Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
Inviato: 07/01/2011, 18:01
Nota: questo messaggio documenta la realizzazione di un formicaio.
La storia completa di questa colonia (dagli inizi ad oggi) si può leggere qui.
(Storia di una colonia di Messor capitatus)
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Ho finalmente finito il trasloco della mia colonia di Messor capitatus, in un nuovo nido in gasbeton (ytong), verticale, stavolta a una sola facciata.
Dopo molti modelli in cui avevo adottato la tecnica della doppia facciata, sono tornato a quella singola per questioni logistiche: vedere l'altra faccia di un nido così grosso voleva dire spostarlo ogni volta a meno di metterlo su un supporto girevole, che su un blocco del genere richiedeva comunque molto spazio. Perché non l'ho sviluppato alto e stretto allora?
Equilibrio, gestione nei trasporti e altro...
Comunque sono soddisfatto del risultato, e le formiche non si sono lamentate nel trasferimento, che è avvenuto con lentezza, ma con la solita tecnica del "riscalda il nido nuovo & raffredda e rendi inospitale quello vecchio”.
Ho usato vetro (leggero ma non troppo) per evitare graffi interni e invecchiamento precoce tipici del plexiglas, e impiegato tasselli angolari metallici per bloccarlo con le viti.
L'umidificazione è garantita di tanto in tanto con annaffiatura alla base, ma almeno sono riuscito a scongiurare tutti gli eccessi. Appena possibile doterò la struttura di una vasca-arena più grande (quanto il nido) per migliorare la viabilità della loro raccolta giornaliera.
Una colonia così consuma grandi quantità di semi e schifezze varie, e produce un bel po' di rifiuti...
Mi auguro che il modello sia d'ispirazione a chi sta imparando e sperimentando nuove tecniche, e risponda da solo a molte domande; sappiate solo che prima di arrivare a questo risultato sono passato attraverso diversi prototipi, e che la colonia è partita dalla regina catturata nel settembre 2005, quindi, primo anno delicato escluso, ha effettivamente 4 anni di vita coloniale.
La struttura è cm 42 x 25, per 8 cm di spessore (che lo rende abbastanza stabile), cosa che, calcolando circa 3 cm sottratti per lato (per scoraggiare eventuali scavi), rende l'area visibile utilizzata di cm 36 x 19.
Sembra poco in numeri ma...
Le gallerie effettive sono poche, più che altro collegamenti che privilegiano stanze ampie e profonde circa 3 cm max, per evitare che le formiche si nascondano troppo sul fondo.
Gli spazi tra le stanze ridotti al minimo. Non serve avere materiale inerte se non come divisorio e pavimento su cui appoggiarsi.
Nelle stanze più profonde e ampie, sono state previste mensole più corte dove le formiche possono stare senza togliere la possibilità di vedere quello che sta al di sotto.
Non ci si rende conto di quante formiche possono stare in uno spazio del genere se non provando a traslocarle... ma valuto la popolazione attuale superiore alle 7000, e più, ma ho smesso di contarle dopo i primi traslochi.
Sempre aperto ad eventuali consigli per costruire meglio il prossimo!
Dimenticavo! La colorazione della superficie è limitata al fronte visibile per migliorare l’estetica e contrastare l'interno delle stanze, dove le messor spiccano bene.
Colorare tutta la superficie, anche posteriore, porta il gasbeton a essere meno permeabile e traspirante, cosa che rende incerta la gestione dell'umidità interna, rendendo anche difficile capire quanto sia umido il materiale.
Consiglio di lasciare sempre almeno due facciate libere da simili coloranti, (oltre al sotto) a meno di trovare un sistema alternativo per regolarsi, o un colore davvero SPECIALE (io uso volgare tempera) che permetta di vedere davvero l'umido.
La storia completa di questa colonia (dagli inizi ad oggi) si può leggere qui.
(Storia di una colonia di Messor capitatus)
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Ho finalmente finito il trasloco della mia colonia di Messor capitatus, in un nuovo nido in gasbeton (ytong), verticale, stavolta a una sola facciata.
Dopo molti modelli in cui avevo adottato la tecnica della doppia facciata, sono tornato a quella singola per questioni logistiche: vedere l'altra faccia di un nido così grosso voleva dire spostarlo ogni volta a meno di metterlo su un supporto girevole, che su un blocco del genere richiedeva comunque molto spazio. Perché non l'ho sviluppato alto e stretto allora?
Equilibrio, gestione nei trasporti e altro...
Comunque sono soddisfatto del risultato, e le formiche non si sono lamentate nel trasferimento, che è avvenuto con lentezza, ma con la solita tecnica del "riscalda il nido nuovo & raffredda e rendi inospitale quello vecchio”.
Ho usato vetro (leggero ma non troppo) per evitare graffi interni e invecchiamento precoce tipici del plexiglas, e impiegato tasselli angolari metallici per bloccarlo con le viti.
L'umidificazione è garantita di tanto in tanto con annaffiatura alla base, ma almeno sono riuscito a scongiurare tutti gli eccessi. Appena possibile doterò la struttura di una vasca-arena più grande (quanto il nido) per migliorare la viabilità della loro raccolta giornaliera.
Una colonia così consuma grandi quantità di semi e schifezze varie, e produce un bel po' di rifiuti...
Mi auguro che il modello sia d'ispirazione a chi sta imparando e sperimentando nuove tecniche, e risponda da solo a molte domande; sappiate solo che prima di arrivare a questo risultato sono passato attraverso diversi prototipi, e che la colonia è partita dalla regina catturata nel settembre 2005, quindi, primo anno delicato escluso, ha effettivamente 4 anni di vita coloniale.
La struttura è cm 42 x 25, per 8 cm di spessore (che lo rende abbastanza stabile), cosa che, calcolando circa 3 cm sottratti per lato (per scoraggiare eventuali scavi), rende l'area visibile utilizzata di cm 36 x 19.
Sembra poco in numeri ma...
Le gallerie effettive sono poche, più che altro collegamenti che privilegiano stanze ampie e profonde circa 3 cm max, per evitare che le formiche si nascondano troppo sul fondo.
Gli spazi tra le stanze ridotti al minimo. Non serve avere materiale inerte se non come divisorio e pavimento su cui appoggiarsi.
Nelle stanze più profonde e ampie, sono state previste mensole più corte dove le formiche possono stare senza togliere la possibilità di vedere quello che sta al di sotto.
Non ci si rende conto di quante formiche possono stare in uno spazio del genere se non provando a traslocarle... ma valuto la popolazione attuale superiore alle 7000, e più, ma ho smesso di contarle dopo i primi traslochi.
Sempre aperto ad eventuali consigli per costruire meglio il prossimo!
Dimenticavo! La colorazione della superficie è limitata al fronte visibile per migliorare l’estetica e contrastare l'interno delle stanze, dove le messor spiccano bene.
Colorare tutta la superficie, anche posteriore, porta il gasbeton a essere meno permeabile e traspirante, cosa che rende incerta la gestione dell'umidità interna, rendendo anche difficile capire quanto sia umido il materiale.
Consiglio di lasciare sempre almeno due facciate libere da simili coloranti, (oltre al sotto) a meno di trovare un sistema alternativo per regolarsi, o un colore davvero SPECIALE (io uso volgare tempera) che permetta di vedere davvero l'umido.