luca321 ha scritto:Attenzione. Non sono animali selvatici sottratti alla loro "libertà selvatica" ma sono animali nati in cattività.
Disastri sono avvenuti per colpa di quei soggetti che, in virtù della "libertà di vita" hanno liberato migliaia di animali in una nicchia ecologica ben diversa da quella di provenienza degli animali liberati (i corrispettivi selvatici ripeto).
Se proprio si vuole fare del "bene" e destinare ad "altro " questi animali, essi andrebbero abbattuti, tutti.
Se già noi qui vietiamo (moralmente ed eticamente parlando) la liberazione di formiche non autoctone(per problemi genetici/malattie) , stessa identica cosa (se non di piu) vale per gli animali allevati per questi o altri scopi.
Molto spesso la maggior parte delle persone, a giusta causa, ignorano i disastri che la nostra natura biologica ci spinge a fare.
È crudele dirlo ma gli animali da reddito (qualsiasi esso sia) non devono assolutamente essere liberati. Nasce per morire e questa piccola ma basilare regola non può essere modificata.
Il massimo che si può fare è evitare A PRIORI la nascita di tali allevamenti
Concordo pienamente! Sono contrario alle pellicce, e per me non ha senso allevare un animale, oggigiorno, per la sua pelliccia...ma il giorno in cui finalmente si estinguerà questa forma di vanità, allora comunque quegli animali andranno abbattuti, per evitare gravissimi danni ecologici!
Qui nel modenese, anni fa, teste di cavolo liberarono i visoni di un allevamento. Il risultato è che diverse decine di uccelli scomparvero a causa della presenza di un predatore a cui non erano abituati e anche animali autoctoni simili, come la faina, quasi sono ormai spariti!
Fortunatamente la forestale iniziò una campagna di abbattimento e, oggi, almeno non ci sono più tracce di visoni in natura.
E alla fine, chi ha liberato quegli animali, è responsabile del raddoppiamento degli abbattimenti. Migliaia di altri visoni, mandati in sostituzione a quelli liberati, furono uccisi a causa di quei mentecatti che liberarono i precedenti...mentre le compagnie non ebbero alcun danno, visto che i capi sono assicurati (quindi se vengono liberati da atti vandalici l'assicurazione gli ripaga tutti gli esemplari persi).
Insomma, ragazzi non confondiamo il "sano ecologismo" con "l'animalismo malato" e spesso permea chi mette in circolo video e campagne ipocrite contro erte tematiche (vedi vegetariani appartenenti ai gruppi che definisco "esaltati" e con prosciutti sugli occhi).
Sergio ha scritto:Ma che colpa ne hanno loro...
Andrebbero liberati a prescindere dal loro effetto sull'ambiente. Per quanto possa essere distruttivo questo ragionamento...
Spero che stai scherzando!!!
Altrimenti ecco un esempio di animalismo malato che è la causa dei peggiori danni ecologici e delle peggiori estinzioni di massa!
Salvi poche centinaia di esemplari per far estinguere intere specie e morire il triplo di vite!
Fortuna che la natura segue regole decisamente lontane da quelle degli "animalisti esaltati"...
