Storia di una colonia di Messor capitatus

Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda quercia » 15/04/2015, 0:34

entoK ha scritto:ma forse nemmeno un biologo attuale ha i mezzi per conoscere.
. :unsure:


E cosa ci guadagnerebbe tranne la gloria?

Mi sembra davvero strano che una colonia cosi anziana non sia "sessualmente matura". Non è che vivere in città lontane dalle loro simili le ha inibite?
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 15/04/2015, 23:31

Quercia... cosa ne sappiamo di quando una colonia di Messor capitatus è da considerare matura?
Ma non è questo il problema.
Che sia in città o in campagna, cambia ben poco: dipende da come si tiene la colonia! Potrebbe benissimo essere che solo quest'anno hanno fatto il passo perché il nido è il più grande che finora hanno avuto, può essere che sia stato il riscaldamento continuo in questo periodo particolare, possono essere le combinazioni di tutti questi cambiamenti...

In ogni caso se non hai seguito anche in natura una colonia dalla fondazione alla prima sciamatura, non puoi affermare di sapere quanti anni ci vogliono.
E poi con le formiche non possiamo mai fare calcoli matematici, né siamo ancora in grado di fare statistiche.
L'amico che ha in consegna la mia colonia di Messor barbarus, ha avuto alcune regine già al terzo anno, con una colonia piccolissima e in ogni caso non hanno mai tentato il volo...
Ma nessuno che conosco ha ancora prodotto regine in quantità e nel periodo giusto, con questa specie.

Accontentiamoci dei risultati e facciamo le nostre supposizioni... :-D

Messor 04-7b.jpg
Uno scorcio sugli stadi dell'attuale covata. Anche le nuove larve che vedo hanno una forma strana, più affusolata del solito...


Messor 04-15c.jpg
L'enorme cura con cui le nuove pupe vengono tenute sospese.
Le larve sono appoggiate al suolo, ma le pupe "vogliono” essere appese. Per asciugare meglio?
Allegati
Messor 04-15d.jpg
Qualcuno ha ancora dubbi?
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda erik il rosso » 16/04/2015, 8:06

:clap: direi che ormai sia chiaro che quelle sono regine
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 16/04/2015, 16:27

Come avevo segnalato nel post del 20/10/2014, già l'anno scorso c'è stata una tendenza netta delle nascite nella colonia di operaie numerose ma nettamente più piccole della media finora registrata.

Oggi ho parlato con Fabrizio Rigato, e lui mi ha confermato la reale possibilità che questa tendenza fosse "in preparazione” della nuova decapitalizzazione della propria eredità genetica.
In poche parole era necessario reclutare una numerosa popolazione di piccole operaie molto attive per permettere la nascita successiva di una generazione di alati degna di questo nome.
Questo fuga i miei vaghi dubbi sul fatto che le nuove nascite possano essere una casualità dovuta al cambio di nido, di temperatura o alimentazione!

CI sono pochissime nascite al momento di operaie comuni, quasi tutte in ogni caso molto piccole, mentre è probabile che la seconda ondata di nascite porti una generazione di maschi (le larve per ora sono nettamente diverse da tutte le larve che avevo visto prima nella colonia).
Non sappiamo ancora quante altre generazioni di operaie potranno seguire quelle dei sessuati quest'estate. Certamente serve una grossa forza lavoro per poter accudire, alimentare e preparare la sciamatura autunnale.

Le nuove regine e i maschi peseranno parecchio sull'economia della colonia, e per tutti i mesi estivi!
Non vedo l'ora di seguire tutti questi preparativi!

PS: il consumo alimentare è aumentato in maniera impressionante!
Le formiche scartano una grandissima quantità di materiale e le colline (2) dei rifiuti vanno ripulite ogni pochi giorni!
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 22/04/2015, 16:12

La situazione alcuni giorni fa, da allora la situazione si è evoluta e le larve già in metamorfosi stanno aumentando a vista d'occhio.

Messor 04-17.jpg
17 aprile 2015...
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda winny88 » 22/04/2015, 16:26

Questa colonia ha fatto scalpore a entomodena questa volta! :lol:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda entoK » 22/04/2015, 16:26

Per tornare al discorso della tarda età riproduttiva, la butto lì come ipotesi su quello che dicevi delle operaie: non potrebbe essere che la colonia necessitasse di crescere appunto un numero di operaie adeguate e in questi anni di cattività le avessi un po' prevenute dal raggiungere una soglia critica? Cioè che la differenziazione non sia un meccanismo innescato dall'età della regina, dall'ambiente, dal cibo, ma da un più mero sviluppo numerico; che so una certa soglia critica di odori individuali o chissà? Qualcuno conosce studi in letteratura?

Se non ricordo male le Crematogaster scutellaris di zambon hanno prodotto alate/i al quarto o quinto anno e sappiamo quanto sono rapidamente prolifiche, un discorso simile varrebbe per le tue Camponotus vagus, altri casi di colonie mature non me ne vengono in mente.
Mi sa che prima o poi ci conviene spulciare bene il forum e condensare specie per specie i dati importanti disseminati nei diari. :unsure:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda feyd » 22/04/2015, 17:06

Entok, sono anche io del parere che sia un innesco numerico quello che porta alla formazione di regine, ma anche delle major.

Sappiamo che non vi è un innesco volontario, ne uno dovuto a feromoni ambientali, altrimenti aumenterebbe l'incidenza di regine in formicai estesi o nate da uova in assenza di regina, anche se qui si dovrebbero poter fare dei test :unsure: :unsure:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 22/04/2015, 17:13

Il prof. Scupola era molto colpito dal fatto, ma anche lui non ha saputo darmi risposte...
Quanto vive una regina di Messor capitatus?
Quante sciamature potrà produrre nella sua vita?

Vi dico subito che quello che avete visto a Entomodena è un nulla in confronto a quello che sta succedendo adesso: l'arena è ricoperta da una folla brulicante di formiche apparentemente impegnate ad andare qua e là, ma pronte a raccogliere, sbranare, portare di sotto qualsiasi cosa io metta dentro.
Anche questo è un segnale di attività che avverte l'avvicinarsi della sciamatura?
E' fin troppo ovvio pensare che si aspettino presto un aumento esponenziale delle bocche da sfamare, e saranno bocche improduttive. Quindi sanno che è necessario portare i magazzini al massimo...

Pensiamo a quelle colonie selvatiche che rilasciano lunghe colonne tutta l'estate... Nessuno ha pensato prima a confrontare l'attività primaverile di una colonia con quello che succederà mesi dopo? Sappiamo che nei giorni appena precedenti il volo nuziale l'attività esterna subisce un'impennata: le entrate vengono allargate e moltiplicate e le operaie sembrano impazzire di attività...
A noi sembra normale che le formiche siano laboriose, ma quello che sto vedendo adesso non ha niente a che vedere con quello che ho registrato in tutti gli anni precedenti.

Terrò sotto stretta osservazione la situazione, ma metterei anche questo fatto fra quelli che dobbiamo considerare importanti segnali di comportamento nella vita di una colonia...
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda feyd » 22/04/2015, 17:22

Probabilmente le larve e pupe di regine producono odori e segnali che spingono le operaie ad aumentare la loro attività.

La verità è che ancora non ne sappiamo nulla o quasi, ne noi ne i veri studiosi :lol:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Sara75 » 22/04/2015, 18:02

È molto probabile sia il numero delle operaie il vero fattore scatenante della fase riproduttiva, unito ad un buon controllo del territorio, necessario per soddisfare le necessità alimentari dei sessuati.
In natura tutto questo una regina lo ottiene, se fortunata, dopo anni di faticoso accrescimento.
Forse i necessari cambi di formicai, in cattività alterano la percezione numerica e territoriale della colonia. Sarebbe interessante allevare due o più regine di una determinata specie, fornendo solo ad alcune un incremento di operaie, tramite pupe o larve aggiuntive, e monitorare negli anni la maturità sessuale delle colonie.
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 27/04/2015, 16:45

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Messor 04-22g.jpg
No comment... Inizia la pigmentazione degli occhi, presto cominceranno a pigmentare completamente. Quanto ci vuole per una regina all'ultimo stadio?
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda entoK » 28/04/2015, 14:04

Aaaaahh be' questo ce lo dirai te.. :lol:
Sei probabilemente il primo qui con questa specie, anche se altri hanno riportato regine prodotte in cattività nel genere nessuno ha mai annotato lo sviluppo temo..
..l'alternativa è imparare il tedesco e andare su ameisein-forum o come si chiama! :twisted:

quercia ha scritto:
entoK ha scritto:ma forse nemmeno un biologo attuale ha i mezzi per conoscere.
. :unsure:


E cosa ci guadagnerebbe tranne la gloria?

Non è certo la gloria che ti spinge a far ricerca, men che meno se stai in Italia (ma chiudo la parentesi di breve esperienza), piuttosto è una cosa difficile da definire anche con la semplice parola curiosità; per assurdo è qualcosa che è arrivato a meglio comprendere un poeta con <<foste non fatti a viver come bruti, ma a seguir virtù e conoscenza>> ma la mia è ovviamente una non risposta alla tua non domanda.
:winky:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Sara75 » 28/04/2015, 14:59

entoK ha scritto:<foste non fatti a viver come bruti, ma a seguir virtù e conoscenza>>


:evil: "fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza". » :evil:

Invoco il Sommo! Che non è Dante ma Grammarnazi!!! :lol: :P
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda entoK » 28/04/2015, 15:14

Perdona: lo so bene, ma citavo a memoria e preferivo riportarla in italiano moderno chiaro ai più.. :-P
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