Re: Cronache dal giardino
Inviato: 10/10/2013, 17:08
#09 Due formicai confinanti
Luglio 2013
Ho già accennato come la compresenza di più specie in spazi ristretti, in maniera ordinariamente non conflittuale, sia cosa diffusa e comune. In questo caso abbiamo addirittura due formicai i cui ingressi si trovano collocati l'uno accanto all'altro..
A sinistra, in corrispondenza dei cumuli di pezzetti di legno e altri detriti di "media dimensione" si trova una delle colonie di Camponotus barbaricus. A destra invece, in corrispondenza dei mucchietti di terra (in gran parte di colore chiaro, che si può osservare anche sopra il muro di cemento dove c'è un altro ingresso) si trovano gli ingressi di un formicaio costruito da Pheidole pallidula, le cui operaie camminano in una lunga fila 'esterna' che collega questo formicaio ad altre costruzioni sotterranee appartenenti alla stessa grande colonia, almeno un metro e mezzo più distanti.
Di tutte e due ho già parlato, in particolare di quella di P. pallidula ci sono foto sia in occasione delle sciamature (#07, la colonia senza soldati fuori dal nido)sia in occasione del capitolo dedicato agli scontri con C. scutellaris (#02, la penultima foto si riferisce a quella fila di collegamento di cui sopra).
Ecco come si presenta l'entrata del formicaio di C. barbaricus nel periodo estivo quindi, guardandolo più da vicino.. una caratteristica di questo formicaio è che nei periodi caldi dell'anno quando innaffio le piante o mi trovo per qualche ragione nei paraggi avvertono la mia presenza e iniziano ad uscire con fare aggressivo.... nei periodi dell'anno dal clima freddo come anche per buona parte della primavera (sull'autunno ancora devo osservare), il nido rimane barricato e sembra non esserci vita al di dentro. L'attività è comunque concentrata sempre la notte, e di giorno in genere si vede ben poco, tranne quello che ho detto.
Dall'altro lato invece si osserva quasi sempre qualcosa - ad eccezione del periodo di freddo ovviamente - , ed è caratteristico di queste formiche il modo di costruire queste montagnette con la terra scavata.
Nel mezzo, placidamente, un'operaia di Solenopsis
Fino ad ora non ho mai osservato momenti di tensione. Le operaie di P. pallidula si dileguano quando incontrano una delle vicine più grande, e queste ultime a loro volta reagiscono con disinteresse, o si tengono alla larga quando le P. pallidula, per esempio, sciamano. In questa data (7 luglio) ho trovato entrambe le due formicai contemporaneamente impegnate in attività potenzialmente cause di conflitto, ma senza che questo vi sia minimamente stato.
>Da un lato P. pallidula impegnate a smembrare quello che dev'essere l'addome di un dittero o forse di un imenottero che non riuscivano a fare passare dall'entrata del nido:
>Dall'altro le C. barbaricus fanno "annusare l'aria" ad alcuni maschi, in attesa di sciamare in un momento che mi devo essere perso (probabilmente è successo di notte).
Luglio 2013
Ho già accennato come la compresenza di più specie in spazi ristretti, in maniera ordinariamente non conflittuale, sia cosa diffusa e comune. In questo caso abbiamo addirittura due formicai i cui ingressi si trovano collocati l'uno accanto all'altro..
Spoiler: mostra
A sinistra, in corrispondenza dei cumuli di pezzetti di legno e altri detriti di "media dimensione" si trova una delle colonie di Camponotus barbaricus. A destra invece, in corrispondenza dei mucchietti di terra (in gran parte di colore chiaro, che si può osservare anche sopra il muro di cemento dove c'è un altro ingresso) si trovano gli ingressi di un formicaio costruito da Pheidole pallidula, le cui operaie camminano in una lunga fila 'esterna' che collega questo formicaio ad altre costruzioni sotterranee appartenenti alla stessa grande colonia, almeno un metro e mezzo più distanti.
Di tutte e due ho già parlato, in particolare di quella di P. pallidula ci sono foto sia in occasione delle sciamature (#07, la colonia senza soldati fuori dal nido)sia in occasione del capitolo dedicato agli scontri con C. scutellaris (#02, la penultima foto si riferisce a quella fila di collegamento di cui sopra).
Ecco come si presenta l'entrata del formicaio di C. barbaricus nel periodo estivo quindi, guardandolo più da vicino.. una caratteristica di questo formicaio è che nei periodi caldi dell'anno quando innaffio le piante o mi trovo per qualche ragione nei paraggi avvertono la mia presenza e iniziano ad uscire con fare aggressivo.... nei periodi dell'anno dal clima freddo come anche per buona parte della primavera (sull'autunno ancora devo osservare), il nido rimane barricato e sembra non esserci vita al di dentro. L'attività è comunque concentrata sempre la notte, e di giorno in genere si vede ben poco, tranne quello che ho detto.
Spoiler: mostra
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Dall'altro lato invece si osserva quasi sempre qualcosa - ad eccezione del periodo di freddo ovviamente - , ed è caratteristico di queste formiche il modo di costruire queste montagnette con la terra scavata.
Spoiler: mostra
Nel mezzo, placidamente, un'operaia di Solenopsis
Spoiler: mostra
Fino ad ora non ho mai osservato momenti di tensione. Le operaie di P. pallidula si dileguano quando incontrano una delle vicine più grande, e queste ultime a loro volta reagiscono con disinteresse, o si tengono alla larga quando le P. pallidula, per esempio, sciamano. In questa data (7 luglio) ho trovato entrambe le due formicai contemporaneamente impegnate in attività potenzialmente cause di conflitto, ma senza che questo vi sia minimamente stato.
>Da un lato P. pallidula impegnate a smembrare quello che dev'essere l'addome di un dittero o forse di un imenottero che non riuscivano a fare passare dall'entrata del nido:
Spoiler: mostra
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>Dall'altro le C. barbaricus fanno "annusare l'aria" ad alcuni maschi, in attesa di sciamare in un momento che mi devo essere perso (probabilmente è successo di notte).
Spoiler: mostra
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