Formiche esotiche in pensione

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Formiche esotiche in pensione

Messaggioda GianniBert » 25/02/2011, 13:37

Apro questo post solo per rendervi partecipi degli ultimi "acquisti” e per il loro interesse mirmecologico.
Da qualche tempo sono ospiti a casa mia alcune colonie abbastanza interessanti di proprietà di Fabrizio Rigato: in previsione del mese in cui è stato impegnato in una caccia entomologica in territorio africano, mi ha fiduciosamente affidato alcune delle sue formiche che non voleva fossero abbandonate a sé stesse per un lungo periodo.
Per ora sono ancora qui...
Per fortuna non mi ha portato anche le sue Myrmecia desertorum, altrimenti non avrei avuto posto dove metterle, anche se ammetto che mi sarebbe piaciuto ospitarle per un breve periodo e studiarle con comodo!

Comunque ho affittato una stanza della mia pensioncina a una colonia di Tetramorium semilaeve di provenienza spagnola (duna di Granada), non particolarmente interessante, a una regina di Camponotus gestroi (identificazione stimata, ma non certa) in attesa di fondazione dalla Grecia, una colonia vivace di Iridomyrmex sp. australiane, e, sempre direttamente da Ayer's Rock, delle simpatiche e interessanti Opistopsis rufoniger.
Inoltre mi ha ceduto (!!!) una colonia incipiente di Camponotus nigriceps che prometteva bene, e che era la perla del lotto. Tanto lui ne ha un'altra colonia ben avviata con centinaia di operaie...
In realtà la regina è morta dopo alcuni mesi in cui era sembrata perfettamente in salute. Purtroppo rischi del mestiere, solo che quando ti muore una regina di specie che non trovi dietro l'angolo... sigh!!!
Queste operaie si muovono eleganti e veloci come camminassero sulle uova... un atteggiamento che deriva probabilmente dalla necessità di tenere il corpo sollevato al di sopra di sabbie roventi. Ghiotte di grilli e particolarmente attratte dall'uva. Hanno una tendenza all'allarme generale estremamente rapido: in caso di bisogno si precipitano fuori dal nido a tutta velocità.
Le ho potuto trasferire facilmente in un nido ad hoc di gasbeton, si stanno ora occupando di una piccola covata di larve reduci, e hanno il gastro pieno da scoppiare. Con Fabrizio, l'ipotesi è che, private della regina, siano pronte a deporre una covata autonoma, e siamo curiosi di vedere se nasceranno solo maschi, o se avremo delle sorprese. Vedremo! Per ora sembra che la piccola colonia stia subendo la classica diapausa invernale, al pari delle altre Camponotus autoctone.

Le altre colonie sono tutte alloggiate in modo rustico in volgari barattoli da miele con un po' di terra sul fondo... e io non oso traslocarle, visto che sono sue e lui le tiene così. L'ha sempre detto che non è un allevatore particolarmente appassionato.

Le seconde formiche più interessanti da vedere sono le Opistopsis: piccole (circa 5-6 mm) e molto carine, come vedrete dalle foto; si muovono a scatti come piccoli robot, e del robot hanno anche lo sguardo fisso dei grandi occhi posizionati in modo buffo sulla sommità del capo.
Il nutrimento di queste formiche è classico, diviso tra piccoli insetti e sostanze zuccherine. Amano il terreno caldo e arido, anche se le temperature invernali della loro zona possono scendere d'inverno dai +50 ai +5°.
Anche loro sembrano aver passato questi mesi in attività rallentata. Staremo vedere se all'aumento della luce e delle temperature si attiverà anche per loro una deposizione di uova.

Le Iridomyrmex sono la colonia che ha reagito meglio finora. A prima vista parrebbero simili alle nostre Lasius niger, e solo a un controllo ravvicinato rivelano un corpo più slanciato, e un comportamento diverso e più reattivo a luce e calore.
Per loro non c'è stata pausa invernale. Pare chi in Australia il genere Iridomyrmex sostituisca in tutti gli ambienti popolati le nicchie che da noi sono occupate da Lasius e Formica, con le opportune viarianti di dimensione e comportamento (ad esempio costituiscono enormi colonie al pari della nostra Formica rufa, pur non costruendo lo stesso tipo di acervo, ovviamente in mancanza di materiali simili e di fronte a diverse necessità ambientali).
Queste formichette si sono riprodotte nel barattolo angusto a velocità notevole, ed è sempre presente una covata varia e abbondante.
Reagiscono istintivamente alla presenza di luce forte, diventando improvvisamente frenetiche e rapidissime. Ghiotte essenzialmente di melata, aggrediscono anche grilli, camole e altri insetti scarsamente corazzati.
Per ora non ho potuto fare altre sperimentazioni, ma vi terrò aggiornati.

Le Tetramorium semilaeve non sembrano particolarmente diverse dalle nostre comuni caespitum: con netta preferenza rispetto alle nostre per il miele diluito, sembrano anche loro ottime spazzine, mangiando praticamente di tutto.

Nell'ordine: Opistopsis rufoniger, Camponotus nigriceps, con la regina ancora in buona salute, e la covata delle Iridomyrmex.

opistopsis11.jpg
Opistopsis rufoniger


camponotusnigriceps03.jpg
Camponotus nigriceps


iridomyrmex06.jpg
covata di Iridomyrmex
Ultima modifica di forum il 25/02/2011, 16:23, modificato 5 volte in totale.
Spoiler: mostra
Messor barbarus - Camponotus nylanderi - Camponotus claripes - Camponotus cruentatus - ... Kalotermes flavicollis
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