Dubbi entomologici
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Dubbi entomologici
Ciao a tutti, sto approfittando di quest'inverno e per approfondire le mie conoscenze a livello entomologico, fin'ora decisamente troppo settoriali e lacunose.
Al momento sto affrontando per lo più tassonomia, classificazione e un po' di anatomia dei vari ordini. Purtroppo però non ho amici esperti nell'ambito che possano darmi una mano e spesso, leggendo dai libri, mi sorgono dubbi che fatico a risolvere completamente da solo. Volevo aprire questa discussione per poter chiarire alcuni di questi dubbi con l'aiuto di chi ha tempo e voglia di rispondermi. Spero di avere postato nella giusta sezione.
Veniamo a noi:
1) Ho svariati dubbi sulla nomenclatura delle aree e delle suddivisioni del torace, correggetemi se sbaglio: partendo dalla testa protorace, mesotorace, metatorace, le cui superfici dorsali sono pronoto, mesonoto e metanoto.
Poi io per anni ho erroneamente considerato il termine "mesosoma" come sinonimo di torace, invece scopro essere torace + propodeo, pensavo che il propodeo fosse la parte superiore del metatorace, il metanoto, ma evidentemente non è così. Mi sembra di capire che il propodeo è sopra al metanoto.. sbaglio? So individuare il propodeo su una formica, un sacco di identificazioni si basano sul propodeo, ma mi chiedo: Cos'è il propodeo? perchè non fa parte del torace? è una zona che posso ritrovare anche in altre famiglie o altri ordini di insetti (al di fuori di Formicidae o di Imenoptera)?
2) Sto studiando su un testo in inglese e c'è un termine di cui non trovo la traduzione in italiano. Il termine riguarda la famiglia Acrididae dell'ordine Orthoptera. L'identificazione dei gruppi e delle specie passa spesso dall'osservazione delle linee sul pronoto denominate "keel", di solito sono una dritta centrale e due laterali a gomito. Come si chiamano in italiano queste keel? e di cosa si tratta? Nel senso, sono semplicemente linee colorate o segmenti di congiunzione tra diverse sezioni del pronoto?
3) Poi vorrei avere delle conferme su quello che ho capito della partenogenesi, ditemi se sbaglio. Contate che non ho profonde basi di biologia, quindi il meccanismo a livello specifico mi rimane in parte oscuro, e potrei fare qualche errore di nomenclatura. Comunque, prendiamo l'ordine Phasmida: le femmine fanno uova aploidi, alcune di esse vengono fecondate da maschi e sviluppano embrioni diploidi (due corredi genetici diversi) che possono essere sia maschio che femmina; altre uova non vengono fecondate e diploidizzano da sole sviluppando un embrione diploide con due corredi genetici identici. Quest'ultimo individuo è femmina e da adulto raggiungerà la fertilità. Dico bene? Stessa cosa dovrebbe accadere negli Embiotteri.
Negli imenotteri, invece si può comunque parlare di partenogenesi? Immagino di si. Anche se la storia è ben diversa come sabbiamo bene su questo forum: le uova aploidi sviluppano embrioni aploidi che diventeranno maschi fertili e le uova diploidi danno solo femmine.
4) A voi risulta che Blattoidei e Mantoidei siano due ordini separati o riuniti come due sottordini di Dictyoptera? Perchè io su alcuni libri trovo in un modo e in altri in un altro.. Poi quali sarebbero le caratteristiche che li portano a sottostare allo stesso ordine, ovvero cosa contraddistingue l'ordine Dictyoptera? Non mi è chiaro
5) Ultima domanda di questo giro: Lo scutello.. Esattamente cos'è? Lo individuo facilmente su determinati Ordini o famiglie, ma esattamente cos'è? Su alcuni insetti sembra il mesonoto, ma evidentemente non lo sarà. Nella formica sembra una strisciolina tra il mesonoto e il metanoto.
Grazie
Al momento sto affrontando per lo più tassonomia, classificazione e un po' di anatomia dei vari ordini. Purtroppo però non ho amici esperti nell'ambito che possano darmi una mano e spesso, leggendo dai libri, mi sorgono dubbi che fatico a risolvere completamente da solo. Volevo aprire questa discussione per poter chiarire alcuni di questi dubbi con l'aiuto di chi ha tempo e voglia di rispondermi. Spero di avere postato nella giusta sezione.
Veniamo a noi:
1) Ho svariati dubbi sulla nomenclatura delle aree e delle suddivisioni del torace, correggetemi se sbaglio: partendo dalla testa protorace, mesotorace, metatorace, le cui superfici dorsali sono pronoto, mesonoto e metanoto.
Poi io per anni ho erroneamente considerato il termine "mesosoma" come sinonimo di torace, invece scopro essere torace + propodeo, pensavo che il propodeo fosse la parte superiore del metatorace, il metanoto, ma evidentemente non è così. Mi sembra di capire che il propodeo è sopra al metanoto.. sbaglio? So individuare il propodeo su una formica, un sacco di identificazioni si basano sul propodeo, ma mi chiedo: Cos'è il propodeo? perchè non fa parte del torace? è una zona che posso ritrovare anche in altre famiglie o altri ordini di insetti (al di fuori di Formicidae o di Imenoptera)?
2) Sto studiando su un testo in inglese e c'è un termine di cui non trovo la traduzione in italiano. Il termine riguarda la famiglia Acrididae dell'ordine Orthoptera. L'identificazione dei gruppi e delle specie passa spesso dall'osservazione delle linee sul pronoto denominate "keel", di solito sono una dritta centrale e due laterali a gomito. Come si chiamano in italiano queste keel? e di cosa si tratta? Nel senso, sono semplicemente linee colorate o segmenti di congiunzione tra diverse sezioni del pronoto?
3) Poi vorrei avere delle conferme su quello che ho capito della partenogenesi, ditemi se sbaglio. Contate che non ho profonde basi di biologia, quindi il meccanismo a livello specifico mi rimane in parte oscuro, e potrei fare qualche errore di nomenclatura. Comunque, prendiamo l'ordine Phasmida: le femmine fanno uova aploidi, alcune di esse vengono fecondate da maschi e sviluppano embrioni diploidi (due corredi genetici diversi) che possono essere sia maschio che femmina; altre uova non vengono fecondate e diploidizzano da sole sviluppando un embrione diploide con due corredi genetici identici. Quest'ultimo individuo è femmina e da adulto raggiungerà la fertilità. Dico bene? Stessa cosa dovrebbe accadere negli Embiotteri.
Negli imenotteri, invece si può comunque parlare di partenogenesi? Immagino di si. Anche se la storia è ben diversa come sabbiamo bene su questo forum: le uova aploidi sviluppano embrioni aploidi che diventeranno maschi fertili e le uova diploidi danno solo femmine.
4) A voi risulta che Blattoidei e Mantoidei siano due ordini separati o riuniti come due sottordini di Dictyoptera? Perchè io su alcuni libri trovo in un modo e in altri in un altro.. Poi quali sarebbero le caratteristiche che li portano a sottostare allo stesso ordine, ovvero cosa contraddistingue l'ordine Dictyoptera? Non mi è chiaro
5) Ultima domanda di questo giro: Lo scutello.. Esattamente cos'è? Lo individuo facilmente su determinati Ordini o famiglie, ma esattamente cos'è? Su alcuni insetti sembra il mesonoto, ma evidentemente non lo sarà. Nella formica sembra una strisciolina tra il mesonoto e il metanoto.
Grazie

Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
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Re: Dubbi entomologici
1) Sì, il mesosoma è la "porzione di mezzo del corpo" e negli imenotteri è formato da torace e propodeo. Il propodeo è il primo segmento addominale, non uno toracico, ecco il motivo di questa distinzione. E' fuso in questo modo al torace e prende questo nome solo negli imenotteri. Non è sinonimo di metanoto, è separato da questo, anche se la separazione di solito è molto poco evidente. Il metanoto in effetti è un'area molto ristretta, ecco perché evidenziamo quasi sempre il propodeo come utile per la morfologia di una formica e non il metanoto. Che il propodeo non faccia parte del torace te ne puoi rendere conto osservando lo sviluppo delle forme giovanili in molti imenotteri: la fusione al torace di questo segmento avviene durante lo sviluppo della pupa.
2) La parola "keel" credo che si possa tradurre con "chiglia". Scelta direi per similitudine con le chiglie delle carene delle barche. Sono delle linee che non demarcano zone separate, direi semplici incisioni nell'esoscheletro. Non so se abbiano una particolare ragione funzionale anatomica negli Acrididi, però spesso queste rientranze nell'esoscheletro degli artropodi hanno uno scopo. Il primo che mi viene in mente è di fungere da inserzione per i muscoli. Gli animali con un endoscheletro hanno delle protuberanze sulle ossa (creste, linee, tubercoli, tuberosità) che servono per l'inserzione dei tendini; se hai un esoscheletro (coi muscoli all'interno) ovviamente i muscoli devono fare inserzione dall'interno, per cui queste protuberanze, viste dall'esterno, sembrano rientranze. Tipico esempio per questo caso: la fovea del cefalotorace dei ragni. Non so esattamente la funzione delle chiglie pronotali degli Acrididi, ma potrebbe essere qualcosa del genere...
3) Mi interessai un po' anche io alla determinazione del sesso nei fasmidi quando provai ad allevare gli Extatosoma tiaratum (pessima idea! I fasmidi sono una croce da allevare, non fatelo mai!). Le uova partenogenetiche non "diploidizzano da sole" come dici in realtà. I fasmidi dovrebbero fare partenogenesi di tipo automittica. Questo processo non prevede una "diploidizzazione spontanea" (come può avvenire in altri processi biologici) ma la "fecondazione" dell'ovocito (aploide dopo la meiosi) con un polocito (aploide anche lui dopo la meiosi). Nella meiosi classica da una cellula della linea germinale diploide se ne producono 4 aploidi (dopo 2 citodieresi e solo 1 duplicazione del genoma): 2 ovociti e 2 polociti (questi uiltimi molto piccoli). Nei mammiferi come noi i polociti degenerano, mentre negli animali che fanno partenogenesi automittica fungono da "spermatozoi". Fecondano un ovocito per produrre un uovo diploide. Queste uova produrranno solo femmine, mancando ovviamente in ogni caso, in ogni specie, il cromosoma sessuale maschile. Non sono "2 corredi genetici identici" come dici, e questo è importante! infatti il polocito ha il 50% delle probabilità di portare lo stesso cromosoma dell'ovocito e il 50% di portare l'altro (il cromosoma analogo). Quindi ad ogni ciclo di partenogenesi aumenta l'omozigosi (cioè l'identicità) in media solo del 50% delle coppie di cromosomi (notare che quindi la figlia non sarà un clone della madre). Quindi al primo ciclo 50% di omozigosi, al secondo 75%, al terzo 87,5% e così via. Però nei fasmidi basta un solo ciclo di anfigonia (cioè con fecondazione di un maschio) in mezzo a tutti questi di partenogenesi per avere una nuova generazione con 0% di omozigosi. Dato che l'omozigosi è uno svantaggio, le femmine partenogenetiche sono sempre più "deboli", ciclo dopo ciclo, ed ecco il perché la necessità di avere ancora i maschi. Personalmente me ne accorgevo proprio con gli Extatosoma: se facevo riprodurre le femmine senza maschi, le nuove femmine erano sempre più piccole, brutte, deformi e facevano un sacco di autotomia, tanto che da adulte se avevano 3-4 arti era tutto di guadagnato; mentre le femmine nate dopo accoppiamento con maschi... enormi e gagliarde!
Nella partenogenesi apomittica gli ovociti vengono prodotti già diploidi dopo una meiosi insolita (2 citodieresi e 2 duplicazioni del genoma). In questo caso non c'è omozigosi, ma le figlie sono geneticamente identiche alle madri, salvo che per mutazioni puntiformi casuali avvenute nella linea germinale. Ma non dovrebbe essere il caso dei fasmidi.
2) La parola "keel" credo che si possa tradurre con "chiglia". Scelta direi per similitudine con le chiglie delle carene delle barche. Sono delle linee che non demarcano zone separate, direi semplici incisioni nell'esoscheletro. Non so se abbiano una particolare ragione funzionale anatomica negli Acrididi, però spesso queste rientranze nell'esoscheletro degli artropodi hanno uno scopo. Il primo che mi viene in mente è di fungere da inserzione per i muscoli. Gli animali con un endoscheletro hanno delle protuberanze sulle ossa (creste, linee, tubercoli, tuberosità) che servono per l'inserzione dei tendini; se hai un esoscheletro (coi muscoli all'interno) ovviamente i muscoli devono fare inserzione dall'interno, per cui queste protuberanze, viste dall'esterno, sembrano rientranze. Tipico esempio per questo caso: la fovea del cefalotorace dei ragni. Non so esattamente la funzione delle chiglie pronotali degli Acrididi, ma potrebbe essere qualcosa del genere...
3) Mi interessai un po' anche io alla determinazione del sesso nei fasmidi quando provai ad allevare gli Extatosoma tiaratum (pessima idea! I fasmidi sono una croce da allevare, non fatelo mai!). Le uova partenogenetiche non "diploidizzano da sole" come dici in realtà. I fasmidi dovrebbero fare partenogenesi di tipo automittica. Questo processo non prevede una "diploidizzazione spontanea" (come può avvenire in altri processi biologici) ma la "fecondazione" dell'ovocito (aploide dopo la meiosi) con un polocito (aploide anche lui dopo la meiosi). Nella meiosi classica da una cellula della linea germinale diploide se ne producono 4 aploidi (dopo 2 citodieresi e solo 1 duplicazione del genoma): 2 ovociti e 2 polociti (questi uiltimi molto piccoli). Nei mammiferi come noi i polociti degenerano, mentre negli animali che fanno partenogenesi automittica fungono da "spermatozoi". Fecondano un ovocito per produrre un uovo diploide. Queste uova produrranno solo femmine, mancando ovviamente in ogni caso, in ogni specie, il cromosoma sessuale maschile. Non sono "2 corredi genetici identici" come dici, e questo è importante! infatti il polocito ha il 50% delle probabilità di portare lo stesso cromosoma dell'ovocito e il 50% di portare l'altro (il cromosoma analogo). Quindi ad ogni ciclo di partenogenesi aumenta l'omozigosi (cioè l'identicità) in media solo del 50% delle coppie di cromosomi (notare che quindi la figlia non sarà un clone della madre). Quindi al primo ciclo 50% di omozigosi, al secondo 75%, al terzo 87,5% e così via. Però nei fasmidi basta un solo ciclo di anfigonia (cioè con fecondazione di un maschio) in mezzo a tutti questi di partenogenesi per avere una nuova generazione con 0% di omozigosi. Dato che l'omozigosi è uno svantaggio, le femmine partenogenetiche sono sempre più "deboli", ciclo dopo ciclo, ed ecco il perché la necessità di avere ancora i maschi. Personalmente me ne accorgevo proprio con gli Extatosoma: se facevo riprodurre le femmine senza maschi, le nuove femmine erano sempre più piccole, brutte, deformi e facevano un sacco di autotomia, tanto che da adulte se avevano 3-4 arti era tutto di guadagnato; mentre le femmine nate dopo accoppiamento con maschi... enormi e gagliarde!
Nella partenogenesi apomittica gli ovociti vengono prodotti già diploidi dopo una meiosi insolita (2 citodieresi e 2 duplicazioni del genoma). In questo caso non c'è omozigosi, ma le figlie sono geneticamente identiche alle madri, salvo che per mutazioni puntiformi casuali avvenute nella linea germinale. Ma non dovrebbe essere il caso dei fasmidi.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
4) Iniziamo col dire che per quanto riguarda i taxa di categoria tassonomica superiore alla famiglia non esiste principio di priorità e quindi sinonimia/omonimia da risolvere. Ogni taxon descritto, così come ogni separazione e classificazione proposta, possono essere considerati validi. Di solito si tende a seguire la classificazione che segue la maggioranza delle persone e a considerarla quella più "adatta", "corretta", ma si può benissimo scegliere tra le varie proposte. Puoi anche proporne una nuova tu (avendo premura di fare un'adeguata pubblicazione a riguardo) e seguire quella se ti va. Detto questo, la classificazione a cui fai riferimento tu è evidentemente Dictyoptera come superordine che comprende due ordini: Blattodea e Mantodea. Ma tutto quello che puoi trovare nei vari libri puoi considerarlo ugualmente valido.
Semplicemente non esistono queste caratteristiche! L'ICZN non dà indicazioni su come separare le categorie tassonomiche e ognuno segue i propri principi, spesso con forti discordanze rispetto ad altri. Ecco il motivo per cui esistono spesso varie classificazioni alternative.
5) Lo scutello è una porzione del mesonoto, quella più caudale. Nelle operaie delle formiche è una "strisciolina" molto ridotta come dici, ma nelle forme alate, dato che il mesonoto sviluppa molto di più, è una porzione molto ben evidente.
Fiabo ha scritto:Poi quali sarebbero le caratteristiche che li portano a sottostare allo stesso ordine, ovvero cosa contraddistingue l'ordine Dictyoptera? Non mi è chiaro
Semplicemente non esistono queste caratteristiche! L'ICZN non dà indicazioni su come separare le categorie tassonomiche e ognuno segue i propri principi, spesso con forti discordanze rispetto ad altri. Ecco il motivo per cui esistono spesso varie classificazioni alternative.
5) Lo scutello è una porzione del mesonoto, quella più caudale. Nelle operaie delle formiche è una "strisciolina" molto ridotta come dici, ma nelle forme alate, dato che il mesonoto sviluppa molto di più, è una porzione molto ben evidente.
Ultima modifica di winny88 il 23/01/2017, 16:22, modificato 1 volta in totale.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Nelle regine lo scutello è quello indicato qui come MsScl (nota anche la separazione tra metanoto, molto ristretto, e propodeo):


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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Brutta questa immagine!
Non riporta il mesonoto, ma solo lo scutello, creando quindi confusione, proprio quella che cercavamo di risolvere. Poi la freccia nell'immagine per scutello indica una porzione molto craniale ed estesa del mesonoto: quello non è lo scutello, ma lo scuto.
Sicuramente NON torna utile, anzi...! Disfa parecchio!
Non riporta il mesonoto, ma solo lo scutello, creando quindi confusione, proprio quella che cercavamo di risolvere. Poi la freccia nell'immagine per scutello indica una porzione molto craniale ed estesa del mesonoto: quello non è lo scutello, ma lo scuto.
Sicuramente NON torna utile, anzi...! Disfa parecchio!

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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Questa è ottima!
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Sono solo invertiti palpi labiali e palpi mascellari.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Grande Winny! Grazie mille! La risposta che speravo di ottenere.. Tutto molto più chiaro adesso. Molto interessante il discorso sulla partenogenesi, avevo capito male, vorrei assolutamente approfondire. Chiunque abbia voglia di aggiungere qualcosa si accomodi, non aspetto altro.
Riguardo all'immagine potresti scrivermi il significato anche delle altre sigle?
Oc: Ocelli
Prnt: Pronoto
MsSct: ?? non è sempre il pronoto quello?
ScSc: ?
MsScl: avrei detto mesonoto, ma tu mi dici scutello
Mtn: metanoto
Prpd: propodeo
P: peziolo
Pp: postpeziolo
Gianni quell'immagine (la prima) è esattamente quella da cui è scaturita la domanda che ho fatto
Riguardo all'immagine potresti scrivermi il significato anche delle altre sigle?
Oc: Ocelli
Prnt: Pronoto
MsSct: ?? non è sempre il pronoto quello?
ScSc: ?
MsScl: avrei detto mesonoto, ma tu mi dici scutello
Mtn: metanoto
Prpd: propodeo
P: peziolo
Pp: postpeziolo
Gianni quell'immagine (la prima) è esattamente quella da cui è scaturita la domanda che ho fatto

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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
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Re: Dubbi entomologici
Scaricata nella versione corretta adesso! Grazie
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Fiabo - Messaggi: 162
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Re: Dubbi entomologici
MsSct è lo scuto, che è un'altra porzione del mesonoto. Ecco perché sia scuto che scutello hanno Ms prima, per indicare che sono entrambi parte del mesonoto.
ScSc= solco scutellare
ScSc= solco scutellare
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
PS= nelle regine il pronoto è "schiacciato" sotto lo scuto e di solito si vede solo in visione di profilo.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Dubbi entomologici
Perfetto! Il PS finale ha proprio anticipato la domanda che stavo per fare. Grazie
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Fiabo - Messaggi: 162
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