Formiche come fonte di seta

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Formiche come fonte di seta

Messaggioda EdoEdo » 01/12/2022, 17:21

Buongiorno a tutti,
ritorno su questo sito dopo la mia lunga inattività perché mi serve l'aiuto del forum per approfondire una tematica che ho trovato intrigante.

Qualche tempo fa ho assistito a una specie di seminario in cui il divulgatore ha approfondito delle tematiche inerenti al mio corso di laurea (biologia molecolare) si è addentrato nell'esposizione di come si potessero utilizzare dei materiali di origine naturale per applicazioni biomediche (ovviamente con previo trattamento), come per esempio la rigenerazione dei tessuti tramite le interazioni che le cellule hanno naturalmente con la matrice extracellulare che le circonda. A un certo punto è stato fatto l'esempio di alcune sete (come quelle di ragno e di baco da seta) che, che per via della loro composizione, riescono a favorire l'attivazione cellulare che ne favorisce la proliferazione, con l'obiettivo finale di rigenerazione della funzionalità e non semplice riparazione (se non ricordo male la componente interessante era il collagene, purtroppo però non ricordo quale collagene fosse). Successivamente è stata sollevata la tematica della stampa 3D e del fatto che questi biomateriali potessero essere stampati per poi essere impiantati nei pazienti, ma con il problema per alcuni della "stampabilità" del materiale.

Per farla breve, alla fine ho fatto il collegamento tra seta e stampabilità e mi sono ricordato che esistono delle specie di formiche che usano le larve per stampare in 3D il loro nido. A questo punto non ho petuto fare a meno di chiedermi se si potesse utilizzare questa loro caratteristica per poterli utilizzare con questo scopo, magari anche ingegnerizzando geneticamente gli animali per poter stampare una eventuale matrice di interesse.

Sperando di non essere stato troppo confuso con la domanda, qualcuno ha qualche approfondimento / idea / consiglio / problematica / qualsiasi cosa da condividere? Sono veramente curioso della effettiva applicazione e fattibilità della questione.

Grazie a tutti quelli che contribuiranno ;)

P.S. Non sono sicuro che questa sia la sezione giusta per la tematica, nel caso non lo sia mi scuso in anticipo con i moderatori :roll:
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Re: Formiche come fonte di seta

Messaggioda Il_mirlino » 01/12/2022, 19:20

è una questione molto interessante (premetto che non sono uno scienziato né un biologo, voglio solo dare la mia opinione personale).
In effetti l' idea di usare la seta delle formiche è molto intelligente, i bachi da seta o i ragni, anche se allevati in massa, non (credo) arriverebbero a fornire la stessa seta che potrebbero produrre una o piu' colonie di formiche nello stesso periodo. (poi non so le quantità precise di seta che un ragno o un baco può produrre, ma credo che una decina di colonie mature in allevamento possano produrre moltissima seta).
Specie come Polyrhachis potrebbero essere allevate per produrre seta da poi usare in campo medicinale, basterebbe fargli costruire un nido per poi prelevare la seta. Non so se servirebbe seta "fresca" o se si può sterilizzare senza distruggerla per rimarginare delle ferite, ma se si iniziasse a studiare la formula della seta delle formiche per poi riprodurla artificialmente credo che sarebbe un passo avanti in medicina.
PS: poi non so se la stessa seta che producono i ragni o i bachi viene prodotta dalle formiche, come ho detto prima non sono un biologo.
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Re: Formiche come fonte di seta

Messaggioda Kilopilo » 11/12/2022, 12:40

Mah allora, il fatto è che pur essendo tecnicamente possibile rendere le formiche una fonte di seta, anche solo per le necessità biomediche, è difficilissimo tenerne una colonia per questo scopo.

Già alcuni "esperti" del forum fanno fatica a stare dietro con delle semplicissime colonie (e badare bene che hanno decenni di esperienza), figuriamoci mettere in piedi un'intera azienda o comunque catena di produzione basata sul loro allevamento.

Le formiche sono insetti altamente instabili, fragili e ogni colonia ha le sue preferenze, il suo comportamento e la sua aggressività.
Direi che se è fatto su piccolissima scala, a mero livello sperimentale, la cosa è fattibile, ma adesso è da sognarsi una commercializzazione di tale prodotto, tanto varrebbe raccogliere la seta delle formiche allo stato selvatico a questo punto, un po' come si fa con i funghi, aspettando che poi ricrescano.

P.S. troppo bello tornare a scrivere sul forum dopo un anno
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