Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima!!!

Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda fulmicotone » 06/10/2012, 7:49

ditemi un pò, sempre in tema alimentazione naturale,
ma i vermetti delle ciliegie, dei fichi e della frutta in generale,
dato che se li trovo spesso vuol dire che la frutta
non dovrebbe essere stata trattata con pesticidi,
soprattutto quando a darmi la frutta è un conoscente
direttamente dalla sua campagna che me lo garantisce,
possono essere somministrati alle formiche?
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda humblebee » 06/10/2012, 8:09

winny88 ha scritto:E' lampante quindi che è molto più importante preparare in ogni momento la comunità ad affrontare il patogeno attuale anche in maniera aspecifica, che creare delle risposte specifiche che sono più utili al singolo che al gruppo.


Credo che questo sia il nocciolo della questione, ottima riflessione winny!
Cosa ne pensi/pensate invece di fare un paragone organismo/superorganismo vedendo nelle formiche che si infettano volutamente, qualcosa di simile al meccanismo delle APC (antigen presenting cells) che ,nei vertebrati, vengono a contatto col patogeno e lo espongono sulla membrana per farlo conoscere al resto della popolazione cellulare (immunitaria in quel caso).
è forzato?

Vi linko uno studio interessante da cui ho preso la maggior parte delle informazioni:

http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=immunitary%20system%20of%20insects&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fbiology.kenyon.edu%2Fcourses%2Fbiol470%2Finsect%2520immunity.pdf&ei=_cpvUP25KYvitQbc7oHQCw&usg=AFQjCNFiUMtL6EgE1yI5RN7rtoccTfRitw
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda winny88 » 06/10/2012, 14:23

fulmicotone ha scritto:ditemi un pò, sempre in tema alimentazione naturale,
ma i vermetti delle ciliegie, dei fichi e della frutta in generale,
dato che se li trovo spesso vuol dire che la frutta
non dovrebbe essere stata trattata con pesticidi,
soprattutto quando a darmi la frutta è un conoscente
direttamente dalla sua campagna che me lo garantisce,
possono essere somministrati alle formiche?

Se hai la sicurezza dell'assenza di pesticidi non vedo alcun motivo per cui queste larve non dovrebbero essere un ottimo cibo ;)
humblebee ha scritto:
winny88 ha scritto:E' lampante quindi che è molto più importante preparare in ogni momento la comunità ad affrontare il patogeno attuale anche in maniera aspecifica, che creare delle risposte specifiche che sono più utili al singolo che al gruppo.


Credo che questo sia il nocciolo della questione, ottima riflessione winny!
Cosa ne pensi/pensate invece di fare un paragone organismo/superorganismo vedendo nelle formiche che si infettano volutamente, qualcosa di simile al meccanismo delle APC (antigen presenting cells) che ,nei vertebrati, vengono a contatto col patogeno e lo espongono sulla membrana per farlo conoscere al resto della popolazione cellulare (immunitaria in quel caso).
è forzato?

Vi linko uno studio interessante da cui ho preso la maggior parte delle informazioni:

http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=immunitary%20system%20of%20insects&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fbiology.kenyon.edu%2Fcourses%2Fbiol470%2Finsect%2520immunity.pdf&ei=_cpvUP25KYvitQbc7oHQCw&usg=AFQjCNFiUMtL6EgE1yI5RN7rtoccTfRitw

Il paragone è interessante! Ovviamente bisogna fare le opportuna arrangiature. La prima lampante che mi viene in mente è che per esempio le APC sono cellule il cui primo ruolo è quello fagocitario, cioè quello di iniziare la rimozione ed uccisione del patogeno e poi solo successivamente adempiono al ruolo di esporre l'antigene in luoghi strategici dell'organismo come i tessuti linfoidi. L'esposizione volontaria delle formiche è invece un piccolo rischio, poichè non si sta uccidendo il patogeno, ma anzi lo si sta diffondendo. Quindi nel primo caso è già una fase attiva della "guerra" al patogeno, nel secondo si può parlare di una fase decisamente passiva e potenzialmente rischiosa :smile:
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda Priscus » 30/04/2013, 1:48

Mi sono perso :wacko:

Non ho ancora capito cosa devo fare. Ho 20000 bocche da sfamare e vivo come un eremita su una montagna circondata da tonnellate di insetti iperproteici.
Prima di darli alle colonie, per stare tranquillo, li devo congelare, lessare al micronde o farli assaggiare di nascosto alla mia ragazza :domanda:
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda winny88 » 30/04/2013, 2:16

Se hai 20000+ bocche da sfamare e ti affidi agli insetti catturati dovresti passare molte molte ore a caccia. Proprio in questi casi di colonie tanto popolose l'ideale e avere insetti da pasto in allevamento. In più il problema degli insetti prelevati dall'esterno è proprio quello espresso: siamo di fronte a tantissime incognite come contaminazioni, infezioni e infestazioni parassitarie. Tutto quello veicolato da queste prede finirà eventualmente nelle nostre colonie. Potrebbe benissimo non accadere, ma non vedo perché rischiare e piuttosto non andare sul sicuro con insetti da allevamento. Nessun metodo casalingo per tentare la sterilizzazione mi ispira sicurezza assoluta, ecco perché personalmente l'idea di prelevare insetti dall'esterno in grosse quantità non mi convince :)

PS: scusami se non ti ho dato il bentornato Priscus, semplicemente non ti conoscevo :-D . Ne approfitto per darti allora il benvenuto... Anche se praticamente per anzianità nel forum sei tu il padrone di casa :lol:
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda Priscus » 30/04/2013, 2:54

A suo tempo inizia un fiorente allevamento di Camole della farina, in realtà partire da mezzo chilo fu un po esagerato, ma il pollame di mio zio e la fauna locale mi hanno dato una mano a smaltire gli eccessi :smile:

A parte il problema del recapitare centinaia di Camole a settimana, il mio reale problema e "variare" la dieta proteica delle mie colonie. Purtroppo se metto Blatte o Locuste in casa devo uscire io e quindi poter attingere dall'esterno sarebbe la scelta più pratica. Come base le camole vanno benissimo, ma non vorrei che preoccupandomi troppo dei rischi esterni finissi per danneggiare le colonie con una dieta troppo rigida. Forse io sono avvantaggiato rispetto a zone soggette a coltivazioni intensive, ma dove sto io crescono solo le patate praticamente e i contadini vanno giù pesante di sterco e nient'altro, quindi vorrei approfittare di questo vantaggio.
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Re: R: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene pr

Messaggioda luca321 » 30/04/2013, 7:59

Posso dirti che personalmente mi reco in un campo piuttosto isolato dalla strada in prossimità del quale passa un marciapiede e li, la sera, Prelevo dei grilli selvatici che incontro passeggiando col cane.

Certo il rischio c'è sempre ma al momento le camole sono troppo piccole e dovrei sacrificarne decine per equiparare l'apporto dei tre grilli che do alla colonia.

Se i tuoi campi sono abbastanza "selvatici" credo che insetticidi i altro siano abbastanza improbabili. I parassiti, per quelli non saremo mai abbastanza sicuri.

Inutile dirlo a te data la riconosciuta esperienza ma forse utile per gli altri, prendete sempre soggetti vivi e vitali. Insetti mezzi morti sono da escludere.

Se proprio vuoi essere un filo più tranquillo, congela le tue prede per qualche giorno prima di sonministrarle alla colonia
IMPORTANTE!



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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda Dorylus » 30/04/2013, 8:02

Io sono del parere che integrare ogni tanto la dieta delle formiche con cavallette e ditteri anche se in minore quantità rispetto alle camole non faccia malissimo , certo c'è il rischio di parassiti introdotti nella colonia ma penso sia un rischio da accettare allevando formiche , dopotutto non sono animali domestici che si possono vaccinare o chissà cos'altro , i parassiti possono essere portati dalla regina stessa o esserci già nell'ambiente di allevamento.
Se poi vivi in un posto privo di fertilizzanti , concimi e pesticidi tanto meglio.
Se poi vuoi dare qualche proteina anche alle camole puoi sempre dare le crocchette dei gatti che sono più proteiche dopo a quelle per furetti che costano un botto .
Volendo anche uovo sodo .
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda fulmicotone » 02/05/2013, 16:40

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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda manuel » 02/05/2013, 17:14

dovresti guardare gli ingredienti...se ti sembra tutto "al naturale" (insomma senza la presenza di consistenti prodotti chimici, conservanti ecc..) potrebbe andare...da mettere al posto del solito miele.
Non penso ci siano prodotti nocivi per gli insetti...(dato il negozio dove le vendono) ma come è scritto nel nome del topic..la sicurezza prima... ;)
LE MIE COLONIE
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Camponotus piceus : (regina)+ 17 operaie
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda fulmicotone » 02/05/2013, 17:19

ma infatti, è quello che ho pensato anche io,
dato che si tratta di un negozio esclusivo per quella roba lì,
mi aspetterei come minimo che sia roba "genuina" per loro..
magari qualcuno nel forum la conosce già e ci può dire la sua..
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda manuel » 02/05/2013, 18:27

Immagine
Se vuoi andare sul sicuro... prova queste "gelatine proteiche" usate da dada per la fondazione delle Camponotus vagus, penso che i principi nutritivi non cambino di molto..(anche se non si tratta della stessa sostanza) ;)
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda Yottabyte91 » 02/05/2013, 18:33

Bella discussione. Ma nessuno però ha parlato delle probabilità che ciò succeda. Io nutro regolarmente 2 colonie di Camponotus barbaricus e prima anche una Messor, con insetti presi in natura. E fino ad ora è andato tutto bene. Poi anche a cercare tra le vostre discussioni, sono rarissimi i casi in cui la colonia si infetta di parassiti o altri agenti patogeni per colpa di un insetto che gli abbiamo somministrato. Sbaglio?
A mio parere, se uno a una colonia da tanti anni con migliaia di individui, allora magari ne vale anche la pena azzerare tutte le possibilità stando li ad avviare un proprio allevamento di insetti ecc.
Ci sono molte più probabilità che la colonia (sopratutto nelle fasi iniziali) muoia per conto suo per altri fattori che per essere stata contaminata dalla somministrazioni di insetti infetti. :yellow:
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda Bremen » 02/05/2013, 18:42

Non sono d'accordo, è vero che tutti quasi somministriamo alle nostre neocolonie zanzare o altri insetti piccoli, ma non bisogna aspettare di avere migliaia di individui per avere un allevamento proprio...io ho una colonia di Myrmica sp di 20 operaie una di Lasius flavus con 60 operaie e mangiano una camola ogni due giorni...come si fa in natura a trovare tanto cibo per chi lavora o studia? E oltretutto aumentando le dosi aumenta la probabilità di inserire parassiti...
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Lasius (Lasius)
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Re: Alimentazione naturale sì... ma la sicurezza viene prima

Messaggioda fulmicotone » 02/05/2013, 20:06

Qui nessuno vieta nulla, così mi sembra di capire,
e nel limite della ragione ognuno può fare come gli pare..
Ovvio che quando poi ti capita di perdere una colonia
e ci rimani male perchè erano anni che cel'avevi,
qualcuno ti dirà "hai visto?".. :lol:

Scherzi a parte, la mia considerazione è che
esiste un principio che sta alla base di ogni analisi
e sperimentazione da parte di ognuno di noi,
un principio che credo sia comune a tutti,
che è quello secondo il quale
ogni scelta, ogni analisi e ogni suggerimento
vanno in un solo senso, che è quello di donare alla colonia
una vita lunga, sana e prolifica..

e secondo questo principio è chiaro che se dovessimo scegliere
tra il dare alle nostre formiche degli insetti presi in natura
oppure dare insetti da allevamento proprio,
si sceglie la seconda opzione..

Pertanto, secondo me "parlare delle probabilità" serve a poco in questo contesto..
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