La Freccia Rossa (Polyergus rufescens)

(consigliamo di vedere i video a 480p e a schermo intero)
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Venerdi 17 Giugno, due naturalisti immuni alla superstizione hanno sfidato la sorte, appostandosi nelle vicinanze di un nido di Polyergus rufescens nella speranza di riprendere un attacco dall'inizio alla fine, filmando anche le fasi di preparazione e la formazione della colonna di soldati.
Ecco come appariva il nido intorno alle ore 1630: la presenza di uno-due soldati di Polyergus che oziavano pigramente fuori dal nido accanto alle attivissime (e numerose) Formica ci è sembrata insolita e beneaugurante.
Alle 17 uno dei soldati Polyergus ha iniziato ad allontanarsi dal nido, puntando decisamente verso una direzione. In questo primo video da 0:18 in poi si vede la decisa avanzata della "esploratrice" solitaria.
http://www.youtube.com/watch?v=stsShMZ_29w
Abbiamo seguito l'esploratrice per alcuni metri prima di perderla fra l'erba alta. Dopo circa mezz'ora, mentre Luca riprendeva la corsa dell'esploratrice solitaria, ho notato le prime Polyergus uscire dal nido schiavizzato, prima in poche, poi sempre di più. Ho chiamato Luca dicendogli: "è il momento!"... e infatti lo era.
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LA PREPARAZIONE
Ecco il video che documenta le fasi di preparazione dell'attacco. In basso riporto il nostro commento sulle scene più interessanti.
http://www.youtube.com/watch?v=b4iwEFiVrpA
dal minuto 00:00 al minuto 00:55
Guardate cosa fanno le Polyergus: si "grattano". Eppure erano pulitissime, assolutamente senza segni di infestazioni di acari, e soprattutto, solo le Polyergus avevano questo comportamento mentre le Serviformica no. Se fosse stato un "grattarsi" dovuto a un'infestazione, almeno una delle numerose Serviformica intorno al nido avrebbe dovuto fare lo stesso! Siamo arrivati alla conclusione che quel "grattamento" serva alle Polyergus per impregnarsi al massimo del feromone stordente; probabilmente serve anche come segnale di "chiamata alle armi" per le compagne, stimolando l'aggregazione e aiutando a mantenere quella compattezza che rende le loro colonne così impressionanti.
Dal minuto 00:55 al minuto 01:30 numerose Polyergus iniziano a uscire dal nido in massa, continuando a "grattarsi" spesso.
Dal minuto 1:30 si può osservare il "brulicamento" e il lento formarsi della colonna. Ovviamente la colonna si è formata proprio nella direzione che anche la prima solitaria esploratrice aveva preso...
Riguardo al "brulicamento", quello che poteva sembrare un comportamento inspiegabile (girare "in tondo" senza uno scopo evidente), osservato meglio fa pensare che in preparazione a un attacco alle Polyergus sia indispensabile grattarsi tutte insieme, stando vicine le une alle altre e quindi massimizzando la concentrazione del feromone; anche il "Momento Decisivo" in cui la colonna si forma e parte, molto probabilmente deriva dalla concentrazione di tale feromone. Io credo che la colonna parta solo quando la massima concentrazione è stata raggiunta (quindi solo dopo parecchi minuti di "brulicamento + grattamenti"); nelle riprese successive, dal minuto 3:15 in poi, quando la vera colonna inizia a formarsi e vediamo le formiche iniziare a marciare, possiamo ancora osservare che qualcuna si ferma per "grattarsi" persino durante la marcia (4:20, 4:33, 4:45, etc)
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LA COLONNA
In questo video, la colonna in marcia e l'inizio dell'attacco vero e proprio. Per una volta lasciamo parlare le immagini senza stare a tessere le lodi dell'irresistibile macchina da guerra poliergica... e poi il titolo del topic secondo noi già dice tutto
http://www.youtube.com/watch?v=wgi6Fq1Ay6U
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L'ATTACCO
Arrivati nei pressi del nido bersaglio, la colonna di soldati si riorganizza ricostituendo l'agglomerato iniziale (quello creato prima della partenza). Quando più o meno tutti i soldati della fila sono arrivati a destinazione, parte l'attacco che è fulmineo. Nell'arco di pochissimo tempo (poche decine di secondi), tutti i soldati si sono infilati nel formicaio bersaglio entrando a gruppi numerosi da tutte le entrate che trovano. Anche in questo caso, quindi, l'attacco è in massa e portato avanti in modo tale da gettare nel caos le operaie del formicaio bersaglio così da non dargli il tempo di organizzare contro offensive.
Nel video non sono stati toccati i tempi dei fotogrammi...quindi la velocità con cui si muovono le operaie è effettivamente quella reale.
[youtube][/youtube]
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IL FURTO E LA FUGA
Dopo pochi secondi dall'ingresso nel formicaio bersaglio dell' ultimo soldato Polyergus, ecco già venire fuori il primo con un bozzolo. La fuga dei soldati è rapidissima...e, appena uscito, ogni soldato si prende un attimo di tempo in cui sembra "ripulirsi" da qualcosa.
Il ritorno verso il formicaio madre è immediato. Per più di un minuto i soldati escono dal formicaio bersaglio. Il tutto avviene senza alcuna traccia di scontro...senza inseguimenti da parte delle operaie bersagliate (prova inconfutabile della potenza dell'ormone di questa specie).
Solo diversi minuti dopo che i soldati hanno lasciato il formicaio bersaglio, da questo esce la prima operaia...che sembra non aver compreso ciò che è accaduto e si muove in modo palesemente confuso.
La fila di soldati, lungo il ritorno, procede in modo rapido e compatto così come nell'andata. Nulla sembra poter fermare l'esercito...se si pone un ostacolo davanti, semplicemente los cavalcano...senza il minimo segno di incertezza.
C'è ben poco altro da dire...meglio lasciar parlare le immagini.
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LA CONSEGNA DEL "BOTTINO"
Giunti nei pressi del formicaio madre, solitamente i soldati passano i bozzoli rubati alle operaie schiavizzate. In questo caso, invece, vediamo che una parte dei bozzoli viene portato nel formicaio direttamente dai soldati Polyergus (molto probabilmente il passaggio viene fatto sotto terra).
I soldati, nell'attesa del proprio turno di entrata nel formicaio, girano caoticamente e nervosamente intorno all'area. E' incredibile quanto cambino dallo stato di riposo nel nido (dove sono praticamente al pari di amebe) allo stato di eccitazione di quando bottinano.
La consegna dei bozzoli prosegue per diversi minuti.
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SI RIPARTE!
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Venerdi 17 Giugno, due naturalisti immuni alla superstizione hanno sfidato la sorte, appostandosi nelle vicinanze di un nido di Polyergus rufescens nella speranza di riprendere un attacco dall'inizio alla fine, filmando anche le fasi di preparazione e la formazione della colonna di soldati.
Ecco come appariva il nido intorno alle ore 1630: la presenza di uno-due soldati di Polyergus che oziavano pigramente fuori dal nido accanto alle attivissime (e numerose) Formica ci è sembrata insolita e beneaugurante.
Alle 17 uno dei soldati Polyergus ha iniziato ad allontanarsi dal nido, puntando decisamente verso una direzione. In questo primo video da 0:18 in poi si vede la decisa avanzata della "esploratrice" solitaria.

Abbiamo seguito l'esploratrice per alcuni metri prima di perderla fra l'erba alta. Dopo circa mezz'ora, mentre Luca riprendeva la corsa dell'esploratrice solitaria, ho notato le prime Polyergus uscire dal nido schiavizzato, prima in poche, poi sempre di più. Ho chiamato Luca dicendogli: "è il momento!"... e infatti lo era.
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LA PREPARAZIONE
Ecco il video che documenta le fasi di preparazione dell'attacco. In basso riporto il nostro commento sulle scene più interessanti.

dal minuto 00:00 al minuto 00:55
Guardate cosa fanno le Polyergus: si "grattano". Eppure erano pulitissime, assolutamente senza segni di infestazioni di acari, e soprattutto, solo le Polyergus avevano questo comportamento mentre le Serviformica no. Se fosse stato un "grattarsi" dovuto a un'infestazione, almeno una delle numerose Serviformica intorno al nido avrebbe dovuto fare lo stesso! Siamo arrivati alla conclusione che quel "grattamento" serva alle Polyergus per impregnarsi al massimo del feromone stordente; probabilmente serve anche come segnale di "chiamata alle armi" per le compagne, stimolando l'aggregazione e aiutando a mantenere quella compattezza che rende le loro colonne così impressionanti.
Dal minuto 00:55 al minuto 01:30 numerose Polyergus iniziano a uscire dal nido in massa, continuando a "grattarsi" spesso.
Dal minuto 1:30 si può osservare il "brulicamento" e il lento formarsi della colonna. Ovviamente la colonna si è formata proprio nella direzione che anche la prima solitaria esploratrice aveva preso...
Riguardo al "brulicamento", quello che poteva sembrare un comportamento inspiegabile (girare "in tondo" senza uno scopo evidente), osservato meglio fa pensare che in preparazione a un attacco alle Polyergus sia indispensabile grattarsi tutte insieme, stando vicine le une alle altre e quindi massimizzando la concentrazione del feromone; anche il "Momento Decisivo" in cui la colonna si forma e parte, molto probabilmente deriva dalla concentrazione di tale feromone. Io credo che la colonna parta solo quando la massima concentrazione è stata raggiunta (quindi solo dopo parecchi minuti di "brulicamento + grattamenti"); nelle riprese successive, dal minuto 3:15 in poi, quando la vera colonna inizia a formarsi e vediamo le formiche iniziare a marciare, possiamo ancora osservare che qualcuna si ferma per "grattarsi" persino durante la marcia (4:20, 4:33, 4:45, etc)
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LA COLONNA
In questo video, la colonna in marcia e l'inizio dell'attacco vero e proprio. Per una volta lasciamo parlare le immagini senza stare a tessere le lodi dell'irresistibile macchina da guerra poliergica... e poi il titolo del topic secondo noi già dice tutto


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L'ATTACCO
Arrivati nei pressi del nido bersaglio, la colonna di soldati si riorganizza ricostituendo l'agglomerato iniziale (quello creato prima della partenza). Quando più o meno tutti i soldati della fila sono arrivati a destinazione, parte l'attacco che è fulmineo. Nell'arco di pochissimo tempo (poche decine di secondi), tutti i soldati si sono infilati nel formicaio bersaglio entrando a gruppi numerosi da tutte le entrate che trovano. Anche in questo caso, quindi, l'attacco è in massa e portato avanti in modo tale da gettare nel caos le operaie del formicaio bersaglio così da non dargli il tempo di organizzare contro offensive.
Nel video non sono stati toccati i tempi dei fotogrammi...quindi la velocità con cui si muovono le operaie è effettivamente quella reale.
[youtube][/youtube]
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IL FURTO E LA FUGA
Dopo pochi secondi dall'ingresso nel formicaio bersaglio dell' ultimo soldato Polyergus, ecco già venire fuori il primo con un bozzolo. La fuga dei soldati è rapidissima...e, appena uscito, ogni soldato si prende un attimo di tempo in cui sembra "ripulirsi" da qualcosa.
Il ritorno verso il formicaio madre è immediato. Per più di un minuto i soldati escono dal formicaio bersaglio. Il tutto avviene senza alcuna traccia di scontro...senza inseguimenti da parte delle operaie bersagliate (prova inconfutabile della potenza dell'ormone di questa specie).
Solo diversi minuti dopo che i soldati hanno lasciato il formicaio bersaglio, da questo esce la prima operaia...che sembra non aver compreso ciò che è accaduto e si muove in modo palesemente confuso.
La fila di soldati, lungo il ritorno, procede in modo rapido e compatto così come nell'andata. Nulla sembra poter fermare l'esercito...se si pone un ostacolo davanti, semplicemente los cavalcano...senza il minimo segno di incertezza.
C'è ben poco altro da dire...meglio lasciar parlare le immagini.

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LA CONSEGNA DEL "BOTTINO"
Giunti nei pressi del formicaio madre, solitamente i soldati passano i bozzoli rubati alle operaie schiavizzate. In questo caso, invece, vediamo che una parte dei bozzoli viene portato nel formicaio direttamente dai soldati Polyergus (molto probabilmente il passaggio viene fatto sotto terra).
I soldati, nell'attesa del proprio turno di entrata nel formicaio, girano caoticamente e nervosamente intorno all'area. E' incredibile quanto cambino dallo stato di riposo nel nido (dove sono praticamente al pari di amebe) allo stato di eccitazione di quando bottinano.
La consegna dei bozzoli prosegue per diversi minuti.
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SI RIPARTE!