[Diario] T. nylanderi sviluppano nidiata senza regina

[Diario] T. nylanderi sviluppano nidiata senza regina

Messaggioda entoK » 10/06/2012, 14:49

Ritrovamento

Domenica scorsa facendo un rapido giro nei boschi della casa in collina, ho avuto parecchia fortuna: finalmente ho una (presunta) colonia anch'io di cui poter parlare. 8-)
Tutto è successo dopo pranzo, benché non volessi girare più di mezz'oretta mi ero proposto di cercare qualche galla sui rami da aprire. Ovviamente sui rami non ne ho trovata nessuna: probabilmente erano troppo in alto, infatti sapevo che sarei dovuto andare più verso il crinale dove so che ci sono piante più giovani e accessibili. Però, ho avuto la fortuna che la prima e unica galla :mrgreen: che ho trovato in terra perché su un rametto secco, era abitata da quelle che ho poi identificato essere Temnothorax sp. ! :shocked:

Cercherò di essere molto dettagliato visto che manca una scheda (nel caso serva posso anche farla appena avrò un po' di esperienza); cosa che trovo strana visto che in molti le conoscono e mi sembrano abbastanza facili e gestibili: sono simili alle Pheidole come dimensioni e colore, ma molto più tranquille e senza quelle esplosioni demografiche! Quindi a prima vista le trovo molto più controllabili e mi aspetto che, fra le specie più piccole, siano tra quelle più adatte agli inesperti.
Certo non hanno caste e forse per la poca intraprendenza possono sembrare poco interessanti (attualmente vista l'arena che ho :oops: è un grosso vantaggio), ma per esempio ho già osservato comportamenti interessanti come il trasporto sociale, la cattura di prede o scavi in arena (in un rametto di 2mm di diametro! :shocked: ).

La sistemazione attuale è temporanea in attesa di avere un po' di tempo per fare un nido arboricolo, quindi per il momento ho deciso volutamente di non complicare le cose aprendo la galla: non posso quindi essere certo ci sia una regina, ma ho visto una larva e le formiche si comportano coordinandosi, quindi ritengo molto probabile sia una colonia. :unsure:

Quindi, intanto che ho un attimo, riporto le annotazioni che ho tenuto negli ultimi giorni.
Chiunque se vuole può commentare come gli pare, visto che preferisco aggiornare l'intervento qua sotto come diario e trovo che basti a ricapitolare la cronologia in maniera ordinata.

Cronologia

03/06/2012
Colline calcaree media Val Parma, circa 700m di altitudine.
Ai bordi di una carraia nel sottobosco, trovata nel primo pomeriggio una galla di roverella caduta a terra. Raccolta per curiosità, senza troppe speranze perché in una zona frequentatissima da numerose Camponotus sp. molto attive, invece a una più attenta osservazione mostra che l'unico foro d'ingresso è controllato da due piccole antenne che fanno ben presagire.

04/06/2012
Città prima mattina.
Apertura del foro della galla tenuto finora chiuso con nastro adesivo di carta per motivi di trasporto. Un paio di operaie stavano già lavorando attivamente per aprirsi un varco, sul primo strato di nastro girato in modo che non arrivassero a toccare la colla dall'interno.
La presunta colonia viene riposta in un barattolo di vetro appena più grande della medesima, coperto da una lente per facilitarne l'osservazione in attesa di una sistemazione più adatta. Quattro o cinque operaie escono ad esplorare lo spazio ristretto, senza problemi ad arrampicarsi sul vetro e mantengono presa salda anche se si cerca di farle cadere dal coperchio a testa in giù, risultano abbastanza attive benché non velocissime.
Sono piccole, lunghe circa 1,5-2,5mm con antenne grandi rispetto al corpo (circa come metà del corpo), il colore è mielato, il peziolo doppio, l'addome benché piccolo è più scuro. Date le abitudini arboricole facilmente identificate come appartenenti al genere Temnothorax.
Nel tentativo di osservare se gradiscono nettare, introduco un fiore di gelsomino che sembra ignorato. Successivo tentativo mettendo su questo una goccia di acqua con qualche granello di zucchero: la soluzione risulta saltuariamente assaggiata da una o due operaie in momenti diversi. Nel frattempo nonostante lo spazio ristretto le altre continuano a esplorare in tondo: arrivano ad esserci fino a 5 operaie fuori dal nido, tanto che avviene un esempio di trasporto sociale per ricondurre un operaia nel nido.

05/06/2012
All'apertura del barattolo la mattina per arieggiare noto che la pellicola da alimenti messa sotto il coperchio come barriera aggiuntiva è stata facilmente forata. In ogni caso il coperchio era più ermetico di quanto sembrasse ed ha evitato il principio di fuga di un paio di operaie.
Ripetendo la tecnica della goccia zuccherina messa nel fiore, trovo però nel tardo pomeriggio un operaia morta invischiata, da questa volta in poi riterrò più opportuno utilizzare solo la tecnica della carta assorbente piuttosto che gocce per quanto piccole.
Decido di provare a introdurre una neanide di un grillo di cespuglio lunga pochi millimetri. Dopo non troppo tempo la preda viene bloccata da un'operaia da sola. Dopo più di mezz'ora 3-4 operaie a più riprese riescono a portare la preda sul nido. Appaiono un po' scoordinate e trascinando da parti opposte, finiscono facilmente per tornare al punto di partenza sul fondo, prima di raggiungere infine l'ingresso. La preda viene fatta passare senza troppi problemi per l'ingresso e nonostante le dimensioni quasi al limite non viene smembrata, solo qualche zampa più grossa e il resto delle appendici era stato portato dentro in precedenza.

06/06/2012
Riesco a dedicare un attimo di tempo per progettare un'arena che mi consenta di arieggiare più facilmente la sistemazione momentanea che è scomoda da gestire e troppo ristretta. La scelta è di adattare un scatola di polistirene trasparente 140x75x55mm aggiungendo un bordo di colla calda. Quest'ultimo per evitare che possa colare l'olio minerale che è l'unico antifuga che sono riuscito a reperire a portata di mano. Provo l'arena con operaie di Temnothorax sp. che nel frattempo ho scoperto di avere nei vasconi delle piante sul balcone, in modo da poter controllare se riescono ad evadere nel pomeriggio e nel caso se abbiano problemi a ripulirsi (tra l'altro è possibile che una o due di queste operaie le abbia introdotte erroneamente per equivoco anche dopo la sistemazione, ma non sembrerebbe abbiano causato problemi e anzi siano state accettate).
La galla viene sistemata intera nel nido con poche foglie secche, un rametto, un fiore di gelsomino e carta assorbente inumidita.
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Decido di fornire una forbicina, rinvenuta mentre veniva attaccata dalla colonia scoperta nel vascone e da cui ho prelevato le operaie usate come cavie. Dei tre pezzi in cui ho dovuto smembrare la preda, per facilitarne l'ingresso, la parte più chitinosa di capo e torace viene rapidamente portata dentro, lasciando fuori il resto.
Stranamente noto in arena una larva ben cresciuta (può darsi sia rotolata fuori durante la sistemazione), che viene comunque dopo poco riportata dentro (da un'operaia leggermente più grossa della media che potrebbe essere una delle estranee). La sera girano stabilmente 4-5 operaie in arena, che sbocconcellano i pezzi di addome rimasti in arena o portano fuori scarti come le appendici.

07/06/2012
Alla sera mi accorgo che, per il caldo estremamente pesante di questa giornata, si sono rinchiuse dentro coprendo l'ingresso con un po' di filamenti di carta.
Decido di aggiungere una fonte d'acqua più duratura in provetta, della semplice carta assorbente che si secca rapidamente. Areata la stanza e fornita un po' d'acqua direttamente sull'imboccatura del nido, ritornano dopo un po' in arena.
Fornisco una neanide di cavalletta di campo e una ciliegia molto matura. La prima è apprezzata e consumata dalle operaie durante la notte, la seconda apparentemente ignorata. Le operaie più grandi, che solitamente girano in arena, sembra abbiano il gastro un poco più esteso di quando sono state trovate.

08/06/2012
Al mattino gira per l'arena una larva che sicuramente abitava la ciliegia. Nel pomeriggio la stessa è seccata all'esterno, ma quando viene rotta i liquidi interni sono apprezzati da 3-4 operaie. La ciliegia resta apparentemente ignorata.

09/06/2012
Sin dal primo giorno, ogni tanto, esce un operaia a portar fuori qualche detrito scuro somigliante ad escrementi e li accumulano nel punto più lontano dell'arena: probabilmente stanno scavando o ripulendo l'interno della galla. Ho osservato che un operaia, stava addirittura scavando una galleria nel rametto sottilissimo posto in arena, quindi deduco che dovrò abbandonare presto questa sistemazione temporanea.
Alla sera fornita la solita neanide di grillo di cespuglio che viene portata nel nido. In realtà è stato necessario facilitarne il rinvenimento, perché molto probabilmente negli ultimi giorni le loro esigenze alimentari sono state soddisfatte e sono molto meno attive nell'esplorazione dell'arena.

11/06/2012
Al mattino aggiunte una zanzara bella gonfia e una briciola di plumcake. La prima è stata completamente ignorata e lasciata seccare in arena, la briciola invece pare apprezzata. Hanno in parte coperto l'ingresso del nido con una scheggia di legno ed è stata espulsa in arena la testa della forbicina di 5 giorni fa.
Le operaie più grandi hanno il gastro abbastanza esteso, inoltre girano raramente di giorno in arena e preferiscono il fresco notturno per farlo. Nel caso si propongano loro gocce d'acqua sembrano apprezzare, anche se bevono con un comportamento alquanto singolare: immergono cautamente (perché fanno fatica a liberarsi dalla tensione superficiale della goccia) solo le mandibole cercando di evitare attentamente di bagnarsi le antenne cosa che le infastidisce molto nel caso avvenga e che le porta subito ad asciugarle.

12/06/2012
Al mattino trovata un operaia invischiata nell'antifuga praticamente morta. Sono ormai sicuro che c'è un operaia che resta sempre in arena anche quando tutte le altre si rintanano: pare non riesca a farsi accettare e nemmeno tenti l'ingresso del nido. Effettivamente potrebbe essere una delle due introdotte per sbaglio, dato che ha la parte superiore dell'addome appare più chiara. Tutte le altre operaie hanno l'addome scuro, si schiarisce solo la parte terminale in quelle che hanno il gastro completamente esteso.

14/06/2012
Al mattino trovata morta in arena l'operaia che continuava a restare fuori dal nido. Durante il giorno raramente si fanno vedere operaie fuori dal nido a causa del caldo, mentre nelle ore più fresche serali ho osservato fino a 5 operaie contemporaneamente in arena a portar fuori i soliti detriti, tutte col gastro estremamente esteso a differenza di quella morta. Alla sera fornita una piccola mosca e un moscerino entrambi scomparsi il giorno dopo.

17/06/2012
Negli ultimi giorni ho sempre messo un po' di zucchero nella carta inumidita in arena, anche se l'attività esterna al nido è molto ridotta e non capisco mai effettivamente quanto sia apprezzata la soluzione zuccherina o se la lascino asciugare perché ancora gonfie e interessate unicamente a portare fuori detriti dal nido. Ogni tanto bagno il nido per sicurezza visto il clima caldo dell'ultima settimana, anche se mi sembra che siano poco attive perché sovra-alimentate nei giorni precedenti. Alla sera fornita una tignola che svolazzava ancora un poco (in modo che non si asciugasse troppo rapidamente per il caldo), durante la notte viene efficientemente consumata da 3 operaie che si danno il cambio in arena.

18/06/2012
La sera le operaie escono spesso a bere, anche se ormai hanno tutte gli addomi completamente estesi. Fornita zanzara vicino all'ingresso e bagnata per evitare rinsecchisca in breve. Sembra sia stata portata dentro molto rapidamente probabilmente proprio perché umida.

19/06/2012
Al mattino fornita neanide di cavalletta spezzettata perché molto grossa. L'addome e testa sono stati portati dentro con un po' di aiuto esterno pure qualche pezzetto del torace è stato smangiucchiato finché non sono seccati, che è quanto rende difficile fare apprezzare le prede in questo periodo. Se viene climatizzato l'ambiente si spingono più facilmente in arena di giorno: anche grazie alla preda, contate fino a 6 operaie col gastro completamente esteso. Spesso bagno il nido anche se la galla non assorbe molto.

21/06/2012
Fornito cotone bagnato e goccia di zabaione, quest'ultimo pare abbia suscitato molta curiosità: un paio di operaie col gastro normale cercano un modo per nutrirsene (purtroppo col caldo è divenuto subito praticamente semisolido e riescono perfino a camminarci sopra).

22/06/2012
Inseriti due distributori d'acqua con midollo di sambuco per la settimana di assenza. Fornita neanide di cavalletta bagnata nello zabaione reinumidito in arena.

03/07/2012
Ritorno alla sera: dopo 10 giorni i distributori sono completamente secchi e ci sono 4 operaie morte in arena, una quinta probabilmente sull'antifuga, più 2 alati morti e 1 morente, perdite totali 8 unità. C'è anche un'operaia che vaga con alcuni problemi di deambulazione in arena. Introdotta l'acqua escono rapidamente 5 operaie (due piuttosto grosse e col gastro molto esteso) a fare riserva d'acqua e anche quella messa peggio sembra riprendersi.

05/07/2012
Un altro alato uscito nella notte. Fornita una neanide di cavalletta e acqua sul nido.

09/07/2012
Rimosso un altro alato uscito dall'arena. In totale quindi la colonia ha prodotto almeno 4 alati.

11/07/2012
Fornita tignola sparita in breve tempo. In ogni caso continuano ad essere formiche poco presenti in arena.

13/07/2012
Fornito molto zucchero bagnato vicino al poco zabaione ancora rimasto. Addirittura ho osservato che qualche granello rotolato lontano dall'acqua è stato preso e portato nel nido così com'era senza essere bagnato.

16/07/2012
In mattinata fornita una grossa tignola che è scomparsa in breve lasciando al suo posto un'ala e una quindicina di uova soltanto (scomparse in seguito pure queste).

18/07/2012
Trovato altro alato morto in arena, ma in serata è uscita la prima regina alata. Fornita tignola.

22/07/2012
Fornita una sputacchina adulta e una piccola mosca la seconda subito apprezzata probabilmente perché più molle: complice l'aria più fresca e umida della giornata, nel pomeriggio, una squadra di 5-6 operaie si è data da fare per farla a pezzi in arena.

25/07/2012
Fornita zanzara e falena: la seconda è stata consumata dall'interno in arena perché troppo grande.

01/08/2012
Fornite tre mosche a distanza di un paio di giorni l'una dall'altra nell'ultimo periodo. Sono sempre state sminuzzate in arena e la terza abbastanza ignorata nonostante ogni tanto escano un paio di operaie. Queste però hanno il gastro sempre piuttosto esteso, cosa che probabilmente è indice di sovra-alimentazione ed è possibile che escano più che altro per bere.

05/08/2012
Forniti grossi batuffoli di cotone con soluzione zuccherina.

13/08/2012
Molti dei batuffoli di cotone zuccherini si sono asciugati in arena. Infatti, una volta rinnovata la fonte di acqua in arena sono rapidamente uscite 5-6 operaie a farne incetta.

27/08/2012
A causa di una mia seconda assenza prolungata di una settimana ho ancora avuto problemi con le fonti d'acqua in arena, visto che probabilmente alla ricerca di questa 3-4 operaie sono morte rimanendo invischiate nell'antifuga. Il rinnovo dell'acqua ha richiamato fuori 2-3 operaie.

02/09/2012 Il clima si è rinfrescato coi temporali nell'ultima settimana, per similitudine ho tenuto bagnato il nido stesso lavando frequentemente la galla. Anche se nei giorni successivi alla precedente crisi sono state fornite prede e acqua regolarmente, non si è più visto molto movimento in arena. Solo qualche segno di detriti spostati a coprire l'imboccatura, ma una sola volta ho visto un operaia in arena. Inoltre nessuna operaia presidia l'ingresso dall'interno a differenza che in passato quando due antenne spesso sporgevano dal buco.

05/09/2012 Fornita tignola sull'imboccatura è stata probabilmente portata dentro nella notte; continua a non vedersi fuori in arena alcuna operaia.

08/09/2012 Anche alcune delle uova che la tignola aveva lasciato fuori sono state portate via, tuttavia continuano a non presentarsi operaie in arena. Il nido continuo a tenerlo piuttosto inumidito in analogia al meteo esterno.

17/09/2012 Visto che da diversi giorni non c'erano segni di attività in arena, ho deciso di aprire la galla pianificando di operare un trasferimento in provetta e controllare se ci fossero problemi. Ho preferito segare leggermente la parte opposta all'entrata più piatta e poi avanzare rompendo piccoli frammenti per volta, in modo da farmi strada fino alle camere senza provocare danni. Le operaie come sospettavo c'erano e probabilmente non avevano ragioni per uscire, tuttavia ho notato che lo spazio interno era poco scavato: hanno semplicemente abitato le crepe attorno al bozzolo ovviamente vuoto del cinipede. Togliendo materiale però non notavo la presenza di uova e uscivano poche larve di cui la maggior parte era piuttosto cresciuta, infine pur cercando con estrema accuratezza non ho trovato la regina. Ho fatto una conta dopo averle riunite in provetta: il numero di operaie supera la cinquantina, c'è un po' più di una ventina di larve grosse e qualche pupa.
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A questo punto si possono fare tre ipotesi. :unsure:

    1) Tre mesi e mezzo fa, potrei aver raccolto una galla che costituiva un avamposto di un nido distribuito quindi in realtà la regina non ci sarebbe mai stata: può aver senso considerato che ho visto uscire pure degli alati, di contro mi sembra assurdo che comunque ci siano larve e pupe nel nido e non penso che una larva grossa impieghi così tanto tempo a sviluppare.
    2) La regina c'era al momento della raccolta, ma è morta in un periodo di siccità o per altre ragioni: poco probabile per almeno due ragioni. È vero che nel passato ho avuto perdite in arena, ma escludendo gli alati si trattò al massimo di una decina di operaie in tutto, mentre nel nido ce ne sono più di 5 volte tanto e non penso che quelle coi gastri estesi l'avrebbero lasciato accadere. Non c'è traccia del cadavere della regina (se fosse capitato comunque l'avrebbero portato in arena penso), mentre nel nido ho trovato i resti vuoti di 3 prede fornite mesi fa (una di queste è il bego fornito 5 giorni dopo il rinvenimento del nido).
    3) La regina c'era ma in uno dei periodi di siccità è fuggita, evadendo nonostante l'antifuga: può darsi sia capitato lo scorso mese, quando l'antifuga magari era più secco del solito e avevo trovato un'operaia fuori, d'altronde sarebbe stata una spiegazione più verosimile se nel nido avessi trovato solo poche operaie e invece ne sono rimaste varie decine con alcune larve/pupe.

La terza è la spiegazione più probabile e potrebbe concordare col fatto che ci siano larve grosse: se si fossero sviluppate negli ultimi 20 giorni, la regina potrebbe essere fuggita durante l'ultima assenza che portò alla morte di alcune operaie in arena.


Non è detto che sia tutto finito con questo genere: qua una sorpresa, :shock: mentre preparavo il nido per traslocarle.. :winky:
Ultima modifica di entoK il 27/12/2012, 14:00, modificato 13 volte in totale.
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[Diario] T. nylanderi sviluppano nidiata senza regina

Messaggioda entoK » 10/06/2012, 14:50

...continua da sopra a causa di strani sviluppi nella situazione, nonostante l'assenza della regina in questa colonia! :shock:

14/10/2012
Ricomincio con le annotazioni delle osservazioni su questa vecchia colonia, perché da circa una settimana oltre alle grosse larve che c'erano, stranamente, vedo la presenza di piccole uova e oggi me ne sono accertato con la seguente foto.
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Al centro ci sono 3 uova di fianco a una piccola larva e in basso una delle grosse larve (ce ne sono altre grandi come un operaia, ma ho visto che una si è impupata e somiglia più a un operaia che a un futuro maschio) c'erano almeno Ho osservato la presenza di 1 sola pupa, perciò, a guardare dalla precedente foto qui sopra, deduco che deve essere l'ultima di quelle rimaste e le altre hanno tutte prodotto operaie finora.

12/11/2012
Dopo essermi accertato della presenza di uova circa un mese fa, avevo deciso di non unire più questa colonia alla seconda più numerosa (anche perché sono specie diverse) e di continuare ad alimentarla e tenerla al caldo per osservare lo sviluppo della situazione.
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Dopo aver messo nella provetta un pezzo di una forbice, ho osservato che i mucchi di uova continuano ad aumentare notevolmente. Inoltre presumibilmente si schiudono, visto che si notano varie larvette: sarà interessante accertare se continuerà la produzione di operaie o ci sarà un declino e la comparsa di maschi in futuro.

19/12/2012
La colonia viene mantenuta alle temperature domestiche (intorno ai 22°C) e chiusa in provetta dato il ridotto numero. Finora si sono schiuse solo operaie, ma non ci sono più pupe, le larve continuano a svilupparsi normalmente e quelle piccole sgusciate dalle uova sono probabilmente più di quelle grandi sviluppatesi dalle precedenti.
Visto le loro necessità, avevo fornito nelle settimane precedenti una grossa falena, oggi dopo una settimana che non controllavo, ho notato che c'erano 4 cadaveri accumulati vicino al cotone che chiude l'ingresso e che la preda era ammuffita. Ho quindi immediatamente rimosso la preda e gli esemplari morti. Poiché in questi giorni di ferie starò attento al minimo segno di muffa, ho comunque introdotto in un primo tempo un frammento microscopico d'uovo cotto (apprezzato solo inizialmente), in seguito pure un pezzo di carta imbevuto di miele e la carcassa di un ape.
Invece ne ho approfittato per studiare i campioni costituiti dalle operaie rimosse: ho compiuto alcune osservazioni con un buon stereo-microscopio e sono anche riuscito finalmente a registrare alcune immagini comprensibili, per rendere un po' più agevoli i raffronti nell'identificazione.
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Sono giunto alla conclusione, già intuita in precedenza ma di cui ora ho un riferimento preciso, che si debba restringere il campo al complesso T. nylanderi/parvulus e volendo essere più specifici propendo per la prima a questo punto. Ho cambiato idea dalla precedente, perché seguendo le chiavi suggerite dal sito francese che ha la ricerca dicotomica, le Temnothorax nylanderi dovrebbero distinguersi per: spine propondeali più erette, il solco metanotale poco accennato e soprattutto il primo segmento dell'addome quasi interamente scuro.

02/01/2013
Sei giorni fa ho preparato un nido di tipo arboricolo, con poche camere incollate con PVAc: nello specifico una mezza mandorla, un cappuccio di ghianda e la vecchia galla in cui stava l'altra colonia scavata e tagliata. Le ho lasciate con la provetta aperta dentro al contenitore, dopo aver estratto il cibo in arena. Ho preferito usare un coperchio apribile a cui ho incollato una retina (maglia di acciaio #50 cioè col lato di 0,308 mm e fori quadrati), perché in passato ho spesso trovato morti nell'antifuga.
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Non ho osservato direttamente il trasferimento perché sono stato via qualche giorno. Purtroppo avevo già notato allora qualche altro cadavere morto in provetta e oggi facendo la conta con quelle trovate anche in arena sono un totale di 7 operaie. Fortunatamente adesso sono tutte raccolte nella galla, con un po' meno della metà della covata disposta sul fondo trasparente. Sono assembrate tutte molto vicine all'ingresso in alto a sinistra.
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08/01/2013
Dopo i primi giorni, la situazione si è normalizzata, si sono messe a esplorare l'arena e le ho viste portare nel nido pezzi finemente sminuzzati di una farfalla (quella tolta dalle D. quadripunctatus perché smangiucchiata solo a metà). Ho fornito anche miele su cotone con un po' di latte a diluirlo, non so quanto sarà apprezzato. Stranamente saltuariamente vedo ancora una sola operaia isolata a presidiare la camera piccola del cappuccio di ghianda, senza apparentemente alcuna ragione.

15/03/2013
In questi mesi ho sempre tenuto un cotone inumidito di sostanze zuccherine in arena, perché anche se non molto attive, lo gradivano di tanto in tanto. Nelle ultime 3 settimane ho cominciato a nutrirle: dapprima con moscerini inseriti direttamente nel nido, poi quando ho visto che sono tornate a perlustrare l'arena in 4-5, ho lasciato anche prede grosse come un emittero, che in meno di un paio di giorni è stato completamente svuotato. Le larve sembrano essere cresciute, anche se nel periodo invernale tutta la colonia è rimasta parecchio in stasi, nonostante sia stata tenuta a temperature domestiche (sopra 20 °C) per tutto l'inverno.

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04/05/2013
In questo periodo sono state continuamente alimentate con piccoli ditteri e simili una o due volte a settimana, oltre che mantendo umido il cotone del miele, che comunque non gradiscono mai troppo. Finalmente una delle pupe ha cominciato a cambiare forma e nel giro di un paio di giorni si è formata una pupa che a prima vista sembra quella di un maschio, come previsto. Inoltre un paio di settimane fa erano comparse altre uova anche se molto poche. Facendo i conti risulta quindi che lo sviluppo larvale dovrebbe durare poco meno di 6 mesi (nonostante abbiano saltato l'ibernazione e siano state tenute sui 24 °C di temperatura) e più o meno queste uova si erano schiuse in un mese.

30/06/2013
Le stranezze non sono finite quindi provo a spiegare cosa è avventuto in questo periodo. Avevo accennato due mesi fa a fatto che una prima larva si era impupata con fattezze da maschio (come previsto dato che le uova sono delle operaie). Tuttavia, dopo neanche una settimana non riuscivo più a trovare la pupa nel nido e, anche se avevo il sospetto fosse uno dei resti rinsecchiti nel nido, c'erano altri residui di pasti e faticavo ad assicurarmene visto che non aveva nulla di riconoscibile. La situazione credo ormai si sia ripetuta almeno tre volte e l'ultima larva che ha fatto la metamorfosi recentemente, sono riuscito a fotografarla appena impupata (benché non sia stato agevole a causa della poca pulizia del nido).
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Dagli occhi molto sviluppati e dagli abbozzi alari è palese che sia un maschio, non sembra ci sia niente di diverso dalle fattezze normali delle pupe dei sessuati in questo genere. Eppure dopo neanche una settimana ecco cosa presumo rimanga di quella pupa: mi riferisco a quella spoglia rinsecchita che si vede nella foto di seguito, sul fondo a destra dietro l'addome di operaia, tutto il resto sono avanzi di pasti non eliminati dal nido.
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A questo punto le ipotesi che posso fare sono due: o le pupe non riescono a completare lo sviluppo e per qualche ragione deperiscono stranamente in quella maniera, oppure (e mi sembra più probabile) sono le operaie stesse che per qualche ragione se ne nutrono. Resta il fatto che come ho descritto più volte lo sviluppo di queste larve si è rilevato lunghissimo, oltre al fatto che non conosco le dinamiche comportamentali delle operaie nella cura della prole in mancanza della regina: non si può escludere che ci siano delle competizioni fra le operaie stesse nel deporre le uova o chissà quale altro comportamento.

Concludendo non mi aspetto che alcuna di queste larve riesca a terminare lo sviluppo, anche perché in questi mesi qualche operaia è morta e dato i tempi lunghissimi di sviluppo in rapporto al tasso di mortalità delle operaie, prevedo finiscano per restare in poche operaie con ancora un troppo grande numero di larve che fatica a calare.

26/07/2013
Circa una settimana fa ho notato che si era impupata un'altra larva e che contrariamente a quanto mi aspettavo nei giorni successivi non è deperita come le precedenti. Oggi è presente nel nido un maschio alato che quindi è stato generato dalle operaie e che è l'unico su cinque larve impupate in precedenza ad aver completato lo sviluppo.
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Quindi mi sembra confermato per questa specie, che come era previsto dalle uova di operaie si svippano alati maschi anche se poche larve completano lo sviluppo.
Ultima modifica di entoK il 26/07/2013, 9:48, modificato 25 volte in totale.
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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 18/06/2012, 1:11

Aggiorno per comunicare che dopo i primi giorni ora sembrano più timide e probabilmente per il caldo tendono a rinchiudersi più spesso nel nido. Probabilmente hanno anche poca necessità di esplorare perché non hanno troppa bisogno di nutrirsi.

Visto che ho avuto un paio di perdite ne ho approfittato per fare qualche osservazione al microscopio confrontando con gli esemplari riportati su antweb.org scelti incrociando con la lista delle Temnothorax autoctone qui riportata.
Anche se ce n'era un buona metà presente, mi sono subito scontrato con la difficoltà di preparazione degli esemplari che per le dimensioni richiedono davvero molta pazienza, sopratutto non riesco a capire come facciano a prepararli evitando che le zampe disturbino l'osservazione del torace. Ovviamente non ho cavato molto: vuoi per la mia ovvia impreparazione (anche se ho identificato un paio di caratteri chiave, non corrispondono tutti assieme negli esemplari di riferimento soprattutto le spine delle mie sono molto corte), vuoi per lo strumento che uso che fa pena.
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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 23/07/2012, 20:03

Ricapitolando gli ultimi aggiornamenti da questa colonia finora hanno preso il volo almeno 6 alati:
  • 5 maschi nelle prime 2 settimane di luglio
  • 1 femmina recentemente quindi a distanza di almeno una settimana

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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda sabby fattyboy » 16/08/2012, 17:08

Ciao EnotK,
bellissimi i tuoi diari.
Anche io sto allevando delle Temnothorax ma non saprei dirti di piu', io abito in provincia di Milano, ma le piccoline arrivano dalla provincia di Roma.
Anche a me sembra di poter dire che soffrano particolarmente il caldo!
All'inizio erano piu' attive e uscivano piu' spesso, ora mi sembra che abbiano praticamente smesso di uscire dal nido (mezza canna di bambu' appoggiata su carta assorbente, in provetta); quindi le ho rimesse in provetta perche' secondo me la recente moria che ho avuto era dovuta a disidratazione (anche se c'era sempre una provetta piena in arena).
Da allora ho smesso di trovare individui morti in arena ma lo stesso si rifiutano ostinatamente di uscire.
Ho provato con una dieta semi-liquida altamente proteica (latte miele e tuorlo d'uovo) ma non l'hanno nemmeno degnata di uno sguardo.
Ultima modifica di sabby fattyboy il 17/08/2012, 9:00, modificato 1 volta in totale.
Spoiler: mostra
EX-COLONIE (ora non le ho piu', lascio i link per riferimento):
Lasius sp. Diario.
Temnothorax sp. Diario.
Camponotus truncatus Diario
Messor minor Diario

COLONIA ATTIVA:
Messor capitatus Diario.
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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 16/08/2012, 18:13

Sono molto schizzinose in fatto di cibo, tutt'oggi non sono nemmeno certo apprezzino troppo le soluzioni zuccherine: l'unica volta che sembrava avessero molto gradito era lo zabaione :D infatti tendo ad alimentarle con insetti. Oggi ho provato con un po' di tonno e pare abbiano gradito visto che erano fuori in 3 almeno ed era pomeriggio con 28°C.

Per il tuo caso della provetta considera che le mie sono ancora chiuse nella loro galla dall'inizio e che è sicuramente un ambiente molto secco ma come detto a parte quella volta che ho trovato vari cadaveri in giro assieme agli alati, lasciando le scorte d'acqua in arena non ho mai avuto problemi e le rinnovo ogni circa 4 giorni in media.
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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda baroque85 » 17/08/2012, 8:14

entoK ha scritto:Sono molto schizzinose in fatto di cibo, tutt'oggi non sono nemmeno certo apprezzino troppo le soluzioni zuccherine: l'unica volta che sembrava avessero molto gradito era lo zabaione :D infatti tendo ad alimentarle con insetti. Oggi ho provato con un po' di tonno e pare abbiano gradito visto che erano fuori in 3 almeno ed era pomeriggio con 28°C.

Per il tuo caso della provetta considera che le mie sono ancora chiuse nella loro galla dall'inizio e che è sicuramente un ambiente molto secco ma come detto a parte quella volta che ho trovato vari cadaveri in giro assieme agli alati, lasciando le scorte d'acqua in arena non ho mai avuto problemi e le rinnovo ogni circa 4 giorni in media.


Le Temnothorax sp. sono delle arboricole principalmente carnivore. Anche nel mio formicaio si buttano con passione sulle carni, lasciando il batuffolino con zucchero di canna a qualche sparuta operaia (che però, a onor del vero, fa grossa incetta di liquidi, a giudicare dai gastri dilatatissimi)

Il tonno è gradito particolarmente, forse perché è possibile "sfilacciarlo" e portarlo comodamente nel nido. Non si fanno problemi però nemmeno a predare insetti molto grandi, vivi (grilli, zanzarone ecc)

Anche gli alati che avevano sfornato sono stati buttati fuori e uccisi (forse perché non è stato possibile replicare il volo nuziale). C'è da dire però che ora si è creata una situazione particolare: la colonia si è spaccata a metà, andando ad occupare due mandorle diverse.
Amano stare belle strette, quindi non vi so dire se, magari, sia avvenuto un accoppiamento (tra consaguinei!) e la colonia si sia "spaccata"; ma non mi sembra un comportamento riscontrato per questa specie.

E sì, il caldo di questi giorni, in particolare, le sta mettendo a dura prova. Escono rarissimamente dal nido e non accettano più cibo..speriamo bene...
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Re: [Diario - entoK] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 17/09/2012, 18:11

Caspita mi hanno fregato! :evil:

Non so le vostre quanto non uscissero dal nido... :-? Recentemente cioè nelle ultime due settimane, mai una volta le mie si sono fatte vedere in arena: mi accorgevo che c'erano solo perché cambiavano di posto alcuni oggetti intorno all'imboccatura del nido! :shock:

Ebbene mi sono deciso a guardare cosa stessero combinando (avevo per l'occasione raccolto un po' di galle da scavare per i nuovi nidi e preparato una provetta per traslocarle temporaneamente) e la sorpresa è che ci sono tutte e stavano bene lì dentro, se non fosse che non c'è traccia della regina! :shocked:

Le ipotesi che ho fatto le ho scritte alla fine del diario nel primo intervento.. A parte quelle qualcuno ha altre idee? Qualcuno sa più o meno cosa impiegano da uovo a pupa? :unsure:
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Re: [Diario] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 14/10/2012, 15:29

Chiedo delucidazioni a qualcuno che abbia avuto a che fare con le T. perché ho notato una cosa parecchio strana nella vecchia colonia, cioè quella del primo intervento che poi ho scoperto essere senza regina.

Ebbene da circa una settimana oltre alle grosse larve che c'erano vedo la presenza di piccole uova e me ne sono accertato come si può osservare qui sotto:
Spoiler: mostra
Immagine

Al centro ci sono 3 uova di fianco a una piccola larva e in basso una delle grosse larve (ce ne sono altre grandi come un operaia, ma ho visto che una si è impupata e somiglia più a un operaia che a un futuro maschio).

Posto di assumere che le operaie abbiano fatto uova, però mi dovrei aspettare lo sviluppo al limite di soli maschi. :domanda:
A questo punto è già stata riscontrato qualcosa del genere in Temnothorax?

Ricordo che questa colonia aveva prodotto alati (non solo maschi, anche almeno una femmina) e non ho trovato alcuna traccia della presenza di una regina all'apertura del nido il mese scorso. Avevo supposto la regina si fosse assurdamente volatilizzata prima dell'apertura, perché mi pareva improbabile di aver raccolto una depandance vista la presenza di numerose larve. Ora non so più cosa pensare, che le larve siano in realtà prodotte dalle operaie mi sembra altrettanto assurdo eppure.. :unsure:
Ultima modifica di entoK il 15/11/2012, 0:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Diario] Temnothorax in galla

Messaggioda baroque85 » 14/10/2012, 15:42

E' molto probabile invece che la galla raccolta facesse parte di un gruppo dal quale si è staccata (per il vento, per un problema del ramo a cui il cecio era attaccato ecc.).
La regina è rimasta sull'albero, la galla a terra, invece, ospitava una dependance in cu alcune operaie accudivano larve e uova varie.
L'istinto principale delle operaie è quello di salvare e curare la progenie. Anche lontane dalla regine, continuerebbero ad accudire le uova che hanno con loro fino a farle nascere.

Visto che si tratta di un caso particolare (le operaie sono poche e senza regina) non si crea la catena usuale, ovvero operaie che accudiscono la prole, altre che procurano cibo ecc.
Viste la condizioni estreme, le larve sono probabilmente alimentate con uova trofiche (quelle che hai fotografato)
Probabilmente, se accudite come normali uova, queste deposizioni da parte di operaie potrebbero generare alati maschi
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Re: [Diario] Temnothorax in galla

Messaggioda entoK » 14/10/2012, 16:36

Era quello che avevo ipotizzato anch'io quando ho aperto il nido (l'ipotesi 1 delle 3 alla fine del primo intervento), però non mi tornava perché il nido l'ho trovato a giugno e, aperto a metà settembre, ancora conteneva larve relativamente piccole. Terrò controllata la situazione per vedere se effettivamente produrranno maschi o meno, quelle più avanzate attualmente sembrano future operaie. PS: mi correggo avevo messo la foto nel primo intervento di quando le ho traferite e se guardi c'erano almeno 3 pupe, mentre ad oggi ne ho vista solo 1 quindi quelle là hanno tutte prodotto operaie finora, vedremo in futuro. Peccato solo che non conosco bene i tempi di sviluppo per fare ipotesi più precise... :frown: Di sicuro a metà luglio ha prodotto almeno una alata femmina, certo potrebbe essere una vecchia larva precedente alla raccolta.

Inoltre può essere vera la storia delle uova trofiche, ma le ho notate per la prima volta a inizio settimana (ho aspettato solo per avere la certezza di un'immagine) e non mi sembra vengano mangiate. Cerco di tenere d'occhio la situazione per capire come evolve comunque. :unsure:
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Re: [Diario] T. nylanderi che sviluppano nidiata senza regin

Messaggioda angelo.cardillo » 26/12/2012, 15:12

Quindi alla fine com'è andata a finire?
Spoiler: mostra
Camponotus ligniperda, Camponotus lateralis, Camponotus Herculeanus, Camponotus vagus, Camponotus aethiops), Formica fusca, Formica cunicularia, Formica sanguinea, Formica rufibarbis, Lasius emarginatus 5000+ , Lasius fuliginosus 3000+ (fondazione in purezza), Lasius niger 5000+ Lasius meridionalis 5000+, Lasius umbratus(!?) 5000+ Messor capitatus, Polyergus rufescens Regina + operaie F. cunicularia + Soldati (4 colonie), Tetramorium caespitum parassitata da Strongylognathus testaceus 3000+, Crematogaster scuttellaris
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Re: [Diario] T. nylanderi che sviluppano nidiata senza regin

Messaggioda Dorylus » 27/12/2012, 12:48

A me è successa una cosa simile con Aphaenogaster subterranea , un gruppo di venti operaie si è messo a deporre uova facendo nascere maschi e basta
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Re: [Diario] T. nylanderi sviluppano nidiata senza regina

Messaggioda entoK » 27/12/2012, 13:19

angelo.cardillo ha scritto:Quindi alla fine com'è andata a finire?


Va a finire che devo continuare le osservazioni sul lungo periodo prima di saltare a improbabili ragionamenti...

Ricapitolo la situazione così è un po' più chiara:
  • A inizio giugno 2012 ho trovato la colonia in una galla di quercia caduta a terra, si sono sempre nutrite prevalentemente d'insetti.
  • A inizio luglio dal nido sono sciamati almeno 5 maschi alati e poi dopo metà luglio almeno 1 femmina, le operaie col clima divenuto sempre più caldo uscivano meno.
  • A metà settembre ho aperto il nido e vi ho trovato dentro solo operaie, guardato e riguardato, NESSUNA CHE ABBIA TORACE DA REGINA, tuttavia la covata era presente: non c'erano uova ma pupe e larve di medie dimensioni sì (vedi ultima foto della prima parte di diario).
  • Avevo fatto 3 ipotesi, ma quella che collimava abbastanza con la situazione descritta era poco plausibile: la regina che nonostante i replete pasciuti esce dal nido, fugge senza invischiarsi e nessuna operaia la segue!? :roll:
    Quella più semplice cioè che nella galla stava una porzione di un nido più grande e la regina non ci sia mai stata, sarebbe la più sensata (anche perché un cadavere di regina l'avrei trovato subito nel nido in caso contrario, visto i resti che ancora c'erano da giugno), ma se fosse vera, non collimerebbe tanto con la presenza di larve e pupe (sicuramente divenute operaie), a meno di non assumere tempi lunghissimi di sviluppo (superiori a 5 mesi con temperature estive!). :-?
  • Tuttavia a metà ottobre vedo le prime uova deposte, anche se è un peccato che le operaie siano così piccole che difficilmente mi sarei accorto di una deposizione in diretta (prima foto della seconda parte di diario). Inoltre le pupe rimaste continuavano a produrre qualche operaia e comunque avrei riconosciuto a occhio pupe di alati: si distinguono facilmente sia i maschi che le femmine in questo genere.
  • La deposizione ha avuto un picco a inizio novembre e le uova sicuramente schiudono visto che dopo era pieno di larvette (ne è prova la seconda foto del secondo intervento).
  • Attualmente non ci sono più né uova né pupe, ma larve di tutte le dimensioni: la maggior parte sono le piccoline schiuse dalle precedenti uova, ma ce ne saranno una decina grosse abbastanza da impuparsi, che presumo siano quelle che erano piccole quando ho aperto il nido.

Aggiungo qualche nota finale. Le ho identificate definitivamente negli ultimi giorni: lascio un precauzionale Tetmnothorax cf. nylanderi (perdonate ma non ci stava nel titolo), perché non sono un esperto e ho già fatto considerazioni simili per l'altra colonia. Non sono mai state in ibernazione, le sto tenendo a temperature domestiche proprio per appurare le osservazioni sullo sviluppo. Sarebbe stato interessante conoscere i tempi di sviluppo con precisione, se qualcuno avesse esperienza con questo genere, comunque mi son fatto l'idea che le uova schiudano in circa tre settimane e le larve si sviluppino molto lentamente: forse in 2-3 mesi? Le dimensioni e i tempi lunghi non aiutano, altrimenti avrei cercato di tenere d'occhio un certo "campione" di uova e larve, ma si confondono con niente a occhio e poi loro le spostano..

Ovviamente meglio non trarre conclusioni affrettate, fino a che non vedo sviluppare le ultime larvette, quindi secondo me se ne riparla a primavera per sicurezza meglio controllare abbondantemente a lungo. ;)
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Re: [Diario] T. nylanderi sviluppano nidiata senza regina

Messaggioda winny88 » 27/12/2012, 15:31

2-3 mesi di sviluppo larvale (almeno in condizioni normali, se non si mette di mezzo la stasi invernale che in effetti potrebbe iniziare anche a settembre e anche a temperature medio-alte) sono decisamente troppi per qualunque specie. Se non si tratta appunto di rallentamento invernale potrebbe anche essere che siano appunto uova aploidi di operaie. Nella teoria infatti queste uova potrebbero completare lo sviluppo e generare maschi, ma poi nella pratica non ci arrivano di solito e degenerano prima. Le larve spesso si formano, crescono anche, ma poi non sviluppano. Mi è capitato di osservarlo varie volte con le regine di Messor minor non fecondate. Le pupe sviluppate (e, non so, forse nate) potevano essere della covata precedente al ritrovamento e per questo ora non ce ne sarebbero più. Non potrebbe essere che per esempio siano uova periodicamente deposte dalle operaie che, giunte allo stadio larvale, degenerano e che il turnover di queste, dato che è impossibile seguire i vari elementi della covata, confonda l'osservazione facendo sembrare che la covata sia sempre la stessa? :unsure:
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