Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GiuseppeA » 07/09/2015, 11:30

Proverò a fotografare i soldati! Sull'essere più corte delle vagus non ci metto la mano sul fuoco, ma sicuramente fanno più "paura".
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GianniBert » 07/09/2015, 11:32

Quanto poco sappiamo su queste formiche!
Sì, Rigato mi diceva che sono più piccole della altre specie maggiori, ma che siano più "larghe” non le mette in inferiorità... Per ora le vedo molto poco aggressive.
Sono davvero belle.
Sono curioso di vedere quanto ci vorrà a produrre il primo vero "soldato”. Quelle presenti ora sono delle major senza tutte le caratteristiche allometriche tipiche delle vagus più grandi. Chissà!
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GiuseppeA » 09/09/2015, 9:35

Per ora pubblico le foto qui, se poi ritenete che devono stare altrove spostatele pure.

Immagine
Ho evidenziato una major e una media

Immagine

Immagine

Immagine

Non vorrei ricordare male, ma ho visto anche soldati più grossi. Purtroppo mancano le misure, ma prendete in considerazione le operaie!
E' in arrivo il video.
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GiuseppeA » 09/09/2015, 9:48

Ecco il video:


https://youtu.be/rvfvI0YRjXc

Questo praticamente è quello che succede appena tramonta il sole!
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda entoK » 10/09/2015, 1:03

Molto belle e utili queste foto, e vedendole così a prima vista mi hanno fatto venire in mente per dimensioni e variabilità di casta le C. aethiops che vedo comunemente dalle mie parti che hanno le maior non massicce e lunghe quanto quelle di C. vagus e vedo che le proporzioni e quello che descrivete è analogo: maior (in lunghezza al limite ne ho misurate di 13 mm) con il testone molto largo ma corporatura non troppo impressionante, mentre le minor ben più slanciate e "leggere".

Anche quello che descrivi te, Gianni, sulla disposizione nel formicaio, la resistenza al caldo, la sviluppata capacità dello stomaco sociale e preferenza per scarsa umidità, così come le abitudini alimentari un po' mi paiono essere punti d'incontro con la colonia di C. aethiops che allevo e si sono dimostrate altrettanto lente.

vale ha scritto:In generale ho visto che i grandi nidi nel terreno della zona sono occupati da loro o da Messor capitatus(c'è anche qualche Camponotus aethiops, ma in misura minore e nella stessa zona delle C. nylanderi), ma dove è presente una specie non è presente l'altra.

Questo può essere cosa interessante da approfondire, può darsi che due specie così simili finiscano per competere facilmente e sicuramente il fatto che in un certo ambiente sia presente solo una delle due può avere a che fare con adattamenti particolari a quell'habitat che a quel punto converrebbe osservare.
:unsure:
Dalle mie parti non posso fare il confronto che fai te perché sono al nord e completamente fuori dall'areale di C. nylanderi, ma ho notato che dove è presente C. aethiops risulta specie dominate e molto abbondante, tanto che se anche sono ambienti in cui possono essere presenti altri Camponotus che tendono a produrre grosse colonie raramente li incontro. Per citarne due come C. ligniperda e C. vagus (forse perfino C. marginatus ma è da confermare dato che è un Tanaemyrmex facilmente confondibile con C. aethiops) che so essere presenti in altre zone limitrofe di alta collina, che trovo molto molto raramente solo in sparute occasioni negli ambienti dove C. aethiops è chiaramente presente e abbondante.
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda yurj » 14/09/2015, 11:57

GianniBert ha scritto: Siccome la temperatura esterna di notte scende generalmente (più o meno sui 20°) non stacco il tappetino.
Il motivo è che noi in realtà non sappiamo quanto il terreno accumuli calore e lo rilasci durante la notte: quanto salgono o scendono le formiche in natura? Quanto fa caldo di notte in Sicilia a un metro di profondità, su un terreno assolato durante il giorno?
Non lo sappiamo, ma soprattutto non sappiamo dove loro posizionano la covata.

Così preferisco mantenere una temperatura costante. Trovo sia più corretto per lo sviluppo complessivo della covata di questa specie. D'altra parte ho visto in anni di esperienza che è la temperatura costante che influenza il comportamento depositino e lo sviluppo corrispettivo della covata, e non gli sbalzi di temperatura scostanti.


Gianni, dopo esattamente una settimana da quando mi hai detto che non spegni il tappeto per dare una temperatura costante, ho fatto anche io così. Risultato: da ieri e ancora di più oggi, mai visto il gastro della regina così dilatato! Le uova sono già salite a 20 unità, le larve crescono in 10-12 giorni e vengono imbozzolate, inoltre proprio le operaie mostrano una maggiore attività (anche in arena).
PS. accettano abbondantemente anche le larve di camola e.... Sono eccezionalmente pulite, ogni scarto viene tempestivamente portato in arena.
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GianniBert » 14/09/2015, 12:03

Un'altra conferma, se ce ne fosse bisogno, della necessità di questa specie di sentirsi sempre a temperature elevate, e per lunghi periodi...!
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda yurj » 14/09/2015, 12:22

Per quello che riguarda l'ibernazione, un paio di mesi sono sufficienti?
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GianniBert » 23/10/2015, 18:52

Sempre più belle, sempre più grasse!
La colonia supera le 400 unità, e c'è un tappeto di larve e bozzoli.
Tutta la covata estiva si è già schiusa (ci sono state giornate in cui le formiche pallide abbondavano, sembra che in questa specie la pigmentazione sia più lenta che in altre) ed è stata rimpiazzata da un numero ancora maggiore, sono nati altri soldati ma nessuno di loro l'ho ancora visto in arena!
Ma i morti dove sono? Qualcuno dei colleghi d'allevamento ha idea di come vengano trattati i cadaveri freschi?
Potremmo fare una statistica della longevità delle operaie ormai...
Ho trasferito il nido in casa e la regina depone ancora.
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Nylanderi 18-09-15.jpg
Ripresa con microscopio USB. Ma quanto è grassa???
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda yurj » 23/10/2015, 19:33

Poi quella super larva che era presente ad entomodena si è imbozzolata?
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda GianniBert » 05/11/2015, 12:23

La super larva è diventata un grosso bozzolo e poi, penso, un grosso soldato.
Siccome la popolazione sfiora almeno le 500 operaie e i soldati sono numerosi, non ho notato altre anomalie.

In questi giorni sto seguendo le deposizioni (continuano) e lo sviluppo della covata con nascita di altri soldati. Le operaie minor sono in stragrande maggioranza, sembra quasi un parallelo con Pheidole pallidula, un soldato ogni almeno 25 operaie...
Con l'aumento della popolazione e delle larve sono aumentate le richieste alimentari proteiche.
Non si capisce davvero il loro effettivo bisogno, perché come avranno potuto osservare anche altri allevatori, il gastro di queste formiche si dilata più delle altre Camponotus che conosciamo e la quantità di replete è altissimo.
Su tutta la popolazione solo un 10-15% circa ha il gastro smilzo, le altre sono tutte palloncini.
Vado per buonsenso quindi in presenza di qualche centinaio di larve metto a loro disposizione più insetti che miele, visto che quello dovrebbero avercelo già nella pancia!

Piuttosto ormai ho appurato la loro colorazione definitiva (almeno per questo ceppo) che per i soldati è molto appariscente. In effetti la colorazione giallo brillante dello sfarfallamento permane molti giorni, ma alla fine (alleno una settimana) il colore è quel bel rosso-mattone screziato che si vede nelle foto.

Ma quanto vivono queste operaie?
Io non ho ancora visto un soldato in arena, e non vedo ancora dove tengono i cadaveri.
Calcolando l'età della colonia e quella dei soldati, uno deve avere almeno un anno ormai!
Cosa avete osservato voialtri “colleghi di nylanderi?”

Intanto qualche foto odierna dei soldati sfarfallati in questi giorni, e per contrasto quelli "anziani”.

Nylanderi 11-5f.jpg
Giovani, gialli, ciccioni, e delicati, ma non sono belli????

Nylanderi 11-5d.jpg
Sul fondo della stanza tre soldati nello loro livrea definitiva. Nel loro caso il gastro rigonfio è meno spettacoloso. Penso che il colore influisca molto sulla nostra percezione di misure e bellezza delle singole operaie, e questo si riflette su tutte le specie...
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda yurj » 05/11/2015, 18:27

Io niente di particolare dato che è comunque il primo anno di questa colonia che ormai credo conti circa 35 operaie (se non di più) e sono ancora in provetta. Ci sono le prime di dimensioni un po' superiori.
Il nido in gasbeton è in progettazione e conto di averlo pronto sicuramente ben prima di febbraio quando vi trasferirò la colonia al risveglio.

Ho iniziato ad abbassare la temperatura dai 28 ai 25-26 gradi per arrivare all'inizio di dicembre sui 15-17 dato che intenderei dare un paio di mesi a quelle temperature per far riposare la regina, anche se ora il gastro è ancora degno di nota e potrebbe deporre vista la dilatazione. L'idea sarebbe quella di abbassare un paio di gradi alla settimana, dici che può andare?

La covata è ancora presente con molte larve e pochi bozzoli (non so quante uova perché potrebbero essere sommerse).
Sono davvero carine da osservare anche se ancora molto timide e si avventurano raramente fuori.
Come te, e come altri, anche io vedo sempre gli addomi di quasi tutte le operaie pieni pieni e solo una piccola percentuale li ha di esigue dimensioni. Sembrano le C. vagus in preparazione dell'inverno solo che loro sono in questo stato sempre.
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda freccia » 06/11/2015, 11:00

non conoscevo questa specie,e questo "diario" mi ha davvero incuriosito, d'altronde se non è difficile che gusto c'è!:)
Complimenti davvero,spero un giorno di venire in possesso pure io di una nylanderi!
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda iComix » 06/11/2015, 17:21

Riporto qualcosa pure io per confrontare con Gianni :D
Allora parto in primis che le formiche non hanno avuto l'apporto proteico costante dato che non avendo larve a disposizione ho dato principalmente mosche e zanzare quando riuscivo ad ucciderle, però posso dire che la popolazione si aggira intorno alle 400/500 formiche, ahimè quest'anno sono nate poche formiche soldato ma come scrissi nel mio diario l'ultima che è nata è più grossa delle altre :mrgreen:

per vedere la foto cliccate tasto destro e apri immagine in un'altra scheda
Immagine

come potete notare la formica cerchiata a sinistra è più grande rispetto a quella destra, presumibilmente nata l'anno scorso, ma quello che salta all'occhio è la colorazione leggermente differente, come ha fatto notare Gianni stanno un po' di più a pigmentarsi però ho notato che alcune formiche non si pigmentano quasi del tutto. Considerate che la formica a sinistra è nata - se la mia memoria non fa cilecca - fine luglio inizio agosto ma è rimasta chiara, questo tipo di pigmentazione l'ho notato anche in una media riconoscibile subito dal colore giallo ocra/arancio e non arancio/bruno classico delle C.nylanderi, come Gianni anche nel mio formicaio le formiche soldato non escono, ogni tanto esce una media ma fa un giro veloce e rientra.
p.s. le mie sono già in stasi invernale da un pezzo non ci sono uova e ne bozzoli, solo larve
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Re: Camponotus nylanderi, osservazioni personali

Messaggioda yurj » 06/11/2015, 17:31

A che temperatura le tieni per la stati invernale?
Fino a febbraio?
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