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La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 16/11/2014, 18:20
da Bosco
Dopo tanto tempo mi decido a chiedere un consiglio sulla cura delle colonie.
Sono iscritto al forum ormai da qualche anno, ma praticamente tutti i miei tentativi di fondazione hanno avuto esiti negativi.
Solo quest'anno credo di aver capito la causa, ma non sono riuscito a risolvere il problema. Temo di non essere mai riuscito a dare una alimentazione adeguata alle mie colonie.
Quest'anno, con la sola colonia che sto seguendo (Lasius emarginatus) ho cercato di essere più diligente e di capire meglio quanto si alimentassero con il cibo che davo loro. Così facendo mi sono reso conto che praticamente sempre rifiutavano i cibi, zuccherini o proteici. In passato pensavo che non si cibassero semplicemente perché necessitavano cibo con minore frequenza (non avevo mai letto di indicazioni precise sulla frequenza di alimentazione).
Solo quest'anno mi è capitato di leggere che specialmente all'inizio le colonie sono particolarmente schizzinose. Ho iniziato così a proporre una maggiore varietà di cibo, ma il risultato è stato piuttosto deludente.
Il solo cibo proteico che ho visto accettare è stata la carne bovina o ovina, che fra l'altro non mangiavano con continuità (forse perché in alcuni casi gliela proponevo quando ancora erano sazie?) e larve di zanzara (che alla prima somministrazione hanno assalito e alla seconda neanche considerato).
Con minore entusiasmo, una sola volta si sono alimentate di un po' di camola.
Grazie a chi mi darà una mano!
Ho provato veramente un sacco di altri alimenti: prosciutto cotto, carne suina, tonno, albume cotto, wurstel, crocchette per gatti, cibo per gatti umido, omogeneizzato di pollo, zanzare, drosophile e un sacco di altre cose... Tutti rifiutati...
Mi sembra che accettino con più facilità gli insetti, ma purtroppo non ho davvero la possibilità di procurarmente con continuità.
Sembrerà incredibile, ma anche sul lato degli zuccheri non ho fortuna. Le ho viste bere acqua+saccarosio, ma per il resto non hanno mai considerato né miele, né zucchero di canna (che avevo letto essere molto amato dalle formiche) e neppure frutta zuccherina di vario genere (p. es. uva o cachi che raccolgo a casa con sempre sopra qualche operaia di Lasius emarginatus!!!)
Insomma, è evidente che sbaglio qualcosa, ma non riesco a capire dove sia il mio errore...
Vorrei sentire se qualcuno ha avuto esperienze simili e riuscire a trovare qualche alimento facilmente reperibile da poter dar loro e quale è l'intervallo giusto con cui alimentarle...

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 16/11/2014, 20:09
da dada
Da quanti individui è composta la tua colonia di Lasius emarginatus? Le colonie giovani possono apparire schizzinose quando in realtà sono semplicemente strasazie. Questo inverno le lasci ibernare oppure le terrai al caldo?

Riguardo ai cibi zuccherini, nella mia esperienza una cosa che viene sempre apprezzata è il miele biologico di acacia. L'ho provato di diverse marche e finora sono andate sempre tutte bene. Riguardo ai cibi proteici, se non hai ancora un allevamento di camole della farina, inizialo! ;)

Poi c'è sempre la Bhatkar...

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 16/11/2014, 22:56
da entoK
Da quello che descrivi il tuo "errore" è che hai provato le più svariate sperimentazioni alimentari per te reperibili, ma che sono le meno adatte da cui partire per le colonie incipienti. Dovevi partire sperimentando almeno una certa varietà d'insetti e non da cibo per esseri umani: la metà di ciò che hai elencato è raramente mangiato da colonie mature con grossi bisogni alimentari, ovvio che colonie incipienti siano abbastanza schizzinose da ignorare quei cibi.
L'unico che hai citato che generalmente aprezzano è l'uovo anche se in genere è meglio crudo, puoi provare lo zabaione che è già una miscela abbastanza completa e appetibile per casi difficili.

Lo so che non è facile trovare insetti soprattutto se uno nella vita ha altro a cui pensare, ma con le colonie piccole è molto più facile avere successo fornendo una mosca da poco morta una volta a settimana (o anche più raramente) che cibi nostri unti o salati. La frequenza dipende anche dalle dimensioni della preda: all'inizio è meglio fornire prede piccole ma di frequente per stimolarle a mangiare. Infatti, come ti si dice una colonia incipiente non è molto famelica e spesso non finisce le prede o le gocce di acqua e zucchero (ma i gastri li riempiono in genere, se ci fai caso), ma secondo me rischi più problemi a sovra-alimentarle coi cibi descritti che a sotto-alimentarle ad insetti.

Si consiglia sempre un allevamento di camole o altri insetti vivi proprio per queste ragioni: perché gli insetti sono più facilmente apprezzati e perché averne sempre a disposizione è utile per poterne dare con frequenza di freschi. Spesso infatti insetti vecchi di un paio di giorni può essere non vengano consumati, soprattutto se la colonia ha poche operaie.
Per quanto riguarda le fonti zuccherine io do quasi sempre acqua e normalissimo zucchero (soprattutto se serve in quantità adeguate a una colonia cresciuta) e solo saltuariamente miele che preferisco tenere per le colonie in provetta e fornire con molta attenzione data la sua viscosità potenzialmente mortale. Ciascuno ha i suoi metodi e preferenze ma chiunque ti dirà che la dieta non può prescindere dagli insetti come base principale proteica.

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 17/11/2014, 0:35
da quercia
Comincia con lo osservarle, se hanno i gastri ben dilatatati non hanno bisogno di cibo, forse non sbagli, forse sono solo poche e sazie :unsure:

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 17/11/2014, 22:43
da Bosco
Dunque, specifico un po' le condizioni della mia colonia per chiarire alcuni punti che avete sollevato.
La mia colonia in questo momento conta una ventina di operaie. La regina è stata raccolta a luglio 2013 e anche se in passato ho sempre preferito far fare una ibernazione completa, il primo inverno di questa colonia è durato solo tre mesi (ho pensato che una pausa breve sarebbe stato un buon compromesso).
Leggendo in passato qualche diario mi ero fatto l'idea che dovessero avere una crescita molto più significativa e che ora avrebbero potuto aver già raggiunto le 200 unità...
@ Dada: Da qualche giorno le ho spostate all'esterno e contavo di fargli fare una ibernazione normale o al limite un po' più breve.
Per il discorso alimentare per gli zuccheri terrò sicuramente in considerazione il miele biologico di acacia... Dovrei avergli sempre fornito quello di acacia, ma forse quello che ho è troppo "trattato" :) .
La dieta Bhatkar l'ho sempre messa in secondo piano dato che mi pareva di aver capito che non è sempre accettata e non ci speravo neanche lontanamente che potessero gradirla.
L'allevamento di camole l'ho avviato già qualche anno fa, ma come scrivevo già nel primo messaggio non mi pareva che le amassero... Forse gliele ho sempre date quando erano già sazie? Se mi garantite che è un pasto sempre accettato riproverò con quelle.
@ Entok: Per il discorso degli alimenti che ho provato ero consapevole di non fornire cibo molto affine a quanto trovano in natura, ma non avevo molte alternative alle camole e leggendo il post sulle sperimentazioni alimentari mi ero fatto l'idea che si potesse trovare qualcosa di sostitutivo agli insetti. Per migliorare la situazione quando provavo con il tonno lo sciaccquavo per ridurre olio e sale ;)
@ Quercia: Ho sempre cercato di tenere sott'occhio i gastri. Francamente mi pareva che non si alimentassero neppure quando i gastri erano ormai sgonfi. E' anche vero che non sempre riesco a vedere chiaramente le operaie all'interno della provetta e che quelle che pattugliano se non sbaglio sono le prime generazioni che hanno il gastro inestensibile. La regina però nel corso dell'estate, tranne due occasioni, ha sempre avuto il gastro tristemente snello... Anche questo non è un segno di sottoalimentazione?
Un'altro aspetto strano, che in non mi sono mai chiarito è che, anche mantenendole alla temperatura di casa, in genere a settembre cessano tutte le attività e smettono di uscire dalla provetta. Se la temperatura resta alta non dovrebbero continuare ad alimentarsi a oltranza? Anche al termine dell'ibernazione mi sembra che impieghino tanto a riprendere le attività, tanto che mi viene da dire "certo che non crescete di numero, mangiate 4 mesi all'anno"...
Scusate se mi sono dilungato, volevo chiarire al meglio la situazione.
Faccio solo una domanda in conclusione. Secondo la vostra esperienza ogni quanto va alimentata una colonia come la mia? In sostanza, dopo quanto posso dire che hanno fame ma non vogliono mangiare?

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 18/11/2014, 21:28
da entoK
Bosco ha scritto:Leggendo in passato qualche diario mi ero fatto l'idea che dovessero avere una crescita molto più significativa e che ora avrebbero potuto aver già raggiunto le 200 unità...

A volte capita, a volte no, come si dice talvolta non tutte le regine sono uguali e non sempre va tutto per il verso giusto... In Lasius ho avuto 2-3 colonie che crescevano come dici tu, ma ti posso ANCHE riportare 1 esperienza simile, quindi non pensare che il tuo sia un caso troppo fuori norma. In generale le prime fasi di fondazione sono più critiche perché le operaie sono poche e se alcune non fanno quello che dovrebbero influiscono molto di più sulla crescita della covata, che nel caso siano già 100/200 ovviamente.

Bosco ha scritto:La dieta Bhatkar l'ho sempre messa in secondo piano dato che mi pareva di aver capito che non è sempre accettata e non ci speravo neanche lontanamente che potessero gradirla.
Quella dieta è una di quelle artificiali che funziona bene e sicuramente meglio dei cibi umani, non a caso è stata sviluppata da un mirmecologo per usarla in laboratorio estensivamente al posto degli insetti, quindi stai pur certo che funziona in maniera ben confermata.

Bosco ha scritto:L'allevamento di camole l'ho avviato già qualche anno fa, ma come scrivevo già nel primo messaggio non mi pareva che le amassero... Forse gliele ho sempre date quando erano già sazie? Se mi garantite che è un pasto sempre accettato riproverò con quelle.

Succede ed è la norma con colonie piccole che le prede fornite siano spiluccate e dopo 1-2 giorni ignorate per quello conviene dare prede piccole e variare un po' all'inizio, è quello che ho notato anche io per esperienza.

Bosco ha scritto:se non sbaglio sono le prime generazioni che hanno il gastro inestensibile. La regina però nel corso dell'estate, tranne due occasioni, ha sempre avuto il gastro tristemente snello... Anche questo non è un segno di sottoalimentazione?

Sbagli, prova a lasciare una piccola goccia zuccherina e se le vedi bere noterai in pochi secondi l'addome estendersi. Invece nel caso delle regine può essere che il gastro si estenda se fanno incetta pure loro, ma generalmente lo estendono poco prima di deporre per poi sgonfiarlo. Soprattutto nel genere Lasius ti posso dire che per esperienza vedo più spesso le regine anche a colonia avviata avere il gastro contratto (se han bisogno non ci mettono niente a chiedere un rigurgito a un operaia ben pasciuta) ed estenderlo visibilmente come segno della deposizione e non in correlazione all'alimentazione.

Bosco ha scritto: in genere a settembre cessano tutte le attività e smettono di uscire dalla provetta. Se la temperatura resta alta non dovrebbero continuare ad alimentarsi a oltranza?
Non sempre, in alcune specie è inutile forzarle perché sentono comunque il bisogno di essere più apatiche in quella stagione, molto dipende dalla temperatura in genere anche con 20-22 °C non si sentono tanto stimolate all'attività, far saltatare l'ibernazione è meno una forzatura con generi come Pheidole o Tetramorium che con generi più da clima temperato come Lasius. L'importante è che tu le alimenti bene durante la stagione calda quando sono molto attive (Maggio-Settembre), in quei casi puoi anche esagerare con le prede (in linea di massima sempre meglio prede piccole ogni 3-4 giorni e con un po' di varietà se vedi che le snobbano, comunque un po' di disinteresse ogni tanto è normale quando cresceranno nei numeri l'appetito verrà). In questo periodo è normale che non si nutrano (la covata resta in stasi), metti solo un po' di liquidi zuccherini ogni 2-3 settimane ad essere zelanti.

Re: La (per me) annosa questione dell'alimentazione

MessaggioInviato: 19/11/2014, 0:53
da Bosco
Grazie Entok per le risposte esaustive, mi sono chiarito molti dubbi.
A questo punto penso che non darò nulla nel corso dell'ibernazione e al loro risveglio farò molta più attenzione ai gastri. Manterrò circa due somministrazioni settimanali di cibo zuccherino e proteico e se vedo che restano con i gastri sgonfi cercherò di modificare l'alimentazione. Per gli zuccheri giocherò la carta del miele biologico e per le proteine insisterò con le camole e proverò la Bhaktar.
Se poi le cose non dovessero partire come devono scriverò qualche altro post...