come si conservano gli esemplari morti?

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda quercia » 11/05/2011, 21:16

come si conservano gli esemplari morti?
si fissano su dei supporti?
si trattano in qualche modo
per farli durare nel tempo, integri e puliti ?
E magari, c'è un modo di regolare la posizione delle zampe per rendere migliore l'osservazione
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda Luca.B » 11/05/2011, 22:34

Io non li ho mai trattati...bisogna solo tenerli al secco.

Il vantaggio dell'esoscheletro... :smile:
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda GianniBert » 12/05/2011, 9:23

Per conservarli a lungo al museo prima di comporli per le collezioni li tengono in una soluzione di alcol (ma non quello classico denaturato) perché restino morbidi.
Poi li compongono e li fanno essiccare.
Spoiler: mostra
Messor barbarus - Camponotus nylanderi - Camponotus claripes - Camponotus cruentatus - ... Kalotermes flavicollis
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda dada » 12/05/2011, 15:44

La spillatura e la tassidermia entomologica sono una vera e propria "arte", arte che ha i suoi pregi e le sue deviazioni, ma comunque...

Gli artropodi (i ragni in particolare) durante l'exitus assumono una posizione rannicchiata e se si seccano in quella posizione poi diventa molto difficile prepararli senza rovinare le zampe.
Per questo, i campioni secchi prima della preparazione andranno ammorbiditi in apposite "camere umide" che devono essere preparate usando a volte anche prodotti chimici.

Dopodichè, arriva il momento della spillatura e della preparazione vera e propria: magari bastasse tenerli al secco. Le parti molli degli insetti si degradano, raggrinziscono, ammuffiscono... Anche i piccoli addomi delle formiche si rovineranno se non trattati. Non va dimenticato che l'obiettivo della tassidermia entomologica è quello di ottenere un campione il più possibile simile all'esemplare vivo, che si conservi inalterato nel tempo.

Per contrastare i processi di decomposizione e degrado esistono varie tecniche, ad esempio: negli addomi dei ragni si inietta colla, silicone, parabeni e resine particolari per mantenerli turgidi e ben conservati; sulle setae si spruzza lacca per capelli mista a conservanti e resine acriliche per fare in modo che non si stacchino e rimangano del loro colore originario; etc...

Le scatole entomologiche così preparate vengono poi accuratamente sigillate e conservate senza risparmiare su canfora, naftalina, benzina, antitarme, antitutto... vanno anche periodicamente "manutentate" con altre spruzzate di fissanti, conservanti, etc...

Per cose simili serve una autentica passione unita a manualità, destrezza e scarsa propensione a provare ribrezzo.

Manuale di tassidermia entomologica, liberamente consultabile online e anche scaricabile gratis: http://issuu.com/pischiuttaalberto/docs/manuale_di_tassidermia/128
(da pag. 128 in poi, la sezione su come preparare gli artropodi)

Vendita di prodotti per la tassidermia entomologica: http://larcadinoe.com/categorie/Attrezzature/entomologia%20tassidermia/27
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda Luca.B » 12/05/2011, 16:25

Io mi riferivo a campioni da conservare per uso casalingo di osservazione ad uno stereomicroscopio... :yellow:

Ho raccolto un'ape morta da 3 mesi ormai...è ancora perfetta. Così come ho le regine Messor morte in ibernazione o di Camponotus vagus perfettamente conservate nonostante siano passati mesi dalla loro morte.

L'addome non è per nulla rimpicciolito...almeno non ancora. :unsure:

Le tengo semplicemente al secco in un barattolo di vetro asciutto ed aperto. :smile:

Poi è chiaro che le zampe sono ripiegate nelle classiche posizioni chiuse (non sapevo che ci fosse la possibilità di allargarle una volta morte) o che, magari, tra un paio di anni si rovineranno. Forse... :smile:

L'esoscheletro non dovrebbe comunque rovinarsi nel tempo, a meno che non viene lasciato in ambienti umidi dove può essere degradato da organismi decompositori. :smile:
Ciò che è al suo interno, senza umiidità, semplicemente rinsecchisce. Una sorta di mummificazione.

Chiaramente, senza trattamento, basta che si bagnino o che l'umidità atmosferica aumenti perchè partano i processi di decomposizione. Ciò che avviene anche in botanica con gli erbari. Non trattate, le foglie secche possono essere conservate per secoli. Ma basta un errore perchè si formino muffe.
Trattate, al contrario, le puoi quasi immergere in acqua che non si rovinano più. :smile:
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda dada » 12/05/2011, 16:31

Si rovineranno certamente...
Conservarli al "secco" in un barattolo aperto in Emilia non è proprio possibile :P
gli esemplari che vuoi conservare, mettili almeno in un portarullini pieno di segatura... (magari aggiungi anche uno di quei sacchetti di "Silica Gel" che si trovano negli imballaggi)

Gli addomi, persino quelli minuscoli delle formiche, se non trattati fanno sempre una bruttissima fine. Prova a continuare a tenerli come ora e a osservarli allo stereomicroscopio alla fine dell'estate. Poi mi racconti :lol:

(ho provato un paio di volte, anni fa, a preparare alcuni dei miei esemplari di migali passati a miglior vita e sono rimasta scottata... ora, come sai, preferisco metterli in formalina o alcool al 70%, OK si degradano i colori, ma almeno si conservano sul serio)
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda Luca.B » 12/05/2011, 16:43

Ok...li tratto allora...visto che li devo passare a Franco per farli vedere in oasi quando arrivano le scolaresche. :win:
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda quercia » 12/05/2011, 18:06

affascinante ma non mi ci voglio avventurare. una lettura per avere nozioni in piu però non fa mai male.. :) grazie dada, ho già troppi passatempi :-D
la mia domanda è nata perchè spesso le zampe impediscono di vedere il peziolo quindi è difficile osservarli e fotografarli.
Ultima modifica di quercia il 28/09/2011, 0:47, modificato 2 volte in totale.
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda PomAnt » 12/05/2011, 19:57

:unsure: da quel poco che so pe la conservazione a medio termine in contenitore (diversi anni) ricordo che mi dicevano di usare l'alcool, non al 40(troppo basso), ne al 90(troppo agressivo). Mi pare che quello migliore era quello per i dolci, al 70 mi pare. Ma io non ho mai "praticato".
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda Luca.B » 12/05/2011, 22:30

Al 60% è la gradazione che consente la conservazione a lungo termine senza danneggiare i tessuti.

Meglio usare alcool per dolci, poichè non ti colora il campione (quello in vendita supera il 90%, basta diluirlo in proporzione con acqua di osmosi)...mentre, se non ricordo male, comunque dopo tempo hai lo sbiancamento del campione.

Qui però credo si intendesse campioni conservati in asciutto. :unsure:
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda baroque85 » 20/09/2011, 13:45

qualcuno di voi ha mai provato ad usare delle resine epossodiche, conservandoli quindi in immersione solida?
l'esigua grandezza degli esemplari dovrebbe garantire una bassa temperatura di solidificazione e non dare inizio ad episodi di putrefazione
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda kukko » 26/11/2011, 1:22

lo so che sono passati due mesi...comunque io qualche anno fa mi feci un ciondolo con una messor passata a miglior vita,usando della resina epossidica,ed è ancora perfetta:D
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda mayx » 05/04/2012, 10:06

ragazzi...come e dove si possono trovare delle resine epossodiche?
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Re: come si conservano gli esemplari morti?

Messaggioda DreaMsteR » 05/04/2012, 12:20

io da piccolo (e quasi quasi comincio a portare avanti la cosa) quando morivano insettini vari nei pressi di casa mia usavo la lacca per capelli. con uno stuzzicadenti raddrizzavo le zampette o pungiglione (trovavo un sacco di scorpioni) e poi con la lacca 3 o 4 strati. ho un esemplare in cameretta che oramai è conservato da 10 anni e ancora si mantiene bene senza mai aver fatto manutenzione...
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