fondazione, fecondazione e distacco delle ali

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

fondazione, fecondazione e distacco delle ali

Messaggioda Dragonpluvius » 16/03/2020, 18:54

Salve a tutti, apro questo post per varie ragioni. Poco meno di un anno fa ho iniziato ad allevare formiche, dopo aver tentato di studiare Icneumonidi e Mutillidi, con scarsi risultati. Avendo letto penso ogni topic di questo e di altri forum, libri, pubblicazioni etc. Ho iniziato a pormi delle domande riguardo lo "stile di vita" di alcune specie. Non parlando in modo preciso sulla tassonomia, farò riferimenti di carattere molto poco scientifico. Parlando di regine semiclaustrali, infatti, mi sono sempre domandato una cosa: durante la fondazione, avendo la necessità di procurarsi continuamente il cibo, sono costrette ad uscire spesso dalla loro stanzetta. Nel caso di specie poliginiche, quindi in caso di fondazione con molte regine, non ci sono troppi problemi, poichè alcune si occupano della covata ed altre di cercare cibo. Tuttavia nel caso in cui le regine siano poche o anche una sola, come avviene nelle specie monoginiche, è la regina stessa che deve occuparsi della covata e del cibo. La cosa risulta un impedimento quando la regina esce, non tanto per il fatto in se e per se di trovare cibo, se si parla per esempio di Manica, Myrmecia, Harpegnathos e altre specie altamente velenose e abili cacciatrici diventa quasi uno scherzo uccidere un piccolo invertebrato per sfamare se stesse e le larve, quanto per il fatto di "ritrovare" la scia di feromoni per ritornare al nido. Se nei dintorni dell'ingresso non sono presenti piccole prede ci sono due possibilità: o la regina muore di fame o la stessa deve allontanarsi per poter cacciare. Se si parla di una colonia in cerca di cibo, la scia di feromoni rilasciata da numerosi individui risulta molto più stabile nel tempo e, quindi, facilmente rintracciabile, se invece è la sola regina a percorrere qualche metro, al suo ritorno potrebbe non essere più in grado di trovare la "traccia odorosa", abbandonando larve, uova ed eventuali pupe al loro destino e dovendo riniziare da capo. Quindi da qui la mia domanda, come fanno a portare avanti la covata senza "smarrirla"?
Il secondo argomento riguarda invece tutte quelle specie che, per vari motivi, si accoppiano dentro il formicaio. Parlo per esempio di Anergates atratulum, Aphaenogaster cfr. spinosa, talvolta Myrmica sp. o, parlando di esotiche, le così dette "gamergates", quali per esempio Rhytidoponera o Harpegnathos. Le domade sono varie. Quali sono i vantaggi, evolutivamente parlando, di accoppiarsi fra consanguinei (o coemolinfatici ahah)? Perchè accoppiarsi nel nido? E perchè dare la possibilità a delle operaie di riprodursi se esiste una regina posta a tale scopo? Ed in caso contrario, se le operaie riescono a riprodursi, perchè produrre regine?
Il terzo argomento riguarda invece il distacco delle ali. La quasi totalità delle regine fecondate si stacca le ali per essere meno "ingombrante" e meno visibili ai predatori a causa dello sbrilluccichio della membrana alare. Qualche volta, però, le ali rimangono, pur essendo la regine fertile, e altre volte accade l'opposto; la regina si stacca le ali pur non essendo stata fecondata. Quali sono i processi biologici che danno vita a questo comportamento? In più, in alcune specie, sono i maschi che si dealano, da soli o aiutati dalle operaie, prima di fecondare la regina. Per loro quale sarebbe il vantaggio di diventare atteri se il periodo trascorso fra il distacco delle stesse e l'entrata del maschio nella colonia è così breve da poter essere addirittura trascurabile? (parlo per esempio di Dorylus sp.)
Grazie a tutti per le risposte.
Spoiler: mostra
Aphaenogaster spinosa
Aphaenogaster ichnusa
Colobopsis truncata
Temnothorax italicus
Tetramorium sp.
Solenopsis fugax
Hypoponera sp.
Prenolepis nitens
Manica rubida

Reticuletermes lucifugus
Kalotermes flavicollis


cerco:
Strongylognathus sp.
Tetramorium atratulus
Strumigenys sp.
Cryptopone ochracea
(scambio con specie in firma)
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