nuova scoperta sulla speciazione
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nuova scoperta sulla speciazione
all'infuori del cane il libro è il miglior amico dell' uomo... dentro il cane fa troppo buio per leggere...
(Groucho Marx)
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david - Messaggi: 1912
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
Molto interessante.
La speciazione simpatrica è spesso sottovalutata in biologia evolutiva. Interessante anche l'evoluzione del parassitismo sociale come comportamento vantaggioso.
La speciazione simpatrica è spesso sottovalutata in biologia evolutiva. Interessante anche l'evoluzione del parassitismo sociale come comportamento vantaggioso.
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
Aspettate! Calma! Qui mi sa che c'è una spiegazione molto semplice e lineare per spiegare questo particolare caso di speciazione simpatrica...
Mycocepurus è proprio uno di quei pochissimi generi che grazie alla partenogenesi delle regine fa sì che la prole femminile sia al 100% clone della madre (e talvolta, come in M. smithii, i maschi scompaiono completamente).
In tal caso la speciazione simpatrica mi sembra ovvia, scontata addirittura. Anche due regine della stessa specie che vivono a pochi centimetri di distanza avranno ognuna la propria "linea di discendenza", completamente separata da quella dell'altra. Non appena avviene una mutazione casuale ex novo in una delle due linee ecco che la discendenza delle due regine inizia a divergere geneticamente e proseguendo sembra appunto scontato che si arriverà addirittura a poterle considerare specie diverse, anche se le due linee hanno sempre vissuto affianco. Infatti non esistendo l'anfigonia le due linee non incroceranno mai il loro patrimonio genetico. Divergeranno solamente in modo progressivo.
E' probabile che sia questa particolare modalità di riproduzione a permettere, in questo caso, l'eccezione al dogma darwiniano dell'isolamento geografico per la separazione di due specie. O.o
Mycocepurus è proprio uno di quei pochissimi generi che grazie alla partenogenesi delle regine fa sì che la prole femminile sia al 100% clone della madre (e talvolta, come in M. smithii, i maschi scompaiono completamente).
In tal caso la speciazione simpatrica mi sembra ovvia, scontata addirittura. Anche due regine della stessa specie che vivono a pochi centimetri di distanza avranno ognuna la propria "linea di discendenza", completamente separata da quella dell'altra. Non appena avviene una mutazione casuale ex novo in una delle due linee ecco che la discendenza delle due regine inizia a divergere geneticamente e proseguendo sembra appunto scontato che si arriverà addirittura a poterle considerare specie diverse, anche se le due linee hanno sempre vissuto affianco. Infatti non esistendo l'anfigonia le due linee non incroceranno mai il loro patrimonio genetico. Divergeranno solamente in modo progressivo.
E' probabile che sia questa particolare modalità di riproduzione a permettere, in questo caso, l'eccezione al dogma darwiniano dell'isolamento geografico per la separazione di due specie. O.o
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
I ciclidi di cui fa esempio l'articolo sono l'esempio più lampante di speciazione simpatrica, infatti si stima che da una sola specie di ciclide, se ne siano originate oltre 500 in un milione di anni scarso. Tutto questo rimanendo confinati nei tre laghi maggiori della rift Valley (Lago Vittoria, Lago Malawi e Lago Tanganica), in Africa.
Se non ricordo male sono considerati l'esempio più rapido di evoluzione al mondo.
E vi assicuro che fa effetto vedere tutti quei ciclidi dall'aspetto diversissimo, dieta diversa, comportamento diverso ecc e sapere che sono il frutto di una speciazione così rapida
Se non ricordo male sono considerati l'esempio più rapido di evoluzione al mondo.
E vi assicuro che fa effetto vedere tutti quei ciclidi dall'aspetto diversissimo, dieta diversa, comportamento diverso ecc e sapere che sono il frutto di una speciazione così rapida

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- Robybar
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
Colgo l'occasione per ricordare la regola di Emery, che secondo le sue osservazioni, parassita e ospite sono strettamente correlati filogeneticamente.
La cosiddetta speciazione allopatrica.
winny88 ha scritto:E' probabile che sia questa particolare modalità di riproduzione a permettere, in questo caso, l'eccezione al dogma darwiniano dell'isolamento geografico per la separazione di due specie. O.o
La cosiddetta speciazione allopatrica.

all'infuori del cane il libro è il miglior amico dell' uomo... dentro il cane fa troppo buio per leggere...
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david - Messaggi: 1912
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
Ma le formiche in futuro(molto lontano) potrebbero evolversi in una specie senziente?
- Devid
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- Iscritto il: 26 set '11
- Località: Quartu Sant'Elena,(CA)Sardegna
Re: nuova scoperta sulla speciazione
E chi lo sa! Io penso e spero di no! Più che altro perché "la specie senziente" che domina ora il pianeta è un errore biologico fallimentare destinato a concludersi in poco tempo.
Inoltre, l'intelligenza e l'intuito proprio della nostra specie sono stati sviluppati lungo una lunga e rigida selezione naturale del tutto differente da quella che potrebbero subire le formiche, anche perché sono già abbastanza diffuse in tutto il mondo, a cosa servirebbe a loro l'intelligenza?
Hanno fatto a meno delle ali, delle dimensioni e dei colori sgargianti dei loro antenati per conquistare il mondo, non credo che andrebbero così in basso.
Inoltre, l'intelligenza e l'intuito proprio della nostra specie sono stati sviluppati lungo una lunga e rigida selezione naturale del tutto differente da quella che potrebbero subire le formiche, anche perché sono già abbastanza diffuse in tutto il mondo, a cosa servirebbe a loro l'intelligenza?
Hanno fatto a meno delle ali, delle dimensioni e dei colori sgargianti dei loro antenati per conquistare il mondo, non credo che andrebbero così in basso.
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- Robybar
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
david ha scritto:Colgo l'occasione per ricordare la regola di Emery, che secondo le sue osservazioni, parassita e ospite sono strettamente correlati filogeneticamente.winny88 ha scritto:E' probabile che sia questa particolare modalità di riproduzione a permettere, in questo caso, l'eccezione al dogma darwiniano dell'isolamento geografico per la separazione di due specie. O.o
La cosiddetta speciazione allopatrica.
La regola di Emery però è da prendere con le molle, non vale sempre. In alcuni casi è stata dimostrata a livello molecolare, ma in altri sembra non valere (almeno secondo Alfred Buschinger).
Specie in allevamento: Pheidole pallidula, Camponotus lateralis,
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Aeon - Messaggi: 46
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Re: nuova scoperta sulla speciazione
Vale nel 99% dei casi con le formiche! E va intesa che la discendenza del parassita non deve essere necessariamente monofiletica a partire dall'ospite (ma spesso in realtà e anche così), ma che deve essere "vicino" nell'albero filogenetico. Ciò comporta che se faccio analisi molecolari posso non riscontrare una sequenza filogenetica diretta tra le due specie.
Mi vengono subito in mente Formica e Polyergus. Il secondo deriva dal primo? Non è detto, ma indubbiamente sono imparentati perché morfologicamente sono molto simili. Tanto ormai è questione di tempo prima che facciano le analisi molecolari dei taxa anche delle Formicinae (come è già stato fatto per le Myrmicinae) e vedremo quanto questi due generi sono "vicini".
Ti posso dire che per quanto riguarda le Myrmicinae le analisi molecolari di Ward et al., 2014 hanno trovato, proprio come ci si aspettava, tantissima analogia tra ospiti e rispettivi parassiti, anzi, in molti casi addirittura più analogia di quella attesa! Molti generi di parassiti sono stati sinonimizzati col genere del rispettivo ospite (vuol dire che vanno considerati appartenenti allo stesso genere). Come esempi: Chalepoxenus e Myrmoxenus sinonimizzati con Temnothorax e Anergates (e a breve anche Strongylognathus) con Tetramorium.
Le eccezioni vanno intese come lontananza assoluta! E si contano davvero sulle dita di una mano tra i Formicidae. Per esempio Polyrhachis lama (Formicinae) che è parassita dei Diacamma (Ponerinae), cioè due sottofamiglie diametralmente opposte nell'albero filogenetico delle formiche.
Mi vengono subito in mente Formica e Polyergus. Il secondo deriva dal primo? Non è detto, ma indubbiamente sono imparentati perché morfologicamente sono molto simili. Tanto ormai è questione di tempo prima che facciano le analisi molecolari dei taxa anche delle Formicinae (come è già stato fatto per le Myrmicinae) e vedremo quanto questi due generi sono "vicini".
Ti posso dire che per quanto riguarda le Myrmicinae le analisi molecolari di Ward et al., 2014 hanno trovato, proprio come ci si aspettava, tantissima analogia tra ospiti e rispettivi parassiti, anzi, in molti casi addirittura più analogia di quella attesa! Molti generi di parassiti sono stati sinonimizzati col genere del rispettivo ospite (vuol dire che vanno considerati appartenenti allo stesso genere). Come esempi: Chalepoxenus e Myrmoxenus sinonimizzati con Temnothorax e Anergates (e a breve anche Strongylognathus) con Tetramorium.
Le eccezioni vanno intese come lontananza assoluta! E si contano davvero sulle dita di una mano tra i Formicidae. Per esempio Polyrhachis lama (Formicinae) che è parassita dei Diacamma (Ponerinae), cioè due sottofamiglie diametralmente opposte nell'albero filogenetico delle formiche.
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winny88 - Messaggi: 9044
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- Località: Napoli Vesuvio
Re: nuova scoperta sulla speciazione
Ho letto il lavoro di Ward e le sinonimie che ne sono derivate hanno causato una gran confusione! 
Il fatto che ci siano pochi casi di schiavismo intersottofamiglia, secondo me, è ancora più interessante di quello "classico" che segue la regola di Emery.

Il fatto che ci siano pochi casi di schiavismo intersottofamiglia, secondo me, è ancora più interessante di quello "classico" che segue la regola di Emery.
Specie in allevamento: Pheidole pallidula, Camponotus lateralis,
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Aeon - Messaggi: 46
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