[Diario] Colonia di Tetramorium caespitum/impurum

[Diario] Colonia di Tetramorium caespitum/impurum

Messaggioda entoK » 19/06/2012, 22:53

Nota a posteriori sull'identificazione.
Il titolo attuale della discussione fa riferimento al fatto che è impreciso distinguere su basi puramente morfologiche le specie Tetramorium caespitum/impurum le quali sono talmente affini da essere considerate un complesso. Ci sarebbero una serie di indizi tendenziali che propendono per identificare questa colonia come Tetramorium caespitum (periodo di sciamatura e altitudine del luogo, dimensioni grandi della regina, notevole pelosità nelle operaie), invece di quella che classicamente si definisce Tetramorium impurum (distribuzione montana con sciamatura più tarda, regina con torace meno prominente, operaie tendenzialmente più piccole, meno pelose e con maggiore rugosità sul peziolo). Tuttavia studi recenti mettono in forte discussione la possibilità di distinzione su semplici basi morfologiche (si parla proprio di tendenze a causa della variabilità intraspecifica), ed è perfino messa in discussione la semplice suddivisione classica, visto che analisi genetiche farebbero sostituire alle 2 precedenti almeno 7 specie criptiche. In Italia se si a a che fare con Tetramorium sp. scure relativamente grandi e monoginiche, cioè quelle che per semplicità di solito si chiamano T. caespitum (volgarmente, formiche dei marciapiedi), si può essere sicuri che si tratta di quelle appartenenti a questo complesso.


È proprio vero che siamo nel periodo di picco delle sciamature, anche se ancora non ho visto alati in uscita dai nidi che controllo, ne comincio a vedere di morti fra le fauci di altre formiche o bestie e oggi...
..se non sei te ad avere tempo di cercare regine sono loro a trovarti! :shock:

Studiando in un corridoio dell'università, questo pomeriggio mi è capitata praticamente davanti ai piedi, se no non ci avrei proprio fatto caso, una tranquilla regina dealata che se ne andava chissà dove! :shocked: Fortuna che nessuno passava rischiando di pestarla e che nel cellulare ho uno scomparto perfetto e tranquillo che mi torna sempre comodo per piccole bestie. Non ho perso troppo tempo a prenderla e ci si è infilata dentro appena ha visto l'intercapedine buia.

A casa l'ho fotografata e anche se speravo in una Formica sp. proveniente dai grossi nidi di fronte a quel corridoio, ho intuito subito che era delle Myrmicinae. Quindi per far prima senza impazzire fra mille foto, sono andato sul solito sito francese, che ha la ricerca dicotomica e sono giunto a una conclusione che avevo precedentemente escluso: dopo che avevo letto le dimensioni (di 2mm abbondanti inferiori al mio esemplare) riportate nella scheda di allevamento qui sul nostro sito. :unsure:

Quindi chiedo anche a voi cosa vi sembra questa regina lunga almeno 8mm da queste foto:
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Già che ci sono, non è la prima volta che leggo come si preparano le provette, però visto che sabato mi dovrò assentare per una decina di giorni e non vorrei che col caldo la riserva finisse prima ed è la prima volta che mi regolo nella pratica, ne approfitterei per chiedervi se secondo voi sono sufficienti 7cm di acqua (il diametro è circa 1,4cm) e lo spazio angusto che ho lasciato dovrebbe bastare per non avere problemi quei 10 giorni minimo (resteranno un 3cm abitabili). O al contrario mi son lasciato prendere la mano e rischia di essere controproducente (di cotone ne ho messo il minimo ma sembra reggere). :-?
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Immagino sia una specie claustrale, quindi per il momento non dovrebbe necessitare di alimentazione giusto?
Per sicurezza comunque momentaneamente sta in un barattolo con cotone zuccherato e un povero ragno salticide che qualcuno ha ammazzato in casa da me! :evil:

Diario di osservazione

03/07/2012 ab urbe condita +13 giorni
Durante l'assenza, la regina deve aver deposto in breve successione, visto che si intravedono varie larve di misure differenti.

05/07/2012 ab urbe condita +15 giorni
Deposto un altro mucchietto di uova.

11/07/2012 ab urbe condita +21 giorni
Potrebbe essere stato deposto un altro mucchio di uova, mentre le precedenti schiudevano visto che ci sono larve ancora più piccole.

17/07/2012 ab urbe condita +27 giorni
Sono finalmente presenti una decina di operaie di cui la metà non del tutto pigmentate e che si suppone quindi abbiano completato la metamorfosi nell'ultimo paio di giorni. Quando cessa la fonte di disturbo che le fa correre in giro, tornano ad occuparsi delle uova e della regina rannicchiate. Hanno in parte adattato la forma del cotone vicino all'acqua e fatto alcuni supporti spostandone le fibre.
La nidiata viene sempre tenuta molto prossima alla fonte umida e in circa un mese la riserva di acqua si è ritirata di circa 2,5cm più indietro (acqua e cotone appaiono puliti).

20/07/2012 ab urbe condita +30 giorni
Primo tentativo di alimentazione: inserito piccolo pezzo di pesca all'ingresso e lontano dalla covata, apparentemente apprezzato da un paio di operaie.
Inserito anche un onisco per prove di convivenza: benché le operaie non siano nello stato attuale troppo intraprendenti e non rischiasse aggressioni, l'onisco è riuscito nella fuga attraverso il tappo di cotone, anche se ovviamente è morto poco lontano per disidratazione; probabilmente era troppo impaurito per tentare d'abbeverarsi dall'altra parte ove stanno di solito le operaie e la covata.

22/07/2012 ab urbe condita +32 giorni
Rimosso il pezzo di pesca che cominciava ad ammuffire all'ingresso. Secondo tentativo di alimentazione più sostanzioso: fornita una piccola mosca che si è dovuto rendere praticamente inoffensiva, altrimenti creava troppo panico e problemi di inseguimento alle operaie. In ogni caso la preda è stata strattonata per un certo periodo da 5-6 operaie e solo in un secondo momento quando completamente inoffensiva portata vicino alle larve e consumata da alcune operaie.
Il trambusto ha reso possibile fare un censimento sicuro: sono presenti 11 operaie di cui una ancora poco pigmentata, ci sono 5 larve grosse e 1 appena divenuta pupa e sono presenti 7 o più larve piccole. Non si osservano altre uova: si potrebbe dedurre che la regina finora ha deposto sempre mucchietti di 5-6 uova. Queste dovrebbero essersi sviluppate in successione dando almeno 4 generazioni, in seguito la regina potrebbe essersi presa una pausa in attesa che le prime operaie cominciassero a badare a lei. Questo probabilmente perché ha consumato parecchie delle sue riserve: l'addome ha praticamente le stesse dimensioni del torace attualmente.

23/07/2012 ab urbe condita +33 giorni
Della mosca sono rimasti solo pochi resti: è stata consumata in prossimità delle larve a più riprese da 4-5 operaie per volta e ogni tanto partecipava anche la regina. Mi sono accorto che a quest'ultima manca quasi completamente l'ultima zampa destra e non riesco a intuire per quale motivo possa essere accaduto, né quando visto che finora è sempre rimasta tranquilla.

25/07/2012 ab urbe condita +35 giorni
Sono riuscite a creare problemi nonostante l'esiguo numero: un paio di operaie già le tenevo sotto osservazione perché in giornata avevano cominciato a scavare il cotone della riserva, ma in serata l'hanno bucato inondando il nido. Il trasferimento di emergenza è stato difficoltoso soprattutto perché di indole, non risultano troppo disturbate dalla luce e la regina faticava a trasferirsi. Le larve fortunatamente erano sulla carta e, dopo averle messe a forza all'imboccatura della nuova provetta, dovrebbero essere state trasferite tutte più al riparo.

30/07/2012 ab urbe condita +40 giorni
La regina resta sempre con la prole in prossimità del cotone umido, due o tre operaie invece stanno di guardia all'altra estremità. Fornita mosca sul cotone che chiude l'imboccatura del nido.

01/08/2012 ab urbe condita +42 giorni
Fornito un piccolo bruco decapitato, le operaie sono abbastanza suscettibili quando si apre la provetta, mentre la regina resta sempre piuttosto tranquilla e apatica in ogni circostanza.
Non sono più riuscito a fare la conta delle operaie, ma prima vista ce ne sono un paio rannicchiate che non sembrano molto vive. In ogni caso le altre sembrano fin troppo vispe così come la regina che è tornata col gastro esteso. Le larve sono cresciute molto, anche se non si sono impupate ancora, inoltre è stato deposto un mucchietto di probabilmente 4 uova.

05/08/2012 ab urbe condita +46 giorni
Fornito moscerino e cotone con soluzione zuccherina sopra foglio d'alluminio. La conta delle operaie sombra confermare le due perdite e quindi dovrebbero essere 9 attualmente.
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Sono state deposte altre circa 6-7 uova, inoltre tre delle larve più grosse si sono impupate, mentre la pupa citata in precedenza sta pigmentando di giallo (in tal caso l'impupamento sarebbe durato circa 14 giorni).

13/08/2012 ab urbe condita +54 giorni
Rimosso cotone precedente e messone uno nuovo con sopra tuorlo d'uovo. Fatta una censimento sicuro: le operaie risultano essere come previsto 10, e le pupe che stavo tenendo d'occhio dopo l'ultima stanno pigmentando.

15/08/2012 ab urbe condita +56 giorni
Ci sono tre operaie più chiare, una di queste oltre a stare pigmentando è ancora piuttosto accovacciata e viene aiutata a compiere i primi passi. Quindi effettivamente corrispondono alle tre pupe descritte in precedenza, che rispetto all'ultima avrebbero impiegato quindi solo 10 giorni a completare lo sviluppo (la temperatura è intorno ai 27-28°C). Le ragioni della differenza possono essere varie e avere anche a che fare con l'alimentazione o come siano state accudite.

16/08/2012 ab urbe condita +57 giorni
Il totale delle operaie ammonta attualmente a 16 hanno fatto la metamorfosi anche le restanti pupe che il giorno prima erano già piuttosto scure. Rimosso il cotone con l'uovo che iniziava ad ammuffire e sostituito da un frammento di tonno che risulta subito molto apprezzato da 4-5 operaie.

19/08/2012 ab urbe condita +60 giorni
Continuano a muovere i primi passi nuove operaie è facile osservare che sono quelle più rannicchiate e ancora gialle che lentamente iniziano a muoversi molto lentamente, il numero totale di operaie ora ammonta a 20. Fornito piccolo ragno morto all'imboccatura è stato portato dalle operaie sopra le larve e in meno di mezz'ora è rimasto solo il corpo senza le lunghe zampe che probabilmente hanno divorato le larve affamate delle parti chitinose. Per questo motivo l'ipotesi che qualcuno ha fatto, sul fatto che le larve abbiano mangiato una zampa alla regina in fondazione claustrale, ora non mi pare per niente azzardata vista la rapidità con cui hanno agito.

27/08/2012 ab urbe condita +68 giorni
Il totale delle operaie ha raggiunto quota 26, le nuove probabilmente sono della generazione successiva alle precedenti, dato che 5 non sono pigmentate e quindi devono aver mutato da pochissimo e in un periodo molto ravvicinato rispetto a quelle della settimana scorsa. Ho approntato un'arena per lasciare aperta la provetta ed evitare di infastidire la colonia al momento dell'alimentazione: per iniziare è stata fornita una vespa fatta a pezzi, che viste le dimensioni, dovrebbe bastare per parecchio.

30/08/2012 ab urbe condita +71 giorni
La provetta è aperta in arena, anche se le operaie non se ne allontanano praticamente mai e anzi il fatto che l'imboccatura sia aperta probabilmente tende a far stare molto di più la regina schiacciata sul cotone con numerose grosse larve. Fornito un ragnetto è stato subito apprezzato e portato sulle larve come in precedenza, fornita pure un'altra vespa a pezzi ma sembra in gran parte ignorata. Nel caso precedente comunque si erano solo le operaie si erano limitate a svuotare le parti molli e riportare all'imboccatura i pezzi di esoscheletro svuotati. Lasciato anche un cotone intriso di soluzione zuccherina che sembra abbia spinto un paio di operaie a uscire per poco dalla provetta.

02/09/2012 ab urbe condita +74 giorni
Hanno portato fuori anche il secondo addome di vespa anche se 2-3 operaie tendono a stare davanti all'imboccatura interessate ai resti e al cotone zuccherino.

05/09/2012 ab urbe condita +77 giorni
Fornita altra vespa a pezzi, le operaie tendono a spostarsi un po' più in arena: allontanano i resti dall'imboccatura per almeno un paio di centimetri.

08/09/2012 ab urbe condita +80 giorni
Messo anche un po' di tonno all'ingresso viene ogni tanto sfilacciato, ma probabilmente viene utilizzato come risorsa di seconda qualità fintanto che ci sono gli esoscheletri da svuotare.

13/09/2012 ab urbe condita +85 giorni
La conta delle operaie è divenuta molto difficile probabilmente ammontano a circa 32. Ci sono un paio di mucchi parecchio grossi di larve/pupe e i pezzi delle vespe rimasti sono quasi tutti stati svuotati all'imboccatura del nido. Fornito del miele sul cotone è stato completamente ignorato. Due operaie stanno un po' troppo trafficando in un angolo del cotone umido e presumo vogliano scavare.

15/09/2012 ab urbe condita +87 giorni
Nel mucchio della covata parecchie pupe stanno pigmentando. Lasciate un paio di mosche in arena: in mezz'ora i 2/3 delle operaie sono uscite per provvedere a trascinare dentro la prima carcassa e nonostante gli intoppi vari ci sono riuscite. In realtà le prede sono state lasciate a pochi centimetri dall'imboccatura e ad una certa distanza dalla covata.

20/09/2012 ab urbe condita +92 giorni
Un piccolo imenottero fornito il giorno prima è già finito in mezzo alla covata. Fornito anche miele su della carta assorbente, osservo per la prima volta che è molto gradito: almeno una decina di operaie lo circondano, comunque per non smentirsi troppo non ci sono rimaste attaccate a lungo. In giornata portano fuori molti rifiuti anche se non si allontanano mai più di un paio di centimetri dall'imboccatura della provetta. Il numero delle operaie sta aumentando rapidamente viste le numerose pupe.

28/09/2012 ab urbe condita +100 giorni
Nei giorni precedenti sono state fornite un paio di larve e ormai la colonia deve avere circa 50 operaie: il mucchio di pupe continua infatti a schiuderne di nuove e c'è anche una nuova massa 3 volte più piccola di larve deposta probabilmente nell'ultima settimana. Ho provato a fornire una mosca tramortita e ho osservato che sfruttando il numero la colonia è in grado di contrastare anche un insetto abbastanza attivo e renderlo inoffensivo nel giro di massimo una decina di minuti. Tuttavia le vibrazioni mettono in agitazione la colonia e un terzo di questa si preoccupa di spostare le larve e la regina stessa cerca di nascondersi.

03/10/2012 ab urbe condita +105 giorni
Negli ultimi 3 giorni ho fornito la larva di tignola, miele e un grillo abbastanza grande; dovrebbero soddisfare ben oltre le richieste settimanali, nonostante siano con la covata piuttosto fameliche. Tuttavia sto meditando di alimentarle meno nelle prossime settimane fino a rallentarne lo sviluppo e indurre un riposo che farò coincidere coi primi freddi.

15/10/2012 ab urbe condita +117 giorni
Il grillo è in gran parte poco consumato è stato fornito qualche altro resto come briciole ma sono poco apprezzate. Il cumulo di larve e pupe è forse persino raddoppiato e adesso cominciano a vedersi operaie di dimensioni normali quasi doppie rispetto alle prime generazioni. Si avvicina il momento di trasferirle in un nuovo nido.

25/10/2012 ab urbe condita +127 giorni
Non avendo più fornito altre prede il grillo è stato spostato più in mezzo alle larve, nonostante la grande nidiata credo impiegheranno molto tempo a consumarlo tutto. Ho trovato una delle operaie più piccole di prima generazione morta sul cotone all'ingresso (probabilmente portata li, perché la provetta è ancora chiusa).
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01/11/2012 ab urbe condita +134 giorni
In maniera stupefacente e in pochi giorni, della preda molto grande non rimane ormai più molto: è stata quasi completamente sgranocchiata e hanno accumulato un po' dei resti polverosi verso l'ingresso. In compenso sono molte le nuove operaie più grandi e robuste rispetto alle prime generazioni. La provetta per quanto detto è negli ultimi giorni abbastanza sporca e ciò rende poco agevole l'osservazione, inoltre è rimasto poco più di 1cm di acqua dalla fondazione. Per questa ragione sto preparando il formicaio di accrescimento, visto che anche come numeri ci siamo e le voglio lasciare a trascorrere la diapausa invernale in quello. Domani già comincerò a far loro sentire il cambio di temperatura mettendole all'esterno riparate: temperature medie attorno ai 16°C.

13/11/2012 ab urbe condita +146 giorni
Ieri mi ero accorto che avevano scavato uno stretto cunicolo fino all'acqua e c'erano 4 operaie cadute nella riserva dell'acqua affogate, quindi ho eliminato l'acqua con una siringa e deciso di trasferirle il prima possibile visto che il nido di accrescimento era pronto e rodato da 2 settimane. Perciò, oggi in serata ho lasciato la provetta aperta in arena: nei primi minuti circa una decina di operaie ha cominciato a vagare in arena, anche perché ho messo prede sulla pietra maggiore e qualcuna ha esplorato anche la prima stanza sotto l'ingresso.
Ce ne sono di prima generazione lunghe appena 2mm e via via più grosse fino ad arrivare ad alcune di 5mm (operaie solitamente visibili nei formicai in natura).
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Dopo più di un'ora, per accelerare il traferimento, ho cominciato a spingere lentamente verso l'uscita, il cotone umido, usando un ferro passato dal foro posteriore della provetta. L'operazione non è stata troppo traumatica anche perché la nidiata era già da tempo in mezzo ai detriti che sporcano il cotone (quello che rimane del grillo). La regina esposta alla luce ha cercato subito riparo sotto la sporgenza della pietra maggiore e mi sono subito accorto che dove le mancava la zampa posteriore, adesso le manca anche quella mediana. La teoria delle larve fameliche sembrerebbe confermata dal fatto che ho visto anche un'operaia senza un'antenna e ce ne potrebbero essere altre. Anche se la regina sul lato destro ha solo la zampa anteriore e fatica a reggersi, in realtà non è un problema, visto che è praticamente portata in giro da una decina di sue operaie che la difendono morbosamente (la famosa descrizione di Wilson, della regina poco regale e incapace alla mercé dei sudditi calza).
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Ne ho approfittato per provare un'idea da pianificare in futuro: un eventuale gestione più libera e l'efficacia nel segregare la regina nel nido, chiudendone l'ingresso con una retina a maglie di 1,6mm di ottone (se non è chiaro dall'immagine la regina passa con la testa ma il torace più largo la blocca, ovviamente non essendoci operaie con morfologia simile alla sua in questa specie, come ipotizzato, lo stratagemma segregherebbe unicamente la regina).
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Appena entrata la regina si è andata a mettere nella camera vuota a sinistra, suppongo abbiano preferito quella ampia superiore perché quella dell'ingresso era più umida (avevo precedentemente umidificato un poco).

13/11/2012 ab urbe condita +147 giorni
Hanno apprezzato molto la possibilità di scavarsi le camere spostando il materiale: nel giro di nemmeno 24 ore sono arrivate ad esplorare tutto il livello.
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Hanno tolto materiale fino a svuotare completamente la camera superiore in cui si erano stabilite e in cui hanno riposto gran parte della nidiata e una preda (l'imenottero a destra, non è la regina, che sta a sinistra). Inoltre hanno proseguito l'esplorazione fino ad ottenere un cunicolo che è circa alto la metà di quello che avevo preparato e giungendo in fondo fino all'ultima camera.
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Dalla parte della stanza sotto l'ingresso, invece hanno esplorato meno anche se hanno comunque liberato il cunicolo che prosegue verso destra e al contrario accumulato materiale restringendo il fondo della stanza.
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Una gran quantità di materiale di riporto è stato accumulato appena fuori l'ingresso, fino a restringerlo in buona parte e probabilmente ciò vale anche per il cunicolo sottostante. Hanno spostato anche la carcassa dalla pietra su cui stava fino a davanti l'ingresso. In generale sono poche le operaie in arena: ci vanno a portare fuori una compagna morta o solitamente detriti oppure al massimo, quando è umido, 4-5 operaie stanno sempre attaccate al batuffolo zuccherino che si trova sulla pietra minore.

24/11/2012 ab urbe condita +158 giorni
Dall'ultima volta ormai il formicaio è asciutto e hanno rimosso gran parte dei detriti rendendo accessibili quasi tutte le stanze completamente. Non sembra abbiano avuto problemi nemmeno con la ghiaia più grande: anche i pezzi di 4mm sono stati portati temporaneamente prima in altri corridoi e infine fuori. Oramai c'è una montagnola a mo' di vulcano intorno all'ingresso superficiale, così come avviene nei formicai in natura.
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Anche se non hanno necessità di tutto questo spazio, probabilmente preferiscono avere maggiori possibilità di stabilirsi in base alle condizioni. Utilizzano 2-3 stanze (in genere preferiscono quelle cieche, con l'eccezione di quella grande sul lato corto a sinistra dell'ingresso) in cui ripongono la covata, che tendono a mettere sempre sulla parete e poco sotto al soffitto, non sul fondo, ma avevo già notato l'ultima volta che preferiscono le due stanze sui lati corti. La maggior parte della colonia con la regina, staziona in una di quelle due stanze opposte alternativamente: infatti cambiano facilmente posizione soprattutto se non si sentono tranquille o per evitare l'illuminazione ambientale tendono sempre a rifugiarsi nelle zone posteriori.
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Ho osservato un buon numero di operaie poco pigmentate, mentre la gran parte della nidiata è costituita da sole larve (di cui solo poche relativamente grandi), perciò le pupe presenti si dovrebbero probabilmente essere sviluppate tutte. Attualmente sono ancora tenute alle temperature domestiche (circa 23°C) e quindi ho fornito miele e una carcassa di ragno abbastanza grande, ma penso le riposizionerò all'esterno appena rimuoverò completamente i detriti in arena.

27/11/2012 ab urbe condita +161 giorni
Ho tolto gran parte della ghiaia riportata in arena con la calamita e poi le ho lasciate all'esterno a 7°C di temperatura media. Continuano a preferire il lato meno esposto alla luce ed è questa, più che le vibrazioni, che le agita, tanto che quando si posizionavano nel lato dell'ingresso regina e gran parte della covata finivano nel cunicolo che uscendo in mezzo all'arena non è, per forza di cose, esposto. In breve hanno espulso i resti di cibo dal nido e si sono barricate dentro, occludendo completamente l'ingresso e la camera sottostante; per cui smetterò di alimentrale, dato che le prede in arena non risultano più d'interesse. Inoltre, posso ora affermare che le 2 camere in alto vicine all'ingresso, non sono state per nulla apprezzate ed oltre ad averle lasciate quasi completamente chiuse, non ci va praticamente mai nessuna operaia, quando invece gironzolano sempre per tutti gli altri corridoi lunghi e dritti.

06/12/2012 ab urbe condita +168 giorni
Ho notato una cosa molto interessante a causa delle temperature: ora che comincia a fare veramente freddo le colonia sta tutta riunita praticamente in una sola stanza e nelle ore più fredde (la minima è di 4°C) in genere stanno estremamente immobili e compattate le une sulle altre, tanto che non si scorge nemmeno la regina. Tuttavia spesso in coincidenza di leggeri aumenti della temperatura (la massima è intorno 7°C o poco più), ritornano abbastanza attive da muoversi e si distribuiscono sia loro che la covata su tutto un livello e qualcuna arriva perfino a vagare in stanze più lontane. Grazie a questi risvegli rallentati, ho avuto il tempo di riuscire a contare tutte le operaie almeno e anche se il dato è ovviamente incerto sono 107 all'incirca.

21/12/2012 ab urbe condita +184 giorni
Da quando ho reso il nido piuttosto umido sembra siano tornate ad esplorarlo, tanto che ho quasi l'impressione che il comportamento descritto in precedenza, di ammassarsi venga interrotto dall'umidità più che dalla temperatura. Restano comunque barricate dentro, tuttavia essendo le pareti di plastica del lato più esposto umide e su queste resta quindi appiccicata la ghiaina, le ho viste spesso sparire (soprattutto covata e regine) a nascondersi in quelle stanze oscurate.

03/02/2013 ab urbe condita +228 giorni
Nel primo pomeriggio la giornata è stata soleggiata e piuttosto calda, tanto che un manipolo di 4-5 operaie ha liberato in parte l'ingresso che era stato riempito di ghiaia dall'inizio dell'inverno. Tuttavia a parte questo non si sono allontanate oltre dall'ingresso, anche perché le ore di luce sono poche e le temperature ridiscendono in fretta appena il sole si abbassa.

15/02/2013 ab urbe condita +240 giorni
Come sospettavo, la colonia è solitamente divisa in due e me ne sono accertato dopo che negli ultimi giorni ho spesso disturbato il cunicolo protetto dell'ingresso, per farle sloggiare da lì con la covata. Mentre quasi tutte le operaie sono in un corridoio stretto nella parte più lontana dall'ingresso e stanno strettamente ammassate le une sulle altre assieme alla regina, invece ci sono alcune operaie che restano sempre attive. Queste sono circa una quindicina e grandi abbastanza da essere probabilmente le più giovani (una nemmeno completamente pigmentata) e si occupano di poco più di una cinquantina di larve che ora tengono in una delle stanze cieche. Questo accade intorno a 4-6 °C, ovviamente se la temperatura risale più verso gli 8-10 °C, anche il resto della colonia torna attivo e smettono di stare ammassate.


13/03/2013 ab urbe condita +266 giorni
La regina sta riprendendo a deporre oggi mi sembra di aver visto un piccolo mucchietto di 7-8 uova vicino alle larve rimaste dalla passata stagione. Ho fornito un paio di ninfe di emitteri.

15/04/2013 ab urbe condita +299 giorni
Le deposizioni sono continuate e ho visto più mucchietti accuditi nel tempo dalle operaie, le larve sono molto cresciute e cominciano ad esserci le prime pupe. Ciò è accaduto nonostante non sembrino aver necessitato di grandi richieste proteiche: una forbicina e un piccolo coleottero non sembrano essere stati consumati tantissimo ma più utilizzati per barricare l'ingresso. Infatti anche se sono abbastanza attive non sembrano pattugliare molto l'arena: non mi sono ancora accorto se sono interessate alle soluzioni zuccherine.

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26/04/2013 ab urbe condita +310 giorni
Ormai sono in piena esplosione primaverile: le larve tappezzano le pareti di due camere e ci sono svariate pupe ammucchiate insieme a larve (secondo le stime dovrebbero esserci 96 larve e 45 pupe) i glomeruli di uova sono di sicuro aumentati (sono almeno divisi in tre posti e praticamente impossibili da contare). Tutti i resti che sembravano poco consumati sono stati alla lunga ridotti ai minimi pezzi coriacei e non si fanno problemi a finire prede già mezze smangiucchiate da altre colonie riducendo al minimo gli scarti.

25/05/2013 ab urbe condita +339 giorni
La giornata fredda e piovosa le ha rese apatiche e tranquille anche se in casa le temperature sono comunque sui 19 °C, perciò ne ho approfittato per cercare di fare qualche stima numerica. Facendo una conta approssimativa per tre: le operaie dovrebbero essere all'incirca 189, le larve tappezzano le pareti quindi non sono troppo difficili da contare e dovrebbero essere all'incirca 183, più incerte le stime delle pupe che tendono ad essere ammucchiate le ho stimate a 177 e dei mucchi di uova che hanno la stima più vaga (penso ci siano 3 mucchi da qualche ventina), ma queste mi sembra che nel tempo siano sempre più o meno costanti, cioè che la deposizione da quando è cominciata sia stata sempre regolare. Per le fonti alimentari ho visto che sono sempre le meno schizzinose e più efficienti a consumare le prede lasciando pochissimi residui e sempre molto fini. Con questa polvere di chitina avevano riempito addirittura il fondo della stanza con accesso alto, ma solo temporaneamente prima di portarle qualche settimana dopo fuori, visto che tengono piuttosto puliti i cunicoli e le stanze.

02/06/2013 ab urbe condita +347 giorni
Negl ultimi giorni ho contato a breve distanza di tempo quattro operaie morte portate fuori, potrebbero essere alcune di quelle di 2^ generazione visto che a fine inverno c'erano state 1-2 morti soltanto. Se così fosse, vorrebbe dire che mentre quelle di prima generazione hanno avuto una vita utile media molto breve cioè a mala pena 100 giorni, già queste di seconda generazione vivrebbero abbastanza più a lungo cioè circa 290 giorni, che è quasi il triplo delle precedenti.

22/06/2013 ab urbe condita +367 giorni
Nell'ultimo paio di giorni si sono verificate alcune morti di massa. Inizialmente ho pensato ad un problema di umidificazione (facilmente escludibile perché mi son sempre comportato alla stessa maniera e non hanno mai mostrato di richiederne di più) o antifuga perché ne trovavo molte sul bordo (ma semplicemente è il loro modo di sbarazzarsi dei cadaveri).
Anche il cibo lo posso escludere perché dò lo stesso zucchero a tutte le colonie e loro oltre a ricevere le prede non finite delle altre vengono alimentate per lo più a onischi che si "auto-allevano" nei vasi e non vedo perché da un giorno all'altro dovrebbero diventare improbabilmente tossici. L'unica causa verosimile è il fatto che sia un avvelenamento da insetticida dato che in casa in quei giorni sono stati usati i fornetti per le zanzare.

22/07/2013 ab urbe condita +397 giorni
Nelle settimane precedenti si sono schiuse tutte le pupe e sembra che non ci fossero più larve.
Oggi c'è stata un'altra moria improvvisa molto più ingente delle precedenti e ha coinvolto l'intera colonia: molte operaie non sono nemmeno state portate fuori dai cunicoli. Rimane solo la regina con 15 operaie e due pacchetti di uova. :censored: Non sono riuscito a capire la causa non sembra che la notte in cui è avventa fosse stato usato il fornetto per le zanzare, ma sembra che il fenomeno improvviso ricordi per analogie i precedenti.

10/08/2013 ab urbe condita +416 giorni
La settimana scorsa era alla fine rimasta la regina da sola senza nemmeno le uova, per cui la scelta è stata di cercare per quanto complesso di farla uscire dal nido e rimetterla in provetta, sperando rideponesse. Per ridurre il trauma la regina è stata nutrita con una piccola pupa di coleottero (allevato) e una goccia di acqua zuccherata che sembra l'abbiano rinfrancata. Per evitare ulteriori rischi ho deciso di fornire circa 27 pupe, prelevate da un nido selvatico (le pupe sono più grandi, dato che il nido era ben maturo e contava migliaia di operaie) di quella che presumo sia la stessa specie, due o tre di queste sono ben pigmentate quindi dovrebbero fornire ausilio alla regina già entro un paio di giorni.

13/08/2013 ab urbe condita +419 giorni
Il tentativo di salvataggio tardivo non ha funzionato. Le pupe scure non hanno fatto a tempo a schiudere che la regina e alcune di quelle più vicine al cotone umido erano oggi morte e coperte delle ife di una muffa. Non so se fosse la regina già malata di del fungo (che potrebbe aver causato la morte delle operaie) oppure se la muffa sia semplicemente stata un'organismo opportunista portato con sé dalle pupe che ha trovato l'ambiente umido della provetta ottimo per prolificare. In ogni caso visto lo stato della situazione le probabilità di successo erano ormai scarse e qualcosa andava tentato.
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Re: Chiedo conferma identificazione e sistemazione

Messaggioda manuel » 19/06/2012, 23:00

Tetramorium.sp ;)
per la provetta direi che va bene :-D
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Re: Chiedo conferma identificazione e sistemazione

Messaggioda Luca.B » 20/06/2012, 0:09

Si, è una bella regina di Tetramorium sp. :smile:

La provetta va benissimo... :yellow:
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Re: Chiedo conferma identificazione e sistemazione

Messaggioda entoK » 20/06/2012, 0:15

Allora solo paranoie, tanto meglio! :-D
Di sicuro potrà fare quello che vuole con tranquillità in questo periodo visto che proprio non la potrò controllare. :lol:
Tra l'altro già adesso che è ancora nel barattolo, sto esagerando a guardarla, perché mi sembra sia interessata al ragnetto morto e finisce che m'incuriosisco. :yellow:
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Re: Chiedo conferma identificazione e sistemazione

Messaggioda entoK » 19/07/2012, 19:22

Aggiorno visto che non avevo più scritto niente (anche se sto tenendo nota delle osservazioni e a breve cerco di traformare il primo intervento in diario). Effettivamente è passato quasi un mese e l'acqua nella provetta è praticamente come all'inizio! :shock: Il cotone è pulito, la regina ha fatto una marea di uova :!: mentre ero via e da qualche giorno ci sono già la prima decina di operaie per cui a breve comincerò ad alimentarle. :shocked:

L'unico problema che ho riscontrato è che ho ripiegato su una provetta molto poco adatta all'osservazione e infatti facevo molta fatica a distinguere i mucchi di uova prodotti e perfino che ci fossero delle ninfe, tanto che mi è difficile fare le conte anche con le foto che vengono piuttosto male. Va be' penso che risolverò appena farò un trasloco se aumenteranno, di questo passo... :roll:
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 23/07/2012, 20:07

Mi sono accorto che l'acqua che pensavo non fosse diminuita perché non vedevo bolle d'aria in realtà lo ha fatto facendo arretrare il cotone. Qui la regina e le prime operaie hanno quasi creato un riparo con parte del cotone e tengono le larve praticamente all'umido.

Non so come ma alla regina manca una delle zampe, non ho la minima idea del perché! :uhm:
Che avesse fame addirittura?! Che avessero fame le operaie che hanno a malapena una settimana??? Strano davvero... :unsure:
In ogni caso le ho alimentate con una preda e un frutto negli ultimi due giorni.
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda manuel » 23/07/2012, 22:04

al massimo le larve avevano fame , di certo non le operaie ;) comunque hai fatto bene a dargli da mangiare un insetto :)
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 25/07/2012, 18:40

Ammazzate! E le hanno segato una zampa?! :-D Bo' non lo so come possa essere accaduto e non so se arrivino addirittura a comportamenti del genere, ma non me lo aspettavo proprio.. :-?
Le operaie sì i primi giorni non è che le vedessi troppo intraprendenti e ho letto che comunque all'inizio è meglio non alimentare troppo finché ci sono poche operaie (tra l'altro la regina ha fondazione claustrale). Forse solo quest''ultimo giorno cominciano un pochino a fare le dispettose andando a scavare il cotone dell'acqua. :twisted:
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 30/07/2012, 12:15

Comunque il giorno in cui dicevo che scavavano il cotone dell'acqua, poi alla fine sono state così rintronate da bucarlo davvero e inondare il nido! :shocked: Mi hanno fatto penare abbastanza per evitare che si affogassero e soprattutto è stata un'impresa traferirle: hanno stressato più me di quanto si siano stressate loro questo è sicuro. :wacko:

Mi aspettavo che funzionasse il trucco della nuova provetta al buio e vecchia sotto forte luce, ma c'è stato poco da fare addirittura la regina andava verso la luce seguita invano da un paio di operaie (spero di non averne persa nessuna nel trambusto ma nella conta finale sembrava tornassero). Ho dovuto traferire a forza pure le larve che almeno erano, nonostante tutto, ancora attacatte alla carta del fondo del nido e poi alla fine ci hanno pensato loro a radunarle sul fondo del nuovo cotone umido.

Capisco perché molti mettono la provetta in arena, appena riesco è la prima cosa che devo sistemare. :roll:
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 05/08/2012, 18:18

Secondo le mie ultime osservazioni il periodo di impupamento dovrebbe durare circa 14 giorni o più per questa specie.
La pupa che ho tenuto d'occhio in questo periodo è quella che sta pigmentando di giallo e si vede in alto al centro in questa foto (perdonate non è un granché ma è fresca fresca):
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Si intravedono anche alla sinistra due delle nuove pupe oltre a parecchie uova che sono state deposte negli ultimi giorni.
Ultima modifica di entoK il 12/11/2012, 11:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda manuel » 06/08/2012, 0:57

mmmh... secondo la mia colonia anche se in pleometrosi non ci hanno messo piu di 18-20 giorni da uova a operaia ! vere velociste in questo!!
l'unica osservazzione è che le tenevo sui 30 g di giorno, questo sicuramente ha velocizzato il loro sviluppo ;)
comunque bella colonietta, !
nell'ultimo mio messaggio intendevo dire che le larve necessitano di proteine e le operaie no...
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 07/08/2012, 12:17

Infatti sembra strano pure a me :unsure: tra l'altro oggi è ancora più scura ma è ancora pupa. In compenso tutte le altre larve grosse che si vedono pure in foto oggi erano pupe quindi posso rifare il conteggio e spero di riuscirci anche per le uova. Per le temperature credo che siamo: qua in città probabilmente si va anche più su di 30°C, però fai conto che da quando l'ho trovata cioè il 19/06 (metti anche abbia deposto 5 gironi dopo) alle prime operaie circa il 17/07 è passato quasi un mese.. :?:
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 16/08/2012, 13:14

Ti confermo che adesso con le giuste condizioni sembrano parecchio veloci, ho avuto l'impressione che anche le larve stiano accelerando ora che le operaie cominciano ad essere più attive e numerose.
Probabilmente il periodo di impupamento è variabile secondo le condizioni e può darsi che quella pupa solitaria, che avavo controllato fosse stata alimentata di meno, visto che era una delle prime, perché le ultime che ho controllato dalla foto, hanno tutte già fatto la metamorfosi e ci hanno messo 10 giorni invece dei 15 dell'altra.

Tra l'altro non se ci si fa caso nella foto che avevo messo, la pupa che pigmentava della generazione precedente è parecchio più piccola delle 3 nuove e delle larve che si stavano impupando e questa potrebbe essere una riprova dell'ipotesi.

Sfortunatamente non sono riuscito a controllare le uova se si erano schiuse perché ultimamente sono sulla carta mentre se fossero state sulla plastica trasparente sarei riuscito a vederle. :-( In ogni caso non mi sembra osservando con la lente di averne più viste e quindi dovrebbero essersi schiuse in 8-10 giorni.
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Re: [Diario - entoK] Colonia di Tetramorium sp.

Messaggioda entoK » 12/09/2012, 12:19

Faccio un'aggiornamento rapido per porre una domanda: ma come diavolo fa chi ha persino colonie grandi a censire il numero delle operiae?? :domanda: Io adesso dovrei essere intorno a 32 e faccio una fatica immane ad essere sicuro della conta! :uhm:
Non parliamo di contare le pupe quelle sono adirittura ammucchiate in catasta! :wacko:
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Costruzione del nido di accrescimento

Messaggioda entoK » 12/11/2012, 0:18

Da circa una settimana sto perfezionando e provando il loro nuovo nido di accrescimento. Ho scelto un contenitore piuttosto basso perché comunque il nido doveva essere piccolo e con poche camere. Inoltre avevo pensato di verificare il metodo del riempimento con lapillo delle camere proposto da Luca.B, visto che questa è una specie robusta e abbastanza scavatrice, almeno saranno impegnate a fare qualcosa oltre che a continuare a crescere esponenzialmente! :wacko:

Il nido è stato fatto in gesso scagliola colorato coi tannini presenti nella polvere di galla: in realtà questi come colorante sono un po' deludenti: l'acqua si era colorata di un bel marrone-rosso molto scuro e quasi nero, ma mescolata alla polvere il risultato finale è molto tenue e solo leggermente beige.
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Il gesso è stato colato nel contenitore sopra un sottile strato di sabbia (successivamente rimosso) in modo che non toccasse il fondo. Così si è ottenuta una camera umidificante molto ridotta, ma perfettamente provata e funzionale: è alta solo 5mm e vi si inietta l'acqua attraverso un foro con un ago. Il motivo di questa scelta è che comunque il nido deve essere solo saltuariamente umidificato e il meno possibile visto che questa specie potrebbe approfittarne scavando. Ho già verificato che basta inserire circa 25ml con una siringa, affinché l'acqua venga rapidamente assorbita così da inumidire la fila di stanze inferiori, lasciando quelle superiori più asciutte.
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Ho dovuto rifinire l'arena soprastante con dello stucco per gesso (anch'esso colorato allo stesso modo, inoltre essendo pastoso è stato utile per coprire buchi e crepe): sia perché scavando alcune stanze vicino alla superficie mi si erano aperti altri due ingressi, sia per annegare il raccordo per il tubo di collegamento. Questo è stato inserito in un foro (fatto a caldo, visto che il contenitore è PS), in cui non entrava completamente, forzandolo a caldo così che la plastica resa morbida si è praticamente saldata nell'incastro. Il raccordo altro non è che la parte terminale dello stantuffo di una mini-siringa (tipo da insulina) di diametro appena sopra 2mm (ci dovrebbe passare pure la regina senza problemi): è l'unica soluzione che ho trovato adatta a incastrarsi saldamente nei tubi alimentari da 5mm, anche senza l'uso di colle la tenuta è fin troppo salda.
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In questi giorni ho provato il nido anche dopo avervi introdotto il ghiaino che serve a occludere le stanze, che è stato ovviamente lavato più volte prima della sistemazione definitiva (altrimenti sporcava le pareti quando si umidificava). Il fatto che questa sabbia sia praticamente ematite ne facilita molto lo spostamento nelle camere mediante una calamita, si consideri che le ho riempite quasi tutte completamente a parte le tre vicine all'ingresso.

Il nido è quindi pronto e collaudato e nei prossimi giorni, se trovo il tempo che tanto non ho fretta, procederò al trasferimento. :happy:
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