Camponotus imitator Forel, 1891

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Re: Camponotus imitator Forel, 1891

Messaggioda winny88 » 04/10/2015, 15:45

ludomali ha scritto:Effettivamente non mi sono spiegato come avrei voluto. Riprovo: se Camponotus imitator fosse stato scoperto prima di A. swammerdami swammerdami , per fare un esempio, la specie sarebbe vagus, perché non si conosce ancora il mimetismo che caratterizza questa formica. Dopo aver scoperto la seconda specie (A.swammerdami swammerdami), e il mimetismo che caratterizza la prima, si cambia la specie in imitator per far "vedere" che c'è un collegamento tra le due e per descrivere un suo comportamento (l'imitazione).

Se ho capito bene la tua risposta, non c'è bisogno che il genere o la specie suonino bene e che magari derivino dall'etologia dell'animale stesso. Quindi Camponotus imitator sarebbe rimasto Camponotus vagus, per il motivo che mi hai detto.
Per fare un altro esempio se un giorno venisse fuori che C. imitator non imitasse A. swammerdami swemmerdami, ma che è fatto così per natura, la specie rimarrebbe sempre la stessa (?).
Spero di essere stato più chiaro.

Il nome del gruppo specie non si cambia. Può essere revisionato il genere e qualora il nome del gruppo specie sia un aggettivo lo si può accordare col nuovo genere, ma il tema del nome scelto dall'autore non può essere cambiato. Quando una specie "cambia" nome non è che è stato davvero cambiato, semplicemente si è adottato un sinonimo più vecchio. E un nome non deve dipendere da qualcosa, è un nome e basta! Se un giorno scoprono che le tue caratteristiche sono più da "Michele" che da "Ludovico"... continuano lo stesso a chiamarti Ludovico!

C'è un solo caso in cui il nome del gruppo specie può essere cambiato secondo il Codice: quando c'è un'omonimia, cioè quando ci sono due specie diverse con lo stesso nome. Può capitare per vari motivi, il più banale dei quali (ma in realtà il più raro) è quando un autore descrive una nuova specie con un nome già utilizzato per ignoranza, dimenticanza (o altro) del fatto che il nome già fosse utilizzato.

Altri esempi sono quando si revisiona una specie in un nuovo genere in cui c'era già un rappresentante che aveva lo stesso nome del gruppo specie (dato che sono possibili gli stessi nomi per due gruppi specie diversi purché almeno in generi diversi: es: il giorno ipotetico in cui la Lepisiota nigra venisse revisionata in Lasius (quindi dovrebbe essere "Lasius niger") si creerebbe l'omonimia col già esistente Lasius niger); oppure quando in un lavoro tassonomico un autore descrive degli esemplari come appartenenti ad una specie già descritta, ma in seguito si scopre che quegli esemplari appartengono ad una nuova specie (es: io faccio una revisione sui Lasius, descrivo alcuni esemplari determinandoli (e scrivendone quindi il nome nel lavoro) come Lasius niger, ma poi un autore successivo si rende conto che quegli esemplari sono di una specie nuova; in tal caso è un "arrangiamento" considerare quel "Lasius niger" come un nuovo omonimo più giovane del niger, facendo un po' "finta" che il primo autore abbia descritto la nuova specie battezzandola di suo pugno semplicemente trascurando il fatto che il nome non fosse "libero").

In tutti questi casi tutti gli omonimi più giovani del primo descritto restano "in attesa" di cambiare nome, cioè che un autore (lo stesso che li ha descritti o anche un altro) pubblichi un nuovo lavoro proponendo un nome sostitutivo per l'omonimo junior. Di solito si sceglie un nome con attinenza con quello originale (per fare un esempio, con l'ipotetico caso del nostro omonimo Lasius niger si potrebbe proporre come nome sostitutivo "Lasius nigricolor"). L'autore valido del nuovo nome si considera, ovviamente, il secondo. Quindi non si scriverà Lasius nigricolor (A, 1***), se è stato A a descrivere la nuova specie battezzandola con un omonimo junior Lasius niger, ma si scriverà Lasius nigricolor (B, 1***), dove B è l'autore del nome sostitutivo. Resterà comunque archiviato il Lasius niger (A, 1***) come omonimo nella storia tassonomica della specie.
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Re: Camponotus imitator Forel, 1891

Messaggioda ludomali » 04/10/2015, 17:25

Grazie infinite, più che esaustivo!
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