Allevamento in semi-cattività

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda manuel » 19/08/2011, 14:48

anke io a casa ho trovato messor barbarus e tetramorium nello stesso (nido) :-D
LE MIE COLONIE
Spoiler: mostra
In Allevamento
Camponotus piceus : (regina)+ 17 operaie
Messor structor :(3 regine )+ 500 operaie
Tapinoma.sp :( 6 regine )+ 1000 operaie
Tetramorium.sp : (regina) + 100 operaie
Lasius emarginatus: ( 2 regine )
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 19/08/2011, 17:13

effettivamente oltre che un test sulla presenza di altre colonie era uno spianare la strada tipo buldozzer e piantare la propria colonia da questo punto di vista. :-? Ho ben cercato il posto più sgombro, non per niente le ho messe su un'albero, il giardino è disseminato di altre colonie.

l'alternativa sarebbe uno studio minuzioso dell'habitat e delle nicchie ecologiche volto a trovare specie/situazioni con basso rischio di conflittualità. Ma anche quì andrebbero considerati il clima (posto non al sole) e molte altre cose (posto che non dia fastidio ecc).

Ho deciso invece di dare priorità alla sistemazione sicura della colonia, non in sfregio alle tue considerazioni (che sono inappuntabili), ma per mancanza di soluzioni alternative date da tempo/energie/capacità.
Però sarebbe il massimo riuscire ad inserirla in modo che coabiti con le specie naturalmente presenti, senza rischiare guerre totali irreversibili. Forse per me sarebbe puntare troppo in alto ma sarebbe interessantissimo studiarene la convivenza! :love1:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 19/08/2011, 19:41

Infatti è quello che intendo fare in Oasi scegliendo chi e dove mettere in funzione dell'ambiente circostante.

Chiaramente non si hanno garanzie (anche per il futuro)...ma voglio provare il tutto e per tutto. Per questo sto già studiando e mappando i vari nidi. :smile:

Io ho il vantaggio di avere un'area molto grande...quindi più possibilità. :winky:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda ricu » 20/08/2011, 0:45

wow, un po come per le vacche in stabulazione semi libera, tutto il giorno fuori e la sera tutte in stalla! :wow:
Sul fatto di un formicaio del genere in un sentiero autoguidato nel bosco...beh, doppio e triplo wow già mi immagino una sezione di tronco in resina appoggiata a terra con dentro il formicaio ed i bambini in ginocchio a curiosare... ...che spettacolo...
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Ruben » 20/08/2011, 2:09

Sto sgranando gli occhi!
interessantissima sta cosa...
penso che se le colonie sono molto numerose si possono difendere bene da sole,certo l'osservazione della zona è essenziale, se ci sono megacolonie vicine il territorio è loro e lo difenderanno...
occhio alla mancanza di acqua,e occhio a non mettere cibo troppo vicino al nido potrebbe attirare l'attenzione di colonie grosse lontane...
ma è una cosa tutta da scoprire...
tienici informati!
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 20/08/2011, 13:52

Nel mio caso il cibo se lo cercherebbero da soli...essendo l'oasi ricca di insetti, afidi sulle piante ecc... :smile:

Gli darei solo una casa artificiale...al resto dovrebbero arrangiarsi.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Lasius » 20/08/2011, 14:36

L'idea è bella, ciò che non mi convince è il fatto che la regina rimanga "segregata" in una celletta: potrebbe succedere che avvenga uno scontro per il territorio o per il cibo tra la vostra colonia e un'altra, dopodiché la prima (cioè la vostra colonia) decida di trasferirsi, ma non lo può fare perché la regina è rinchiusa nella celletta; magari ricominciano gli scontri e se la vostra colonia non riesce a difendersi a dovere è a dir poco spacciata.
Naturalmente non voglio essere pessimista, ho voluto soltanto ipotizzare cosa potrebbe succedere in questi casi dove per motivi di sopravvivenza la colonia decida di spostarsi altrove. Tenete a mente che una colonia non si trasferisce se non ha un motivo serio per farlo (mancanza di cibo, microclima non più adatto etc.)
Detto questo, penso che stia a voi decidere.
Mi andava di cambiare la firma, visto che la scrissi la prima volta tanti anni fa, mi farò venire in mente qualcosa...
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Diario Camponotus vagus (purtroppo chiuso anche questo);
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 20/08/2011, 17:20

è un rischio inevitabile per evitare altri rischi tipo la contaminazione genetica. Se potesse trasferirsi sarebbe uguale ad una qualsiasi colonia libera, tanto varrebbe osservare direttamente quella. La semi-cattività serve per poter osservare il nido.

Detto questo riporto alcune novità (non molto carine) sul mio allevamento.

Fin'ora nel nido non ho trovato cibo cacciato in natura. Inoltre le operaie sembrano diminuite, le ho contate e mi sono accorto che da 300 sono passate a 100!
Mi verrebbe da dire che si sono perse in giro per il giardino... non possono esserci 200 operaie in esporazione, al massimo una ventina!

Stasera proverò a ricontarle ma ho poche speranze...

:unsure:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 20/08/2011, 20:58

Potrebbe essere una conseguenza della vita in cattività...cioè la mancanza di una sorta di "apprendimento" per esperienze negative da parte della colonia stessa. :unsure:

L'assenza delle operaie sarà notata anche dalla colonia stessa che, molto probabilmente, si farà meno audace e più guardinga. Maggiori segnali di pericolo potrebbero essere inviati e, quindi, con il tempo la colonia potrebbe tornare a crescere ma, questa volta, più preparata alla vita libera. :unsure:

E' chiaramente solo un'ipotesi...ma è ciò che accade anche quando si reinserisce un animale selvatico (rettile, uccello o mammifero) che sia cresciuto in cattività. Prima lo si prepara con una forma di addestramento mirato.

A questo scopo si potrebbe sottoporre la colonia da porre in semi libertà, ad una serie di prove preparatorie in modo da addestrarla. Come, per esempio, farle affrontare operaie rivali, predatori ecc... :unsure:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 20/08/2011, 23:01

se spariscono con questa velocità mi sembra che l'unica info che possano ricavare sia: non aprite quella porta.

sono un po' scettico sulla necessità di un grosso adeguamento dell'apprendimento.

già oggi noto molte meno operaie in esplorazione hai azzeccato in pieno l'aumento di timidezza, vedremo il proseguo... :roll:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Priscus » 20/08/2011, 23:39

Effettivamente solo 300 operaie in natura sono pochine, specialmente in questo periodo le colonie in natura sono all'apice della produzione, più che ad un meccanismo istintivo bloccato io parlerei di devastante inferiorità numerica.
Poniamo in esempio un formicaio medio di Lasius emarginatus, potrebbe contare decine di migliai di individui, perdere 200 esploratrici in pochi giorni sarebbe il minimo sindacale se per sbaglio la scia esplorativa avesse portato a tale nido.
Sappiamo quanto sia difficile fondare nuove colonie in natura, se questo esperimento dovesse fallire, potrebbe anche non essere dovuto ad un deficit della colonia, ma più semplicemente alla statistica.

In ogni caso approvo il reinserimento in natura (solo di specie autoctone) come alternativa al freezer, di certo vale la pena tentare, anche se può finire male.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 20/08/2011, 23:52

Non ho parlato di "istinto bloccato"!

Anzi, il contrario. :smile:

In natura una parte delle azioni di un individuo è dettato da ciò che chiamiamo "istinto"...mentre un'altra parte è dettata dall'apprendimento. Spesso le due cose, poi, coesistono e si completano.

In natura una colonia di 30-40 esemplari già inizia, nelle brevi escursioni, ad avere a che fare con nemici, predatori ecc..quindi impara subito e, quando raggiunge una popolazione di 300 individui, la colonia è molto guardinga e sa bene come muoversi (quindi ha una certa forza).

300 operaie, con il giusto bagaglio di esperienza, sono tutt'altro che vulnerabili. :smile:

Una colonia cresciuta senza stimoli di alcun genere, è facile che appena messa in natura si comporti sicura come se fosse in cattività...perchè gli manca tutto il bagaglio di esperienze che una colonia cresciuta in natura delle stesse dimensioni già possiede. Quindi, se anche il numero di operaie è lo stesso, la colonia cresciuta in cattività è più debole e più soggetta a cadere vittima di predatori, scontri con rivali ecc.


Se anche avesse avuto 5000 individui, una buona parte, secondo me, comunque sarebbe scomparsa. :unsure:

Secondo me è il motivo per cui sono scomparse così tante operaie...la colonia non aveva il bagaglio di esperienza necessario per vivere in libertà (o semi libertà).

Ora la colonia sta imparando...ed il suo bagaglio di escperienze è maggiore. Questo le porta ad essere molto più sospettose e guardinghe.

Sarà molto interessante vedere come reagirà nei prossimi tempi. :unsure:

Forse da ora in poi le perdite caleranno sempre più...e, man mano, la colonia crescerà questa volta più preparata contro i pericoli del mondo. :smile:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Priscus » 21/08/2011, 0:53

Il tuo discorso è giusto, imparare dai propri errori è senzaltro comune a molte specie animali, anche insegnare ai propri figli o sorelle lo è, ma qui siamo ancora abbastanza indietro nella catena evolutiva o perlo meno siamo lontani dal ceppo di creature che si è evoluta per imparare.

Comportamenti rilevabili in cattività sono frutto dell'esperienza genetica maturata in migliaia di anni evolutivi. Le formiche nate in cattività non dovrebbero sapere che per evitare di rimanere invischiati nel miele devono coprirlo di sabbia ma lo fanno. Come le formiche, che ho liberato in tempo dal miele, non hanno insegnato alle loro sorelle ad evitare la medesima sorte.

Qui parliamo di un organismo che vive aldilà del singolo, la sua forza risiede nel numero e nell'adattamento al proprio amiente, la colonia stessa ha un comportamento rigido e specializzato dettato da migliai di anni di evoluzione, colonie che vivono a migliai di chilometri di distanza si comportano nel medesimo modo. Per quanto possa essere vario il loro sistema di scie odorose non è certamente sufficente a permettergli di comunicare tutte le varie situazioni possibili.

La spora di un fungo viene mangiata da una formica, cresce dentro di lei e la costringe ad arrampicarsi su di un albero, li la formica addenta il ramo con tutta la sua forza e muore, da lei nasce un fungo che a quell'altezza può infestare migliaia di altre formiche.
L'istinto o "memoria genetica" permette, ad una forma di vita "bassa" come un fungo, di fare tutto questo.


Sicuramente una specie tenuta in cattività a meno esperienza di vita, ma sà già tutto quello che deve fare per preservare la propria specie. Forse una specie legata al ragionamento come la nostra, non riuscirà mai fino in fondo a capire quanto possa essere straordinaria ed efficente la memoria genetica, ma se vogliamo vedere come i virus riescano ancora oggi a darci filo da torcere senza comunicare in alcun modo con l'esterno, io non la sottovaluterei.

Mi sono dilungato, ma non sò se mi sono spiegato, non posso escludere nessuna causa del possibile fallimento di questo inserimento in natura, ma senzaltro ritengo che la statistica sia la causa più probabile. ;)
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda feyd » 21/08/2011, 1:13

Anche io sto facendo un esperimento di semi-cattività, purtroppo involontario :uhm: , sono rientrato oggi ed ho svopero che l'antifuga messo sul coperchio di. Una coloniali c.lateralis e completamente evaporato e la colonia da circa 150 individui con molti alati(presa in natura da tavole di legno che dovevano essere smaltite) e sparita per almeno 3/4 lasciandosi dietro molti maschi e qualche operaia.
Ogni tanto vedo passare un esploratrice sulla scrivania ma non ne trovo l'origine quindi credo che le alleverò cosi :yellow:

Ah l'antifuga e evaporato solo su 2 contenitori identici su tutti gli altri e ancora perfetto, evidentemente c'è un tipo di plastica che assorbe la vasellina in modo perfetto, non ha lasciato traccia se non aloni :frown:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 21/08/2011, 7:57

Tranquillo Priscus, la regina è stata trovata a 10Km in linea d'aria da casa mia.
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