Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grande!

Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda freccia77 » 30/08/2012, 12:43

tulindo ha scritto:Il gasbeton a vista ha il vantaggio che si riesce a capirne l'umidità guardandone il colore, e anche il gesso...ma in questo tuo caso il gasbeton è nascosto e il gasso asciutto, quindi... come fai a capirne l'umidità?
Ma qui non hai bisogno di capire se il gasbeton è asciutto. E' sempre bagnato se nel tubicino che lo tocca c'è acqua e l'acqua si dovrebbe distribuire uniformemente su tutta la placca di gasbeton. Se togli acqua dopo un pò penso resti asciutto.
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda tulindo » 30/08/2012, 12:49

Si ovvio... non intendevo l'umidità della placca di gasbeton, ma dell'intero nido.
In allevamento:
- Cornelia (Crematogaster scutellaris) con oltre 100 operaie e covata abbondante Diario
- Trilly (Lasius flavus) con oltre 300 operaie e covata
- Mafalda (Camponotus ligniperda) Diario
- Jessica (Lasius emarginatus) con 150 operaie
- Lina (Camponotus herculeanus) con 50 operaie
- Alice (Manica rubida) con 8 operaie
- Ittica (Formica sp.) con 150 operaie
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda Luca.B » 30/08/2012, 13:01

tulindo ha scritto:Si ovvio... non intendevo l'umidità della placca di gasbeton, ma dell'intero nido.


E' una cosa che avviene in modo naturale...come avviene anche nel formicaio di gasbeton. :smile:

La cosa importante, in base alla specie, è la quantità di acqua che metti nel serbatoio. Per specie che non richiedono acqua e sono a clima arido (ad esempio le Pheidole pallidula) puoi bagnarla si e no un pò ogni 10-20 giorni (come se fosse una pioggia occasionale). Per queste specie potresti anche evitare di predisporre la placca, poichè vivono decisamente al secco.

Per specie che necessitano di medie quantità di acqua, metti dell'acqua nel serbatoio una o due volte a settimana o ogni 10 giorni...facendo in modo che l'acqua inserita venga assorbita dal gasbeton in qualche ora (quindi non riempi il serbatoio per intero...ma solo un pò).

Per le specie che richiedono molta acqua (come quelle che vivono nei sottoboschi o in zone collinari e montane), allora fai in modo che ci sia sempre acqua nel serbatoio.

Quando il gasbeton è impregnato, non assorbe più acqua dal serbatoio e l'acqua resta quindi li. :smile:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda Luca.B » 20/09/2012, 10:11

Aggiorniamo un pò questo "esperimento". :smile:

Purtroppo, come spesso accade nel mondo scientifico, i primi dati positivi acquisiti da 1 o due specie vengono poi smentiti da una sperimentazione più su larga scala.

Riguardo a questo sistema, le colonie con cui l'ho provato hanno avute quasi tutte problemi di accrescimento e la maggior parte ha iniziato a regredire. Questi segni indicano che il metodo non è così buono come si possa pensare. :sad1:

La causa principale è sicuramente l'assenza di luoghi "umidi" nel formicaio. I formicai in questione ( variante ibrido 3.1) hanno un unico punto di accesso per l'acqua che è nella parte più inferiore del formicaio. In questo caso, quindi, verrebbe coperto dalla ghiaia.

E' vero che c'è la possibilità di aggiungere una placca umida in alto...ma è anche vero che tale inserzione ruberebbe non poco spazio alle camere sottostanti con il risultato di calare, non di poco, lo spazio di accrescimento (già non grandissimo essendo un formicaio di accrescimento).

Insomma, guardando e studiando la cosa direi proprio che "il gioco non vale la candela"...

Dai dati su questo tipo di formicaio, ho potuto vedere che usando un formicaio di questo tipo così com'è su colonie che contano 50-100 individui (in base alla specie) non si hanno problemi...e questo formicaio, sempre in funziona del tasso di accrescimento della specie, basta per circa 2 anni. Oltre tale tempo il formicaio comunque viene talmente sporcato dalle formiche da necessitare uno spostamento in uno più pulito (se si vuole beneficiare di un'ottima visibilità).

Quindi, personalmente, continuo a seguire il classico modo di accrescere la colonia e che mi sta dando i migliori risultati. Cioè:

1) Fondazione della regina in provetta;
2) Accrescimento mini colonia in provetta aperta in arena;
3) Al raggiungimento di circa 50-100 esemplari spostamento nel formicaio ibrido di accrescimento;
4) Dopo 2 anni spostamento nel formicaio ibrido XL;
5) Dopo altri 2-3 anni spostamento in un formicaio in gasbeton (già il formicaio in gesso ibrido XL ha un certo peso...una struttura ancora più grande peserebbe troppo...il che lo renderebbe scomodissimo);
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda alex71 » 20/09/2012, 23:14

Io ho provato con la carta assorbente nei nidi in gesso e ammuffisce però in quelli di gasbeton sembra di no. E dirò che come l'ho pressata prima che si asciugasse non è neanche molto facile da togliere. Le mie Messor barbarus stanno faticando molto per toglierla e scavarla. poi ho fatto un esperimento: ho comperato in farmacia una bustina di acido salicilico usato come antimuffa per le marmellate e ne ho sciolta una punta di cucchiaiono in acqua prima di metterci la carta e forse anche per questo la muffa ancora non si vede. invece come fondo per l'arena uso una colata di gesso così dato che la superficie è liscia posso aspirare tutti i residui con un micro aspirapolvere e a volte anche alcune formiche che logicamente vengono rimesse nel nido.
[b]In allevamento :Camponotus ligniperda; Messor barbarus; Messor capitatus; Camponotus nicobarensis;
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda freccia77 » 21/09/2012, 8:00

Luca.B ha scritto:La causa principale è sicuramente l'assenza di luoghi "umidi" nel formicaio. I formicai in questione ( variante ibrido 3.1) hanno un unico punto di accesso per l'acqua che è nella parte più inferiore del formicaio. In questo caso, quindi, verrebbe coperto dalla ghiaia.

Attendevo il risultato di questo interessante esperimento... :cry:
Cercando di non "replicare fedelmente quanto accade in natura", perchè normalmente l'umido si trova più in basso, si potrebbe secondo me provare a mettere la placca umida in alto; solo una placca per non sacrificare lo spazio abitativo ma in alto subito disponibile alla colonia. :unsure:
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda Dorylus » 21/09/2012, 8:11

Peccato, però ho una mezza idea da provare , mi piace troppo questo metodo per lasciare perdere !
Vorrei provare in due modi , il primo utilizzare i residui di scavo del gasbeton frantumandoli in dimensioni più o meno simili in modo che anche riempiendo le stanze la superfice irregolare lasci un minimo spazio di passaggio alle operaie .

L'altro metodo potrebbe essere lascare libera una camerea in alto e una in basso con un corridoio che le collega in modo che possa no trasferirsi anche in basso a bere.
Proverò con due formiche abbastnza resistenti e scavatrici cioè Messor barbarus e Messor esotiche .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Messaggioda Luca.B » 21/09/2012, 9:26

Dorylus ha scritto:L'altro metodo potrebbe essere lascare libera una camerea in alto e una in basso con un corridoio che le collega in modo che possa no trasferirsi anche in basso a bere.
Proverò con due formiche abbastnza resistenti e scavatrici cioè Messor barbarus e Messor esotiche .


:unsure: ....questa si che è un'ottima idea...credo che funzionerebbe alla grande. Due stanze sono perfette per una giovane colonie e visto che i cunicoli li si crea a piacimento, è fattibile la cosa e non dovrebbe neanche rubare troppo spazio. :unsure:

Proverò, dopo Entomodena, a creare un formicaio ibrido con le caratteristiche che hai suggerito...e direi che potrò usare una colonietta piccola di Pheidole pallidula o di Lasius emarginatus per fare la prova. :unsure:

Grande Dorylus...ottima idea!!! :clap:
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda Dorylus » 21/09/2012, 10:22

Allora io proverò con le Messor indiane con il metodo gasbeton , che è molto più brutto però vorrei provare l'effetto che potrà fare alle formiche il sentire l'umidità attraverso i varchi che si aprono tra i mini frammenti del gasbeton , ho solo paura che il vetro si sporchi .
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda feyd » 21/09/2012, 10:30

il problema dei frammenti di gasbeton è che si polverizzano creando una fastidiosa polvere per le formiche e molto appiccicosa, cosa che potrebbe compromettere del tutto la visibilità.

in più il gasbeton è molto facilmente scavabile e se le formiche pensano di poterlo scavare allora non le si contiene più ;)
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda Dorylus » 21/09/2012, 10:53

Purtroppo sono i problemi da valutare e non sarà facile ma io amo il gasbeton :-D
per lo scavo va be potrei lasciare i soliti cm ai lati e cambiare il formicaio nei giusti periodi , per i frammenti pensavo di sciacquarli sopra ad un setaccio ma non so quanto ci potrei ricavare.
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda entoK » 15/11/2012, 2:59

guido ha scritto:mi sembra una magnifica idea, ma secondo voi le Tetramorium sono capaci di spostare questo tipo di ghiaia?

Posso confermare ufficialmente, se ancora qualcuno ne dubitasse, :lol: che le Tetramorium adorano spostare materiale! :twisted:
Questa tipologia di sistemazione effettivamente potrebbe prestarsi bene per formiche intraprendenti come queste e le già citate Lasius: sarebbe quasi una mezza via interessante quanto il formicaio a lastre e terra, ma con molti meno svantaggi... :unsure:
In realtà è ancora presto per tirare le somme :-? e spero di portare avanti la sperimentazione senza problemi, ma l'inizio è stato dei migliori.

Questo è il nido di accrescimento (molto compatto circa 15x7x5cm) come è stato preparato e quasi completamente riempito di sabbia elbana (me lo sono ricordato alla fine :roll: ): non è esattamente lo stesso materiale di Luca.B, ha forse grana un po' più fine (circa 0,5-2,0mm), ma si comporta in maniera simile ed in più è rimovibile a distanza con una calamita.
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In pratica questa è la situazione risultante a meno di 24 ore dall'introduzione di una colonia di 5 mesi, avente circa un centinaio di operaie (la prima immagine è specchiata sotto, la seconda no, per questo ho messo le frecce).
in realtà non si vede bene qui, ma ci sono stanze anche nei lati corti, le foto più complete sono nel diario.
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Questa è la quantità di materiale portata all'esterno, che ho già in parte rimosso con la calamita senza nemmeno toccarlo.
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda entoK » 25/11/2012, 19:41

Aggiorno anche qui la situazione, se a qualcuno interessasse la sperimentazione per quanto riguarda il genere Tetramorium: questo è quanto hanno ripulito a una decina di giorni dal trasferimento.
Spoiler: mostra
Immagine Può essere interessante notare che amano badare alla covata nelle stanze cieche: quella in alto a sinistra del secondo lato l'avevano raggiunta subito dopo il trasferimento nonostante fosse lontana dall'ingresso, le due in basso a destra di entrambi i lati e sempre a destra sul lato corto (non si vede) ce n'è una ancora più lunga, sono sempre popolate. Invece le 2 camere in alto vicine all'ingresso, non piacciono proprio e oltre ad averle lasciate quasi completamente chiuse, posso dirvi che non ci va praticamente mai nessuna operaia, quando invece gironzolano sempre per tutti gli altri corridoi lunghi e dritti.

Ovviamente tutto ciò che stava nelle camere, è ora una montagnola in arena abbastanza alta; per winny88 ;) benché ci siano svariati millimetri di spessore non sembra che ci si siano ancora trasferite sotto (probabilmente è presto e hanno spazio a sufficienza).
Spoiler: mostra
Immagine


La conclusione che posso trarre è che, in base a questa esperienza, per una colonia di Tetramorium sp. avente un centinaio di effettivi (5 mesi di vita) risulta probabilmente inutile chiudere le stanze. Probabilmente questo genere è fin troppo attivo nello scavare e preferisce avere spazio libero, quindi è un vezzo in più chiudere le stanze, a meno di:
    1) trasferirle ancora prima (intorno a 20 operaie, saltando direttamente la fase con la provetta in arena) in un formicaio come il mio di accrescimento: cioè senza esagerare col numero di stanze e spazio;
    2) voler osservare le formichine intente a spostare i detriti e riadattare lo spazio secondo le loro esigenze, cosa che effettivamente potrebbe avere almeno un senso didattico e senza portarsi dietro i grossi difetti, come ho già ipotizzato, del terrario a due lastre ravvicinate.

Comunque non sarei troppo negativo sugli esiti del metodo: con specie attive come queste male non fa e forse potrebbe essere un diversivo per evitare che si dedichino allo scavo. :unsure:
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda winny88 » 25/11/2012, 20:14

Non ci si trasferiranno sotto per un motivo molto semplice. Quando dicesti che intendevi utilizzare sabbia non sapevo che intendevi a grana così grande. Questa sabbia credo sia troppo grossa e quindi non è possibile per loro scavare dei vani che non crollino :)
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Re: Il modo migliore per "ridurre" un formicaio troppo grand

Messaggioda entoK » 25/11/2012, 21:44

Scusa hai ragione l'avevo dato per scontato, visto che la proposta di Luca era proprio quella di usare una grana simile (in media è sui 0,5-2mm ma in realtà mi è finita dentro anche qualche pietruzza relativamente grande tipo 3-4mm e alla fine per ultime le spostano pure quelle), per evitare quello che hai detto ;) e devo confermare anch'io che con queste dimensioni funziona benissimo e manteneva la completa visibilità perfino mentre aprivano cunicoli alla loro altezza! 8-)

Forse l'unica cosa a cui non ho pensato, è che il colore di quella proposta avrebbe fatto risaltare meglio le mie operaie, ma avevo solo questa scura a portata (e poi vuoi mettere il vantaggio della calamita :smart: per toglierla) e comunque oramai l'hanno portata fuori quasi tutta.. :mrgreen:
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