Formiche Drago?

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Formiche Drago?

Messaggioda LeoZap89 » 29/07/2016, 9:02

Qualcuno ha già visto questo articolo? http://www.wired.it/scienza/ecologia/20 ... f-thrones/
- 1x Colonia Messor barbarus : in Allevamento - Diario: http://formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=10913
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 29/07/2016, 13:56

Ciao, Leo!

Come caratteristiche anatomiche non sono particolarmente diverse da varie altre Pheidole già note. Ce ne sono altre con spine pronotali, mesonotali e propodeali così lunghe ed "elaborate" (ricordando che le Pheidole dalle analisi molecolari di Ward e colleghi risultano essere molto vicine filogeneticamente ad Atta ed Acromyrmex).

Quello che davvero è sensazionale... è quanto stiamo cadendo in basso con la scelta dei nomi oggi! :roll:
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda LeoZap89 » 29/07/2016, 17:13

Grazie per le risposte! ...infatti anche io non riuscivo a credere che avessero scelto dei simili nomi :shock: (addirittura ho inizialmente sospettato una bufala :lol: ).
Guardando le varie specie, effettivamente, hanno tutte bene o male varie tipologie di spine...a questo punto non vedo tutta questa sorpresa..ovviamente esclusa quella della scoperta.. (saranno stati appassionati della serie? :lol: )

Approfittavo dell'occasione per farvi una domanda a proposito delle varie ipotesi sul possibile utilizzo di queste spine (premetto che non me ne intendo): dalle varie analisi, se non sbaglio, hanno potuto verificare che queste spine sono composte principalmente da fibre muscolari giusto? Se fossero adibite alla sola difesa non dovrebbero essere composte diversamente? Magari in maniera da risultare ancora più resistenti? E' possibile che le spine abbiano sia una funzione difensiva (ma non focalizzata solo su quella), che una 'muscolare' appunto per il sostenimento della testa? Ribadisco che non me ne intendo affatto e che ho approfittato proprio del fatto che Elena ha formulato la prima ipotesi per poter capire meglio :)

grazie in anticipo
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda Oktarion » 29/07/2016, 17:36

winny88 ha scritto:Quello che davvero è sensazionale... è quanto stiamo cadendo in basso con la scelta dei nomi oggi! :roll:


Confesso di non essere d'accordo. Forse non sarà un paragone particolarmente ovvio, quello fra i draghi di Daenerys e il mondo delle formiche, ma non trovo nulla di male nella scelta del nome.
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 29/07/2016, 17:48

LeoZap89 ha scritto: E' possibile che le spine abbiano sia una funzione difensiva (ma non focalizzata solo su quella), che una 'muscolare' appunto per il sostenimento della testa? Ribadisco che non me ne intendo affatto


Nessuno se ne intende, Leo! Si formulano ipotesi, ed effettivamente un'ottima risposta davanti a varie ipotesi valide è quella che... potrebbero essere tutte corrette.

Personalmente per spiegare il fatto che la struttura interna delle spine di queste Pheidole è muscolare mi verrebbe da dire... perché sprecare spazio??? Se ho un surplus di volume corporeo, perché non sfruttarlo per contenere qualche struttura utile? Quindi le spine, per come la vedo io, potrebbero essersi create evolutivamente per ragioni difensive e poi successivamente, dato che c'erano, potrebbero essere state usate per contenere altro tessuto muscolare (per sostenere una testa più grande o per qualunque altra cosa utile).

Una cosa su cui riflettevo, come faceva notare Elena, è che la spinescenza (che bella parola! Chi l'ha inventata?) accentuata è un fenomeno che si manifesta in molte formiche tropicali. Soprattutto notavo che non è un fenomeno monofiletico, ma c'è evidentemente una forte convergenza evolutiva. Esempio: una spinescenza accentuata pronoto-mesonoto-propodeo (e in alcuni casi peziolo e testa) si presenta in vari Attini (Myrmicinae) sicuramente in modo monofiletico, ma in maniera paragonabile anche, per esempio, nel genere Polyrhachis e in alcuni Camponotus tropicali, che sono Formicinae e che quindi non hanno nulla a che fare con gli Attini. Si tratta quindi di una convergenza evolutiva. E se c'è convergenza evolutiva... vuol dire che è davvero utile avere le spine!

In Polyrhachis poi non c'è neanche un particolare sviluppo della testa, anzi, il contrario, per cui effettivamente io vedo privilegiata, per questo motivo, la spiegazione evolutiva basata sulla difensività. Nulla toglie che poi in un secondo momento l'evoluzione può essere intervenuta per sfruttare anche lo spazio interno alle spine.
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda LeoZap89 » 29/07/2016, 17:59

Grazie mille winny...tutto molto chiaro :)
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda VonFrundsberg » 16/03/2017, 19:24

winny88 ha scritto:Quello che davvero è sensazionale... è quanto stiamo cadendo in basso con la scelta dei nomi oggi! :roll:

Mi permetto di dissentire...il fenomeno non è affatto limitato ai giorni nostri, ma è vecchio quanto la stessa Tassonomia. Dediche e citazioni ad artisti, libri e canzoni utilizzando i nomi scientifici si sono sempre fatte, dopotutto gli scienziati sono esseri umani e ci sta che vogliano "omaggiare" qualche altra loro passione, quando si tratta di battezzare nuove specie.
Certo, al giorno d'oggi, grazie alla cultura pop e alla nerdaggine imperante, le citazioni letterario-musicali (credo che il Trono di Spade, sia secondo solo al Signore degli Anelli, in quanto ad omaggi tassonomici, mentre sul versante musicale è il Metal a farla da padrone) sono all'ordine del giorno, ma francamente non vedo questa gran differenza tra le formiche Pheidole viserion/drogon e, giusto per citarne uno, il ragno Bagheera kiplingi, scoperto nel 1896 ;)

Se non altro la Tassonomia non è più utilizzata come veicolo d'insulto verso i colleghi/rivali, cosa di cui lo stesso Linneo (per non tirare in ballo Marsh&Cope o Warburg&Isberg) era maestro.

E poi uno dei nomi a mio avviso più fighi in assoluto è proprio una citazione multipla, ovvero la vespa parassitoide Metallichneumon neurospastarchus...dedicata ai Metallica e il cui nome specifico significa burattinaio riferendosi sia ad uno dei grandi successi della band (Master of Puppets) sia alla capacità dell'animale di modificare il comportamento delle proprie prede. ;)

Scusate per l'OT ^_^
“I naturalisti sono opportunisti. Essi non amano soltanto l'argomento oggetto di studio, ma l'intera idea di questo. Il loro scopo principale è quello di imparare quanto più possibile riguardo a tutti gli aspetti delle specie che danno loro un piacere estetico. Gli organismi sono i loro totem, da venerare e mettere al servizio della scienza. Noi apparteniamo a questa scuola; siamo naturalisti di professione e gran parte delle nostre carriere è stata dedicata a portare le formiche alla ribalta della biologia”
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 16/03/2017, 19:57

Mi permetto di ridissentire: dal punto di vista dell'eleganza formale una cosa è un classicissimo patronimico latino intitolato ad un celeberrimo scrittore (kiplingi) (o un genere dedicato ad un suo altrettanto celeberrimo personaggio) e tutt'altra cosa è il per niente classico uso in apposizione, per un nome di specie, del nome di un personaggio non reale di una fiction commerciale e di "fortuna passeggera" (viserion). Per far capire la differenza: fra 200 anni il nome kiplingi (e probabilmente anche Bagheera) evocherà la stessa identica figura che evoca oggi (e che evocava a fine '800), mentre il nome viserion nel 99% dei casi evocherà con ottime probabilità un bel "Ma che c...!?". Dal punto di vista quantitativo poi, una volta la scelta di un Bagheera era molto molto più rara rispetto alle scelte "pop" di oggi (considerando che in quegli anni anche Bagheera evidentemente era "pop"). E' la stessa situazione che dedicare un patronimico per esempio a Linneo stesso (Pheidole linnei) e dedicare invece un nome in apposizione a Peter Griffin (Pheidole petergriffin). Davvero molto molto diselegante a mio parere l'andazzo che si sta prendendo oggi, appunto figlio della cultura pop, oltre che per niente classico e "vecchio quanto la stessa Tassonomia"; una caduta di stile tutta nuova! Altro esempio di novità attuale e di "anticlassicismo": si sta perdendo l'uso del genitivo (vedi ad esempio Heteropoda davidbowie). Poi vabbé, ognuno è libero di scrivere quello che vuole seguendo le proprie preferenze. L'eleganza dopotutto è un concetto soggettivo.
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda Antipodean » 16/03/2017, 21:35

Ebbi una discussione abbastanza spiacevole con Alan Andersen rispetto alla sua felicita' per aver suggerito a Steven Shattuck il nome Iridomyrmex bigi (big eye, per il grosso occhio), perche' come gia' vi ho detto gli anglosassoni hanno deciso che il latino si pronuncia all'inglese e siamo noi ignoranti che non ci siamo adeguati. Se tra cent'anni la lingua franca sarà il Cinese Mandarino 1) il nome specifico non avra' nessun senso, 2) lo pronunceremo in Cinese?

Comunque sono molto depresso per l'uso dei nomi scientifici oggi come oggi perche' riflette la pochezza intellettuale di molti professori che certamente non hanno nulla a che vedere con i tassonomi di cento anni fa che avevano un livello culturale veramente diverso. Per me un nome specifico deve evocare una caratteristica appunto specifica del taxon a cui e' stato dato il nuovo nome, tanto che questo era proprio il sistema originale di Linneo. Se vi leggete le descrizioni originali di Linneo vedrete che il nome Formica rufa inizia il paragrafo della descizione della specie in questione volendo dire, Formica rossa etc ...
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 16/03/2017, 21:46

Sì, però il sistema di utilizzare così sistematicamente i nomi descrittivi o anche con referenze geografiche aveva una falla (e la ha ancora oggi). Si crea un fortissimo rischio di omonimia futura con conseguente incasinamento della sistematica di un gruppo. Faccio un esempio: negli ultimi 2 secoli molti mirmecologi hanno avuto la brillantissima idea di utilizzare l'agettivo maurus,-a,-um praticamente per una bestia sì ed una no che provenisse dall'Africa soprasahariana. Molte delle bestie in questione poi, cambiando Genere tassonomico, sono entrate in omonimia con le altre. Conseguenza: mentre tentavo di capirci qualcosa con alcuni generi (tipo Messor) di quella zona in vista di un lavoro futuro mi sono trovato davanti un pandemonio mostruoso. Anche la "descrittività" dei nomi perciò a mio parere deve essere tenuta oculatamente sotto controllo. Forse sotto questo punto di vista (per evitare incasinamenti sistematici) sono molto più utili i patronimici.
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda Antipodean » 16/03/2017, 21:54

Si questo e' vero se si usano sempre gli stessi nomi, pero' diciamo per esempio una Aphaenogaster ovaticeps, un Messor minor, un Iridomyrmex lividus, una Acanthomyrmex (per citare un nome generico) danno gia' un'idea di cosa si stia guardando e quale caratteristica avesse colpito la persona che aveva descritto il taxon.

Inoltre sta diventando sempre piu' comune l'utilizzo dei nomi specifici non declinati (rant cancellato ... lol), quelli mi stanno sullo stomaco, moltissimo ...

P.S.: voglio fare l'esempio con il Melophorus aeneovirens che gia' dal nome mi dice che e' una formica del miele con dei riflessi verde bronzo.

https://www.google.com.au/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=imgres&cd=&ved=0ahUKEwjIl-mh6tvSAhVGUZQKHW__DSgQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.mdpi.com%2F1424-2818%2F8%2F4%2F30%2Fhtm&psig=AFQjCNHp6t9SF1J4qc7fQHxV5Jww5AU0dA&ust=1489781381039360

Ho visto l'aricolo or ora giusto in tempo per notare che l'80% degli esemplari li ho preparati io e lui ci ha cambiato i cartellini con il nome suo o di Hoffman i figli di buona donna
Ultima modifica di Antipodean il 16/03/2017, 22:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 16/03/2017, 22:04

Eh, appunto... Il genitivo sta scomparendo per esempio! E finezze a mio parere davvero belle come il genitivo plurale o i sostantivi composti di nomi e verbi (come colo, che mi fanno impazzire!) mi sa che ormai non ne vedremo proprio più. Mi sembra effettivamente troppo oggi chiedere ad un californiano di scrivere qualcosa come Camponotus quercicola invece che mettersi a fare le rime (agli anglofoni non piace declinare, piace fare le rime!) tipo Monomorium viridum: http://www.antweb.org/description.do?na ... nk=species

E' MEGLIO se non si mettono a declinare!
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda Antipodean » 16/03/2017, 22:13

Ma no non hai capito ... lui vedeva tanti omini verdi e gli ha rubato il Monomorium ... ;P
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda winny88 » 16/03/2017, 22:18

Ah! Mi è venuta in mente una perla recentissima anche del buon Seifert!

Proprio l'anno scorso ha separato un paio di specie criptiche dal Lasius paralienus. E ha descritto (rullino i tamburi!)... il Lasius bombycina. Però poverino... sicuramente a giocargli questo brutto scherzo è stata la Cataglyphis bombycina, per cui evidentemente non si è ricordato che Cataglyphis è di genere femminile ed è solo per questo motivo che l'aggettivo bombycinus,-a,-um ("sericeo") ha l'uscita in -a. Poverino!
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Re: Formiche Drago?

Messaggioda Antipodean » 16/03/2017, 22:41

Beh anche Crematogaster e' un refuso per Cremastogaster ...
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