Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Inviato: 20/03/2012, 11:51
Metto in comune un mini diario che aggiorno a cominciare da oggi, 20 marzo.
A settembre, il buon Luca mi ha passato sottobanco una bellissima regina Polyergus rufescens, provenienza Oasi La Francesa, Carpi.
Per quanto io stimi difficile allevare questa specie, per ovvi motivi, e dubiti di riuscire a tirar su una colonia fiorente, non posso resistere alla tentazione di sperimentare tutte le fasi di fondazione artificiale di una colonia di queste formiche.
Sappiamo che la fondazione reale avviene in maniera diversa: le regine neosciamate seguono di nascosto le spedizioni di caccia di un esercito e approfittando del caos generato dai feromoni di panico che mandano in tilt le difese nemiche, penetrano nella cella della regina e la uccidono con un colpo secco delle mandibole falciformi. Prese di sorpresa e soggiogate da una tempesta di feromoni, le operaie delle specie ausiliarie preferite accettano e servono fedelmente la nuova regina che, disponendo di una popolazione numerosa al suo servizio, ha la possibilità di partorire un primo esercito di letali guerriere, sufficienti a compiere le prime spedizioni di saccheggio nei nidi vicini.
Questo avviene grazie anche all'operosità delle ausiliarie, e alla loro esistenza piuttosto longeva, che da tutto il tempo necessario a sfornare in alcuni mesi almeno 4-500 operaie Polyergus. Pensiamo sia il minimo indispensabile per poter attuare una spedizione di guerra di questa specie, che conta sulla sorpresa, sui suddetti feromoni di propaganda, e su capacità militari superiori al comune modo di combattere delle specie del genere Formica.
Invece qui ci troviamo davanti uno sparuto gruppo di Formica cunicolaria, circa 20, a cui Luca ha fornito una cinquantina di bozzoli della stessa specie.
Faccio andare in ibernazione la mini colonia, con una cinquantina o poco più di operaie, curando solo la parte umidità, all'incirca a novembre 2011.
Sappiamo che F. cunicolaria non fa un vero e proprio letargo, ma rallenta semplicemente attività. Così quando riporto in casa la colonia, stipata in un nido di accrescimento in gasbeton, le formiche sono già effettivamente attive e affamate.
Così dopo circa 10 giorni di attività tutto sommato normale, in cui le operaie si alimentano prendendo anche una notevole dose di proteine (1 grillo) noto un ingrossamento del gastro della regina, altrimenti piuttosto piccolo.
La tengo d'occhio e ieri finalmente vedo le prime uova.
Stamattina posso contare almeno una dozzina, forse 15 uova trasportate come al solito in pacchetto.
La regina è ancora gonfia, per cui spero in nuove deposizioni, perché da esperienze precedenti, sembra che questa deponga a fasi alterne, e finché non vede nuovi bozzoli attorno a sé, non passa alla fase successiva. Questo secondo la teoria per cui ogni operaia Polyergus necessita di circa 10 ausiliarie.
Vedremo prossimamente se questi dati si riconfermeranno.
Tengo il nido caldo, ma non troppo.
Le ausiliarie sono ben nutrite e attive, e circondano spesso la regina leccandola continuamente.
Appena possibile rifornirò la colonia prelevando bozzoli all'altra mia colonia fiorente di F. cunicolaria, dove in perfetta sincronia, la regina ha già deposto almeno un centinaio di uova fresche.
A settembre, il buon Luca mi ha passato sottobanco una bellissima regina Polyergus rufescens, provenienza Oasi La Francesa, Carpi.
Per quanto io stimi difficile allevare questa specie, per ovvi motivi, e dubiti di riuscire a tirar su una colonia fiorente, non posso resistere alla tentazione di sperimentare tutte le fasi di fondazione artificiale di una colonia di queste formiche.
Sappiamo che la fondazione reale avviene in maniera diversa: le regine neosciamate seguono di nascosto le spedizioni di caccia di un esercito e approfittando del caos generato dai feromoni di panico che mandano in tilt le difese nemiche, penetrano nella cella della regina e la uccidono con un colpo secco delle mandibole falciformi. Prese di sorpresa e soggiogate da una tempesta di feromoni, le operaie delle specie ausiliarie preferite accettano e servono fedelmente la nuova regina che, disponendo di una popolazione numerosa al suo servizio, ha la possibilità di partorire un primo esercito di letali guerriere, sufficienti a compiere le prime spedizioni di saccheggio nei nidi vicini.
Questo avviene grazie anche all'operosità delle ausiliarie, e alla loro esistenza piuttosto longeva, che da tutto il tempo necessario a sfornare in alcuni mesi almeno 4-500 operaie Polyergus. Pensiamo sia il minimo indispensabile per poter attuare una spedizione di guerra di questa specie, che conta sulla sorpresa, sui suddetti feromoni di propaganda, e su capacità militari superiori al comune modo di combattere delle specie del genere Formica.
Invece qui ci troviamo davanti uno sparuto gruppo di Formica cunicolaria, circa 20, a cui Luca ha fornito una cinquantina di bozzoli della stessa specie.
Faccio andare in ibernazione la mini colonia, con una cinquantina o poco più di operaie, curando solo la parte umidità, all'incirca a novembre 2011.
Sappiamo che F. cunicolaria non fa un vero e proprio letargo, ma rallenta semplicemente attività. Così quando riporto in casa la colonia, stipata in un nido di accrescimento in gasbeton, le formiche sono già effettivamente attive e affamate.
Così dopo circa 10 giorni di attività tutto sommato normale, in cui le operaie si alimentano prendendo anche una notevole dose di proteine (1 grillo) noto un ingrossamento del gastro della regina, altrimenti piuttosto piccolo.
La tengo d'occhio e ieri finalmente vedo le prime uova.
Stamattina posso contare almeno una dozzina, forse 15 uova trasportate come al solito in pacchetto.
La regina è ancora gonfia, per cui spero in nuove deposizioni, perché da esperienze precedenti, sembra che questa deponga a fasi alterne, e finché non vede nuovi bozzoli attorno a sé, non passa alla fase successiva. Questo secondo la teoria per cui ogni operaia Polyergus necessita di circa 10 ausiliarie.
Vedremo prossimamente se questi dati si riconfermeranno.
Tengo il nido caldo, ma non troppo.
Le ausiliarie sono ben nutrite e attive, e circondano spesso la regina leccandola continuamente.
Appena possibile rifornirò la colonia prelevando bozzoli all'altra mia colonia fiorente di F. cunicolaria, dove in perfetta sincronia, la regina ha già deposto almeno un centinaio di uova fresche.