Insetti sociali...ma non sempre
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Insetti sociali...ma non sempre
Interessante pubblicazione scientifica riportata su Pikaia.eu...
http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/In ... empre.aspx
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„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
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Re: Insetti sociali...ma non sempre
Ma mi sembra una cosa già abbastanza appurata. Se interpreto bene parla del fatto che talvolta il singolo esemplare prenda decisioni e agisca autonomamente anche in "disaccordo" con la direttiva comune. Ma c'è da discutere su cosa sia la "direttiva comune". A me sembra ovvio che tutto dipenda e parta sempre dalla decisione del singolo: è la singola operaia che trova una fonte di cibo e decide se la deve trasportare da sola o tornare a convogliare altre operaie mettendo quindi, in un certo senso, in pericolo un gran numero di individui con la sua decisione.
Il punto è che probabilmente ogni individuo avrebbe preso la stessa decisione, non come avverrebbe per esempio negli esseri umani in cui individui diversi in presenza di una stessa scelta operano decisioni anche opposte. Fra gli insetti sociali credo che la risposta agli stimoli ambientali sia talmente "codificata" all'interno di una specie che ogni individuo è identico all'altro per quando riguarda le capacità decisionali ed è per questo che la sua decisione è certamente "valida". In un certo senso è la decisione della specie, non dell'esemplare. Quindi perfino a livello superiore della decisione della colonia.
Faccio un esempio: è bellissimo osservare, anche in cattività, quando una colonia si trasferisce. Il trasferimento è una decisione cruciale, che deciderà il destino della colonia e che potenzialmente la mette interamente in pericolo di estinzione. Eppure avviene per decisione di una singola operaia (un singolo esemplare che decide per il destino di vita o morte di altre migliaia). La singola operaia esplora un percorso, poi un luogo. Se lo ritiene favorevole, migliore di quello attuale per risiedere e non trova minacce nel tragitto torna e inizia un'intera manfrina frenetica di messaggi chimici e fisici per far muovere tutte le altre. E di solito io vedo che inizialmente la colonia si oppone. L'operaia inizia a cercare di afferrare per gli scapi e trascinare, o per le mandibole e il peziolo altre operaie con lo scopo di fare trasporto sociale, oppure inizia letteralmente a rubare covata e a portarla nel nuovo nido. Quando poi si deve trasferire la regina la si inizia ad afferrare e trascinare di forza per qualunque appiglio (ho visto regine letteralmente trascinate a pancia in su o appese come salami su superfici verticali afferrate per uno scapo). In questo caso si può dire che la decisione del singolo contrasta la "direttiva comune" di starsene al sicuro.
Alla fine però la colonia si piega e inizia a trasferirsi. Il punto è che quella stessa decisione la avrebbe presa probabilmente ogni singola operaia della colonia se avesse esplorato la stessa situazione perché la risposta agli stimoli è codificata e non intervengono funzioni cerebrali superiori a modificarla (quella che magari noi uomini chiamiamo "ragione" che fa in modo che la decisione di uno sia diversa da quella di un altro). Quindi la colonia segue la decisione dell'operaia perché sicuramente valida. Non è la sua decisione, né quella della colonia, ma quella della... specie!
Perciò non ci vedo molto senso nel parlare di differenze tra operato del singolo e della società tra questi insetti.
Il punto è che probabilmente ogni individuo avrebbe preso la stessa decisione, non come avverrebbe per esempio negli esseri umani in cui individui diversi in presenza di una stessa scelta operano decisioni anche opposte. Fra gli insetti sociali credo che la risposta agli stimoli ambientali sia talmente "codificata" all'interno di una specie che ogni individuo è identico all'altro per quando riguarda le capacità decisionali ed è per questo che la sua decisione è certamente "valida". In un certo senso è la decisione della specie, non dell'esemplare. Quindi perfino a livello superiore della decisione della colonia.
Faccio un esempio: è bellissimo osservare, anche in cattività, quando una colonia si trasferisce. Il trasferimento è una decisione cruciale, che deciderà il destino della colonia e che potenzialmente la mette interamente in pericolo di estinzione. Eppure avviene per decisione di una singola operaia (un singolo esemplare che decide per il destino di vita o morte di altre migliaia). La singola operaia esplora un percorso, poi un luogo. Se lo ritiene favorevole, migliore di quello attuale per risiedere e non trova minacce nel tragitto torna e inizia un'intera manfrina frenetica di messaggi chimici e fisici per far muovere tutte le altre. E di solito io vedo che inizialmente la colonia si oppone. L'operaia inizia a cercare di afferrare per gli scapi e trascinare, o per le mandibole e il peziolo altre operaie con lo scopo di fare trasporto sociale, oppure inizia letteralmente a rubare covata e a portarla nel nuovo nido. Quando poi si deve trasferire la regina la si inizia ad afferrare e trascinare di forza per qualunque appiglio (ho visto regine letteralmente trascinate a pancia in su o appese come salami su superfici verticali afferrate per uno scapo). In questo caso si può dire che la decisione del singolo contrasta la "direttiva comune" di starsene al sicuro.
Alla fine però la colonia si piega e inizia a trasferirsi. Il punto è che quella stessa decisione la avrebbe presa probabilmente ogni singola operaia della colonia se avesse esplorato la stessa situazione perché la risposta agli stimoli è codificata e non intervengono funzioni cerebrali superiori a modificarla (quella che magari noi uomini chiamiamo "ragione" che fa in modo che la decisione di uno sia diversa da quella di un altro). Quindi la colonia segue la decisione dell'operaia perché sicuramente valida. Non è la sua decisione, né quella della colonia, ma quella della... specie!
Perciò non ci vedo molto senso nel parlare di differenze tra operato del singolo e della società tra questi insetti.
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