Primi passi Lasius niger

Primi passi Lasius niger

Messaggioda Ale89 » 18/03/2011, 11:30

Salve a tutti dico subito che sono un neofita e da circa un mese ho una regina di Lasius niger con due operaie, la tengo in una provetta collegata ad un'altra provetta contenente la camera d'acqua e una o due camole della farina, insomma una mini camera di foraggiamento, ho dovuto fare così perché la provetta con cui mi e' arrivata la regina era senza camera d'acqua.

Ora da circa un mesetto la tengo in un cassetto vicino ad un termosifone.

Il problema e' che da un mese a questa parte non e' successo ancora nulla tranne che la regina sembra più grossa e le operaie sono un po' più grandi, altro problema e' che non vogliono trasferirsi nella nuova provetta e in più non riesco a scorgere nessuna covata.
Ho sbagliato qualcosa? avete suggerimenti da darmi in merito?
Ultima modifica di Ale89 il 05/07/2011, 17:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Luca.B » 18/03/2011, 13:34

Ciao Ale89, non credo tu abbia fatto errori clamorosi...se non al massimo quello di offrire 2 camole ad una colonia di sole due operaie. Le operaie (quando non ci sono covate da crescere) vivono infatti di zuccheri...quindi è più appropriato lasciargli a disposizione una gocciolina piccola di miele (molto molto piccola però...giusto la punta di uno stuzzicadenti).

I resti organici non consumati possono smpre essere fonte di muffe e batteri...che possono mettere a rischio la colonia, soprattutto quelle piccole. Inoltre, se vogliamo riprodurre fedelmente il ciclo di fondazione che avviene in natura, le prime generazioni non si alimentano...ci pensa la regina al loro sostentamento.

Io ho ad esempio una colonietta di Solenopsis fugax di almeno ormai 30 operaie...non hanno ancora mai neanche visto cibo, nonostante sia passato qualche mese dalla loro nascita.

La mia colonia di Lasius emarginatus è alimentata con 2 camole a settimana circa...e conta di più di 50 operaie. Quindi, come vedi, forse hai un pò esagerato con il cibo (che ti consiglio di togliere e sostituire con dell'ovatta imbevuta di acqua e miele o solo una gocciolina piccolissima di miele).

Riguardo ai tempi di fondazione, ogni regina fa un pò come gli pare. Io ho 3 Lasius emarginatus prese nello stesso luogo e periodo...una ha 50 e più operaie...le altre due ancora nessun uovo o operaia.

La temperatura è importante sia sopra i 20°C...e non puoi far altro che attendere e intanto lasciarla al buio e il più tranquilla possibile. E tralascia il cibo per ora... :happy:
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Ale89 » 18/03/2011, 14:08

Ti ringrazio ho fatto come mi hai detto e mentre ripulivo Toglievo le camole e inserivo il mini cotone con acqua e miele ho scoperto che non solo ci sono le uova ma ci sono anche le pupe!
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Luca.B » 18/03/2011, 14:25

Benissimo...adesso lasciala stare fino a che non saranno nate...vedrai che dopo la nascita dele prime 5-10 operaie la colonia si svilupperà molto molto rapidamente. :clap:
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda dada » 18/03/2011, 15:55

Ciao Ale89,
vedrai che con un po' di pazienza (ma neanche tanta! :win: )
le Lasius ti daranno molte soddisfazioni.

A questo proposito inserisco la documentazione fotografica della rapida crescita di una colonia di Lasius sp. in pochi mesi.

Le foto seguenti sono tratte dal diario di markm su AntFarm Forum, uno dei più frequentati forum di mirmecologia in lingua inglese. (link della discussione: http://antfarm.yuku.com/topic/8359/my-lasius-colony-big-photographs-photos?page=1 )

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Allegati
08-08-09009.jpg
Ecco come si presentava il nido di Lasius ad Agosto del 2009.
Notare le camere bloccate da sabbia pressata: le formiche, per espandersi, dovranno liberare le camere dalla sabbia (scaricandola nell'arena).
1-22-10051.jpg
Il nido di Lasius a Gennaio 2010.
3-4-10018.jpg
Marzo 2010.
4-4-10010.jpg
Il nido ad Aprile 2010.
Se si confronta questa foto con quella di Gennaio, la crescita è lampante... e anche piuttosto impressionante considerando che ci sono solo 3-4 mesi di differenza fra una foto e l'altra!
06-05-10034.jpg
Giugno 2010.
02-14-11170.jpg
Febbraio 2011.
02-14-11052.jpg
Febbraio 2011, visione complessiva del nido di Lasius.
~~~ La mia colonia: Camponotus vagus ~~~
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Ale89 » 18/03/2011, 16:17

Wow grazie dada mi sento un po' più rassicurato
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Matteo straffi » 15/04/2011, 17:43

Ciao a tutti! Anche io sono nuovo, sia dell'allevamento delle formiche che del forum. recentissimamente mi è arrivata la regina Lasius Niger da antstore, insieme a 5 operaie e a una decina di pupe.... mi piacerebbe sapere da voi che ve ne intendete quando e come nutrirle, con che frequenza. Sono anche un po' preoccupato. E' normale che la regina stia sempre immobile lì, aggrappata al cotone che la separa dall'acqua? Spero di si, altrimenti ditemi cosa sto sbagliando!


grazie dell'aiuto
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda GianniBert » 15/04/2011, 18:17

Benvenuto.
Intanto potrebbe essere solo uno strascico del viaggio: sballottata qua e là, ha trovato un punto saldo e umido dove attaccarsi e resta lì finché non si sente tranquilla.
Le Lasius sono abbastanza robuste da sopportare un viaggio, salvo complicazioni.
Puoi scegliere se alimentarle lasciandole in provetta chiusa, o mettere la provetta in un'arena dove possano uscire e procurarsi da sole del cibo.

Nel primo caso, basta una goccia piccolissima di miele diluito su un supporto che potrai togliere prima che ammuffisca (un pezzetto minuscolo di stagnola); questo per non mettere il miele direttamente sul vetro, dove potrebbero rimanere invischiate e sarebbe più difficile pulire. Non essere impaziente: le formiche hanno un metabolismo notevole, e quando vedrai che l'addome delle operaie è gonfio, non continuare a fornire loro cibo: possono resistere una settimana senza mangiare senza problemi.
Se sono presenti anche delle larve (che hanno bisogno di proteine per crescere), potresti fornire un insetto, ma solo roba morbida e piccolissima, come una zanzara.

Se decidi per aprire la provetta in arena, usa un contenitore piccolo: inutili spazi enormi! Una scatola tipo Ferrero Rocher va più che bene. E' bene trovare un sistema per impedire che la provetta rotoli; non so come ti è arrivata, ma pasta bloccarla con un qualsiasi accorgimento. Io metto una piccola base di cartone o plastica a cui fisso la provetta con lo scotch (non lasciare parti adesive scoperte!).
In questo caso metterai la stagnola con il miele fuori, da qualche parte, e quando hanno fame ci penseranno loro ad uscire e cercarlo.

Una colonia di Lasius deve superare almeno il centinaio di operaie per cominciare a pensare di dare loro un nido vero. Hai tutto il tempo di pensare a modelli e materiali che più si adatteranno ai tuoi gusti e a quelli delle formiche.
Hai già visto nei post (se no fatti un giro) e negli articoli/schede, quanti sistemi e scelte si possono fare.
Ricorda che non deve mancare mai una fonte di umidità, se dovesse asciugare l'acqua nella provetta. Se la scatola/arena è sigillata, l'umidità interna durerà a lungo.
Tienile a temperature tra i 22 e i 26 gradi. Cambia aria ogni giorno. Presto schiuderanno le pupe dei bozzoli...
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Matteo straffi » 15/04/2011, 18:34

Grazie mille ne farò tesoro! :D
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Matteo straffi » 15/04/2011, 20:36

A proposito, ho letto che le formiche non percepiscono il colore rosso, quindi deduco che per loro sia come il buio. Se coprissi la provetta con della carta rossa o qualcosa di simile dici che si tranquillizzerebbero?
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Luca.B » 15/04/2011, 20:45

Potresti...ma le Lasius sono un genere molto resistente e basta semplicemente farle abituare alla luce.

Personalmente preferisco far adattare subito la colonia alla luce, quando è possibile...a meno che non ho a che fare con specie particolarmente esigenti, stressanti o difficili...in quel caso buio completo e meno controlli possibili.
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Matteo straffi » 18/04/2011, 18:43

ok ho un'altro problema. La riserva d'acqua della provetta sta per finire....come posso cambiarla?

P.s. riguardo alla regina adesso va tutto bene, si è calmata ed è scesa dal "trespolo" :).
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda Matteo straffi » 18/04/2011, 18:44

ok ho un altro problema. La riserva d'acqua della provetta sta per finire....come posso cambiarla?

P.s. riguardo alla regina adesso va tutto bene, si è calmata ed è scesa dal "trespolo" :).
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda GianniBert » 18/04/2011, 19:30

Il problema del ricambio/ricarica del serbatoio angustia molti...
Ci sono diverse soluzioni, a mio parere nessuna ottimale.

Si può ricaricare la riserva con una lunga siringa, se la provetta non è troppo profonda (ma bisogna farlo aprendo la provetta ed è sempre rischioso e stressante x la colonia), oppure si può far traslocare le formiche in vari modi in un'altra provetta, cosa che richiede pazienza...
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Re: Primi passi Lasius niger

Messaggioda GianniBert » 18/04/2011, 19:34

Il fatto è che se non è ben pressato e abbondante, il cotone non sempre protegge l'evaporazione dell'acqua (se ben fatto può durare mesi e mesi), ma se si lascia aperta la provetta in arena l'evaporazione è sempre presente, soprattutto se si usa un'arena aperta e riscaldata.
Ricordiamo che salvo casi particolari, l'acqua può essere assunta a sufficienza dalla colonia dagli alimenti e lasciando cotone imbevuto nelle vicinanze, dove possano bere e riportare acqua al nido.
Secondo me la soluzione più pulita è quella di far traslocare la colonia con una provetta alternativa, con acqua fresca messa, nelle vicinanze. Quando le formiche avranno davvero bisogno di umidità, e la vecchia sarà divenuta inabitabile, ci andranno da sole.
Ovviamente in questa badiamo bene di fare un tappo spesso e ben pressato, con una riserva adeguata.

Per limitare le perdite di umidità, quando metto le provette aperte in arena non chiusa, lascio un accesso minimo indispensabile con un tubo più piccolo possibile, bloccato da altro cotone pressato. Ma ogni formicaio e tipo di formica, sono un caso a sé: popolazione, grandezza di provetta e arena fanno la differenza.
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