[Formica (Serviformica) rufibarbis Fabricius, 1793
] identificazione operaia di Formica sp.
3 messaggi
• Pagina 1 di 1
identificazione operaia di Formica sp.
Salve,
ho raccolto un paio di campioni di Formica sp. a Friburgo in Germania al confine con la Francia.
Utilizzando le chiavi che gentilmente Enrico ha condiviso:
mi sembra essere una Formica subrufa, ma non vorrei sbagliare. Mi aiutate a identificarla?
Ps il campione è un pò secco, per cui non ho potuto stenderla bene (lunghezza 5mm) - spero di aver fotografato le parti giuste
grazie
ho raccolto un paio di campioni di Formica sp. a Friburgo in Germania al confine con la Francia.
Utilizzando le chiavi che gentilmente Enrico ha condiviso:
Per verificare se si tratti o meno di F. sanguinea (visto che era la tua ipotesi iniziale) questa chiave è molto comoda a mio parere: http://hormigas.org/xClaves/Forobr01.htm
mi sembra essere una Formica subrufa, ma non vorrei sbagliare. Mi aiutate a identificarla?
Ps il campione è un pò secco, per cui non ho potuto stenderla bene (lunghezza 5mm) - spero di aver fotografato le parti giuste
grazie
Spoiler: mostra
-
Guglielmo - Messaggi: 498
- Iscritto il: 15 ott '14
- Località: Napoli
Re: identificazione operaia di Formica sp.
Ciao, Guglielmo!
Non è Iberoformica subrufa (è stato resuscitato il taxon Iberoformica come genere valido). Al di là di molte considerazioni morfologiche (la tua formica è molto molto diversa da I. subrufa), si tratta di una specie diffusa solo in penisola iberica e nella parte meridionale della Francia prossima ai Pirenei.
Si tratta di Formica (Serviformica) rufibarbis Fabricius, 1793 , molto comune sia in Francia che in Germania.
I caratteri che ti servono sono: grosse porzioni rosse sul corpo, soprattutto sul torace, presenza di molte setole corte su pro e mesotorace (meglio visibili su terza e quinta foto, scartano la comune Formica cunicularia), assenza di setole sul margine occipitale della testa (scarta F. fuscocinerea), numero delle setole toraciche considerevole (almeno 10-15) che scarta la Formica clara, che inoltre, a differenza della rufibarbis, non è mai così infuscata ma è sempre più uniformemente e francamente rossa al mesosoma. Anche se secondo alcuni rufibarbis e clara potrebbero essere ecomorfismi dello stesso taxon, la separazione è facilmente possibile grazie a questi caratteri.
In Italia la Formica rufibarbis è un reperto solo di una certa quota, prevalentemente alpino, mentre nel nord della Francia e in Germania, anche in pianura, è una specie molto comune, con distribuzione che si avvicina quasi a quella della cunicularia.
PS: con tutto il rispetto per Gomez ed Espadaler che sono due buoni mirmecologi, quella chiave spagnola sulle Formica è "bruttissima" ed in definitiva... errata! Ho dato uno sguardo e non ti condurrebbe mai, in questo caso, a F. rufibarbis. Esempio: sostiene che in rufibarbis sono completamente assenti le setole mesonotali: scorretto! https://www.antweb.org/bigPicture.do?na ... p&number=1
Ti fa credere inoltre che si tratti sempre di una specie francamente bicolorata e non è così.
Non è Iberoformica subrufa (è stato resuscitato il taxon Iberoformica come genere valido). Al di là di molte considerazioni morfologiche (la tua formica è molto molto diversa da I. subrufa), si tratta di una specie diffusa solo in penisola iberica e nella parte meridionale della Francia prossima ai Pirenei.
Si tratta di Formica (Serviformica) rufibarbis Fabricius, 1793 , molto comune sia in Francia che in Germania.
I caratteri che ti servono sono: grosse porzioni rosse sul corpo, soprattutto sul torace, presenza di molte setole corte su pro e mesotorace (meglio visibili su terza e quinta foto, scartano la comune Formica cunicularia), assenza di setole sul margine occipitale della testa (scarta F. fuscocinerea), numero delle setole toraciche considerevole (almeno 10-15) che scarta la Formica clara, che inoltre, a differenza della rufibarbis, non è mai così infuscata ma è sempre più uniformemente e francamente rossa al mesosoma. Anche se secondo alcuni rufibarbis e clara potrebbero essere ecomorfismi dello stesso taxon, la separazione è facilmente possibile grazie a questi caratteri.
In Italia la Formica rufibarbis è un reperto solo di una certa quota, prevalentemente alpino, mentre nel nord della Francia e in Germania, anche in pianura, è una specie molto comune, con distribuzione che si avvicina quasi a quella della cunicularia.
PS: con tutto il rispetto per Gomez ed Espadaler che sono due buoni mirmecologi, quella chiave spagnola sulle Formica è "bruttissima" ed in definitiva... errata! Ho dato uno sguardo e non ti condurrebbe mai, in questo caso, a F. rufibarbis. Esempio: sostiene che in rufibarbis sono completamente assenti le setole mesonotali: scorretto! https://www.antweb.org/bigPicture.do?na ... p&number=1
Ti fa credere inoltre che si tratti sempre di una specie francamente bicolorata e non è così.
-
winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
3 messaggi
• Pagina 1 di 1
Torna a Richieste di Identificazione
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 105 ospiti