F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda dada » 29/04/2011, 14:34

Belle foto! Si possono facilmente confrontare con i campioni di AntWeb.


Formica cinerea: testa profilo

Formica cunicularia: testa profilo

Formica fusca: testa profilo


A quanto pare la pietra di paragone fra Formica cinerea e fusca&cunicularia è la presenza o meno di peluria su mesosoma e peziolo. cinerea in quei due punti possiede gruppetti di setae, dove invece fusca e cunicularia ne sono sprovviste.

Nella tua foto sembra che tale peluria, almeno sul peziolo, sia presente, quindi secondo me quella è Formica cinerea. (bellissime foto Poma, perfettamente a fuoco tranne che su mesosoma e peziolo, in accordo alla legge di Murphy :P )
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 29/04/2011, 16:52

:lolz:
vedrò di rimediare appena posso
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 29/04/2011, 18:02

Immagine
(ingrandisci)

non so se riuscirò a fare di meglio, che ne dite? a me in quelle zone sembra glabra.
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda GianniBert » 29/04/2011, 18:11

Queste sono foto davvero ben dettagliate!
Vediamo il responso del tecnico. A me sembrano appunto cunicolaria...
Spoiler: mostra
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda dada » 29/04/2011, 18:14

Nella foto in basso a destra io vedo una seta sul peziolo, e forse si intuisce appena appena anche un accenno di peluria sul mesosoma nella parte più vicina al peziolo... dalle tavole che ho trovato, quelle setae si vedono solo nei campioni di F. cinerea. Ma magari è solo un caso, e i peletti del destino sono altri...
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 29/04/2011, 19:00

La colonia dovrebbe appartenere alla specie che nelle mie zone è tra le più diffuse. Solitamente nidifica in zone sabbiose(terra fina)-erbose (vere zone sabbiose da noi non esistono) e tende a creare gruppi di colonie non belligeranti tra loro, credo sia anche poliginica. Nei boschi non le ho mai viste, adorano però fondare vicino ai campi coltivati. Nel paio di razzie che ho visto in natura non hanno saputo opporre una grande resistenza, anzi.

Però non le ho mai viste fare cumuli di terra.
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda dada » 30/04/2011, 0:57

Riguardando la foto sullo schermo di un altro computer, ora mesosoma e peziolo sembrano glabri anche a me!

Anche il colore rossiccio-marroncino è caratteristico per F. cunicularia.

Ma se stai a guardà er peletto... :wacko:
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda Luca.B » 30/04/2011, 1:34

Sergio ha scritto:Si, non metto in dubbio che il comportamento o la distribuzione geografica possano aiutare nell'identificare una specie, tuttavia le specie sono definite in base a certe caratteristiche anatomiche dunque la "variabile" decisiva nell'identificazione sono in fin dei conti cose come la distribuzione dei peletti.

Se ad esempio andassi in Australia ed incontrassi un orso a macchie bianche e nere intento a papparsi un eucalipto, potresti pensare che sia un coala perchè vive in Australia e mangia eucalipto, oppure potresti riconoscerlo come una specie del tutto nuova, oppure ancora - e questa mi sembra la strada migliore, che prenderemmo tutti - potresti riconoscerlo come un panda sulla base delle sue caratteristiche fisiche e concludere di aver scoperto in questo modo un paio di cose molto interessanti sui panda (ovvero che vivono anche in Australia dove si nutrono di eucalipti).

Le formiche sono ancora più dubbie. Fra parlare di specie e parlare di convenzioni della letteratura tassonomica il passo è breve... Dunque mettere nel mezzo del'identificazione di una specie cose come il comportamento o l'areale geografico secondo me fa più confusione che altro...anche se certo un aiuto possono darlo in forma di "suggerimenti".


No!

Sebbene la componente anatomica sia quella più "facile" da valutare per una classificazione eseguita da un professionista (quindi quella più diffusa)...la reale classificazione viene fatta su tutte e 3 le componenti...mai su una sola!

Non ho detto che l'etologia, da sola, basta...ma che spesso neanche l'anatomia sola può bastare e bisognerebbe accostare entrambe le informazioni (la fisiologia la lascerei stare vista l'impossibilità per noi di fare test).

Sulle formiche si trova quasi esclusivamente la componente anatomica solo ed esclusivamente perchè si conosce poco sull'etologia distintiva delle varie specie.

Su altre classi di animali e vegetali, invece, si ricorre a tutte e 3 le componenti a parimerito...sempre che si abbiano informazioni!

Nella classificazione delle alghe, ad esempio, l'essere autotrofe, eterotrofe, mixotrofiche ecc... è spesso la sola caratteristica che distingue specie anatomicamente identiche....oppure il vivere più o meno in superficie. Nuove specie vengono oggigiorno divise proprio sulla base di caratteri spesso etologici.

Quindi, dove è possibile, bisogna tenere in considerazione tutte le componenti.

Una formica può anche essere cinerea e non avere peluria come conseguenza di una mutazione genetica...raro ma possibile.
Quindi, dove possibile, basarsi su tutti i fattori e, qualora ci siano cose strane (come presenza di peli che fa pensare ad una cinerea ma con formicai simili alla cunicularia) cercare di identificarle mediante altri elementi (se possibile).
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 30/04/2011, 11:14

:wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:
allora? datemi il vostro responso probabilistico! :ugeek:
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda dada » 30/04/2011, 11:46

Formica cunicularia !!!

Aspettiamo comunque conferma ufficiale da parte del Nobile Eccelso Tassonomo :happy:
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda GianniBert » 30/04/2011, 11:59

A me sembra ancora cunicolaria, ma finche Fabrizio non mi dà un responso ufficiale... cioè lunedì prossimo.

Comunque, per Luca. Temo che in questo caso si tratti proprio di esaminare il campione, anche se è vero che l'ambiente e il modo di vivere della specie vanno tenuti in conto.
Diciamo che è più probabile un adattamento della formica in questione (e sappiamo come sono adattabili) al luogo in cui vive e alle dimensioni della colonia, che la possibilità di una mutazione genetica, comunque sempre possibile.

Negli incontri col Rigato, quando ho cercato di estirpargli informazioni utili ella nostra Causa, uno dei punti su cui ha insistito nella difficoltà di classificare le nostre formiche è proprio quello allucinante di "contare i peli” o misurare lunghezza delle antenne, scultura e posizione di ogni rugosità.
Non è comunque una scienza così esatta, se si offre a moltissime varianti in cui, potrebbe darsi, una specie autoctona magari non è mai stata descritta con precisione in quel dato particolare...

Bisogna sentire lui, perché le varianti sono davvero tantissime, e quelle di comportamento sono le meno certe, visto l'indole delle formiche. E' uno dei motivi per cui nelle collezioni catalogate (che mi ha proprio detto essere indispensabili per i raffronti) guardano proprio quei particolari che sono stati codificati per riconoscere la determinata specie.
Insomma, visto che lo fa di mestiere, se dice che è difficile lui, ci dobbiamo credere.

Quando avevo chiesto (e non una sola volta) particolari per saper riconoscere le specie all'interno del gruppo rufa, mi aveva proprio citato la "conta dei peli” e la forma di alcune macchie di colorazione per distinguerle. Cose che si fanno solo al microscopio.
Solo per la Polyctena mi ha fatto una distinzione per farmi capire che nessuno sa il motivo, ma l'areale di distribuzione è incisivo per il riconoscimento: non si spingono al sud delle Alpi, e si trovano solo in una fetta di Alto Adige sopra Bolzano.
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 30/04/2011, 13:18

Il colore grigio-argentato/nero e l'esplosione demografica mi farebbero escludere proprio la cunicularia. :unsure:
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda Luca.B » 30/04/2011, 14:00

GianniBert ha scritto:A me sembra ancora cunicolaria, ma finche Fabrizio non mi dà un responso ufficiale... cioè lunedì prossimo.

Comunque, per Luca. Temo che in questo caso si tratti proprio di esaminare il campione, anche se è vero che l'ambiente e il modo di vivere della specie vanno tenuti in conto.
Diciamo che è più probabile un adattamento della formica in questione (e sappiamo come sono adattabili) al luogo in cui vive e alle dimensioni della colonia, che la possibilità di una mutazione genetica, comunque sempre possibile.

Negli incontri col Rigato, quando ho cercato di estirpargli informazioni utili ella nostra Causa, uno dei punti su cui ha insistito nella difficoltà di classificare le nostre formiche è proprio quello allucinante di "contare i peli” o misurare lunghezza delle antenne, scultura e posizione di ogni rugosità.
Non è comunque una scienza così esatta, se si offre a moltissime varianti in cui, potrebbe darsi, una specie autoctona magari non è mai stata descritta con precisione in quel dato particolare...

Bisogna sentire lui, perché le varianti sono davvero tantissime, e quelle di comportamento sono le meno certe, visto l'indole delle formiche. E' uno dei motivi per cui nelle collezioni catalogate (che mi ha proprio detto essere indispensabili per i raffronti) guardano proprio quei particolari che sono stati codificati per riconoscere la determinata specie.
Insomma, visto che lo fa di mestiere, se dice che è difficile lui, ci dobbiamo credere.

Quando avevo chiesto (e non una sola volta) particolari per saper riconoscere le specie all'interno del gruppo rufa, mi aveva proprio citato la "conta dei peli” e la forma di alcune macchie di colorazione per distinguerle. Cose che si fanno solo al microscopio.
Solo per la Polyctena mi ha fatto una distinzione per farmi capire che nessuno sa il motivo, ma l'areale di distribuzione è incisivo per il riconoscimento: non si spingono al sud delle Alpi, e si trovano solo in una fetta di Alto Adige sopra Bolzano.


Concordo pienamente Gianni...infatti l'unione della componente etologica e fisiologica è qualcosa che è stato aggiunto da pochi anni...quindi non ancora entrato nella formazione classica dei tassonomi e sistematici.

Inoltre c'è una penuria lampante nelle informazioni etologiche, poichè l'etologia è un ramo che fino ad oggi è sempre stato sottovalutato e considerato di secondaria importanza. Quindi per forza i sistematici si basano ancora al 90% su caratteri morfologici e anatomici.
Il motivo per cui è stata inserita la componente etologica (e si sta cercando di colmare lacune in questo campo) è perchè dagli studi genetici sulle specie è spesso venuto fuori che specie morfologicamentee anatomicamente diverse erano più imparentate di quanto si pensasse...e l'unica cosa che le accomunava era la compponente comportamentale.

E' vero che gli animali in genere adattano spesso il proprio comportamento all'ambiente dove vivono...ma è anche altrettanto vero che caratteri morfologici spesso sono il frutto di altrettante forme di adattamento e non sempre sono così "importanti" e radicate da causarne modifiche a livello di classificazione.

Per esempio nelle Emys orbicularis ci sono circa 5-6 morfotipi che sembrano essere associati a fattori ambientali quale pH dell'acqua e del terreno, tipi di esposizione ecc....
Esemplari spostati di ambiente cambiano l'aspetto in funzione dell'ambiente in cui vivono.
Sebbene siano quindi morfologicamente molto differenti, lo studio del comportamento le ha radunate sotto la stessa specie...e i recenti studi genetici ne hanno confermato la validità poichè le differenze morfologiche non sono associate direttamente a fattori genetici.

Inoltre, come giustamente puntualizzato, conosciamo a malapena l'aspetto delle formiche nelle varie specie "maggiori"...figuriamoci aspetti etologici. Il comportamento delle singole specie è quasi completamente sconosciuto e al di là di comportamenti particolari e più rilevanti, anche sui libri si trova poco di specifico. Su questo punto noi appassionati ed allevatori possiamo fare la differenza fornendo dati che poi possono essere analizzati e studiati.

Sto vedendo, ad esempio, differenze abissali nella fondazione nelle singole specie... regine, come la Camponotus fallax, le Myrmica o la Dolichoderus, che vanno controcorrente rispetto a tutte le altre e vogliono ambienti specifici e condizioni particolari.
Anche poi le operaie, osservate nel modo di fuggire, esplorare e "vivere il mondo esterno" hanno moltissime differenze. Le Camponotus fallax, per esempio, hanno tendenze più notturne...se spaventate tendono a bloccarsi invece che fuggire e sono abbastanza isolate nei loro giri di esplorazione. Non seguono piste precise e non ne vedi mai motle in giro...anzi, sono molto timide e riservate.

Per non parlare delle differenze etologiche tra regine ed operaie...ormai riconosco le regine prima per il modo di comportarsi che non per la componente anatomica (vedi la regina di Dolichoderus quadripunctatus che ho raccolto immediatamente perchè riconosciuta per il comportamento da regina...e poi accertato esserlo alcuni giorni dopo quando ho avuto modo di guardarla con lenti e stereomicroscopio).

Ad ogni modo non voglio sminuire la classificazione basata sull'anatomia...anzi...ma, visto che possiamo, dovremmo sforzarci di più di associare e studiare comportamenti e modi di agire...così da arricchire l'attuale classificazione con dati etologici...e magari chissà che un domani, proprio sulla base di certe osservazioni etologiche, non riuniscano o dividano specie. :happy:

In qualunque caso, nella moderna sistematica, resta il fatto che le 3 componenti considerate (dove è possibile) sono: anatomia, fisiologia ed etologia. In mancanza di 1 o 2 componenti si fa con le restanti...ma è più probabile anche fare errori. :happy:
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda PomAnt » 01/05/2011, 17:30

Oggi sono andato con tutta la famiglia a fare una camminata vicino casa, mi sono inbattuto in nidi che potrebbero essere di cunicularia. Allora mi son dato da fare, magari riusciamo a fare un'altro passo per capire di che si tratta?

Eccovi l'ambiente dove siamo andati.

Immagine

Ecco il nido con il mucchietto di terra.

Immagine

Ecco l'operaia.

Immagine

Le operaie che ho in cattività non accennano a fare questi mucchietti in natura, sono anche più piccole e forse meno agressive. I loro nidi non sono raccolti ma molto ampi con molte uscite. Direi che sono più cittadine. Questa che ho raccolto è più boscaiola, il loro habitat è più vicino a quello della F.rufa, che ho poi trovato qualche metro più in la.

L'operaia in questione mi pare proprio glabra su mesosoma e peziolo.

Nonostante a furia di "chiacchere"(non in senso dispregiativo) e dati creda di aver fatto un po di confusione su come distingurle ma credo ancora di avere "in casa" delle F.fusca o F.cinerea, non cunicularia.

Voi che ne pensate?
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Re: F.cunicularia, F.fusca o F.cinerea?

Messaggioda dada » 01/05/2011, 17:36

Bellissime foto... e invidia a tutto spiano per il paesaggio che vi trovate "vicino casa" :shock:

Confrontandole con le tavole di AntWeb, questo esemplare mi sembra più Formica fusca che cunicularia.

Uno dei caratteri distintivi fra fusca e cunicularia mi sembra sia la profondità della "depressione mediana" sul mesosoma (metanoto); nelle tue prime foto il metanoto era molto meno scavato, come in cunicularia; in queste ultime foto il metanoto sembra più da fusca.

In questa immagine il numero 14 è il metanoto:

Immagine
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