Aggiorno la situazione.
Scusate se non ho più riferito novità, ma ero impegnato nel trasferimento dell'intera colonia in un nuovo nido, e questa cosa ha richiesto più tempo che con tutte le altre formiche che ho sperimentato!
Intanto vorrei riferire un particolare che ho notato, anzi, che non ho per niente osservato!
Non sono riuscito in tutta la fase del trasloco, ad assistere a nessun trasporto mutuale delle operaie, quindi mi domando se qualcuno degli altri che stanno sperimentando questa specie, se ha mai notato questa azione che è abbastanza comune in tutte le altre che ho osservato.
Quasi 4 settimane per operare il trasloco!
Il semplice riscaldamento del nuovo nido qui non ha avuto i risultati che mi aspettavo: le operaie hanno spostato tutti i bozzoli abbastanza in fretta, ma le larve e le uova sono rimaste sempre nel vecchio nido, e anche la regina non ne voleva sapere di spostarsi!
Così, dopo 3 settimane ho deciso di disturbarle forzandole ad abbandonare le stanze.
Queste formiche sembrano leggere e delicate, in confronto a
C. vagus, C. cruentatus o altre, l'idea di aprire il vetro del nido e cercare di raccoglierle a centinaia senza danneggiarle, mi preoccupava, così ho tentato di rendere inabitabile la vecchia casa: ho posto il gasbeton in una bacinella e ho cominciato ad allagare gradualmente il fondo.
Anche qui ho rilevato un grave handicap:
C. nylanderi non sembra riconoscere l'acqua come un pericolo imminente! Anche con i pavimenti allagati stentavano a portare la covata nelle stanze superiori. Occorreva allagare tutto, far regredire l'acqua (anche più volte), e attendere che con tutta calma, le formiche decidessero di portare la covata zuppa ad asciugare da un'altra parte.
Se credevo che avrebbero portato le larve bagnate nelle asciutte stanze del nido nuovo ero ottimista: ho dovuto lottare per ogni piano del formicaio, stando bene attento a non intrappolare le formiche in qualche sifone senza uscita, perché avrei rischiato di attentare la vita della regina, che era sempre l'ultima a risalire ai piani superiori!
Insomma, uno stress!
Alla fine ci sono riuscito, quasi un mese da Entomodena a oggi ho potuto staccare il nido vecchio ed estrarre le ultime recalcitranti (una cinquantina). Le ho prelevate e le perdite di tutta l'operazione sono una ventina circa. Confermo che le operaie sembrano davvero delicate al tatto, ma alcuni dei soldati hanno saputo reagire e il morso è abbastanza potente, anche se non come quello delle altre maggiori.

- Le ultime recalcitranti catturate sono ammassate in una scatola in attesa di essere scaricate in arena per ricongiungersi alle sorelle.
Qui devo dare anche una notizia che molti attendevano: nonostante abbia guardato bene dappertutto, non ci sono state schiuse di alati, i bozzoli giganteschi che chi è stato a Entomodena ha potuto vedere, non erano altro che soldati. Soldati molto grandi, ma decisamente soldati.
Ora la colonia è alloggiata in un nido a due facce di 25 x 35 che spero possa accoglierla per almeno un altro anno abbondante... conto di rallentarla per almeno tre mesi invernali. Sono già decisamente troppe e la covata è gigantesca.

- Vetri puliti e gallerie asciutte e spaziose. Le formiche appena trasferite non si sono ancora ben distribuite nelle stanze disponibili.

- Affollamento attorno alla covata.