Diario della mia prima Pheidole pallidula

[Apus]

Ciao a tutti!
Il 31 maggio ho trovato la mia primissima regina

Si trattava di una Pheidole pallidula come stabilito qui:
http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=38&t=732

Ora dopo quasi due mesi mi ritrovo con una colonia ben avviata.
Considerato che è tra le prime che allevo e che mi stanno dando belle soddisfazioni ho pensato di mettere sul forum un piccolo diario.
Ecco la sequenza temporale:

31/5
Catturata a Modena lungo una pista ciclabile. Messa in provetta con riserva d’acqua, tappata con tappo a vite.
1/6
Deposizione delle prime uova che aumentano fino al 7/6.
16/6
La regina ha deposto altre uova! Sono riconoscibili le larvette.
30/6
Nascita delle prime 5 operaie!!!
Dalla deposizione sono passati circa 30 giorni. La temperatura è rimasta inizialmente intorno ai 23-24 °C per poi aumentare fino a 27-28 °C a partire dal 19/6 arrivando quasi a 30 a fine mese.

1/7
Le operaie sono già 8-9.
Primo pasto: le ho nutrite con due piccoli moscerini. La prima operaia ha avuto un approccio buffissimo: appena ho messo gli insetti ha fatto una corsa diretta e velocissima verso le prede, le ha toccate e altrettanto velocemente è tornata insieme alle altre al sicuro. Non è passato qualche istante che tutte ci si sono buttate a capofitto. Dopo 5 minuti dei moscerini non c’era quasi più traccia .
2/7
Le operaie sono 11. Ho sostituito il tappo della provetta con un batuffolo di cotone che migliora di molto la visibilità. Quando devo aprire per mettere qualche insetto ora posso vedere dove sono queste piccole pesti!

[Apus]

Da qui in avanti ho smesso di segnarmi la progressione numerica ma oggi 26/7 siamo a più di 30 operaie!!
Tutti i giorni c’è almeno una nascita e si vedono le operaie appena “sveglie” molto chiare.
Finora le ho nutrite con gocce di acqua zuccherata, pezzetti di camole che svuotano con grande precisione e mosche.
Incredibile il trattamento riservato alle mosche: le smontano letteralmente e alla fine rimangono solo le zampette nella posizione originaria mentre l’addome viene sbriciolato e la testa portata in giro per la provetta .
Devo dire che mi danno una grande soddisfazione!

[Apus]

Con l’aumento delle operaie ho dovuto pensare a trasferirle dalla provetta ad uno spazio più adatto.
Mi ci è voluto qualche giorno tra preparazione e asciugatura.
Per prima cosa ho realizzato un piccolo formicaio in gesso orizzontale.
Il vetro non è altro che un vetrino istologico.


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Ho scavato alcune stanze e con il mini drill ho fatto tre uscite, due sul lato lungo e una su quello corto.
Ho poi fatto una colata di un sottile strato di gesso sul fondo di una scatola di plastica (era il contenitore di alcune mozzarelline ) e quando era ancora bagnato ho posizionato il formicaio.


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[Apus]

Alla fine gli accessi erano all’altezza del piano-arena.


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[Apus]

Dopo un paio di giorni di asciugatura ieri è arrivato il grande momento.
Ho messo la provetta nell’arena con l’imboccatura vicino ad uno degli accessi e poi mi sono messo ad aspettare domandandomi in quanti giorni si sarebbero decise a trasferirsi.


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Neanche un secondo e le prime operaie stavano già esplorando l’arena.
Poco dopo le prime erano già entrate nel formicaio! Dopo 5-minuti-5 la regina aveva già scelto la stanza di suo gradimento.
E’ iniziato il trasferimento di pupe, larve e uova e dopo circa dieci minuti la famigliola aveva già abbandonato la provetta!!!
Straordinario almeno per me che sono alle prime armi.



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Al momento la vecchia provetta è ancora frequentata da alcune operaie ma appena possibile la sostituirò con una pulita in modo da garantire una fonte di acqua.

[Apus]

Altro problema:
fra poco parto per le vacanze e non ho tempo per sperimentare soluzioni antifuga.
Considerato che delle formiche se ne dovrà occupare mio padre, per semplicità ho deciso di chiuderle con un coperchio.
Ho dovuto quindi verificare che il coperchio della scatola delle mozzarelle fosse a prova di fuga.
A occhio lo sembrava ma dopo un po’ ho trovato una formichina che passeggiava allegramente fuori.
Attimi di panico ma poi ho risolto posizionando una piccola lastra di vetro che aderisce perfettamente ai bordi.
Ho messo il tutto in un’altra scatola di plastica trasparente più grande e stamattina ho verificato. Con mio grande sollievo non ci sono state fughe.


Vi terrò aggiornati!
Ciao!

[Apus]

Per quanto riguarda l'umidificazione, considerato che le pallidula sono abbastanza xerofile, penso che al momento potranno accontentarsi della provetta con riserva d'acqua.

Ogni consiglio è ben accetto!

[Priscus]

Per quanto riguarda l'umidificazione, considerato che le pallidula sono abbastanza xerofile, penso che al momento potranno accontentarsi della provetta con riserva d'acqua.

Ogni consiglio è ben accetto!

1cl d'acqua versato in un lato del nudo sarebbe ben accetto, anche se le formiche non richiedono umidità, in ambiette troppo secco spesso le vedevo portare uova e larve verso zone umide, Pheidole pallidula compresa.

[corvus]

Hai trovato una soluzione secondo me intelligente. Mi è piaciuto soprattutto il mini formicaio con il vetrino di microscopio.
Perchè non provi a mettere un leggero strato di antifuga lungo le pareti dell'arena. Assicureresti il ricambio dell'aria che riduce la formazione di muffe.

[Apus]

Ciao!
Dopo il mio ritorno dalle vacanze proverò sicuramente a mettere l'antifuga e a lasciare tutto aperto però ora sono quasi in partenza e non voglio rischiare troppe fughe anche perchè le formiche rimarranno dai miei genitori .
Comunque togliendo il coperchio risolverei anche il problema dell'umidificazione, adesso forse un po' problematica visto il rischio di condensa.
Certo aggiungere un ml di acqua, come consigliato da Priscus, non dovrebbe creare problemi e stasera lo farò.
E proverò anche a cambiare provetta.

[GianniBert]

Mi piace la tua soluzione, ma temo che in pochi mesi dovrai preparare un nuovo trasloco. Se la colonia reagisce bene come sembra, crescerà in fretta, e da quel piccolo formicaio sarà difficile farle trasferire...

Anche io non vedo l'ora di avere per le mani delle Pheidole pallidula.

[Apus]

In realtà quello di un futuro trasferimento è un problema a cui ho pensato. Sono consapevole che potrebbe non essere così scontato farle smuovere da lì ma in qualche modo farò magari iper-umidificando
Avevo anche pensato di mettere direttamente un formicaio più grosso ma con alcune stanze non accessibili e credo che mi muoverò così per le altre colonie di pallidula e Tetramorium a cui la provetta inizia a stare stretta

A proposito di incremento della colonia, secondo la vostra esperienza fra quanto posso aspettarmi i primi soldati: già a fine stagione o se ne riparla per il prossimo anno?

P.S. le pallidula sono troppo forti, delle vere piccole pesti tritatutto!

[GianniBert]

Credo che riassumano tutta l'aggressività delle piccole formiche come le Tetramorium, migliorandola con l'efficienza di gruppo e la presenza delle caste, inoltre hanno un carattere...

I primi soldati dovrebbero comparire quando la popolazione inizia ad avere un numero stabile, intorno al centinaio di individui. Potrebbe esserci una proporzione (qualcuno dice 1 a 20) diretta, ma io credo non sia possibile un calcolo matematico.

Penso però sia possibile farli produrre prima e in quantità aumentando il nutrimento animale e rendendo necessaria la casta con l'apporto di qualche insetto ancora vivo, in modo che sentano il bisogno della presenza dei soldati.
Anche il calore dovrebbe avere uno stimolo ad aumentare la deposizione e ad accelerare la crescita della covata: più operaie = più soldati in proporzione.

[Apus]

Piccolo aggiornamento: ieri nel tardo pomeriggio ho dato un occhio alla colonia che avevo lasciato tranquilla più o meno al buio.
Ho notato che avevano spostato uova e larve di nuovo nella provetta forse in cerca di umidità maggiore nelle ore più calde della giornata.
Nel momento in cui le ho scoperchiate stavano comunque ritrasferendo tutto nel formicaio.

Ho deciso quindi di umidificare e come consigliato da Priscus ho messo un ml di acqua su un lato del formicaio in modo da avere comunque un gradiente di umidità differente sui due lati più distanti.
Morale: dopo qualche ora le uova e le larve sono state messe in una stanza più vicina al punto di umidificazione.

In questi pochi giorni prima delle vacanze dovrò cercare di capire quanta acqua mettere e con che frequenza in modo da istruire per bene mio padre

[Priscus]

Piccolo aggiornamento: ieri nel tardo pomeriggio ho dato un occhio alla colonia che avevo lasciato tranquilla più o meno al buio.
Ho notato che avevano spostato uova e larve di nuovo nella provetta forse in cerca di umidità maggiore nelle ore più calde della giornata.
Nel momento in cui le ho scoperchiate stavano comunque ritrasferendo tutto nel formicaio.

Ho deciso quindi di umidificare e come consigliato da Priscus ho messo un ml di acqua su un lato del formicaio in modo da avere comunque un gradiente di umidità differente sui due lati più distanti.
Morale: dopo qualche ora le uova e le larve sono state messe in una stanza più vicina al punto di umidificazione.

In questi pochi giorni prima delle vacanze dovrò cercare di capire quanta acqua mettere e con che frequenza in modo da istruire per bene mio padre

Purtroppo ad occhio non ci si può regolare bene, la cosa migliore è "capire le formiche", se vedi che riportano le larve in provetta è ora di mettere un altro ml.
E' sempre meglio aspettare la loro mossa, andare ad occhio può dare problemi di troppa umidificazione e le Pheidole pallidula sono davvero poco tolleranti con l'umidità eccessiva.
Un ambiente secco ha anche il grande vantaggio di non attirare muffe, funghi ed acari.