Nido semplice per piccole colonie arboricole

[messor]

Non credo che ti convenga mettere colonie di poche decine di operaie in un nido cosi grande le formiche potrebbero risentirne.

[albertop]

Per assecondare una idea primitiva e per accontentare i puristi che desiderano un nido in legno ma meno schematico e artificiale, ho preso una cornicetta Ribba da Ikea (5€), ho installato un foglio sottile di plexiglass fra la cornice ed il telaio, e ci ho incastrato un trancio di 2,5 cm di spessore di un tronco stagionato di pino.
Ci ho incastrato il tutto usando pezzetti e pezzettini come un puzzle, perchè è un trancio facilmente sfaldabile con le mani pezzetti più piccoli. per sicurezza ho consolidato il tutto con una spalmata di vinavil sul retro (attenzione, cola sul davanti, perciò tenere sospeso.)

Dopo aver composto il trancio nel telaio, cerco di consolidarlo spalmando vinavil sul retro

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Ho inciso le stanze ed i percorsi e anche in questo caso ho previso una espandibilità in base alla profondità di inserimento delle provette.

Completo con provette in posizione massima

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Con provette in posizione minima

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Anche in questo caso non ho previsto umidificazione interna se non tramite provetta e con provetta sempre accessibile in arena. La specie per cui ho progettato questo nido è la Crematogaster scutellaris.
Non sono sicuro della espandibilità perchè le formiche potrebbero raggiungere le stanze precluse scavando nel legno e non sono convinto dell'inserimento della provetta, perchè così profonda devasta parte del formicaio e può creare stanze occulte.

Schema stanze e sezioni

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A = ingresso in arena
B = ingresso da provetta A con profondità massima
C = ingresso da provetta B con profondità massima
D = ingresso da provetta A con profondità minima
E = ingresso da provetta B con profondità minima
Zona rossa = zona per applicare tramite A un tappo di sughero per sezionare il formicaio in due zone afferenti alla provetta A o B.

[albertop]

Non credo che ti convenga mettere colonie di poche decine di operaie in un nido cosi grande le formiche potrebbero risentirne.

Hai visto però che è espandibile?
Nella configurazione minima corrisponde ad un area di 10cm x 7cm.
Sono circa 5/6 stanze, non mi sembra molto di più dei mini nidi che ho visto sul forum.

[albertop]

Gli attenti osservatori avranno notato che le cornicette Ribba che ho acquistato (foto post precedcenti) sono più di 2!
Infatti sto studiando come realizzare una versione in Siporex (per Messor capitatus e Messor barbarus), una versione in gesso e una in terra e argilla a lastre affiancate.
Ho bisogno di impermeabilizzare la cornice creando una scatola in plexiglass (più spesso) e creare un sisema di umidifcazione che sia ermetico senza essere stagnante.
Pubblicherò appositi post dedicati. Nel frattempo vi sono sempre grato di consigli, commenti ed ispirazioni.
Ho bisogno di costruire anche delle Arene, avete consigli su come procurare degli articoli che siano estetici, pratici, economici e facilmente convertibili allo scopo?

[albertop]

Esempio di progressione nido in sezione tronco:

- Tappo di sughero che chiude accesso a C tramite A (in zona rossa)
- Provetta superiore inserita a fondo.
= Il nido è compreso fra A e B totale 3/4 stanze 1 provetta

- Tappo di sughero che chiude accesso a C tramite A (in zona rossa)
- Provetta superiore inserita a metà.
= Il nido è compreso fra A e D totale 7/8 stanze 1 provetta

- Rimozione tappo di sughero che chiude accesso a C tramite A (in zona rossa)
- Provetta superiore inserita a metà.
- Provetta inferiore inserita a fondo.
= Il nido è compreso fra A e D e A e C totale 15/16 stanze 2 provette

- Rimozione tappo di sughero che chiude accesso a C tramite A (in zona rossa)
- Provetta superiore inserita a metà.
- Provetta inferiore inserita a metà.
= Il nido è compreso fra A e D e A e E totale 24/25 stanze 2 provette 100%

Spero che funzionerà proprio così quando sarà popolato da Crematogaster scutellaris.

[endervale]

bellissimo, la cornice da proprio un'aria elegante

[albertop]

Per le specie arboricole è in preparazione un nido in sughero!

[Guglielmo]

Ciao Alberto
complimenti per i nidi, mi sembrano veramente molto belli. Se ho ben capito se tra l'interno del nido e la cornice hai messo delle striscioline di plastica di 1mm - per le Crematogaster scutellaris questo potrebbe non bastare, perché queste formiche sono maestre dell'evasione e bucare la plastica per loro è un gioco da ragazzi.
Le mie forano i tappi in plastica delle provette in meno una settimana, ma la mia colonia è molto numerosa, e forse questo incide nella capacità di forare.
Tornando ai tuoi nidi, anche nella versione mini, il nido per le Camponotus sp. richiede una colonia di minimo 80-100 operaie. Per cui è probabile che ti ci vogliano ancora dei mesi. Ad ogni modo l'idea delle provette scorrevoli è molto ingegnosa!
Infine, essendo appena stato investito di responsabilità, un piccolo richiamo - - i nomi scientifici vanno scritti in corsivo!!!. Non è pedanteria, ma il rispetto della terminologia scientifica per noi è molto importante, e inoltre, dal momento che il forum è visitato anche da scienziati e ricercatori, con un pò di attenzione evitiamo di esporci a critiche o a giudizi negativi!
grazie
Guglielmo

[albertop]

Buongiorno Guglielmo e grazie a tutti per i consigli ed osservazioni. Purtroppo l'idea ispiratrice dei miei formicai si scontra con l'idea di una fuga, leggi invasione.

Vorrei farmi forte di un materiale non bucabile in una settimana o un mese! All'inizio avevo pensato a materiali come la carta oleata da mettere fra due listelli di legno, poi ho optato per questa plastica trasparente che è impossibile rompere per l'uomo senza strumenti di taglio. Ma le formiche hanno le mandibole!
Sono fortemente tentato dal rifarli daccapo, adesso che ho tempo e non ho le formiche dentro, sostituendo la pellicola con una sfoglietta di plexiglass da 2mm.
Una sorta di acquarietto verticale a tenuta d'acqua con profili a L sui bordi, misto vetro/plexiglass, con i buchi in quest'ultimo. E la cornice esterna come fattore estetico e come aiuto nell'assemblaggio.

Avevo già pensato a questa soluzione per le versioni in calcestruzzo cellulare e gesso che prevedono umidificazione interna.

Con l'occasione ridurrei a due stanze la configurazione minima, adatta a poche decine di operaie.

L'idea della provetta scorrevole è forte!
Però va implementata meglio. Devo trovare un tubo di plastica in cui fare scorrere la provetta ed applicare delle uscite in base alla posizione, una specie di camicia che impedisce alle formiche di occupare lo spazio di scorrimento quando si estrae la provetta.
Presto presenteró due nuove idee per sottoporle alle vostre osservazioni e consigli:
1. arena con isola su un ruscelletto per abbeveraggio e antifuga (fa parte di un idea più grande di collegare i diversi formicai ad un impianto di irrigazione a tempo con pompa per acquario).
2. Alimentazione a base di acqua e miele integrata con polvere d'uovo (usata per body building, disidratata e a lunga conservazione).

Non desidero un formicaio autonomo che cresce da solo, ma vorrei dedicarmi ad esso quando ne ho il piacere e non per necessità, così come per un acquario, o in periodi di vacanza o di iper lavoro. Insomma non vorrei che andasse tutto alla malora perché ho una scadenza di lavoro!

In ultimo mi scuso per i nomi scientifici, mi sono lasciato prendere dal lato discorsivo.
Mi impegnerò a scriverli bene, ma per amor proprio e per rispetto a questo forum.
Riguardo le critiche di scienziati e ricercatori, ho delle mie personali riserve.
Non credo che chi ricerca per lavoro possa criticare chi lo fa senza mezzi, per passione, cercando di colmare lacune scientifiche da liceo e integrando il tutto con un altro lavoro o impegni che servono a finanziare tutto, anche questa passione. In più diffondendo conoscenza meglio e più di quanto dovrebbe fare la scienza ufficiale.
Tutti i miei dubbi li ho risolti su questo forum, su altri, traducendo siti stranieri dal francese e dall'inglese (a volte dal tedesco). Non sono riuscito mai ad incappare in un documento utile prodotto da un'università o istituzione italiana.
Gli scienziati segnalassero errori o mancanze di informazioni in quello che proviamo invece di mettersi con la penna rossa e bleu a sottolineare gli errori come se fossimo studenti al primo anno.
Per cui fin quando sono loro a prendere spunto e informazioni dagli esperimenti dei "praticoni", siano loro ad avere rispetto per noi, magari con critiche e giudizi meno negativi, costruttivi e più incoraggianti.
Mi piacerebbe immaginare un loro intervento come un aiuto incoraggiante ed esperto e non con l'ansia da prestazione da esame.
Magari è così, ce ne sono tanti fra noi, che si nascondono dietro pseudonimi.
Ma mi riferisco a quelli esterni che criticano senza partecipazione e si accaniscono su fattori formali ed accademici invece che sull'aspetto pratico.
Scusate lo sproloquio!
Però ci tengo a difendere il fatto che critiche e giudizi su questo sito non possono che essere positivi!
Buona giornata a tutti!