Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Messaggioda asiletto » 21/05/2015, 20:20

Ho trovato questo sondaggio su facebook, siccome la questione mi interessa molto lo riposto qui.

https://www.survio.com/survey/d/K5D4Q7N1A8A5E1Z8E

Matteo Mancini ha scritto:Buonasera a tutti.
Sono uno studente di medicina veterinaria e sto conducendo una ricerca per la mia tesi di laurea sul "gradimento da parte del consumatore italiano degli insetti edibili?".
Cosa ne pensate degli insetti come alimento? Secondo voi è giunto il momento di approcciare a questa nuova forma di alimentazione?
Compilate il seguente questionario e fatemi sapere cosa ne pensate.
Se poi volete, convididetelo anche.
Grazie mille per il vostro aiuto.
Vediamo che dicono anche gli altri

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Re: Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Messaggioda Sara75 » 22/05/2015, 0:45

Fatto :smile:
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.

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Re: Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Messaggioda winny88 » 22/05/2015, 1:47

Non Fatto!!! O.o

Quella pagina mi va in conflitto con qualcosa che ho sul computer. E' la volta buona che lo formatto questo chiodo...
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Re: Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Messaggioda Fiabo » 22/05/2015, 10:37

Oltre a compilare il sondaggio, perchè non date la vostra opinione anche qui sul forum? Anche io sono molto interessato alle vostre opinioni perchè è un argomento controverso, io il sondaggio l'ho compilato, ma alla fine non l'ho inviato perchè non mi chiedeva la cosa fondamentale: sei d'accordo ad una politica di sensibilizzazione in occidente che porti gli insetti sulle tavole europee e non?

Vi spiego perchè io lo vedo come un argomento controverso: Trovo che l'occidente abbia già davanti a se una vastissima gamma di scelte alimentari che permettono senza problemi (se si è interessati a mangiare bene) un apporto nutrizionale completo (anche solo considerando scelte sane, etiche e locali) senza l'esigenza di inserire nuove possibilità nel mercato. L'industria del cibo produce già in palese esubero, non che tutti possano mangiare tutto, questo è veicolato dal denaro e dalle vie del mercato, ma ogni supermercato, ristorante, mercato, piccolo negozio, butta via ogni giorno una quantità di alimenti incredibile, per non parlare del fatto che le persone viziose che se lo possono permettere comprano, consumano e buttano molto più del necessario.
Specialmente in un momento come questo, in cui l'economia porta una buona fetta della popolazione a stringere la cinghia (ma ad una fetta mooolto più piccola ad allargarla senza ritegno), molti, alcuni anche per semplice inconsapevolezza, sono spinti a scegliere il cibo secondo la semplice regola del risparmio. Proliferano, crescono e si moltiplicano già da tempo i grossi allevamenti intensivi, le monocolture che devastano gli ecosistemi, l'importazione di merci da paesi dove la manodopera costa meno; questa è ora la prassi della produzione alimentare, il biologico è solo "l'alternativa", quando dovrebbe essere il minimo, la regola base, per non parlare del chilometro zero o di una sana educazione alimentare. (Queste sono le mie personali opinioni).

Questo è il mondo che io vedo e da un lato l'idea che alcuni animali siano rimasti al di fuori di questa catena dell'avidità non mi dispiace. Io compilando il questionario ho messo che tutti quei piatti a base di insetti mi incuriosivano (ad eccezione dei lecca lecca con lo scorpione, idea che ho trovato stupida e inutile..) perchè effettivamente sono una persona curiosa a livello alimentare e a livello logico non vedo assolutamente perchè alcuni animali si possano mangiare ed altri no. Non dico che l'industria alimentare è già perfetta così com'è.. Lungi da me!! Mangiare anche gli insetti, all'interno di una sana ed etica alimentazione non sarebbe affatto sbagliato (secondo me), possiamo già farlo, possiamo allevare insetti per mangiarli, raccoglierli in natura, imparare a riconoscerli, a sceglierli e a procurarceli.
Ma la questione qui è: Vogliamo vedere insetti edibili nei supermercati, nei ristoranti, nei centri commerciali? Vogliamo educare la gente a mangiarli, a desiderarli? Vogliamo creare una domanda di insetti edibili per quindi dare uno spazio nel mercato alimentare alla relativa offerta?

Immaginate il mercato di insetti che si prospetta, prendete l'esempio degli allevamenti intensivi di polli, provate ad applicarlo agli insetti.. Gli insetti sono più versatili ancora a tipi di allevamenti massivi, sono piccoli, leggeri, resistenti, non si lamentano, stimolano molto di meno l'empatia della popolazione. Me le vedo già le vasche di larve o di insetti che vivono ammassati camminando e defecando uno sopra all'altro, nutriti con prodotti di qualità infima e non biologici, magari anche con qualche farmaco per prevenire malattie e parassiti.
Sia chiaro, lo ripeto per sicurezza: Non dico assolutamente "i polli si, ma gli insetti no" dico no a tutti e due se le modalità sono queste, direi si a tutti e due se le modalità FOSSERO (ma in netta prevalenza non sono) diametralmente opposte.

In poche parole, non sono per un passo avanti e l'introduzione di nuovi alimenti, ma sono decisamente dell'idea che il mercato alimentare dovrebbe piuttosto fare svariati passi indietro. Dare in pasto altri animali a questo mercato vuol dire effettivamente darli a QUESTO mercato.. Sono sicuro che ci sarebbero sempre persone come me, e sicuramente come alcuni di voi, che in ogni caso starebbe attenta alla provenienza e all'etica di allevamento di questi insetti, ma ci sarebbe sempre una netta maggioranza che non lo farebbe.. così com'è adesso con tutto il resto del cibo.
In più ripeto che secondo me gli insetti avrebbero molto meno impatto empatico sulle persone, prestandosi maggiormente a diventare ne più ne meno di merce. Basti pensare a tutte le persone che hanno fatto una scelta di alimentazione vegetariana (sulla quale di per se non ho niente in contrario) che per amore degli animali comprano regolarmente verdure non biologiche al supermercato, provenienti da monoculture estensive che, tramite antiparassitari e la modifica a volte irreversibile dell'ecosistema locale, uccidono migliaia di insetti e invertebrati oltre a mettere in serio pericolo gli impollinatori.

Un mio amico interessato per l'appunto ad entrare questo ambito commerciale, mi diceva che secondo lui (attenzione, non c'erano fonti a cui si rifaceva) l'impatto ambientale di un allevamento di insetti sarebbe comunque minore di quello di un allevamento di bovini per esempio, per cui ci sarebbe solo da guadagnarci a sostituire parte della produzione di carne bovina con quella di insetto. Questo è un'argomento interessante, ma una mucca pesa in media 7-8 quintali.. io non so se allevare 70-80 quintali di cavallette abbia impatto ambientale minore di allevare 10 mucche.. ripeto non lo so, ma non lo darei per scontato. In più io personalmente non penso che l'inserimento degli insetti nel mercato alimentare porterebbe ad una sostituzione della carne attualmente in vendita, ma piuttosto ad un aumento della varietà, quindi della quantità, ma non sono così competente da fare questo genere di predizione.

Ecco.. finito il pippone.. :yellow:
Sarei molto interessato a leggere vostre opinioni a riguardo, perchè devo ancora formare un'opinione solida sull'argomento e sono aperto a critiche ed obiezioni costruttive. Questo che ho scritto è a grandi linee quello che per ora ho maturato a riguardo.. è un messaggio lunghissimo, ma vi assicuro che mi sono dovuto contenere molto e che non è facile riassumere questo discorso in un post, una conversazione sarebbe più efficace. Spero di essere stato comprensibile.
Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Re: Indagine sul gradimento degli insetti edibili

Messaggioda Dorylus » 22/05/2015, 11:05

Fatto , sempre a favore degli insetti edibili ;-)
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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