Domanda foraggiamento

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Domanda foraggiamento

Messaggioda Eugenio » 18/06/2015, 11:32

Ciao a tutti,
osservando la mia colonietta di Tetramorium caespitum durante il reclutamento mi è sorta una domanda, le formiche come sanno regolarsi nella quantità delle foraggiatrici ?
Mi spiego meglio, un operaia trova la camola, rientra nel nido, da li a poco ne escono altre 7/8, mentre le restanti rimangono dentro, il fatto che non escano anche loro è solo segno che la "comunicazione" non le ha raggiunte, oppure hanno la possibilità di un pensiero cosciente nel dire "sono già abbastanza io non servo" oppure all'interno della stessa casta si dividono i compiti in base all'età dell'operaia (tipo le api che in base ai giorni di vita svolgono ruoli differenti nel alveare) ?
Grazie in anticipo per le risposte !
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda feyd » 18/06/2015, 12:36

la situazione è molto più complicata di quanto sembri, oltre ad essere ancora materia di ricerca, ma generalmente:

1)un operaia trova il cibo e torna al formicaio lasciando una scia odorosa indicando il tipo di cibo e la quantità dello stesso.
2) questa operaia torna al nido e comunica alle sorelle le informazioni sul cibo cercando di convincerle, lo comunica a tutte quelle che incrocia.
3) le operaie che trovano la scia odorosa possono decidere se seguirla o meno.
4) le operaie convinte seguono la traccia lasciando a loro volta informazione chimica sul loro numero
5) più operaie partono per il cibo più è difficile che le altre vengano convinte.
6) le operaie che tornano fanno come la prima, quindi altre vengono convinte e la scia odorosa che porta al cibo è rafforzata.
7) altre operaie partono e tornano aumentando il reclutamento.
8) quando il cibo finisce viene "scritto" sulla scia odorosa e nessuna formica andrà più lungo quella traiettoria.



le singole operaie possono decide cosa fare, questa decisione è anche dovuta all'età ed al ruolo in quel momento svolto. Le operaie più vecchie sono quelle più propense ad andare a foraggiare.
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda Eugenio » 18/06/2015, 13:08

Delle scie ormonali ne ero già a conoscenza, ho trovato il documentario sulle Atta sp. davvero molto istruttivo ed affascinante (https://www.youtube.com/watch?v=zf9B2LTsdRQ), mi chiedevo appunto se esistesse un pensiero collettivo del singolo, del rendersi conto di cosa stanno facendo gli altri membri della colonia, o se fosse tutto basato sull'unione delle singole scelte dell' individuo.
Perché è vero che ciascun individuo opera la sua scelta in autonomia, ma in questo modo sarebbe quindi possibile che tutta la colonia decidesse (ragionando statisticamente per assurdo) di seguire la pista e lasciare quindi vuoto il formicaio ?
L'alternativa è come hai indicato tu nei punti 4 e 5, è che siano in grado di valutare che più individui stanno seguendo quella pista, meno avranno bisogno di aiuto, quindi un pensiero del singolo sulla collettività, ed è parecchio complesso ed avanzato per degli insetti, come ragionamento, o sbaglio ?
Chiedo scusa se mi sono espresso male, spero si sia capito il mio ragionamento !

p.s.
uso il termine "individuo" per indicare la singola formica, giusto per comodità
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda feyd » 18/06/2015, 13:46

esatto è abbastanza complesso, ma si può arrivare allo stesso risultato con un procedimento più semplice.
Ipotizziamo di avere due possibili messaggi ormonali, aiuto e andato.

ogni messaggio di aiuto mobilita delle operaie, ogni messaggio di andato scoraggia le operaie ad andare.

in questo modo conterà solo la differenza fra questi tue messaggi nella decisione del singolo individuo, che quindi non deve "pensare" a tutta la colonia ma solo reagire ad un dato stimolo.

Quindi si per me la complessità delle colonie nasce dalla "semplicità" di piccole informazioni "semplici" scambiate fra singoli individui, senza avere un "pensiero di sciame" o collettivo.
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda Sara75 » 18/06/2015, 13:48

Ci sono anche altri stimoli odorosi che "competono" con quello della foraggiatrice.
A seconda della concentrazione del feromone di reclutamento e dell'attività svolta in quel momento dall'operaia, si avrà nella stessa una reazione attiva o passiva alla richiesta di foraggiamento.
È possibile anche che vi sia un gradiente odoroso che determini il numero ottimale di operaie all'interno del nido, per assolvere i compiti di nutrici e di sorveglianza, che non debba scendere sotto una data soglia...in questo modo le operaie stesse possono singolarmente valutare la quantità ottimale di lavoratori nel nido e non diminuirla mettendo a repentaglio la colonia stessa.

Come dice Feyd, non è un pensiero collettivo ma la somma di singole azioni a creare il comportamento.
Quello che è certo è che l'attività di un formicaio è estremamente complessa e campo di studio aperto ;)
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda Eugenio » 18/06/2015, 13:51

In quest'ottica è tutto molto più semplice,ad un certo punto si raggiunge un equilibrio in cui il messaggio di "andato" è pari a quello di "aiuto" e quindi nessuno lo nota più, incredibile come l'unione di queste piccolissime scelte del singolo siano così coordinate da dare l'idea di un pensiero collettivo !
Grazie del confronto Feyd !

Edit:
Letto ora il tuo commento Sara, anche quella sarebbe una spiegazione, ma queste cose scientificamente non vengono studiate da qualcuno da qualche parte ? perché noi, e chiunque abbia una passione "amatoriale", possiamo solo dedurre dall' osservazione diretta, dubito che qualcuno qui abbia i mezzi e la strumentazione per "leggere" e decifrare le piste ormonali, ma sarebbe fondamentale per la comprensione a fondo di questo mondo !
Grazie anche a te Sara per la delucidazione !
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda feyd » 18/06/2015, 14:08

il problema è che la maggior parte di questi messaggi è scambiato per via chimica in quantità microscopiche, per poterli vedere dovremmo avere uno spettrografo con una precisione sublime ed esente dal rumore di fondo, o avvicinarlo tantissimo ma in questo modo si disturba l'evento che si vuole misurare.

ma si ci sono molti mirmecologi professionisti che studiano tutto questo, l'osservazione diretta di quel che succede però come detto è mooolto complicata.
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda Sara75 » 18/06/2015, 14:13

Ho letto di studi in laboratorio proprio con le modalità descritte da Feyd, sicuro sono piuttosto complessi e di difficile finanziamento, ma ultimamente la mirmecologia sembra aprire scenari interessanti e modelli di applicazione utili in diversi campi.
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda feyd » 18/06/2015, 14:18

Sara75 ha scritto:Ho letto di studi in laboratorio proprio con le modalità descritte da Feyd, sicuro sono piuttosto complessi e di difficile finanziamento, ma ultimamente la mirmecologia sembra aprire scenari interessanti e modelli di applicazione utili in diversi campi.



beh ricordo che gia nel campo dell'informatica i sistemi di simulazione creati studiando il comportamento delle formiche sono di uso comune e fondamentale per le nostre reti di calcolo :-D

la tecnologia spettroscopica sta raggiungendo livelli molto elevati, e più andarà avanti più sarà possibile eseguire questi studi in modo corretto
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Re: Domanda foraggiamento

Messaggioda Eugenio » 18/06/2015, 14:38

Ho visto un documentario qualche tempo fa in cui illustravano un nuovo programma di calcolo tragitti, ispirato al sistema di decisione della pista delle formiche
Delle "formiche virtuali" andavano da una destinazione all'altra in modo del tutto casuale, lasciando una traccia, e in pochissimo tempo si risaliva alla traccia (percorso automobilistico) più breve e veloce per passare da tutte le destinazioni, molto affascinante !
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