formicarium.it

Ciao a tutti!
Ero curioso di sapere: quanti di voi collezionano formiche in scatole entomologiche? Chi di voi fa gite in posti interessanti e raccoglie campioni mirmecologici da preparare? (non mi dite Fabrizio Rigato, lo vedo già troppe volte )
PS. come sempre non so se la sezione in cui ho messo questa discussione sia giusta, eventualmente chiedo ai moderatori di spostarla.

Oltre te credo, tra gli utenti di questo forum, da quanto ne so, Fabrizio, mauriziomei, winny88 e MattiaMen. Anche Quaxo76 e Dorylus so che conservano alcuni campioni. Altre persone eventualmente si... autodenunceranno!

Grazie infinite! Maurizio Mei mi è stato promesso che me lo faranno conoscere a Entomodena in questa edizione. Mattia e Mirko li conosco già. Senza dubbio avrò modo di parlare anche con te.

Beh faccio gite in luoghi interessanti per trovare formiche, ma no non colleziono il morto, anche se stavo valutando di fare una collezione integrale per specie con quel che ho nel giardino per cominciare

Si comincia sempre dal materiale che si trova in giardino xD

Io conservo campioni quando reputo possa essere interessante, ma per fini di riconoscimento non certo di preparazione; anzi purtroppo è già tanto che riesca a registrarne il rinvenimento e improvettarli con l'etanolo che ho a disposizione.

A me piacerebbe molto collezionare campioni, ma non ho idea di come conservarli e prepararli, anzi, se mi date qualche dritta posso iniziare a raccogliere esemplari e tenervi qualcosa, riesco spesso a scovare formiche interessanti

Io lo facevo e l ho fatto con vari insetti ed animali,secchi,sotto etanolo e sotto alcool ma poi ho smesso:preferisco il vivo.

Di per sé torna utile avere esemplari conservati ogni volta che si va in un luogo... Almeno si ha un'idea di cosa ci sia in una determinata località. Comunque per conservarle sarebbe opportuno metterle in una miscela 50%alcool-50%aceto per 1-2giorni (l'aceto mantiene gli esemplari morbidi, se messi direttamente in alcool si irrigidiscono e diventano difficili da preparare). Poi gli esemplari vanno trasferiti in alcool 70°. Dopo qualche settimana si può preparare gli esemplari su cartellino triangolare.

Mirme ha scritto:Di per sé torna utile avere esemplari conservati ogni volta che si va in un luogo... Almeno si ha un'idea di cosa ci sia in una determinata località. Comunque per conservarle sarebbe opportuno metterle in una miscela 50%alcool-50%aceto per 1-2giorni (l'aceto mantiene gli esemplari morbidi, se messi direttamente in alcool si irrigidiscono e diventano difficili da preparare). Poi gli esemplari vanno trasferiti in alcool 70°. Dopo qualche settimana si può preparare gli esemplari su cartellino triangolare.

Grazie Mirme, farò così d'ora in poi. Magari prima di prepararli (e rovinarli!) li porto ad Entomodena, così se c'è qualcosa di interessante lo lascerò in mani migliori!

grazie delle info, proverò cosi anche io.

Mirme ha scritto:Di per sé torna utile avere esemplari conservati ogni volta che si va in un luogo... Almeno si ha un'idea di cosa ci sia in una determinata località. Comunque per conservarle sarebbe opportuno metterle in una miscela 50%alcool-50%aceto per 1-2giorni (l'aceto mantiene gli esemplari morbidi, se messi direttamente in alcool si irrigidiscono e diventano difficili da preparare). Poi gli esemplari vanno trasferiti in alcool 70°. Dopo qualche settimana si può preparare gli esemplari su cartellino triangolare.

...ecco meglio che non dica io, che procedura segua nella fretta quando va bene e non recupero esemplari che mi ero dimenticato in portacampioni "nature" che risbucano dopo giorni. Devo ricordarmi di tenere un po' di etanolo bianco da parte prima o poi, tra l'altro!

Comunque a Entomodena io porto spesso campioni sperando ci sia un interesse o un microscopio (purtroppo per quello non posso contribuire e chi gentilmente li portava non sempre riesce con il poco spazio delle utlime edizioni) quindi se a qualcuno interessa ricordatemelo alla prossima che li tiriamo fuori e facciamo un quiz per chi si annoia!


P.S. Ti ho cambiato il titolo perché leggendolo non si capiva e sono quasi certo potesse portare idee bislacche ad un pubblico più giovane..

Io uso un microscopio usb per studiarle... O ai musei mi faccio prestare la strumentazione se l'usb non mi permette di vedere alcuni particolari. Per i quiz sarebbe una bella idea, nonché una cosa istruttiva. Molto belli sono i quiz che ho visto anche qui sul forum! se avessi un microscopio stereoscopio lo avrei portato... Se fa comodo il mio usb posso portarlo, le immagini sono quel che sono, ma lo uso spesso per le determinazioni, quindi credo possa andare.

entoK ha scritto: P.S. Ti ho cambiato il titolo perché leggendolo non si capiva e sono quasi certo potesse portare idee bislacche ad un pubblico più giovane..

Hai fatto bene a cambiare il titolo, era molto ambiguo... Lo avevo scritto un po' troppo velocemente

Vorrei chiedere se potrebbe essere utile per scopi didattici o solamente per osservazione, poter dilatare o comprimere i gastri degli esemplari senza distruggerli
Ho trovato per caso un modo per farlo e non mi sembra che agli esemplari presentino parti malformi o distrutte (almeno ad occhio nudo). Parlo di operaie morte ovviamente!

Un altro aspetto positivo è che se nel tempo l'addome di un esemplare trattato si rimpicciolisce per qualche motivo (non so se realmente succede) si potrebbe rigonfiare fino alla grandezza originaria. Inoltre si può constatare l'effettiva estensione massima del gastro in una specie e poterla confrontare con le altre .