Formicaleoni - allevamento larve

Sezione dedicata all'osservazione e all'allevamento di altri Insetti e Artropodi.

Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda entoK » 30/09/2011, 19:38

Allora, cominciamo con una breve presentazione: i formicaleoni sono insetti imparentati con i crisopodi, ma anche con ascalafi, mosche mantide e mosche scorpione (già solo come nomi ce n'è da sbizzarrirsi.. :wacko: ); un tempo tutti venivano considerati facenti parte dell'ordine dei Neurotteri (etimologicamente la parola si riferisce al fatto che questi insetti hanno ali nervate). Non mi addentro oltre nella sistematica :-? perché è abbastanza dibattuta, comunque per inquadrarli: si tratta di insetti contraddistinti da caratteri abbastanza antichi, le cui larve sono generalmente predatori specializzati, mentre gli adulti sono alati benché talvolta goffi volatori (se non avete presente un comunissimo crisopode, pensate a degli insetti vagamente simili a delle libelluline ma che tengono le ali a tenda come le falene).

I formicaleoni nello specifico hanno particolari abitudini predatorie nello stadio larvale: hanno sviluppato un particolarissimo, quanto ingegnoso sistema per procurarsi le prede. Essendo insetti che tendono a colonizzare zone secche e spoglie del terreno, le larve si sono adattate a scavare nel terreno sabbioso dei pozzetti ad imbuto, sul cui fondo restano con le mandibole spalancate a mo' di tagliola, in attesa che qualche incauta preda scivoli dentro e finisca dritta nella loro morsa. Dato che generalmente in questi ambienti le formiche sono fra le prede più abbondanti e delle dimensioni adeguate alla trappola non è difficile capire a quale preda debbano il nome. :mrgreen:

Habitat
L'insetto adulto in realtà non è difficile da incontrare nel periodo estivo nei boschi collinari (personalmente li ho sempre trovati altrettanto abbondantemente tanto sulle colline emiliane, quanto in zone degli appennini calabresi sul versante tirrenico; ma si trovano distribuiti in tutta Italia isole comprese), purché sia facile trovare delle zone terreno incoerente sia sabbioso che argilloso. Sono insetti che mostrano 2 paia di ali abbastanza ampie (6 cm di apertura alare le specie che ho allevato, presunti Myrmeleon formicarius, ma ci sono specie più grandi come più piccole) e che volano piuttosto lentamente per questo difficilmente possono passare inosservati, se si conosce un minimo il loro aspetto.
Le larve generalmente passano più inosservate, ma se si è in una zona in cui si avvistano saltuariamente gli adulti, basta solo avere un minimo di esperienza nell'intuire i luoghi dove cercarli per trovarli con certezza quasi assoluta e ancor più facilmente degli adulti (che generalmente sono più attivi alla sera e nelle ore notturne). In genere basta controllare a vista qualsiasi franetta o accumulo di granelli di terriccio fine (questo è importante perché non possono interrarsi nella terra compatta) ai bordi di un sentiero in penombra o sotto le radici di un albero, che trattengono la caduta di un lembo di terreno ai limiti di una radura assolata, per notare facilmente i loro caratteristici imbuti nella sabbia. Se vi sembra esagerato considerate che basta anche una zona minima di a malapena un decimetro quadrato di argilla fine, perfino se tutt'intorno circondata da erba, perché un adulto ci possa depositare; l'importante è evitare accuratamente tutta quella terra che superficialmente si presenta compatta e guardare invece dove si possono accumulare quei granellini simili alla terra di riporto dei formicai. Più volte lì ho trovati in zone di questo genere ridicolmente ristrette, uno perfino l'avevo salvato dal centro di una carraia dove la ruota di un trattore aveva smosso la terra creando l'habitat!

Ricapitolando, anche se la larva è nascosta nel terreno, è facilmente riconoscibile la sua presenza grazie alla trappola col perimetro perfettamente circolare e conica (il diametro può essere da uno fino a più centimetri in proporzione alle dimensioni della larva). Se ci si avvicina lentamente senza fare vibrazioni o proiettare l'ombra e si guarda attentamente, è possibile aguzzando la vista scorgere sul fondo nel vertice del cono, le due lunghe mandibole spalancate a 180° del formicaleone. Se disturbato, le si noterà sparire sotto una piccola frana provocata dalla larva che s'interra.
Talvolta si può perfino assistere al lancio di sabbia fuori dalla tana: ripetutamente se l'insetto sta rifacendo la trappola, oppure nel caso una preda sul bordo non riesca a scivolare in genere il formicaleone le scaraventa addosso sabbia per costringerla a cadere. :-o

Allevamento
Come detto è abbastanza facile nei mesi estivi trovare e catturare la larva, che è tozza e ricoperta di una leggera peluria che l'aiuta a trattenere la polvere sul corpo. In genere quando viene dissepolta tenta comunque di riseppellirsi inarcando l'addome, in ogni caso non sono velocissime nel farlo e se messe alle strette si affidano spesso alla tanatosi o, come ultima risorsa, spalancano le mandibole (che sono ovviamente innocue per la pelle di un essere umano). La testa è molto più piccola, di forma trapezioidale e termina con due piccoli occhi e le due lunghe mandibole. I primi sono probabilmente perfettamente funzionanti, visto che sporgono sul fondo della trappola e intuiscono il pericolo: si nascondono se qualcosa di grosso si posiziona sopra la trappola (anche per nutrirlo, se volete vedere la scena, vi conviene stare leggermente in disparte e magari usare delle pinzette per lasciare cadere la preda). Le mandibole sono sottili e più lunghe della testa, terminano un po' ad uncino (con cui iniettano i succhi paralizzanti e digerenti): sono molto sviluppate perché utilizzate anche per scavare la trappola (tenute a mo' di pala e con dei movimenti che catapultano lontano la sabbia). La larva ha pure 3 paia di zampette, ma sono molto sottili perché non le usa praticamente, visto che s'infossa coi movimenti dell'addome e scava con le mandibole, perciò date le abitudini stazionarie della larva è piuttosto semplice allevarle. L'importante è fornire un substrato il più fine possibile: il massimo sarebbe la polvere di argilla se si vuole vedere una trappola con le pareti a strapiombo, ma va benissimo anche la sabbia o il terreno a granulometria fine, anche se il pozzetto risulterà un po' meno ampio e meno ripido perché franano più facilmente, funzionerà lo stesso (nel peggiore dei casi può capitare che la larva non faccia il pozzetto, ma si apposti ugualmente e predi comunque qualsiasi cosa le passi a tiro). Come contenitore non serve niente di esagerato, ma semplicemente qualcosa che abbia un diametro superiore all'imboccatura della trappola; anzi superfici ridotte rendono facilitano la caduta delle prede e l'osservazione in tempi rapidi della cattura evitando le fughe. Io addirittura usavo dei semplici bicchieri di plastica, ma vanno bene anche le bottiglie di PET tagliate a metà, generalmente è persino inutile forarle per l'acqua. Questo perché sconsiglio comunque di inumidire il loro substrato: è controindicato perché l'argilla potrebbe compattarsi e comunque, quando piove, si interrano e non costruiscono le trappole. Inoltre sono animali perfettamente adattati agli ambienti secchi (le colline calcaree delle mie parti sono molto siccitose d'estate, ma considerate che vivono in ambienti prettamente mediterranei, alcune specie perfino sulle spiagge!), se non ricordo male una fonte, arrivano addirittura a non produrre escrementi che vengono eliminati con lo sfarfallamento finale lasciandoli nell'exuvia.
L'importante è che il contenitore permetta di avere circa 7-8 centimetri di profondità di substrato, questo non perché la trappola sia molto profonda, ma solo perché quando arrivano allo stadio terminale tendono a infossarsi più in profondità per la costruzione del bozzolo pupale.
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Questo di solito avviene a metà autunno quando la larva cessa di costruire la trappola: dopo qualche settimana, rovistando nel substrato, è possibile trovare una pallina di terra perfettamente sferica (che l'insetto costruisce unendo ai granelli di sabbia una qualche escrezione sericea). Si può lasciare il contenitore all'esterno per tutto l'inverno senza problemi (così come per l'allevamento) purché sia ovviamente riparato dalle precipitazioni.
Attenzione, però a volte quando si controlla, perché a me è anche capitato che alcune larve non si imbozzolassero e passassero l'inverno in una specie di letargo. Non ho mai approfondito il comportamento perché le rare volte che mi capitava le rimettevo nel luogo d'origine, ma sono quasi sicuro che se la larva non è pronta riprende lo sviluppo l'anno successivo, perché spesso mi è capitato di trovare larve grosse a inizio estate, quando la maggior parte delle larve dovrebbe invece essere appena schiusa.
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Per vedere sfarfallare l'adulto bisogna aspettare la fine della primavera successiva (a me hanno sempre sfarfallato gli ultimi giorni di maggio), è molto importante inserire verticalmente alcuni bastoncini nel contenitore prima che ciò avvenga. Questo perché come in tutte le mute degli insetti, l'imago appena sgusciata deve asciugare in una posizione comoda per evitare malformazioni e perciò si arrampicherà.
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Non sono mai riuscito a vederli sgusciare perché presumo ciò avvenga nelle ultime ore della notte, viste che le ho sempre trovate la mattina presto tranquille sullo stecco (se li controllate quotidianamente a quell'ora potete perfino evitare di chiudere il contenitore dato che difficilmente si mettono a volare subito durante il giorno, ma anche se aveste messo i contenitori chiusi in un faunabox, vi consiglio di controllare spesso per evitare di dimenticarsi l'insetto rinchiuso là dentro).
Purtroppo non ho mai provato a completare il ciclo vitale, sia perché prelevavo massimo 1 o 2 larve all'anno, sia perché ritenevo complesso allevare gli adulti fino all'accoppiamento, dato che sono predatori attivi anch'essi e si nutrono di piccoli ditteri. Quindi è preferibile rilasciarli a meno di non voler provare con qualche allevamento di cibo vivo, io con questo non mi sono mai cimentato per ragioni di tempo tra l'altro. :oops:

Nutrimento
Come prede ci si può regolare in base alle dimensioni della larva, oltre alle ovvie formiche utili nei primi stadi di sviluppo, si possono usare anche prede un po' più succulente, persino relativamente grandi: si consideri che per essere catturata facilmente e non spaventare la preda deve raggiungere il fondo stretto dell'imbuto. Io ho provato con successo un po' di tutto dalle cavallette di 1-2 cm, alle mosche stordite, agli onischi e al limite perfino cimici o vespe (che sconsiglio entrambe a meno che non si abbia molta pazienza nello stordirle e proporgliele in maniera adeguata: le prime perché svelte e con le ali spostano molta sabbia, le seconde ovviamente per la pericolosità), in generale è meglio evitare prede del genere con esoscheletri duri e difficili da trattenere per la larva.
Quando volevo accelerare la crescita ho sempre trovato comodi gli ortotteri (a cui bisogna ovviamente eliminare gli arti da salto), che anche se grossi scivolano facilmente con la punta dell'addome sul fondo e mentre cercano di arrampicarsi attirano l'attenzione. Considerate però che per finire una preda grossa la larva impiega almeno un giorno intero e di non alimentarla subito dopo. In natura sicuramente digiunano spesso e penso molte larve svernino come accennato prima, solo per evitare questo tendevo ad alimentarle abbastanza spesso (circa ogni 3 giorni o meno, perché non allevavo cibo vivo e quindi fornivo qualsiasi insetto trovavo senza perdere troppo tempo). In genere comunque per regolarsi basta aspettare che la carcassa secca venga espulsa e l'insetto riscavi la trappola. Alla fine dell'estate quando le prede diventano più difficili da trovare (almeno in città) avevo risolto egregiamente con gli onischi che pullulano nei vasconi delle piante (basta mettere un piccolo vaso sopra il terreno perché la zona umida li attiri e permetta di raccogliere onischi adulti anche quotidianamente). Essendo prede molto piccole gliele davo più spesso e a volte pure più di una per giorno (occhio però che questi crostacei si disidratano se non consumati in poco tempo); i formicaleoni non avevano alcuna difficoltà a forarne l'esoscheletro e anche se si appallottolano e rotolavano nell'imbuto, non appena si riaprivano, pure capovolti si muovevano abbastanza da attirare il predatore.
Dato quanto detto come abitudini e il fatto che non richiedono di essere alimentati continuamente, mi sento di consigliarne l'allevamento a chiunque perfino a chi come me ha poco tempo per badarci (basta prelevare 1 o 2 larve in natura, senza esagerare). Se poi avete troppe formiche nelle vostre colonie... :lol:

Note finali
Ho messo le poche (purtroppo :| ) foto che avevo fatto all'epoca. Sarebbe molto più interessante per chi le cerca se avessi documentato i luoghi dove si rinvengono e le trappole, ma anche recentemente quando ero in collina e ne ho viste parecchie (che scavavano perfino), non ci ho proprio pensato.. :roll:
Attualmente è un paio di anni che non le allevo, perciò posso consigliarvi di buttare un occhio nella sezione Myrmeleontidae di entomologiitaliani.net dove è tutto ampiamente documentato (cliccare :arrow:).
;)
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda MattiaMen » 30/09/2011, 20:53

Bella scheda di allevamento!! :yellow:
Mi ha fatto prendere la voglia!! Però non so proprio nella mia zona dove andare a cercare! :sad1:
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda baroque85 » 30/09/2011, 21:11

Veramente interessante! anche a me è venuta voglia di allevarli! :)
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda dada » 30/09/2011, 21:46

Molto interessante davvero, grazie entoK.

Però devo farvi notare che molti Neurotteri sono in costante diminuzione sul territorio italiano, e che fra i Neurotteri, e fra i Myrmeleontidae (formicaleoni) in particolare, sono addirittura presenti specie minacciate (fonte: IUCN Red List of Endangered Neuroptera) come ad esempio Dendroleon pantherinus.

Per questo, sottrarre formicaleoni all'ambiente naturale per allevarli, specialmente se si è inesperti, può non essere un'ottima idea... è davvero molto difficile identificarli correttamente e quindi non si può sapere se si sta raccogliendo una specie minacciata, che sarebbe molto meglio lasciare al suo posto. Al contrario di entoK, non consiglierei l'allevamento a "chiunque" ;)

Comunque complimenti a entoK per le dettagliate osservazioni e per avere liberato gli adulti :happy:
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda MattiaMen » 01/10/2011, 0:35

dada ha scritto:Molto interessante davvero, grazie entoK.

Però devo farvi notare che molti Neurotteri sono in costante diminuzione sul territorio italiano, e che fra i Neurotteri, e fra i Myrmelontidae (formicaleoni) in particolare, sono addirittura presenti specie minacciate (Red List of Endangered Neuroptera) come ad esempio Dendroleon pantherinus.

Per questo, sottrarre formicaleoni all'ambiente naturale per allevarli, specialmente se si è inesperti, può non essere un'ottima idea... è davvero molto difficile identificarli correttamente e quindi non si può sapere se si sta raccogliendo una specie minacciata, che sarebbe molto meglio lasciare al suo posto. Al contrario di entoK, non consiglierei l'allevamento a "chiunque" ;)

Comunque complimenti a entoK per le dettagliate osservazioni e per avere liberato gli adulti :happy:


Già, il problema è sempre quello :happy:
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda entoK » 01/10/2011, 12:19

Grazie, dada, per la precisazione, hai fatto molto bene a specificarlo perché effettivamente non ero a conoscenza di specie a rischio nella famiglia! :shocked:
Ho dato per scontato un minimo di buon senso che chiunque voglia cimentarsi in osservazioni naturalistiche dovrebbe avere: è abbastanza facile se si conoscono i propri luoghi, rendersi conto di quanto sia numerosa una popolazione e se prelevare qualche individuo possa arrecare danno o meno e penso che questo dovrebbe essere il modo di operare in generale. Sempre meglio specificarlo comunque. ;)

Io come accennato, sceglievo di prendere solo quelle larve posizionate in punti poco adatti al loro sviluppo; anche se ad essere zelanti, pure dal punto di vista della selezione :unsure: non bisognerebbe intervenire, ma non penso che aver dato qualche possibilità in più ad un paio di larve all'anno :mrvio: sbilanci equilibri nella popolazione delle mie zone.. (sono talmente comuni in collina da me che mio padre per eliminare le formiche sulla soglia di casa col veleno, aveva colpito anche una larva, che però ero riuscito a far riprendere ripulendola immediatamente e addirittura sopravvivere: mi aveva stupito la resistenza della bestia :shock: nonostante nei primi giorni l'avessi data per morta, visto che era completamente coperta di pesticida in polvere ed era rimasta in catalessi! :shock:)
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda entoK » 16/08/2012, 15:52

Aggiungo una nota sul comportamento, perché mi è capitato di osservare la deposizione un paio di giorni fa.

Come già notato più volte gli adulti tendono ad essere volatori notturni ed effettivamente anche la deposizione che ho osservato è avvenuta intorno alla 22-23 di notte. Mi sono accorto dell'insetto adulto perché anche se accovacciato a terra continuava a battere leggermente le ampie ali tenute come le libellule. La femmina infila il lungo addome in profondità nella sabbia per almeno 2-3 cm e ipotizzo deponga un uovo, perché ripete l'operazione una o due volte a qualche cm di distanza e poi si sposta poco lontano per continuare fino a che non trova luoghi adatti.

Non so se sia un caso o meno, ma la femmina a parte l'aver scelto ovviamente il limite più basso del bordo di una sponda scoscesa su cui facilmente si accumulano detriti argillosi, ha deposto in prossimità delle entrate di un formicaio di Camponotus cf. aethiops. Può anche essere una coincidenza perché effettivamente quell'habitat ho già visto spesso che è molto apprezzato da questa specie (per quanto simili a differenza di C. vagus pare nidifichino sempre nel terreno).

Vorrei far notare che se le femmine depongono intorno a metà agosto (ed effettivamente la cosa sembra tornare col ciclo biennale delle larve che avevo ipotizzato), vuol dire che gli adulti sopravvivono almeno per tutta l'estate in questo stadio, dato che lo sfarfallamento avviene entro l'inizio di giugno.

Ovviamente queste sono osservazioni limitate a una specie, che tra l'altro non ho determinato con certezza ma dovrebbe essere Myrmeleon cf. formicarius, quindi non è detto debbano vale in generale per altri appartenenti alla famiglia, anche se è ipotizzabile nel caso di adattamenti molto simili.
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda Emarginatus » 16/08/2012, 21:33

Ecco, adesso so cosa sono quei coni di terra finissimi appena fuori dall'androne del condominio. Inizio a pensare che gli insetti si siano dati passaparola che da me si sta bene, sto scoprendo una "entomodiversità" spaventosa, per essere in città.
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda david » 16/08/2012, 22:29

Ottimo articolo!bravo!!!Sottolineo il discorso di Dada per quanto concerne il prelievo di specie selvatiche,secondo me è importante sapere quali specie sono minacciate o a rischio prima di intraprendere questa attività...
all'infuori del cane il libro è il miglior amico dell' uomo... dentro il cane fa troppo buio per leggere...
(Groucho Marx)
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda Galiz77 » 23/09/2012, 22:24

Scheda interessante!
Ogni insetto ha qualche cosa da scoprire!
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda entoK » 10/10/2015, 14:58

dada ha scritto:Però devo farvi notare che molti Neurotteri sono in costante diminuzione sul territorio italiano, e che fra i Neurotteri, e fra i Myrmeleontidae (formicaleoni) in particolare, sono addirittura presenti specie minacciate (fonte: IUCN Red List of Endangered Neuroptera) come ad esempio Dendroleon pantherinus.


Anche se è roba un po' vecchia da ritirare su, spulciando la sezione di entomologi italiani ho trovato una interessantissimo accenno sulla particolarità di questa specie più unica che rara.
A quel che intuisco da questa discussione pare che sia l'unica specie arboricola della famiglia in Europa.
In pratica la larva si può solo reperire dentro i tronchi semisbriciolati (non scava i coni ma resta celata nella segatura) e fior di esperti faticano a rinvenirla!
:shocked:
L'adulto, poi, è molto fotogenico: sorride sempre... :lol:
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Re: Formicaleoni - allevamento larve

Messaggioda odontomachus » 21/08/2016, 22:43

Se qualcuno è interessato a formicaleoni sono pieno a casa. Scrivetemi pure
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