: Treviso
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