Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:37

Vi chiedo di postare alcuni dati che ci possano aiutare nello studio dei tassi di mortalità in fase letargica. Chi ha delle colonie (quindi oltre la regina almeno qualche operaia) chiedo di indicare questi dati:

1) Ambiente di ibernazione (frigo, garage, balcone ecc...);
2) Valori di temperatura (più o meno);
3) Numero operaie della colonia prima dell'ibernazione;
4) Decessi osservati durante l'ibernazione e nelle prime 2 settimane dal risvaglio;
5) Specie
6) Tipo di formicaio

Grazie a tutti. :happy:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:37

Risposta di Sergio

Plagiolepis pygmaea
1. Veranda
2. fra 0 e 10°C
3. una ventina ed una regina
4. tutte le operaie sono morte e la regina è l'unica sopravvissuta
6. nido in plexiglass con fondo di gesso.
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:38

Vorrei aggiungere anche un altro dato che avevo dimenticato:

7) Periodo in cui sonos tate ibernate (da...a...)
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:39

Formica cinerea:

1) Frigo
2) 2-4°C
3) 15
4) 5
5) Formica cinerea
6) Gesso verticale
7) inizi Ottobre- metà Gennaio
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:39

Formica cinerea 2:

1) Frigo
2) 2-4 °C
3) 7
4) 1
5) Formica cinerea
6) Provetta
7) Inizi Ottobre-metà Gennaio
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:39

Risposta di david

1) garage
2) 5\10 gradi
3) circa 100
4) tutte morte
5) Lasius Niger
6) terrario in plexi
7) ibernazione iniziata metà novembre
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio delle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 13:40

Camponotus lateralis:

1) Frigo
2) 2-4 °C
3) 9
4) nessund ecesso
5) Camponotus lateralis
6) Gesso verticale
7) Iniziata a Novembre finita a fine Gennaio

Camponotus piceus

1) Frigo
2) 2-4 °C
3) 10
4) Nessun decesso
5) Camponotus piceus
6) Gesso verticale
7) Inizio a Novembre - termine a fine Gennaio

Decisamente le Camponotus sono resistenti...
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda dada » 04/03/2011, 15:10

Non credo che dipenda solo dal fatto che sono resistenti...
un dato importante che bisogna mettere è anche l'anzianità della colonia (primo, secondo... decimo anno).
Ovvio che i primi anni le morti di vecchiaia durante l'inverno saranno poche, mentre dal terzo anno in poi ci sarà ricambio generazionale, come nelle Messor di Gianni.

Mia (unica) colonia:

Camponotus vagus, primo anno, primo inverno, in ibernazione da fine settembre a metà febbraio. Su terrazzo, all'esterno ma in posizione riparata e con isolamento di legno e polistirolo.
Mezza dozzina di cadaveri...
~~~ La mia colonia: Camponotus vagus ~~~
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda Luca.B » 04/03/2011, 16:24

Eppure Dada, le due colonie di Camponotus lateralis e Camponotus piceus hanno regine sciamate l'estate scorsa...quindi hanno la stessa età di tutte le altre colonie.

Solo le vagus hanno una regina vecchia (derivando da una colonia prelevata in natura e che aveva già qualche anno di vita, vista la dimensione).
Quest'ultima colonia non ha però hanno fatto il letargo ed haavuto una moria nei mesi invernali di circa il 50%...imputabile anche, forse, alla questione età di cui parlavi...le operaie morte, magari, erano le più vecchie della colonia (avendo preso operaie a caso nel momento della raccolta della colonia).
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda GianniBert » 07/03/2011, 11:21

Vi aggiorno su tutte le colonie e regine che hanno affrontato e superato l'inverno 10/11, anche perché metterei nell'elenco anche le singole regine. Una statistica completa può tener conto anche di quante e quali regine solitarie che affrontano l'inverno in attesa di fondare riescono effettivamente a farlo e in che condizioni.
E scusate se non metto i numerini, ma lo trovo più leggibile anche se meno tecnico esaminare e descrivere in dettaglio il punto.

In frigorifero da fine ottobre
Camponotus herculeanus, regina e 15 operaie, 50 larve schiuse, nido di legno: nessun decesso
Camponotus ligniperda, regina e 1 operaia, nido di legno: nessun decesso
Regina rufa con 10 operaie F. execta, terrario e provetta grande - 1 operaia deceduta

Regina Myrmica sabuleti
Regina Myrmica scabrinodis
Regina Crematogaster scutellaris, tutte e 3 in provetta
Ad ora solo la regina di Crematogaster è deceduta, circa 10 giorni dopo che l'avevo estratta dal frigorifero, per cause ignote

Sul davanzale della finestra, quindi ben esposta al freddo, salvo riparo dal vento (molte notti sotto zero)
In provetta: Lasius niger con 4 operaie, 2 larve: nessun decesso
In scatola di plastica e provetta con un po' di terra: Mirmica rubra con covata, circa 40 operaie con 2-3 regine - 4-5 morte
La colonia in questione, prelevata in natura, senza covata, aveva probabilmente operaie anziane o già vecchie.
Camponotus vagus, colonia con circa 80 operaie, nido in gasbeton, ritirato nottetempo presso finestra non riscaldata: nessun decesso - le operaie hanno barricato con sassi e terriccio la parte superiore della stanza in cui si sono rifugiate, come per evitare fughe di calore dall'alto.

In garage, protetto, ma non riscaldato da metà novembre al 22 gennaio :
Colonia Formica cinerea con circa 100 operaie, nido gasbeton: nessun decesso - Qui farei un appunto: la regina è al secondo anno di vita, di cui il primo in frigo, e di questa colonia posso dire che il risveglio non è mai stato accompagnato da morte di nessuna operaia (primo letargo 3 operaie + covata). La mortalità di questa colonia è stata praticamente nulla anche durante l'estate, almeno finora. Se questo sia dovuto a condizioni fortuite, o alla longevità delle singole operaie (le prime avrebbero ora solo un anno e mezzo effettivo) non posso dirlo ovviamente. La sola maniera per registrare davvero dati attendibili in futuro, sarà quello di marcare le prime operaie nate.

Colonia Messor capitatus con più di 7000 operaie, nido in gasbeton - riportate ieri in casa, a temperatura media (15°-18°), recuperando 183 cadaveri sulla collinetta dei rifiuti; varie parti di formica sparse non calcolabili.
L'anno scorso questa colonia al risveglio aveva avuto perdite di più di 100-200 operaie nelle settimane successive al risveglio, forse per il rialzo del metabolismo?
Vi terrò aggiornati sui prossimi sviluppi.
Colonia Myrmica ruginodis con qualche centinaio di operaie e 1 regina, covata abbondante, ancora al freddo

In casa, senza ibernazione, anzi, in zone riscaldate:
Colonia Messor structor con circa 30 operaie e 2 regine (catturata in natura, quindi con operaie major già presenti): 3 decessi di operaie major. Colonia con più di 80 operaie e covata presente a fine gennaio.

Qui sotto le stanze del nido di Messor capitatus ancora intorpidite e intruppate dal freddo del garage. Dopo due giorni erano già timidamente attive, ma non si alimentavano (diversamente dalle Formica, Myrmica e Camponotus) e non sembravano ancora intenzionate a bottinare; pochissime larve presenti.
Oggi è già presente una covata sviluppata (150-200 elementi) a livello di pupe, mentre c'è stata la seconda deposizione di un centinaio di uova.

Immagine
Ultima modifica di Luca.B il 07/03/2011, 18:19, modificato 5 volte in totale.
Motivazione: spostamento e inserimento nuova foto
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda Widowmaker » 10/03/2011, 0:33

Colonia LASIUS NIGER 1:

1) Frigo
2) 4 gradi
3) Prima dell'ibernazione 20 circa
4) Unica sopravvissuta la regina che è deceduta dopo qualche giorno
5) Lasius Niger
6) provetta
7) metà novembre - metà febbraio

Colonia LASIUS NIGER 2

1) Garage
2) 2-10
3) Tra le 600 e le 700
4) Tutte sopravvissute
5) Lasius Niger
6) nido in y-tong
7) metà novembre - metà febbraio

ci tengo a dire che ho interrotto 2 volte l'ibernazione della colonia di lasius niger da 600-700 operaie...
entrambe le volte le ho portate all'interno (19 gradi circa) e le ho tenute a questa temperatura per mezza giornata per permettere loro di svegliarsi e rifocillarsi (entrambe le volte ho dato loro cotone con acqua e miele).
una volta finito il viavai verso il cotone se ne tornano come al solito tutte nella stanza della regina (nella quale si ammassano per conservare la temperatura) e dopo aver rimosso il cotone le ho rimesse in garage... questa pausa intermedia forse permette loro di sopportare meglio il lungo periodo invernale...
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda GianniBert » 10/03/2011, 0:57

Secondo me hai fatto bene a dare queste due pause di ripresa, ma probabilmente giocano a favore anche il numero delle operaie della colonia e il materiale del nido.
Anche se la provetta ha permesso di svernare correttamente a una buona percentuale di colonie e regine, trovo che farle svernare in un materiale più "naturale”, aumenti le garanzie di successo.
Ricordiamo che le colonie selvatiche passano l'inverno in luoghi ben più esposti a freddo e umidità, ma il fatto di essere ammassate nel terreno dà loro la possibilità di resistere anche in quelle condizioni.
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda Luca.B » 10/03/2011, 1:01

Pause simili sono abbastanza "contronatura". Una colonia di quelle dimensioni ha, infatti, tutte le carte in tavola per reggere più che tranquillamente un inverno intero in ibernazione. Così facendo gli causi delle brusche accellerare e stoppate al metabolismo.

L'altra regina, era in una colonietta molto piccola e consideriamo che il tasso di mortalità nei primi anni di vita è naturalmente molto alto. Quindi è normalche che qualche regina, inizialmente, non sopravviva. :happy:
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda Widowmaker » 10/03/2011, 1:08

Si è vero sono contronatura... xò le ho risvegliate in due giornate soleggiate in cui la temperatura esterna non era sicuramente sotto gli 8-10 gradi... quindi boh in teoria non è stata una gran mazzata per loro... inoltre conta che l'ytong è moooooooooooooooooooooooooooooolto lento a cambiare temperatura e in mezza giornata di certo nn ha preso i 19 gradi ambientali... in sostanza hanno avuto un cambio di temperatura abbastanza tranquillo...
(inoltre è troppo grande la soddisfazione nel portarle dentro con l'addome piccolino e riportarle in garage con l'addome gonfio di zuccheri XD a ibernazione terminata quando le ho riportate dentro erano ancora piene!)
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Re: Tasso di mortalità in fase di risveglio nelle colonie

Messaggioda GianniBert » 10/03/2011, 1:17

In effetti io ho solo rifornito un paio di volte le colonie in frigo, senza svegliarle veramente per ore.
Non si può proprio chiamare pausa: curavo che ci fosse la minima umidità, che non ci fossero muffe...
Intanto le formiche si muovevano e qualcuna lappava qualcosa, ma poi le rimettevo in frigo max dopo un'ora...
C'è da dire che le Lasius sono abbastanza elastiche su queste cose, un po' come le Messor. Forse usare questo sistema con altri tipi di formiche potrebbe non essere indicato.
Ma abbiamo avuto inverni caldi in cui, qui a Milano, le formiche circolavano fuori stagione.
Il fatto è che non trovando cibo, una colonia risvegliata fuori tempo e per molti giorni, disperderebbe energie senza accumularne, in natura, e questo sì che sarebbe controproducente.
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